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Autore: SpiraleOvale95    13/01/2013    6 recensioni
-Figliolo, come tu ben sai, voglio mandarti a fare una missione di primaria importanza sulla terra, devi..-
Il figlio lo interrupe bruscamente. –Si Padre, lo so! Per favore non dilungare ancora le mie pene e dimmi tra quanto dovrò partire!-

Forse per la fragilità che mostrava negli occhi tutte le volte che lo guardava con quello sguardo omicida, oppure per il suo passato, così simile a quello del Principe, ma una cosa era certa: Bulma gli interessava, per la sua voce, per il suo fisico, per il suo carattere e per il suo essere una donna estremamente diversa dal comune.

Poi dando una forte spallata al Saiyan, C18 uscì dalla stanza, ma non appena fu a pochi passi dietro di lui si voltò per girare ancora il dito nella piaga.
-Non prenderla sul personale Vegeta, sono solo, affari!-

-Perché l’hai fatto.. Non ti importava di me..- si accasciò sino a cadere al suolo in ginocchio. Aveva i capelli zuppi ed insieme alla pioggia delle gradi lacrime stavano solcando il suo candido viso martoriato dalla disperazione.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 18, Altri, Bulma, Chichi, Crilin, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: 18/Crilin, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19

Il sacrificio del principe


Un Saiyan dai lunghi capelli si girò nell’udire il proprio nome. –Vegeta! Allora voi siete vivo!-
Il Principe fece uno strano sorriso, quello che ormai non sfoggiava più da diverse lune, quel suo ghigno maledettamente stupendo ma a tal punto agghiacciante che faceva accapponare la pelle persino agli spiriti.
-Sono il Principe dei Saiyan, non un semplice guerriero di seconda scelta.. Secondo te non sarei mai stato in grado di portare a termine una missione del genere?-
Radish era un ragazzo che come Vegeta si aggirava sui diciassette, indossava la tuta da combattimento e come il Principe portava la coda avvolta in vita; all’occhio portava uno scooter verde mentre sfoggiava la sua lunghissima chioma nera assai malconcia e spettinata.
-Non ho assolutamente detto questo, mio caro Principino..- Vegeta notò la nota di sarcasmo nelle parole del ragazzo e ciò lo infastidì, odiava quando qualcuno, inferiore a lui, gli mancava di rispetto, soprattutto se questo era Radish, il figlio di Bardak. –Comunque deve sapere che questa missione non vi appartiene più..-
Vegeta si stupì della rivelazione che le era appena stata fatta e perse il suo tono calmo e paco. Serrò i pugni per poi sbraitare. –Cosa vai blaterando? Questa è ancora la mia missione e la sto portando a termine, tu non centri nulla, puoi tornartene a casa quando vuoi, qui è tutto sotto controllo!-
Radish sogghignò. –Il Re Vegeta ha voluto affidare a me questa missione, da voi ancora rimasta incompiuta, perché pensava foste morto..-
-Quel bastardo di mio padre non cambierà mai.. Oltre a non essere il lutto per la mia presunta morte riesce anche a rimpiazzarmi nel giro di pochi giorni come se fossi solo una stupida pedina della sua infernale scacchiera.. Me la pagherà!-I pensieri del Principe erano diventati assai amari nel confronti del padre che per l’ennesima volta aveva dimostrato la sua freddezza nei confronti del suo primo genito.
-Fatto sta che io non sono morto, e che quindi la missione è ancora sotto la mia responsabilità.. Comprendi?-
Radish puntò una mano verso il Principe. -È qui che si sbaglia “sua maestà”..- Quel tono diventava sempre più strafottente e per il giovane Saiyan era difficile mantenere la calma. -..Il Re infatti mi ha riferito in privata sede che era più che sicuro che voi non foste morto, ma per la vostra lentezza e la vostra indisciplina vi toglieva l’incarico esiliandovi dal nostro paese Natale, per sempre..-
Vegeta si stupì e dopo un attimo di smarrimento rispose. –Bugiardo! Tu menti!-
Radish gli rise in faccia mancandogli di rispetto per l’ennesima volta. –Io non mento mai! Sbaglio o avete distrutto la vostra navicella, l’unico mezzo che vi metteva in contatto con il pianeta Vegeta?-
Il Saiyan tacque, non poteva negare l’evidenza. –Come pensavo.. E ora gradirei che te mi riferissi tutto ciò che sai sulle Sfere del Drago per portare a compimento la mia missione e tornare a casa.. Tanto non ti servono più queste informazioni, sono diventate futili visto che non fai più parte di questa missione!-
Vegeta si mise in guardia, non gli stava più dando del voi, e questo voleva dire che aveva cancellato la sua carica di sovrano scomunicandolo dal ruolo che aveva e portandolo al pari livello di tutti gli altri Saiyan.
Fatto sta però che sarebbe morto pur di non mettere in pericolo la vita dei propri amici. –Dovrai passare sul mio cadavere! Non ti dirò nulla di quello che so, e nemmeno sotto tortura riuscirai a estrapolarmelo!-
Il giovane Saiyan dai lunghi capelli sapeva bene che non aveva molte possibilità di vittoria contro egli, infatti il suo animo si incupì e la paura incominciò a invaderli il cuore. –Come vorrai, ma non mi risparmierò solo perché sei il figlio del mio re! Per me ormai non vali più nulla! E poi.. Se dovrò ucciderti lo farò, credo che sarò in grado da solo di trovare quelle maledettissime Sfere!-
Vegeta sorrise. –Ne dubito! Questo pianeta è parecchio grande e senza il mio aiuto non ti sarà facile trovarle, anche se ti dovessi applicare per smontarlo, pezzo per pezzo..-
Il Principe sapeva di bleffare, ed inoltre era consapevole che ormai era assai arrugginito nel combattimento, in effetti era più di un mese che non si allenava e sentiva i muscoli rigidi e contratti.
-Non sarà facile, ma è la mia unica scelta! Non posso rischiare nulla, non c’è solo la mia vita in ballo questa volta!-
Sobbalzò e dopo aver emesso un atroce grido di battaglia si scagliò contro l’avversario che parò tutti i suoi colpi con estrema facilità.
Cercò più volte di sferrargli dei calci ma i suoi attacchi, per quanto si sforzasse, non arrivavano mai a segno, e dopo vari minuti il Principe cominciò a sentire la stanchezza ed i suoi colpi si facevano più lenti e imprecisi.
Avanzò con un pugno che gli fu bloccato da una presa micidiale dell’avversario. –Vedo che sei arrugginito, Vegeta..-
Il Saiyan si arrabbiò e sferrò un calcio che gli fu bloccato con l’altra mano. Radish si avvicinò lentamente al volto del giovane immobilizzato. –Sai, ti credevo più forte, ma si vede che questo soggiorno sulla terra ti ha rammollito! Sei diventato una pappa molle!-
E senza dare il tempo a Vegeta di reagire gli rifilò un calcio in mezzo al gambe facendo piegare il Saiyan in due dal dolore.
-Aaaah!- Beccato nel punto più vulnerabile di ogni uomo non poté far altro che piegarsi a terra dal dolore e cercare di trattenere quelle atroci grida.
Era scorretta la mossa di Radish, ma infondo, quale Saiyan non era scorretto?
Infatti essi erano reputati come i pirati dello spazio, gente scorretta con un sistema di leggi tutto loro scritto su un antichissimo manoscritto stilato tempi orsono dai migliori guerrieri Saiyan della galassia.
Essi erano paragonati a ciò perché girovagavano per le galassie in cerca di tesori e ricchezze, uccidevano senza pietà e molestavano le donne altrui, solo per il gusto ed il piacere di farlo. Erano temuti in ogni pianeta ed il loro sbarco voleva solo dire morte e distruzione.
Il Pianete Vegeta per loro era come la loro “Tortuga”, si trovano lì alla fine delle loro missioni parlando delle loro avventure e raccontando storie su forze sovrannaturali.
Ma così come Radish si poteva definire ciò, anche Vegeta non poteva negare di aver ingannato i suoi amici per tutto questo tempo con il solo ed unico scopo di rubargli le sfere.
-Ti credevo migliore, un combattente degno di elogi, ma forse le dicerie che si dicono su di te sono false se ti fai battere da un guerriero di “Seconda scelta” come me..- Radish bleffava, infatti egli era uno dei migliori guerrieri della galassia visto che discendeva dal grande Bardak, il Saiyan d’eccellenza, l’unico che, così come narra la leggenda, era riuscito a trasformarsi nel incomparabile Super Saiyan.
-Non darti tante arie pivello! Io so da chi discendi..- Si rialzò lentamente tenendosi lo stomaco. –E so anche chi è tuo padre, ma non mi fai paura..- Rise. –Qui l’unico che dovrebbe tremare sei tu perché se forse non l’hai ancora capito, ti stai battendo contro Vegeta, il Principe dei Saiyan!-
E così urlò per caricarsi di potenza.
-Tutte frottole, sei un gran ciarlatano, parli e parli ma non concludi, proprio come questa missione!-
Vegeta si arrabbiò. –Non ti ho dato il permesso di giudicarmi!- Ed urlò facendo sollevare i sassi vicino a lui.
-Lo stanno facendo tutti, a partire dalla tua cara Lora!-
Quel nome risuonò nella mente di Vegeta come un gong, un rimbombo fortissimo che lo lasciò un attimo in catalessi.
-Smettila, non sarà in questo modo che mi convincerai a rinunciare alla mia missione!-
Radish rise di gusto. –Infatti ne ero certo, nulla toglie che tu sia un pezzo duro, ma forse dovresti sapere che dopo l’ultima chiamata che le hai fatto, non so per quale assurdo motivo, ma è venuta da me per farsi consolare..-
Vegeta sentì l’ennesima fitta al cuore, non ne capiva davvero il motivo, Lora per lui non era niente, ma forse ti accorgi di quanto tieni a una persona solo quando l’hai persa. –Lei è libera di fare ciò che vuole, non faccio più parte della sua vita.. E né della tua, Radish..-
-Infatti cosa tira l’altra e alla fine siamo finiti a letto insieme! Povera ragazza, la dovevi vedere, non ha fatto che piangere tutto il tempo invocando il mio nome!- Il Saiyan aveva capito di aver fatto centro nell’orgoglio del Principe e non gli ci volle tanto per vedere esplodere tutta la sua ira.
-Brutto bastardo! Come puoi dirmi queste cose? Sei davvero uno sfacciato!- Si caricò per l’ennesima volta ma non riuscì a trattenersi e gli sferrò un pugno in pieno volto facendolo cadere atterra.
Radish si asciugò quella gocciolina di sangue che gli colava dalla bocca e sorrise. –Finalmente ti sei messo a fare sul serio! Perfetto!-
-Vegeta!- Quella voce troppo famigliare arrivò nel momento meno opportuno. Vegeta sperava non fosse lui, ma nulla per lui era diventata così inconfondibile come la sua voce.
Radish guardò quella figura libera nell’aria, notò la coda, e dopo aver fatto qualche collegamento. –Kakaroth?-
-Dannazione! Questo non ci voleva!- Vegeta guardò l’amico. –Goku! Vattene da qui, è troppo pericoloso, vai dove ti avevo detto di dirigerti! Muoviti dannazione!- Era la prima volta che Vegeta chiamava Goku con il suo nome da terrestre, ma questo ovviamente era dovuto al fatto che voleva nascondere, per quanto gli fosse ancora possibile, la sua vera identità.
Goku fissava quello strano Saiyan che era nuovo ai suoi occhi. –Chi sei?- Disse indicando la strana figura.
Radish sorrise capendo che la situazione si stava rivoltando a proprio vantaggio. –Piacere, io sono Radish!-
Goku si ricordava quel nome, Vegeta gli aveva parlato di un certo “Radish e Bardak”, e aveva anche affermato che erano suo fratello e suo padre. Scese così al suolo.
-Io sono Goku..-
Vegeta perse la pazienza. –Goku vattene da qui! Vai a proteggere Bulma, qui ho completamente la situazione sotto controllo!-
-A me non sembra Vegeta sei ridotto malaccio..- Girò il coltello nella piaga. –E poi io non ti lascio da solo!-
Radish aguzzò le orecchie. –Chi è Bulma? Centra forse con le Sfere del Drago?-
Goku non capì. –Come fai a sapere della loro esistenza?-
Allora il nuovo Saiyan capì tante cose: capì che Goku in realtà era Kakaroth, suo fratello, capì che Vegeta era diventato suo amico e che questa Bulma era in possesso delle Sfere che ovviamente teneva nascoste, ed in oltre capì che nessuno era a conoscenza della missione di Vegeta.
Decise così di dare un taglio netto alla situazione per smascherare Vegeta e togliergli definitivamente quell’incarico dalle mani una volta per tutte. –Come tu ovviamente non saprai, io sono tuo fratello! Questo invece è Vegeta, il Principe dei Saiyan!-
Goku si arrabbiò. –Non mi dici nulla di nuovo!-
-Allora forse ti interesserà sapere che in realtà Vegeta è arrivato sulla terra con un solo ed unico scopo, quello di rubare le 7 Sfere del Drago per portarle sul nostro pianeta e consegnarle a suo padre ed il tuo Re!-
Goku si girò verso l’amico cercando di non credere alle parole del Saiyan, ma non poté altro che avere l’ennesima conferma dalla faccia rammaricata del Principe.
-È la verità Vegeta? Tu mi hai mentito?-
Il Principe si infuriò. –Radish, pagherai per quello che hai fatto!- Si scagliò contro l’avversario che con una mossa rapida si scansò andando a finire alle spalle di Goku tenendogli strette le spalle e puntandogli un dito alla testa.
-Vegeta, lo sai che potrei ucciderlo con un solo colpo, quindi o mi riferisci dove sono le sfere, o dirai addio al tuo amico, per sempre!-
Goku si irrigidì, ma non aveva paura, nelle sue vene scorreva sangue Saiyan, nulla lo spaventava. –Non dirglielo, lasciami morire! Non possiamo rischiare di mandare nelle mani di un folle le Sfere..-
Vegeta si sentì in un vincolo, far uccidere il suo miglior amico, o sacrificarsi per donargli la vita. In ogni caso il suo gesto sarebbe stato azzardato visto che non era così certo che sarebbe stato in grado di uccidere Radish e così di salvare Bulma e gli altri, mentre se si fosse lasciato morire avrebbe gravato tutta la situazione sulle spalle di Goku.
-Kakaroth, io sono in debito con te..- Disse infine chiudendo gli occhi.
-Cosa dici? Tu non mi devi  nulla!- Il ragazzo poi chiuse gli occhi e con una nota d’amarezza continuò. -Devi solo promettermi che te ne andrai quando tutto questo sarà finito.. E che non rimetterai mai più piede sulla terra!- Aggiunse infine, Goku, con una nota di cattiveria inquietante.
Vegeta lo guardò. Sapeva di aver sbagliato, nulla lo avrebbe scagionato in quella situazione così delicata, ma come poteva lasciar morire il suo migliore amico? Si proprio così, Goku era diventato il suo amico più caro, e anche se gli sembrava una cosa molto sciocca ed infantile gli voleva bene, e non avrebbe permesso che gli acadesse nulla di male. –Una vita senza Bulma non è degna d’essere vissuta! E farti pagare il prezzo dei miei sbagli sarebbe egoistico.. Mi dispiace tanto.. Kakaroth!- Fece uno scatto verso i due, scansò l’amico parandosi tra la mano di Radish e lui e si beccò il colpo in pieno petto.
Una scia luminosa affiorò dal petto del Saiyan e un grido di dolore si dilungò per tutta la selva.
-Vegeta, no!-
Il Principe cadde al suolo con gli occhi aperti e la bocca tremolante, giaceva a terra privo di conoscenza.
-Stupido! Sei proprio diventato uno stupido, Vegeta!- Disse Radish calciandone il corpo che ancora si contorceva dal dolore.
Goku guardava l’amico che portandosi le mani al petto si teneva stretto l’addome da cui stava uscendo tanto sangue.
Radish rise ancora beffeggiando quel Saiyan e il suo nobile gesto. –Certo che non credevo che anche te Vegeta potessi diventare così, allora anche i Saiyan crudeli e spietati come te hanno un cuore!-
Goku non riuscì più a trattenersi, il gesto dell’amico era stato folle, e vedere che suo fratello non portasse rispetto a una persona così nobile gli faceva bollire il sangue nelle vene, cercò di calmarsi ma la rabbia che aveva dentro non sentiva ragioni, cominciò così a caricarsi richiamando a se tutta l’energia che vi era su quel immenso pianeta.
Il cielo si oscurò ed il sole sparì dietro a quelle nubi che avevano quasi fatto calare la notte su quella selva desolata, l’unica luce era il corpo luminoso di Goku che pulsava ad ogni suo battito.
-Questo non dovevi farlo Vegeta!- Radish cominciò a preoccuparsi, cosa stava facendo? –Sei uno sciocco Radish! Non lascerò che il suo sacrificio sia inutile! Ti distruggerò!- E detto questo scatenò un urlo disumano.
-Che cosa sta succedendo?- si chiedeva il Saiyan mentre terrorizzato guardava il fratello che aveva gli occhi bianchi come la neve e la pelle che brillava, un aura esplosiva accanto a lui stava aumentando e i suoi capelli sembravano incendiarsi.
E così cambiarono colore diventando color oro quasi platino.
-Non ci credo! Tu non puoi? Come sai trasformarti in…-
Goku riacquistò la propria calma ma ormai era diventato in riconoscibile, aveva gli occhi di un colore verde acqua e i capelli che ondeggiavano in alto gialli e brillanti come il sole, pure la sua coda era diventata di color oro e insieme a tutto il corpo sprigionava un aura spaventosa e immensa.
-Ti ho già detto che pagherai per quello che hai fatto! Vegeta era un mio amico, e se dovesse essere andato all’inferno lo raggiungerai anche tu!- E detto questo si scagliò contro l’avversario dandogli un pugno nello stomaco.
Radish cadde attera sputando qualche goccia di sangue.
-Tu.. non puoi esserti trasformato.. Non è possibile, solo nostro padre ci era riuscito, e tu non puoi essere il secondo Super Saiyan nella storia.. Non lo accetto!-
Si alzò e cercò di colpirlo in viso ma Goku lo fermò e contrattaccò senza fare una piega rispedendolo a qualche metro di distanza.
Erano bastati solo due colpi a mettere in difficoltà Radish.
-Come è possibile! Non ci voglio credere..-
Il giovane si trovava ancora sdraiato per terra con il volto puntato verso il cielo. Sapeva bene di non avere alcune speranze contro di lui, e la lotta si sarebbe conclusa solo con una sua inebriante sconfitta.
-Devo tornare indietro! Se torno a casa posso poi raccontare questa storia agli altri e tornare con dei rinforzi! Se perdessi la vita in questo combattimento dopo non esisterebbero più Saiyan amici che siano a conoscenza del segreto delle sfere!-
Si alzò lentamente. –Hai vinto Kakaroth, non sono alla tua altezza! Lascia che me ne vada..-
Goku non mosse un muscolo, si diletto solo a guardarlo profondamente negli occhi. –Non sono uno stupido.. so bene che se tu dovessi tornare nel sul tuo pianeta torneresti qui con i rinforzi.. E non posso rischiare di mandare nelle vostre mani un potere così immenso!-
Ora Radish era alle strette, come faceva ad andarsene? Avrebbe fatto la stessa fine che aveva fatto Vegeta.. Non voleva, lui, il grande figlio di Bardak, si sentiva troppo potente per essere messo a tacere da suo fratello minore, un Saiyan per giunta cresciuto sulla terra senza mai esser stato sottoposto ai duri allenamenti che lui doveva sopportare ogni giorno nel palazzo del Re.
Però da dietro lui sentì uno strano respiro e un tossire affaticato.
-Kakaroth, finiscilo! A lui interessano solo le sfere, devi farlo fuori!- Vegeta infatti da dietro arrancava a dire queste semplici parole e la speranza negl’occhi del giovane Saiyan dai lunghi capelli tornò ad affiorare.
-Vedo che te Vegeta sei un pezzo duro.. Dopo un colpo così nel petto riesci ancora a parlare?-
Vegeta non lo ascoltava e con la faccia premuta al suolo cercava di parlare a Goku che aveva ritrovato la serenità nel vederlo ancora vivo.
-Ascoltami Kakaroth, lui tornerà sul suo pianeta per prendere il nostro esercito e strapparvi le 7 Sfere del Drago con la forza..- Tossì sputando anche del sangue che era diventato di colore scuro e viscoso. –Quando arriveranno non avranno pietà di nessuno, uccideranno per primo te e poi Bulma sino a sterminare l’intera popolazione di questo pianeta per poi rivenderlo!-
Goku si arrabbiò. –Basta Vegeta, non lo vedi che sei in fin di vita, stai zitto..-
Radish si mise a ridere. –Non imparerai mai Vegeta..- E detto questo gli stilò un altro colpo che gli sfiorò un fianco, un colpo così potente che gli lacerò la pelle bruciacchiando i lati.
Un altro urlo atroce del Saiyan tagliò l’aria mentre che Goku, tornato allo stato normale, gli corse incontro per soccorrerlo.
Radish allora usò questa distrazione dell’avversario per togliere le tende e andarsene in tutta fretta verso la propria navicella spaziale.
-Sta scappando, Kakaroth inseguilo, non pensare a me!- E dicendo questo si strinse forte il fianco emanando un altro grido straziante di dolore.
-Non ti preoccupare, quando torneranno saremmo pronti e li annienteremo! Ora vieni con me!-
Vegeta era in fermento, non poteva lasciarlo scappare e con le ultime forze che aveva in corpo allungò un braccio verso Radish e scagliò un’onda d’energia che però lo mancò in pieno.
-Dannazione, siamo nei guai..-


To be continued...

   
 
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