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Autore: TheNowhereGirlOfYesterday    13/01/2013    1 recensioni
Salve ^^ Questa è la mia Prima Storia sono nuova qui.. siate comprensivi perciò. :)
Dal Capitolo 4:
Paul prende un respiro profondo si avvicina a me e dice “Non ha importanza. Quel che è stato è stato. Forse è stato meglio che tu sia stata a Parigi..ti serviva una pausa dal mondo.. stavi peggio di me. Ammetto che mi sei mancata moltissimo ma non potevo certo calare dal nulla e pregarti di tornare qui. Sarei stato solo un problema.”
Io lo guardo negli occhi (un po’ lucidi) e dico “Credimi, non lo saresti stato affatto…” poi aggiusto con la mano i suoi capelli un po’ spettinati e dico “..forse mi è servita quella pausa. Ma l’avrei potuta avere anche a Liverpool e allo stesso tempo sarei rimasta con te, sii obbiettivo Paulie sono stata egoista…”lui dice “Ma perché stiamo parlando di questo?” io dico “Ieri sera mentre prendevo la coperta, ho trovato un biglietto scritto da te..” lui mi blocca mettendo la sua mano sulla mia bocca e dice “Non era nei miei piani che tu lo leggessi ma va bene così.. ora sai che se vuoi uccidermi basta che tu vada via. E’ l’arma peggiore che tu possa mai usare…”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La porta si apre lentamente, e George si affaccia.
Appena mi vede mi guarda negli occhi senza dire una parola, poco dopo mi sorride ed io lo abbraccio.
Mi fa entrare e mi conduce nella camera di Paul con Pete e Stu che mi guardano un po’ preoccupati.
Aperta la porta vedo John seduto su una poltroncina con le gambe accavallate e, accanto, Paul disteso sul letto con un cuscino in faccia.. sembra non essersi accorto della mia presenza al contrario di John che quando mi vede sorride e fa l’occhiolino per tranquillizzarmi.
D’un tratto prendo un respiro profondo e dico “Paul..”
Si toglie velocemente il cuscino dal viso e si alza in piedi, mi sorride in un primo momento.. poi improvvisamente diventa serio, quasi triste e dice “Cosa ci fai qui, Abbey?”
John rimane seduto sulla poltrona e George si appoggia con la spalla destra alla porta.
“Paul, sono venuta qui per spiegarti tutto.. non è come pensi.. ti prego ascoltami.”
“Non devi spiegarmi nulla.. anzi, una cosa c’è. Cosa ci faceva Chuck da te?! Non avevi detto di non volerlo più vedere? E poi spiegami cosa diamine stava succedendo…” Non l’ho mai visto tanto arrabbiato.. sono molto agitata ma tento di non farglielo capire così dico “Dopo che avevo chiuso la telefonata con George è suonato il campanello ed era Chuck.. ma io avevo tentato di cacciarlo e di non farlo entrare ma lui ha insistito. Dopo essere entrato mi ha rovesciato un bicchiere d’acqua addosso e..”
Non mi lascia finire la frase e mi interrompe dicendo “ED E’ SUCCESSO QUELLO CHE E’ SUCCESSO! Sai che risposta mi ha dato? ‘Abbey non può rispondere, è impegnata con me.’ Ed ora dimmi.. COSA DEVO PENSARE?! SONO STATO IO L’IDIOTA CHE SI E’ FIDATO, COME AL SOLITO!”
Mi agito più di prima e sono sul punto di piangere e lo è anche Paul.. tento di spiegare quello che è successo “Paul, ma.. ASCOLTAMI IO ERO..” qui la mia voce diventa più bassa l’espressione di John diventa preoccupata..
“Eh no Abbey, ma niente… vorrei credere a quello che mi dici ma.. non so, c’è qualche cosa che mi ferma.. Tornatene a Liverpool.”
Queste parole fanno più male di un pugnale nel cuore.. non riesco a trattenermi, scende una lacrima.. mi volto ed esco velocemente dalla stanza, George mi segue e mi tiene per un braccio e dice “Non andare via.. ti prego, resta qui con noi.. non puoi tornare a Liverpool.”
Poi Stu continua “Puoi dormire in camera nostra..” Pete sorridente dice “Noi possiamo benissimo dormire sul divano.. tranquilla.” “Grazie ragazzi.. siete molto gentili ma non posso, sono la persona sbagliata, al momento sbagliato… tornerò a Liverpool, magari a Parigi..” mi blocco improvvisamente perché sento John urlare “PAUL, MA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE HAI APPENA FATTO?! CREDILE!! MALEDIZIONE, MA NON HAI VISTO COM’ERA DISPERATA?!” Poi Paul continua “ LO SAI COS’E’ SUCCESSO LE ALTRE VOLTE CHE HO PERDONATO QUALCUNO! “ poi dice qualche cosa con tono più basso che non ho capito bene ma sembra una cosa tipo “Non posso andare avanti.. voglio crederle..ma n-non posso!”
Guardo George negli occhi e dico “Devo andare..” mi volto per andare via.. mi afferra la mano ma io mi libero e vado via.
Uscita di casa mi volto verso di essa e la guardo come fosse l’ultima volta.. magari lo è davvero. Magari era l’ultima volta per vederli.. per sentire le loro voci.. che brutto addio.
Sono in uno dei peggiori quartieri di Amburgo, dove regnano droga e prostituzione.. ed io sono qui per dire addio alle persone più importanti della mia vita! Non potrebbe andare peggio..
Mi volto nuovamente verso la strada e mi siedo ad una panchina qualche metro più a sinistra della loro casa ed inizio a piangere.. non posso credere che quel sogno sia finito. Paul aveva ragione, i sogni finiscono.
Purtroppo il mio è finito in uno dei modi peggiori.. ora che ci penso non ha assolutamente senso tornare a Liverpool, magari prendo direttamente un aereo per Parigi.. sarebbe meglio.
Mi alzo e mi avvio verso l’aeroporto, sento qualcuno chiamarmi ma non mi volto, chissà quante persone si chiamano come me!
La stessa persona urla ancora il mio nome e poi aggiunge “FERMATI! TI PREGO!!” ma non gli do ascolto.. sento dei passi sempre più vicini e poi qualcuno mi prende la mano. Ha l’affanno.
Poi dice “Per fortuna sei ancora… qui….” Riconosco quella voce, è Paul.. mi giro di scatto verso di lui e lo guardo negli occhi, sono gonfi e rossi.. come i miei direi.
E’ ancora sopraffatto dall’affanno ed io gli dico “Prendi fiato.” Proprio come la sera in cui Paul andò via dal Cavern ed io lo inseguii.. quando tutto era ancora perfetto.. e pensare che fino a ieri eravamo la coppia che tutti sognano, non c’erano problemi..erano lontani. Mi manca tutto quello che succedeva fino a ieri..
Prende fiato ed io dico “E così d’un tratto sono parte del tuo passato.. vero?” mi scende una lacrima e lui dice “Non lo sei.. e .. n-non lo sarai. Spero di non essere io quello che è diventato parte del tuo passato..”
Io abbasso lo sguardo e dico “..non lo sei…”
“Perdonami Abbey.. sono stato un’idiota, volevo abbracciarti ma la rabbia mi ha bloccato.. i-io non volevo essere arrabbiato con te.. e n-non vorrei mai. Ora sono io a supplicarti..” mi prende le mani e le tiene strette.. lo sento tremare poi continua “Sei libera di non credermi, sei libera di odiarmi e di fare ciò che vuoi.. ma ci tengo a farti sapere che non volevo dire quel che ho detto.. è complicato da spiegare.. non trovo le parole.. avrei dovuto crederti, non voglio perderti!”
Lo abbraccio e dico “E’ tutto okay.. io ti credo e, anche se un giorno non dovesse esserci più nulla tra di noi non sarai mai una parte del mio passato…”
“ Il problema è che ogni volta che mi sono fidato me ne sono pentito ma tu non sei come le altre.. avrei dovuto darti ascolto.. scusami tanto.. scusami ancora..”
“Tranquillo… però ti prego, qualsiasi cosa Chuck ti dica.. non credergli. Non voglio perderti.. e poi non potevo rispondere perché mi aveva rovesciato l’acqua addosso e dovevo cambiarmi la maglietta. Ma ciò non giustifica il fatto che abbia risposto al telefono rischiando di rovinare tutto. Ma di sicuro era, è e sarà quello il suo intento.”
“Hai ragione.. scusami ancora per non averti creduta, sono stato un cretino. Non lo merito ma.. amami, ti prego.. io ti amo da tempo..”
Sorrido, gli bacio la guancia e gli dico “Ma certo che ti amo, e lo meriti eccome.. beh io vado..”
Perplesso dice “EH?! Ma dove vai?”
“Uhm.. a cercare un albergo?”
Mi prende per mano e dice “Ma anche no. Tu dormirai da noi, non accetto che tu stia da sola.. e per lo più ad Amburgo! No, no non mi fido, ti voglio sana e salva.”
“Tranquillo Paulie! Non voglio darvi fastidio, siete già stretti..”
Ride e dice “Tu non dai mai fastidio.. e poi se dobbiamo stare stretti per far stare anche te.. credimi, lo facciamo volentieri!”con la mano sinistra prende la mia valigia e con la destra mi prende per mano ed andiamo a casa loro.
Circa fuori alla porta dico “Paul, sei un tesoro.. davvero non dovevi...”
Lui sorride, apre la porta e appena entriamo Geo dice “Vedi? Avevo ragione!!” John continua “Cretino! Ma se io avevo detto la stessa cosa!!” Pete dice “Ragazzi.. finitela, lasciate che si godano questo momento.” ed io divento completamente rossa.
John ridendo dice “Beh, innamorati, avete fissato la data del matrimonio?” io e Paul ridiamo e Geo dice “Con calma John! Ma sono sicuro che non ci vorranno secoli.. giusto?” io e Paul ci guardiamo.
Geo continua “Senti Abbey, io e John abbiamo liberato la stanza, fai come se questa fosse casa tua.. non ci dai fastidio..” Pete continua “Condividiamo con piacere le nostre cose con te.”
“Aw, grazie tante ragazzi.. ma dormirò sul divano, tranquilli!”
Tutti e cinque in coro dicono “NO!” e John aggiunge “Che tu lo voglia o no, dormirai in camera nostra con Paul, io e Geo sul divano.” George annuisce e Paul ride un po’ per la situazione.
Paul si avvicina a me e sussurra “Fai come dicono, oppure sarai costretta a sopportarli ogni minuto!”.. mi ha convinta, così dico “Va bene, farò come dite voi.. grazie ancora ragazzi.”
Geo e John in coro dicono “Prego!” quest’ultimo dice “Hey, ti vedo un po’ stanca.. se vuoi ti diamo una mano con le valigie..”
Paul dice “Ragazzi, la aiuto io.. vorrei tanto rimediare ai miei sbagli, è possibile Miss. McCarthy?” lo guardo sorridendo e dico “Ma certo che lo è.. ma in ogni caso posso dire che hai già rimediato…” mi avvicino a lui per baciarlo e lui fa lo stesso.. ci siamo isolati da tutto e tutti, è come se ci fossimo solo noi.. ma ci pensa (Come suo solito) John a rovinare tutto.
Con tono idiota dice “Ehm, piccionciniiiii! Ci siamo anche noi qui, lo sapete vero?!”
Ed io vado in ebollizione per l’ennesima volta.. Stu dice “John, hai la delicatezza di un pachiderma che corre.. in qualche strano modo, ma corre…”
Sorrido imbarazzata e dico “Ma quanto posso adorarti Stu?!” sorridente dice “Beh quanto vuoi, faccio il possibile per aiutarvi..”
Mi allontano da Paul, vado da Stu e lo abbraccio da dietro “Sei un tesoro!” e poi lo bacio sulla guancia.. diventa un po’ rosso e Paul mi guarda sorridente.
George, ovviamente mentre mangia un panino, ironico dice “Hey Paul, non fartela rubare da quel rubacuori che è Stu!” e Stu contro batte “Harrison, non gliela rubo.. ma deve tenersela stretta, molti la desirerebbero..”
Io divento completamente rossa e Paul dice “Eh ragazzi, che dire.. sono il ragazzo più fortunato del mondo..Eh già.”
Io divento più rossa e dico “Dai Paul, non esagerare adesso..”
“Ma non esagero affatto! E’ la verità…” poi mi sorride.. John dice “ Ehm.. ma non dovete andare in camera, per sistemare un po’ di cose?”
Rido e dico “Se ci stai cacciando, va bene.. andrò in camera volentieri! Pff..” Prendo la valigia, faccio una linguaccia a John e Paul mi segue ridendo.
Entriamo in stanza e chiudiamo la porta io chiedo “Paul, dove posso..”
“Dove vuoi, questa è camera tua..” fa l’occhiolino.
“Ah grazie Tesoro..” Gli sorrido poi mi tiene per i fianchi, mi bacia la guancia sinistra e dice “E’ il minimo che possa fare per te..” io sorrido e lo lascio fare… Mi mancava quel romanticone di Paul!
Poi inizia a baciarmi il collo e dopo appoggia il mento sulla mia spalla sinistra io gli dico “Non mi lascerai.. vero?”
Mi abbraccia più forte e dice “Ma certo amore… perché mai dovrei lasciarti? Dammi una ragione…”
“Ehm.. non so perché dovresti lasciarmi.. ma ho paura.”
“Aw, stai tranquilla.. ti amo alla follia, non ti lascerò mai andare.” Mi bacia la guancia e dice “Non so come dimostrartelo.. più di così non posso fare. Ti porterei sulla luna se solo fosse possibile..o Magari la prenderei per te. Magari sono cose dette e ridette, ma non trovo altri modi..”
Mi giro verso di lui e lo abbraccio.. poi dico “A me basta averti accanto.”
Rimanendo abbracciato a me dice “Mentre eri a Liverpool.. ti ho scritto una canzone.. beh, m-mi mancavi tanto e-ed ho pensato di scriverla..v-vorresti ascoltarla?”
Arrossisco e dico “Awww ma certo Paul! Non vedo l’ora!”
Paul prende la sua chitarra si siede sul letto comincia a suonare e canta “ As I Write this letter,
Send my love to you,
remember that I’ll always
be in love with you
Treasure these few words till we're together
Keep all my love forever
P.S. I love you, you, you, you
I'll be comin' home again to you, love
Until the day I do love
P.S. I love you, you, you, you “
Lo ripete per altre due volte e conclude cantando con energia “I LOVE YOU!”
Lo guardo tentando di contenere la mia gioia e lui dice “Devo perfezionarla un po’.. t-ti è piaciuta?” poi posa la chitarra a terra.
Sto sorridendo come se fossi in paradiso e dico “Paul.. è bellissima.. n-non so cosa dire. E’-è dolcissima!” Poi lo abbraccio mettendo le braccia attorno al suo collo. Sono felicissima e dico “Grazie, grazie, grazie.. Nessuno mi aveva mai dedicato una canzone.. grazie, grazie ed ancora grazie.. ti amo…”
Mi abbraccia dolcemente e dice “Sono contento che ti piaccia..Ma avrei potuto fare di meglio.. considerando il significato che hai per me..”
Mi stacco da lui e dico “Paul..Ma che dici?! E’ bellissima! Per miracolo non sono morta o non mi sono sciolta!”
Sorride e dice “Sei troppo buona..”
“No, non sono troppo buona.. questa non è bontà è ONESTA’ caro mio.”
Ride e dice “Si, si vabbè..”
“Hey, McCartney.. non starai mica dubitando di me?!”dico dubbiosa.
“Hahaha Ma certo che no.. ma avrei potuto fare di meglio. Chiudiamo qui la questione..”
“Pff, il giorno in cui diventerai famoso capirai che quello che stai dicendo è una grandissima cavolata.”
“Vedremo…” poi mi bacia lasciando cadere entrambi sul letto.
Finito il bacio appoggio la testa sul suo petto e lui mi tiene stretta tra le sue braccia e rimaniamo in questo modo per una decina di minuti.
La porta si apre lentamente in silenzio e si affaccia John. Paul non se n’è accorto ma, d’un tratto John a bassa voce dice “Scusate se disturbo ma.. tra circa mezz’ora, dovremmo tenere un concerto..” io e Paul ci alziamo e, insieme agli altri, andiamo al locale dove avrebbero suonato.
Solita storia del Cavern: Ragazze esaltate che urlavano come delle pazze e che li spogliavano con lo sguardo.
Una ragazza con gli occhi grigi e i capelli neri come la pece si avvicina a Paul il quale mi teneva per mano. Questa ragazza sa l’inglese e si rivolge a lui così “Hey Paul, che ne dici di vederci stasera a casa mia dopo il concerto.. sai per una semplice serata tra amici.. il mio letto è abbastanza grande per tutti e due..” io shockata guardo Paul che tiene ancor più stretta la mia mano e dice “Non so chi tu sia, e in ogni caso.. NO!”
Ci avviamo verso il Palco e la ragazza mi prende per il braccio e dice “E tu, rossa, chi dovresti essere?!” stavo per rispondere ma Paul dice “Lasciala in Pace, è la mia ragazza!”
La ragazza ride e dice “Ah, preferisci lei a me?! Io sono conosciuta ovunque e posso farti felice, sai sono molto esperta nel campo a contrario di questa ragazzina che sembra tanti una bambina, piccola tu che hai esperienza di certo puoi darmi consigli.” Paul, tentando di mantenere la calma dice “Sei conosciuta ed esperta per il semplice fatto che sei una ragazza facile, e non mi piace. Oh e.. si, preferisco lei di gran lunga perché è sincera, devo andare.”
La ragazza era stata spiazzata da quelle parole; io e Paul andiamo dietro le quinte e lì io dico “Paul.. grazie mille.. non credevo tenessi tanto a me. Ma una cosa di quel che ha detto è vera..” arrossisco un po’ e dico “.. s-sono inesperta..”
Lui posa la chitarra a terra e mi abbraccia dolcemente poi dice “A me non importa.. tu sei la ragazza che mi rende felice e poi.. l’essere inesperti non è negativo, significa che sei una persona onesta che non si fidanza tanto per..” poi George dice “Ma che è successo la in mezzo?”
Paul dice “Storia di ogni sera.. intendimi…”
George spalanca gli occhi e annuisce, Pete dice “Paul, forse è meglio che non stia tra il pubblico.. sapete com’è Amburgo.. può succedere di tutto..”
Paul dice “Infatti Pete.. La fortuna di questo palco però è che ai lati è protetto.. ci sono spazi vuoti coperti dal sipario, quindi.. Se vuoi, Abbey, puoi stare lì..” mi sorride.
Geo aggiunge “Non vorremmo che ti succeda qualcosa..” poi Stu dice “Alla fine è un nostro dovere proteggerti.”
“Grazie mille.. siete fantastici ragazzi, starò al lato del palco.” E gli sorrido poi John dice “Ragazzi, si va in scena.”
I ragazzi salgono sul palco ed io vado al lato.
Verso la fine Paul si avvicina al microfono e dice “E per concludere, vorrei dedicare questa canzone ad una persona davvero molto speciale per me.. è la mia vita...” cominciano a suonare “Love me tender” di Elvis e Paul mi fa un occhiolino.
Arrossisco completamente. La canta benissimo.. sento tutte le urla delle ragazze ma non m’importa.. a me importa solo di stare qui con Paul..
Finito il concerto, i ragazzi scendono dal palco e lasciano i loro strumenti. Mi dirigo in fretta verso Paul e lo abbraccio dolcemente riempiendolo di baci sulle guance.
Dopo la mia interminabile serie di baci sulle guance dico “Paul.. sei il ragazzo più dolce di questo mondo!”
Paul mi solleva e mi abbraccia dolcemente e mi bacia.
“Haha dovevo pur cantarti qualcosa .. come minimo…” dice sorridendo e, ricambiando il sorriso, dico “Ma hai già cantato per me.. e mi hai scritto una canzone.. cosa posso volere di più da te?”
“Tu non sei come le altre.. te lo dirò all’infinito. Jade mi pregava di cantarle canzoni, voleva che dicessi anche il suo nome.. ovviamente per far ingelosire quell’altro tipo..” poi abbassa la testa.
Tenendogli il volto con le mani dico “Non pensarci.. dai.. io non ti costringo a fare nulla, hai la più completa libertà.” Gli sorrido dolcemente.
Mi bacia e dice “Vedi perché ti amo? Non la trovo più una come te..”
“Come me mai, meglio di me sempre..”
“Hahaha, NO. Non ce ne sono meglio, fidati.” Mi bacia la fronte e sorride.
Dopo di che arriva John e dice “Hey Paul, come mai non hai cantato quella canzone di cui mi avevi parlato.. quella che avevi scritto…Ricordi?”
“Ho preferito di no.. avrei potuto fare di meglio, John.”
John stupito dice “Ma va la Paul! E’ bella, che cavolo dici?!” io intervengo e dico “John ha completamente ragione.”
John: “Quindi te l’ha già cantata?!” io annuisco sorridente e dico “E’ la canzone più dolce che abbia mai sentito..”
Paul dice “Dai finiamola qui.. torniamo a casa.. sono molto stanco..” tutti annuiscono e fuori dal locale dico “Stai bene Paul? Sei pallido e molto…”
“Tranquilla Abbey… è solo stanchezza…” e in quel momento le sue ginocchia davano segni di cedimento.
Io lo tengo fermo. George arriva subito e mi aiuta a farlo restare in piedi. Un po’ preoccupata dico “Paul, se fossi stato bene non saresti quasi caduto..” lui continua “Ma no! No.. sto bene. Ti ripeto che sono stanco.”
Io annuisco e dico “Almeno lasciami portare la tua chitarra, così non avrai nessun peso..” Paul esita così dico “Paul, è un ordine. Dammi quella chitarra.” Dico con tono serio.
Alla fine me la da, gli bacio la guancia e dico “Bravo..”
Dopo una decina di minuti arriviamo a casa Paul si butta sul letto. Poggio la chitarra sul ripiano più alto dell’armadio poi torno in soggiorno dai ragazzi.
Geo dice “Come sta Paul?” io dico “Non so.. si è buttato sul letto.. non gli ho chiesto nulla.. spero non sia successo nulla però.”
Interviene John dicendo “A dire il vero lo vedo un po’ strano da una settimana circa..”
A quel punto decido di tornare da Paul.
Mi chino di fronte a lui: Dorme.. che dolce.. si è addormentato subito, dev’essere proprio stanco.
Mi scappa un sorriso così gli tolgo delicatamente le scarpe e lo copro. Mi chino un’altra volta e lo guardo, poi gli accarezzo la guancia più volte.
Paul si sposta più in dentro lasciando dello spazio al bordo del letto, io ne approfitto per sedermi accanto a lui e gli passo una mano tra i capelli. Poi gli tengo la mano.
In quel momento entra George che silenziosamente di siede sul mio letto e dice a bassa voce “State davvero bene insieme..” non dico nulla e mi limito a guardare Geo sorridendo il quale continua dicendo “.. Abbey.. non dirlo a Paul ma.. quando eravamo piccoli, mi confessò di avere una cotta per te e sono più circa 8 anni che ti ama ormai.. e tutti quei baci sulla guancia che ti dava o tutti quegli abbracci erano un modo per dirtelo.. non ha mai avuto il coraggio di esprimerlo a parole, ha sempre avuto paura che la tua reazione lo ferisse...”.
In quel momento guardo Paul e arrossisco un po’.. se fosse stato sveglio l’avrei abbracciato e riempito di baci.. però mi limito e dargli un bacio sulla guancia.
Dopo il bacio Paul tiene stretta la mia mano e l’avvicina al suo petto, riesco a sentire il battito del suo cuore…
George guarda il tutto sorridendo e dice “Perché non dormi con lui? Insomma.. se ti tiene la mano anche nel sonno.. sarà difficile che lasci la presa..” e ridacchia un po’.
Gli sorrido e dico “Non è adorabile quando dorme? Insomma da sveglio è anche meglio ma lo adoro con tutto il cuore…”
Geo dice “Senti… se posso saperlo, cosa ti ha fatta innamorare di Paul?”
“Mah.. non saprei .. tantissime cose ma la cosa più importante è la sua forza.. è forte ma molto fragile.. è gentile e dolce con tutti e forse questa è la cosa che lo fa soffrire.. Ho visto Paul piangere tantissime volte ma sono rare le volte in cui si sfoga completamente. Credo che l’ultima volta in cui l’ha fatto è stato il giorno dopo che tornai.. “
Geo dice “Non me l’hai mai detto…” “Beh te lo dico ora.. c’era anche John. Avevamo appena finito di addobbare la casa, lui si ricordò dell’ultima volta che l’addobbò con sua madre e scoppiò in lacrime.. e posso giurarti che non c’è cosa peggiore che vederlo piangere, in quel momento e come se il mondo mi crollasse sulle spalle, cose se mi stessero pugnalando.. Darei tutto per vederlo sorridere, è la cosa migliore che abbia mai visto. Si lo so.. sono troppo smielata ma cosa posso farci? Sono così.. anche io ho le mie debolezze eccome se ne ho e lui è una di quelle.. ti confesso che quell’anno a Parigi è stato l’inferno. Amavo stare con i miei zii, ma la gente è di una falsità unica ormai lo so.. e sembrerò esagerata ma; voi siete la mia famiglia.. l’unica cosa per cui vale la pena sorridere. Il giorno in cui non potrò più avervi accanto potrò fare anche la fine più miserevole. Credimi.. ti parlo con il cuore in mano George..” poi mi giro verso Paul e gli accarezzo la guancia.
George si alza e mi abbraccia poi dice “Su di noi puoi sempre contare.. non ti lasceremo mai. Ma pensiamo al presente. Sei qui con noi, proprio com’è giusto che sia. Facciamo una cosa.. domani ti vengo a svegliare presto, ovviamente senza svegliare Paul, così andiamo ad un bar e portiamo la colazione. Sempre se ti va eh.”
Entusiasta dico “Certo biscottino! Beh ma dobbiamo andare a dormire.. sono le 2 inoltrate sai com’è.. sono una dormigliona. In ogni caso domani mattina per le 8 andiamo giù. Paul non sarà una mangione come te ma se sente odore di cibo si sveglia subito.. è fatto così..”
Geo annuisce, mi bacia la guancia e dice “Buona notte Abbey.. a domani.. mi raccomando che ci conto eh!” poi mi fa l’occhiolino. Sorridendogli dico “Certo Joj, buona notte anche a te e agli altri..”
Lui esce silenziosamente dalla stanza e chiude piano la porta. Spengo la lampada e mi metto a dormire vicino Paul. Appena mi metto sotto le coperte lui mi avvolge con le sue braccia.. mi addormento poco dopo...
*RACCONTA GEORGE*

Entro in soggiorno e trovo solo John che, con tono malizioso, mi dice “Hey, che hai fatto li dentro?” sospiro e dico “Niente, ho parlato.. e come puoi pensare che io possa fare cose simili con Ab? Insomma, è fidanzata con uno dei miei migliori amici.. lei e Paul si fidano ciecamente di me! Sei senza speranza John..” dico un po’ agitato.
“Hey, hey! Calmati Geo.. ma senti.. sicuro di non avere una cottarella per Abbey?”
“John… sono fidanzato. Okay, è una bellissima ragazza.. ma non ho n-nessuna cotta per lei!”
“Va bene, va bene… ma ho i miei dubbi. Forse meglio dormire.. buonanotte..” John si alza per spegnere la luce.
Lo blocco dicendo “A-aspetta John..” lui si gira e dice “Che c’è? Vuoi ammetterlo..?”
“No, John… In camera mi ha detto tutto quello che prova per Paul.. Lo ama davvero tanto. E.. santo cielo.. è una ragazza dolcissima..”
John perplesso dice “Avevi dubbi per caso?”
“No, no.. ma il punto è che forse…” mi blocco pentendomi di quello che ho detto.
“Forse..? Vedi, hai una cotta Geo.. Ammettilo. Su via! A me lo puoi dire.”
“No John.. niente stavo formulando male la frase.. b-buonanotte.” Mi ranicchio sotto le coperte e John perplesso spegne la luce.
Forse mi piace un po’ davvero.. Nah, siamo amici. Sarà semplice affetto, certo è davvero bella ma, cavolo.. sono fidanzato con Amy! Non posso tradirla io l’amo.. Sono sicuro che non è niente più che affetto. Tanto affetto.. troppo…Aaaah! Basta! Voglio dormire, me lo impongo!!
Un attimo.. ho fame! Tutto questo pensare mi sta facendo venire fame.. Sono le 3 e tra circa cinque ore devo andare al bar con Abbey. Magari se dormo non penso al cibo. Si dev’essere così.. Poco dopo George si addormenta.
*LA MATTINE SEGUENTE*
*RACCONTA ABBEY*

Sento qualcuno scuotermi lievemente “Abbey… Abbey.. svegliati…”

Continua nel prossimo capitolo!

***Spazio dell’autrice: Salve o Popolo di fedeli lettori e lettrici ( o viceversa xD)! No, non vi siete liberati di me.. non ho smesso di scrivere. Scusatemi tanto per il ritardo ma ho avuto tantissime cose da fare, poi la scuola è ricominciata ed ha sballato tutto! >.<
Ma, tornando a noi.. Personalmente questo capitolo mi è sembrato un po’ fiacco, spero tanto di non avervi deluso.. : /
In ogni caso, alla fine tutto si è sistemato tra Abbey e Paul. E no! La nostra coppia perfetta non poteva sciogliersi..ma attenzione c’è il colpo di scena di George! Hehe. xD
Eh vabbè, poi c’è John che legge nella mente di tutti e che è diventato il prete della compagnia a furia di sentire le confessioni di tutti.. Sono cose che capitano nella vita! :’)
Secondo voi è davvero innamorato o magari è una cottarella passeggera, o magari solo troppo affetto nei confronti della nostra rossa dagli occhi color acquamarina? Anche stavolta.. MISTERO.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo.. e ringrazio chi segue e mette tra i preferiti, chi recensisce e che legge in silenzio. Sono arrivata a quasi 200 lettori non ci credo!! E la storia la pubblico da meno di un mesetto, sono così contenta! Vi adoro tutti! ♥
Ci sono decisamente troppi punti esclamativi… vabbè. Non vi annoio più. xD Grazie per la pazienza di leggere tutto, anche il mio spazio. Grazie tante, davvero.. è molto importante per me, è una conquista! :’)
Al prossimo capitolo! ♥

-TheNowhereGirOfYesterday-
   
 
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