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Autore: Dear M    13/01/2013    2 recensioni
“ Viviamo finchè siamo giovani.” ecco cosa mi ha insegnato la vita.
Ciao a tutti, io mi chiamo Alexis, ma tutti mi chiamano Alex. Ho compiuto da poco 18 anni e da poco sono uscita da un istituto per ragazzi orfani, insieme al mio migliore amico Zayn, che, sfortunatamente, è in carrozzina, a causa di un'incidente stradale , che ha avuto anni fa con la madre.
Lui ha perso la madre in quell'incidente e del padre non si hanno tracce da quasi 5 anni. Invece per quanto riguarda i miei genitori, beh mio padre è un tossico dipendente, mentre mia madre è morta quando io ero piccola.
Appena siamo usciti da quell'istituto, abbiamo deciso di realizzare il nostro più grande sogno : aprire il nostro Atelier che vende abiti da sposa.
Adesso siamo qui. Io. Lui. E questo bellissimo negozio da gestire nel bel mezzo del centro di Londra.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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32.Capitolo.

 

http://www.youtube.com/watch?v=VH74F8xJ2S0

 

 

#ALEXIS#

 

Appena entrammo nel pub, ci buttammo in mezzo alla mischia, ballavamo, bevevamo, ci stavamo divertendo. Ma all'improvviso Harry mi prende per mano e mi porta in un posto un po' più appartato.

 

-Che ci facciamo qui?- chiesi entrando in una stanza.

-Ora ti torturo!- disse iniziando a farmi il solletico.

 

Tra una risata e l’altra, gli stavo implorando di smetterla, ma le mie preghiere si rivelarono vane. All'improvviso mi ritrovai con le spalle contro il suo petto, mentre le sue mani non accennavano a smettere di torturarmi. Dopo un po' la sua mano sinistra mi copre la bocca soffocando tutte le mie urla.

-Shh…- mi sussurrò all' orecchio. - Non vorrai che pensino che ti sto facendo male...- aggiunse ridendo.

Alla fine mi rassegnai e mi rilassai appoggiandomi al suo corpo. Il mio respiro tornò regolare come il battito del cuore.
Poi la sua mano destra si fa strada sulla parte superiore del mio corpo seminudo. Mentre la sinistra continuava a coprire la mia bocca e a soffocare i mugolii che sfuggivano dalle mie labbra quando Harry iniziò a massaggiare i miei seni. Mi abbandonai completamente al suo tocco leggiadro, a quella sensazione di puro piacere che mi stava regalando. La mie pelle si incendiava al suo passaggio e il mio cuore cominciava a battere sempre più frenetico. All'improvviso i suoi denti iniziarono a mordicchiare la pelle vicino alla clavicola e la sua mano cominciò a scendere. Scivolò sulla mia pancia e poi più giù, si insinuò nelle mie mutandine e io sgranai gli occhi, sorpresa ed eccitata, lasciandomi sfuggire un lungo gemito che si perse , anch'esso, nel palmo della sua mano. Socchiusi le palpebre e poi appoggiai la testa alla sua spalla, incapace di porre ormai qualunque resistenza.

In un attimo mi ritrovai inchiodata al muro, le mani e il viso appoggiati alla parete e Harry ancora dietro di me. Le sue dita cominciarono ad aprire la zip dei suoi pantaloni, poi velocemente li tira via insieme al tuo intimo . Il rumore di un’altra cerniera che va giù e le sue braccia circondano di nuovo la mia vita, stringendomi con una dolcezza , ma allo stesso tempo carica di passione.

In quel momento gemetti e subito dopo lo fece lui. Iniziai a muovere lentamente il bacino avanti e indietro e avvertì il suo viso affondare nei miei capelli.

All'improvviso uscì dalle mie labbra il suo nome. Avevo bisogno di lui. E quella notte sarebbe stato accanto a me.
Iniziò a stringermi più forte. Mi diede un tenero bacio sulla guancia. E poi le sue labbra morbide sfiorarono le mie. Di nuovo dalle mie labbra uscì il suo nome e le sue mani iniziarono a stringere i miei fianchi in modo più deciso. I suoi movimenti si fecero subito più veloci. Riuscivo a sentire il suo fiato caldo sul collo e i nostri sospiri che si fondevano all’unisono.

Harry spingeva più forte, più veloce. I muscoli delle sue braccia si contraevano intorno al mio corpo, mozzandomi quasi il respiro. Buttai la testa all’indietro, chiusi gli occhi e mi moris le labbra per soffocare le urla che volevo liberare. Poi passai una mano tra i suoi capelli leggermente sudati.

Dopo un po' appoggiai la fronte al muro e lasciai che il mio corpo si rilassasse. Ma il mio cellulare iniziò a vibrare e dovetti rispondere, visto che era nostra mamma.

-Pronto Anne?-

-Dove sei?- mi chiese Anne preoccupata.

-Emh.. - stavo cercando la risposta nei segnali che mi stava dando Harry. - Sono andata a prendere una cosa.- non sapevo cosa dire.

-Una cosa? Dove?- mi chiese incuriosita.

-Al.. A casa. Tra poco torno.- dissi velocemente.

-Harry è con te?- mi chiese ancora una volta preoccupata.

-No- risposi velocemente.

-Ah ok! Io e tua padre stiamo per andare via e volevam....- ma la interruppi.

-Mamma, si certo. Senti è solo che… devo andare…- dissi cercando di chiudere lì la telefonata.

Intanto vedevo Harry ridere sotto i baffi.

-Ti posso richiamare tra…- e mi voltai ancora una volta per farmi aiutare. - Cinque minuti?- e qui Harry mi lanciò un'occhiatina di disapprovazione. Stavolta cominciai a ridere

-Anzi mamma ti richiamo tra quindici minuti. Ok? Perfetto, a dopo!-

Premetti il tasto rosso sul display e mi voltai completamente verso Harry

-Cinque minuti? Non ti sembravano un po’ pochi?- mi disse avvicinandosi. Io non risposi, ma gli sussurrai all'orecchio 'Dove eravamo rimasti?' e qui continuammo.

Appena Harry si staccò dal mio corpo appoggiai le spalle alla parete. Inchiodai il mio sguardo a quegli occhi verdi smeraldo e sorrisi. Vidi Harry rivestirsi. Mi passai una mano tra le ciocche ondulate e mi lasciai sfuggire “Wow…”.

Lo sentì sorridere soddisfatto contro la mia pelle ancora nuda. E poi mi sussurrò all'orecchio, dopo averlo morso per un po', “ Mi sei mancata!” E dopo avermi detto questo uscì dalla stanza.

Appena rimasta sola, mi lasciai scivolare sul muro e appena arrivata a terra , lasciai andare un lungo sospiro.

Dopo essermi cambiata raggiunsi Niall, dovevo parlargli.

 


 

   
 
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