13/01/2013
2 recensioniCacciatrice
I morti non mentono. Adoro quando li portano da me, più o meno vecchi, più o meno mutilati; posso arrivare a comprendere l’intera vita di una persona soltanto dal suo corpo. Fumava? Era maldestro? Ricco? Povero? Lavoratore? Quando una vita si spegne, lascia dietro di se soltanto il proprio guscio mortale, e i morti amano raccontare storie.
Ed è per questo che quando loro sono arrivate in bottega, stupendamente mutilate, ho gioito: finalmente qualcuno con una storia interessante da raccontare, non come quei rozzi umani e le loro mezze verità. Ho faticato un bel po’ a rimetterle in sesto, ma ne è valsa la pena. Le ho fatte belle, molto di più di quando erano in vita. Ho ricucito le loro gole e i loro ventri, le ho truccate fino a farle sembrare perfette bambole di porcellana. A malincuore, tuttavia, ho lavato via il sangue di cui erano ricoperte. Era mio dovere certo, ma sapevo che tu non avresti apprezzato il mio render vana la tua opera di scarlatta passione. Tu, attrice dalle tinte del fuoco più ardente, tu che sola vedi il mondo come lo vedono i miei occhi, in tutte le sue tinte meravigliosamente macabre.
Mi sei piaciuta sin dal primo istante. Non hai mai avuto paura di mostrarti per quello che eri, non ti sei mai sforzata di nascondere la tua follia dietro infiniti strati di fasulla ordinarietà. Nemmeno ora i tuoi occhi riescono a nascondere la verità. Sei un’attrice di prima classe, come ami spesso ripetere, te lo concedo, ma io riconoscerei quegli occhi tra miliardi, occhi che tradiscono la loro vera essenza, la brama di sangue e passione ardente. Si, ti ho riconosciuta, sai? Anche senza il colore che ami tanto ad accompagnarti, anche senza la solita lucida follia a muovere i tuoi gesti. Sei venuta alla mia porta, insieme a quell’umana bugiarda.
In che guaio ti stai cacciando, mia lady scarlatta? Cosa ci fai con lei? Abbandonala, o il cane ti troverà, e non esiterà a morderti la coda.
Non lo farai mai, non abbandonerai la caccia finchè questa si prevede divertente; continuerai a correre, come un gatto che gioca col gomitolo, prima di gettarlo via perché non lo diverte più. Un magnifico, feroce, pericoloso felino color sangue.
Forse potrei anche innamorarmi, di quel gatto, sai?
Avevo in mente questa – minuscola – shot da un po’. E boh. Non shippo questa coppia, ma ammetto che ha il suo fascino. Fascino e tanti capelli. Troppi capelli.
Riguardo all’uso del femminile per riferirsi a Grell… beh, penso che Undertaker lo farebbe. E’ abbastanza folle da, non lo so, guardare oltre le apparenze e vedere l’essenza delle cose. E Grell si sente una lady, quindi, non so, penso che sarebbe una cosa da Undertaker considerarlo tale.
Al di la del fatto che nella mia testa Grell si senta abbastanza a suo agio, nel suo corpo – perché lui è già una lady, non ha bisogno di un po’ di tetteH per dimostrarlo.
Alla prossima ;)