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Autore: Chiaronzics    13/01/2013    1 recensioni
"I suoi occhi. Non sapevo quale fosse il suo nome, ma i suoi occhi. Diavolo, erano davvero stupendi. In quel momento avrei voluto soltanto restare a guardarla per sempre. Occhi Di Ghiaccio. Quello sarebbe stato il suo nome nei miei sogni"
Londra. Un anno a disposizione. Cinque Ragazzi. Una ragazza. Due cuori che si uniranno, due anime simili, eppure così diverse.
Amicizia e Amore. Quale conterà di più?
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Zayn
Passavamo ogni secondo insieme ed io ne ero sempre più felice. Claire sembrava tranquilla anche di fronte ai paparazzi, ogni foto era una sorpresa. Vederci così innamorati anche davanti alle fotocamere era la conferma che era tutto perfetto, almeno così pensavamo.

La domenica dopo il concerto era tutto pronto, tutto perfetto per un brunch di famiglia. L'occasione perfetta per presentare Claire a tutti.
Erano stati invitati anche Harry, Niall con Ali, Liam con Danielle e Louis con Eleanor. Ognuno sarebbe venuto con la propria macchina e la propria ragazza, eccetto Harry, che era stato a dormire a casa di Louis quel sabato, dopo aver passato la notte con la ragazza misteriosa.

Tra cinque minuti sono da te.
Con amore,
Zayn.

Mandai quell'SMS a Claire, poi entrai in auto e partii verso casa Styles.


-Claire
Lessi il messaggio inviato da Zayn e non risposi neanche. Dovevo ancora decidere cosa indossare, ed ero molto nervosa. Avrei voluto un piccolo aiuto dalle mie amiche, ma erano tutte prese dai loro ragazzi e non potevo pretendere che corressero da me per ogni piccolo problema.
Feci un grande respiro e aprii l'armadio, presi un semplice abitino bianco e delle scarpe di Chanel che Zayn mi aveva comprato durante il nostro viaggio a Parigi.
Sentii suonare alla porta e scesi ad aprire.

"Sei stupenda, come sempre." Zayn mi diede un dolce bacio sulle labbra e uscimmo dalla casa. Mi voltai verso la porta e chiusi a chiave, girando a doppia mandata. 

"Andiamo." Sussurrai, quasi parlando a me stessa. Il ragazzo mise in moto e partimmo con una leggera melodia di sottofondo. Una canzone che non ricordavo di aver sentito, ma mi aveva messo subito di buon umore, e il nodo allo stomaco stava per sciogliersi. 

-Zayn

Presi Claire per mano e la udii prendere una grossa boccata d'aria. Inspirò ed espirò con calma, la guardai, le diedi un bacio sulla guancia e suonai alla porta. 

Sentii dei passi che si avvicinavano al portone, qualcuno aprì e mi trovai di fronte mio padre, Yaser. Lo vidi sorridere dolcemente alla ragazza al mio fianco e si presentò con un semplice "Ciao, sono Yaser, il papà di Zayn." Le fece strada lungo l'ingresso, fino al salone, dove c'erano tutti gli altri.
Chiusi il portone d'ingresso e seguii a distanza Claire e mio padre. Raggiunsi gli ospiti e sorrisi a Claire, seduta sul divano bianco, accanto a Danielle ed Eleanor. Salutai tutti quanti e guardai mia madre. Lei era la persona che più mi conosceva. La vidi sorridere e capii che era felice per me.
Tutti avevano in mano uno dei piatti colmo di cibo. Ne presi uno per Claire e lo riempii con un po' di bacon, prosciutto e uova. La raggiunsi e glielo passai.
La ragazza prese il piatto e lo poggiò sulle gambe.
Sorrisi nell'osservare che era a suo agio. In quello stesso istante si avvicinò Trisha, mia madre.
"Ehy, tesoro. Come sono le frittelle?" Chiese con noncuranza.
"E' tutto ottimo, mamma. Come sempre." Risposi, sorridendo.
"Hai provato l'insalata? Sinceramente non so se l'ho condita con poco sale, e..."
"Mamma, chiedimi quello che devi. Non servono giri di parole." La interruppi, facendo un leggero sorriso. "Avanti, voglio il tuo verdetto."
"Be'..." Cominciò la donna, guardando Claire a distanza. "E' fantastica. Molto bella, simpatica e brillante. Perfetta." Sorrise, rendendomi felice.
"Sai che tengo molto al tuo punto di vista, e credo che sia proprio la ragazza giusta."
"Lo credo anche io, Zayn." Sorrise e ammiccò verso il divano e continuò "Vai, e rendila felice."



-Claire
Il brunch stava andando nel migliore dei modi. Ero felice. La famiglia di Zayn era speciale. Tutti erano sorridenti e gentilissimi con me. Mi sentivo davvero a casa, con la mia famiglia, sebbene la mia mi mancasse più di quanto potevo immaginare. Non ero felice di tornare a casa, avevo l'impressione che Londra fosse il posto per me. Avevo trovato l'amore, la vera amicizia. L'unica cosa che mancava era la mia famiglia, la mia vera famiglia. Tornai a casa Styles quella sera, dopo aver trascorso la giornata a casa Malik, tra risate e dolci abbracci. Indossai una maglietta smessa di Harry e presi il computer portatile. Mi misi a pancia in giù e accesi il pc. Impiegai quasi mezz'ora per scrivere la buona impressione che mi avevano fatto i Malik in una mail a mia madre.

Cara Mamma,
Mi manchi tanto. Vorrei che tu fossi qui, accanto a me, pronta ad ascoltare tutto questo.
Oggi ho partecipato ad un Brunch a casa di Zayn. Ti ho già parlato di lui, prima ancora di conoscerlo. Prima ancora di averci parlato, quando ascoltavo solamente la sua voce all'interno di un cd. Lo stesso che tu hai comprato il primo giorno d'uscita in un negozio della nostra città. Grazie per averci provato. Grazie per tutti questi sacrifici che stai affrontando per causa mia, per rendermi felice. Ora lo sono davvero.
Zayn è un ragazzo fantastico. La famiglia non è da meno. Sono stati così gentili e simpatici, che mi hanno fatto immediatamente sentire a mio agio.
Manca una settimana al mio ritorno, e mi piange il cuore al solo pensiero di dover lasciare Londra, Zayn, i ragazzi e le ragazze, ma sono felice, perché tornerò da te e da papà.
Con affetto,
Claire.

Una volta che ebbi inviato la mail mi resi conto di piangere. Le lacrime scendevano lungo le guance e rigavano il viso. Ero sorpresa di questa mia reazione, tanto che corsi in camera di Harry e aprii la porta senza neanche bussare.
"Claire, vieni qui." Disse il ragazzo, accogliendomi in un abbraccio fraterno.
Continuai a singhiozzare, sapendo bene che sarebbe stata una giornata da ricordare.

“Harry, grazie. Grazie per avermi ospitato qui, come fossi tua sorella. Grazie per avermi accolto senza chiedere nulla in cambio. Grazie per avermi ascolta e capita. Grazie di tutto.”

Il ragazzo mi abbracciò, cullandomi tra le sue braccia, senza dire nulla.

  
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