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Autore: Scarlett Carson    14/01/2013    3 recensioni
(In revisione si Wattpad) Ciao a tutti! Ecco a voi una storia tutta mia. Ottavia è un essere umano con una famiglia ed era felice, finché un brutto giorno, non le accade qualcosa che cambierà tutta la sua vita e la sconvolgerà in un modo che nemmeno lei avrebbe mai immaginato.
spero vi piaccia ;)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saga: La Ragazza Immortale'
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Capitolo 06. Isis, la ragazza innamorata del principe.

 

Poco dopo fummo fuori all'aria aperta. Davanti a me vidi molte persone a lavoro al servizio del faraone, intenti a costruire e lavorare, al suo tempio alla sua piramide e innalzavano strane figure.

Quelle che vedi, sono statue, le statue principali dei nostri dei e protettori: Ra, il dio supremo; Anubi, il dio preposto ai segreti; Hapi, il dio del Nilo, il nostro fiume; Horus, il dio della luce e della bontà; Nut, dea del cielo; Seth dio della siccità e del cattivo tempo,potenza distruttrice,simbolo del male. Ce ne sono molti altri, per il momento, ti basti sapere che questi sono tra i più importanti.”. Adesso mi era tutto molto più chiaro. Almeno in parte; insomma, avevo capito che loro veneravano questi dei e ognuno di loro era il dio di qualcosa. Tra quelli che mi aveva detto ce n'era uno che mi lasciava perplessa, perchè venerare un dio del male? Magari col tempo avrei capito anche quello.

Intanto, ci dirigemmo verso un altro palazzo in costruzione, finchè un volto che avevo già visto non fece la sua comparsa e si mise a chiacchierare allegramente col principe. La ragazza aveva i capelli lunghi fino alle spalle e neri come la notte, proprio come i suoi occhi. La pelle era scura, quasi quanto quella di Yami ma leggermente più chiara, era una ragazza snella e slanciata, se io arrivavo nemmeno al petto del principe lei gli arrivava quasi alla gola!

Mio principe, che felicità poterla vedere qui di primo mattino, in genere è così raro.” disse lei.

Isis, anche per me è un piacere incontrarti. Si mio padre mi ha lasciato la giornata libera da passare con Ottavia” disse lui, guardando verso di me sorridendomi, e io, non potei far a meno di arrossire.

Oh certo, una visita nel regno?” disse senza nascondere un tono di disprezzo nei miei confronti.

Si credo che debba conoscere tutte le nostre abitudini. Io oggi sarò la sua guida.”

Be mi pare giusto visto che lei sarà la tua schiavetta personale. Be spero di vederti da solo una volta, dovremmo parlare di una cosa noi due”.

Credevo che l'argomento fosse chiuso, Isis. Non ho intenzione di ripetertelo.” disse all'improvviso, con tono autoritario, quasi mi fece paura, ma mi ricordò il suo vero ruolo o quello che sarebbe stato in futuro. Doveva essersene accorta anche lei, infatti, quasi con le lacrime agli occhi, si girò di scattò, mi guardò con uno sguardo molto più che arrabbiato e andò via.

Quasi mi dispiacque per lei, e non avevo diritto alcuno per intromettermi tra loro, ma ero curiosa di sapere come mai quella reazione improvvisa da parte di entrambi.

Mi dispiace per questo piccolo contrattempo e per il comportamento di Isis nei tuoi confronti, ma vedi non vede di buon occhi che altre ragazze siano così vicini a me, a parte mia madre.” mi disse con gentilezza.

Oh, però mi dispiace che abbiate avuto quella piccola discussione, se me lo avessi detto, mi sarei fatta da parte. Mi sento un tale peso.” dissi avvolta da un alone di tristezza. Mi sentivo davvero così, ero nuova ma sentivo chiaramente chi mi disprezzava e chi si comportava con gentilezza con me era solo perchè ero la schiavetta, come aveva detto Isis, del principe.

All'improvviso, mi sentii afferrare da due braccia forti e solide, che mi attiravano verso il petto scuro e marmoreo del principe. Mi strinse a se con una forza a cui non ero in grado di resistere e non sapevo nemmeno se volevo resistergli. Così, inerme tra le sue braccia, accoccolata al suo petto caldo, sentii il battito del suo cuore e mi lasciai cullare da quel suono meraviglioso.

Non dire mai più una cosa simile, hai capito? Non sei affatto un peso, anzi, sapessi per quanto tempo ti ho aspettata. Quindi ti chiedo per favore, non ti allontanare mai da me, non andartene mai via, promettimelo.” disse.

Te lo prometto.” dissi solo e rimanemmo così, abbracciati, per un tempo che mi parve lunghissimo.

***

 

Dopo che ci fummo staccati dall'abbraccio, non ebbi il coraggio di guardarlo in viso, senza arrossire violentemente.

Stavamo ancora camminando per il villaggio e tra le persone che lavoravano per creare statue, piramidi e palazzi.

Erano costruzioni davvero enormi.

Da quanto tempo lavorano a queste costruzioni?” chiesi.

Da quando ero piccolo. Quindi sono quasi 20 anni che costruiscono.” disse come se nulla fosse.

Che cosa?” dissi con faccia sconvolta. Ok va bene, sapevo che non ci voleva un attimo ma nemmeno così tanto!

Dai non devi stupirti, in fondo è curato tutto in ogni minimo dettaglio. Quindi è normalissimo che ci mettano così tanto. Devi sapere che noi siamo maniaci della perfezione”.

Si lo avevo capito, dissi a me stessa.

Ad un certo punto, ci fermammo davanti a dei cavalli attaccati a qualcosa. Guardai la strana cosa davanti a me e poi rivolsi il mio sguardo interrogativo al principe che, sorridendomi, con incredibile calma, mi illustrò cosa ci parasse davanti.

Questo è un mezzo di trasporto che mi piace usare molto spesso per quando vado in giro da solo per il deserto circostante. Si chiama carrozza e, come vedi, è trainata da cavalli, possono essere due, come in questo caso, o anche uno solo, dipende dalle persone che deve portare.” disse. Mi piaceva come mi spiegava tutto quello che non conoscevo o non comprendevo, lo faceva con una tale semplicità da non farmi sentire troppo stupida.

E come mai ne abbiamo una davanti?” chiesi.

Perchè adesso io e te faremo un bel giretto nel deserto.” disse entusiasta.

Io ero semplicemente terrorizzata. Come sarei sopravvissuta a quella carrozza? Poteva sembrare innocua ma il posto per i passeggeri era stretto e dietro era aperto, non c'era niente che avesse bloccato un eventuale caduta da qual coso. Quindi non ero molto tranquilla.

Ma non sarà pericoloso?” dissi continuando ad guardare in modo torvo quella carrozza.

No, tu stai tranquilla e tieniti forte a me. Vedrai che non ti accadrà nulla.” disse con un sorriso enorme stampato in faccia.

Detto questo, salì sulla carrozza e aiutò la sottoscritta a fare lo stesso. Nonostante le sue parole di incoraggiamento, non riuscivo proprio a fidarmi di quell'affare, ma feci come lui mi aveva detto: mi aggrappai a lui con tutta la forza che avevo in corpo. Avevo troppa paura di cadere.

Lui diede l'ordine ai cavalli di partire, mi piacevano molto quegli animali, ma comunque quel mezzo non mi piaceva molto, e partimmo all'inizio con molta calma, ma una volta addentrati nel deserto, aumentò il passo, quasi volesse farli correre, e io immaginai che fosse per l'incontro con quella ragazza, Isis, lo capivo dalla sua espressione, nonostante lo conoscessi poco. Anche perchè da quando avevano, diciamo, litigato, non era più come prima, almeno così mi sembrava.

Non ebbi il coraggio di chiedergli se era per quella ragazza oppure no, mi sembrava troppo invadente da parte mia. Così decisi che era meglio tacere, se avesse voluto, me lo avrebbe detto lui.

Passa qui davanti a me” mi disse all'improvviso.

Feci come mi aveva detto, non me la sentivo di contraddirlo, dopo la scenata fatta ad Isis solo qualche istante prima. Mi aveva fatto davvero una gran paura. Così mi ritrovai davanti a lui a guardare dove stavamo andando, e la vista era magnifica, nonostante la velocità a cui stavamo andando, iniziava a piacermi quella sensazione, poi io che adoravo correre, quella velocità era magnifica.

C'è qualcosa che vorresti chiedermi, Ottavia?” era la prima volta che mi chiamava così col mio nome, il tono talmente serio, mi suonava come rimprovero, che se sia accorto di quello che penso? Mi ritrovai a pensare. Sentivo chiaramente dal tono della sua voce, che non stava affatto sorridendo, anzi era più che serio. Non sapevo che rispondere, un senso di colpa si impadronì del mio corpo, rimasi in silenzio per un po, senza sapere, anzi più correttamente, senza avere il coraggio di esternare quello che mi ero ritrovata a pensare poco fa.

Guardami e dimmi a cosa stai pensando. Anche se sospetto di saperlo.” mi disse di nuovo con lo stesso tono di prima.

Mi girai verso di lui e, con fatica, mi decisi a fissarlo negli occhi neri e profondi, che mi guardavano con serietà.

Perchè vuoi sapere a cosa penso?” mi volevo mordere la lingua per la domanda che gli avevo fatto, ma ormai avevo dato fiato alla bocca e mi sarei presa tutte le conseguenze.

Lui, senza preavviso, fermò la carrozza in mezzo al deserto, scese e, afferrandomi per un polso, mi trascinò a terra con lui, senza farmi troppo male.

Perchè? Perchè, per me, è frustante non sapere a che pensi! Io lo devo sapere. Ora dimmelo.” disse con una punta di rabbia e io, per non farlo arrabbiare ancora di più, decisi che era meglio che parlassi.

Be ecco, io...” iniziai, farfugliando “mi chiedevo come mai con quella ragazza, Isis, be.. si ecco... insomma.. avete litigato?”

Ah, Isis.” disse ma il suo modo di dirlo fu... strano. Sembrava pensoso ma mi resi conto che non lo era, ero solo... infastidito, forse, non lo saprei mai dire con esattezza.

Be si... ecco era quello a cui pensavo, perchè da allora non sembrate di buon umore.” decisi di rivolgermi a lui dandogli del lei perchè in quel momento, mi sentivo immensamente piccola.

Ok. Primo: non rivolgerti a me come un suddito perchè non solo non lo sei, ma non mi piace che ti rivolga a me a quel modo. Secondo: be ecco, con Isis è una lunga storia e complicata, tra l'altro. Perchè? Non dirmi che la vuoi sentire?” mi disse.

Be ecco, mi piacerebbe sapere qualcosa su di voi... su di te, scusa. Anche se è lunga non importa, tanto ho tutto il tempo da trascorrere con te, giusto? Il tempo non ci manca.” dissi, in fretta, ed era vero, non so perchè ma volevo disperatamente conoscerlo meglio.

E va bene, ma non dire che non ti avevo avvertito.” disse lui.

Detto questo, ci sedemmo vicino alla carrozza, sulla sabbia finissima; davanti a noi il nulla, solo dune e dune di sabbia.

Be la storia inizia da quando ero piccolo. Avrò avuto si e no 5 anni. Essendo piccolo, i miei mi facevano uscire di rado dalle mura del palazzo. Io potevo vedere il paese e tutto il nostro regno, solo dal palazzo in cui ero rinchiuso. Il massimo che mi era concesso era di uscire nel giardino reale. Tutta la mia giornata era devota allo studio dalla scrittura alla lettura, a tutti i compiti che avrei dovuto ricoprire quando sarei diventato adulto al posto di mio padre. Ero sempre con insegnati e inservienti non conoscevo la vita fuori di lì. Finchè, all'età di 10 anni, decisi di fuggire, per un pomeriggio, da quella prigionia soffocante.”

Fu allora che conoscesti Isis, giusto?” lo interruppi, impaziente.

Un attimo, fammici arrivare” disse soffocando una risata. Facevo tanto ridere? Evidentemente, ma ero felice perchè almeno il buon umore gli era tornato.

Dunque, ero fuggito da palazzo. Per poche ero, pensai, non se ne sarebbe accorto nessuno. Infatti andò così per certi versi, e io conobbi come era il mondo fuori da palazzo. E quello che vidi, mi piacque talmente tanto che mi dissi: non vedo l'ora che mio padre mi dia il permesso di uscire per vedere tutto il resto. Permesso che, tra l'altro arrivò solo dopo 5 anni. Andai nel primo paesino che era ai piedi del palazzo, tanto per non allontanarmi troppo. Ovviamente, non dissi a nessuno di coloro che mi incontrarono chi fossi. Sapevano che il Faraone aveva un figlio di nome Yami, ma non sapevano che aspetto avesse. E questo per me era un gran vantaggio. Conobbi un sacco di coetanei, con cui giocai per molto, molto tempo, tra cui Isis. Ai miei occhi era, non solo la prima ragazza che avevo mai visto oltre a mia madre, ma anche la più bella che avessi mai visto e capii che iniziavo a sentire qualcosa per lei. Un sentimento che adesso si è affievolito, il suo comportamento ultimamente mi ha lasciato perplesso. Sta di fatto che trascorsi molto tempo con lei, perchè in realtà da palazzo, fuggii molte altre volte solo per incontrarla. Andammo avanti così per 5 anni, finchè mio padre, con il permesso di girare da palazzo, non mi presentò ufficialmente al popolo come suo figlio. C'era anche Isis presente, e mi vide, e io vidi lei e le feci gesto che dovevamo parlare. All'inizio, ovviamente, era molto arrabbiata perchè non glielo avevo detto. Litigammo per un po finchè non mi disse quello che io, fino ad allora non avevo avuto il coraggio di dire per primo.”

Cioè che cosa?” mi intromisi, la storia era davvero complicata per me.

Mi disse che mi amava. E credo che mi ami ancora adesso. Ma io non so se provo ancora gli stessi sentimenti di allora, no sono cambiate troppe cose, per questo non glielo dissi mai. Purtroppo lei mi fece promette che un giorno ci saremmo sposati, ma da allora non so della veridicità dei suoi sentimenti, insomma se mi sposa lei diventa sovrana e moglie del Faraone. Per questo non le credetti, ma gli dissi ugualmente si perchè allora sapevo che una cosa dei genere non sarebbe mai successa.”

Perchè credi che non possa succedere?”

Perchè io non la amo. Non voglio sposarmi con una donna che non amo, come ha fatto mio padre, ma lo dovrò fare per avere almeno un erede maschio. Purtroppo sono obbligato, anche ad avere più donne ma lo devo fare.”

Quindi nemmeno nella vita di tuo padre c'è solo Nefer, giusto?” forse iniziavo a capire come funzionavano queste cose li. Non ero stupida, i miei mi avevano fatto un mucchio di discorsetti su questo argomento da quando avevo compiuto 15 anni. Quindi sapevo perfettamente di che parlava, almeno quello, anche se come argomento, non mi piaceva granché.

No ancora adesso cerca di avere altri eredi con altre donne, anche se non so perchè, come se io solo non gli bastassi. Comunque, io e Isis ultimamente ne abbiamo riparlato, come avrai capito dal discorso di prima, e gli ho detto chiaro e tondo che non voglio più avere niente a che fare con lei, e che non di deve intromettere nella mia vita. So di essere stato rude, ma non avevo scelta, non potevo dirle cose che non provo più da anni.”

E adesso lei mi odia perchè starò con te gran parte delle tue giornate.” la mia non era una domanda. Lo sapevo, punto.

Si, non te lo nego. Ma se prova a farti qualcosa, qualsiasi cosa sia, non la passerà liscia. Quindi tu dimmi tutto quello che ti accade quando, capiterà, non sei con me, chiaro. Anche se non si tratta di lei, ma di qualsiasi altra persona. Sei stata presentata ufficialmente ieri sera e non ti nego che molti cercheranno di toglierti a me.”

Si va bene.” davvero li le cose erano tanto terribili?

A quel punto, trovai il coraggio per chiedergli una cosa che, da quando lo conoscevo, nessuno mi aveva ancora dato una risposta. Ma prima di farlo, mi ritrovai sdraiata a terra, con la sabbia che mi sfiorava la pelle, facendomi il solletico e si infilava tra i miei capelli, e lui, con le braccia mi bloccava ogni possibilità di fuga, sopra di me, iniziai a sentirmi a disagio per la posizione assunta e per la terribile vicinanza dei nostri visi.

Non voglio perderti, non adesso che ti ho finalmente trovata. Non permetterò a nessuno di portarti via da me. Sai il nostro alchemico di corte ti ha vista arrivare, leggendo nel mio futuro.”

Forse ci stavamo arrivando lo stesso al discorso che volevo tanto fare ma farlo in quella posizione non mi avrebbe aiutata né a capire il discorso né a parlarne seriamente senza balbettare per l'imbarazzo.

Sarebbe la predizione che mi hai sentito nominare al nostro primo incontro.” disse avvicinandosi sempre più a me, al mio viso, più che altro perchè il suo corpo stava già aderendo al mio.

davvero? Mi dici della predizione?” riuscì solo a dire in quel momento pur di salvarmi da quella situazione tanto imbarazzante, almeno per me.

Si davvero, ma non te lo dico ancora, lascerò che sia qualcun altro a farlo. Tu sei troppo curiosa.” mi disse, senza mai smettere di avvicinarsi.

Si me lo dicono in tanti.” dissi ormai stavo perdendo il lume della ragione. Non avrei resistito a lungo con lui così.

Era sempre più vicino, finchè solo un sottile filo d'aria divideva i nostri visi, ci fissammo per un breve momento negli occhi, io ero terrorizzata da quello che poteva succedere, ma alla fine decisi di arrendermi, chiudendo i miei occhi. Non so se lui fece lo stesso ma avevo sentito, per un brevissimo istante, le sue labbra calde e morbide sulle mie. Ma si era staccato subito e io potei riaprire gli occhi e notai, con mia grande sorpresa, che mi aveva liberata dalla sua morsa e fissava l'orizzonte e, sorridendo, si voltò verso di me e mi disse:

Dobbiamo tornare è ora di pranzo.” mi porse la mano per aiutarmi a rialzarmi, mi scotolò la sabbia dai capelli e dal vestito, e io continuai in altri punti che non volevo che venissero toccati. Lui capì il mio disagio e mi aiutò a salire sulla carrozza di nuovo, mi rimise davanti a lui, di nuovo in trappola tra lui e il bordo dorato della carrozza, e ci avviammo verso casa.

Se quello era solo il primo giorno con lui, non osai immaginare gli altri in sua compagnia. Sarebbero finiti meglio o peggio, rispetto a qualche istante prima? Tra l'altro, non ero sicura, poi, di voler sapere la risposta.

***
Ciao a tutti ;)
eccomi con un altro capitolo, scusate se pubblico una volta ogni non so quanti giorni, ma ho rischiato, per l'ennesima volta, il blocco dello scrittore ;) 
ma anche perchè sto preparando altre storie, di cui non dico nulla ;)
Ma passiamo al capitolo... Come vi è sembrato? bello? noioso? carino? demenziale? su su ditemi, sono curiosa di sapere le vostre osservazioni ;)
Cosa ne pensate di Isis? e dell'ultima parte della storia?? ;) spero che la storia di Yami e Isis si sia capita almeno in parte ;)
Grazie a quelle poche - ma buone ;) - anime che commentano, che hanno messo la storia tra le seguite e chi legge solo, mi piacerebce che commentaste anche voi ;)
grazie a chi mi ha messo tra gli autori preferiti *.* grazie, che onore ;) !!
Eh, niente, ;) torno a scrivere che è meglio xD mi sa che non mi sopportate più XD
Vabbè, alla prossima, 
non so, come sempre quando posterò ;)
Kiss Kiss
Shana

  
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