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Autore: xblack    14/01/2013    2 recensioni
Ever Black era un miscuglio di persone, identità, sangue. Tutto in lei era cambiato quella notte e lei stessa cambierà la vita di molte persone.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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Marea interna.

“Il dolore: devi solo conviverci,
perché la verità è che non puoi evitarlo,
e la vita te ne porta sempre dell’altro.”
-grey's anatomy.


Il mio corpo e la mia mente quella notte erano cambiati del tutto, ero cambiata io.
Ever Marie Black non esisteva più e non conoscevo quell’essere che abitava in me, ero arrabbiata, frustrata e avevo paura di non riconoscermi più. Era passata quasi una settimana da quella notte e adesso seduta in un caffè di Londra osservavo la gente passare veloce. Guardai l’orologio e mi accorsi che Andy era in ritardo, come suo solito, così ordinai un’altra ciambella al cioccolato e continuai a guardare il mare di gente che faceva su e giù per Victoria street. Darsi appuntamento in un caffè non era stata l’idea migliore visto che era frequentato da centinai di persone e che io potevo leggere nella mente. Si, da quella notte potevo leggere nella mente delle persone o come preferivo dire erano loro che involontariamente mi raccontavano tutto quello che gli passava per la testa.
 
..Il parco buio era abitato solo dalle mia grida e altri due individui che non avevo mai visto prima d’ora. Uno di loro mi teneva ferma e l’altro con i suoi denti appuntiti spingeva nel mio corpo veleno e ne succhiava sangue. Avevo il corpo in fiamme, volevo morire. Urlavo con tutta me stessa ma nessuno riusciva a sentirmi. Tutto d’un tratto la persona che mi stava avvelenando si fermò «ho quasi finito, sicuro che sia quella giusta?» era una donna, la sua voce fredda e bassa mi diede il liete annuncio «non ti uccideremo tranquilla»  e passò dal mio collo al mio polso. L’odore del sangue che colava dal collo mi disgustava, sentivo il bisogno di vomitare. Quel mostro continuava a succhiare tutto il mio sangue e quando finì mi sorrise con la bocca rosso fuoco, aveva una piccola cicatrice a forma di x alla destra al labbro inferiore, mi lasciò andare e mi accasciai per terra priva di sensi..
 

Il pensieri di Andy mi distrassero da quelli di un babbano in piena crisi emotiva «scusa il ritardo, un caffè»  ordinò il mio migliore amico sedendosi al mio fianco «allora? Novità?» chiese impaziente, scossi testa e lui sbuffò «andiamo Ever sforzati un poco»  «sforzarmi? Sforzarmi? Avrei voluto vedere te nelle mie condizioni Nott» ringhiai «come faccio ad aiutarti se tu non ricordi più niente?»  bevvi un sorso di caffè «allora ricapitoliamo: uno hai detto che ti hanno succhiato del sangue, due che il corpo ti bruciava, tre quando hai ripreso conoscenza hai cercato di uccidermi e quattro hai dei poteri nuovi»  sembrava uno studente diligente che prendeva appunti durante una lezione «su questo non ci piove giusto? Da quello che ho studiato in questi giorni sappiamo che quelli che ti hanno aggredito erano dei vampiri e che tu essendo mezza veela non puoi trasformarti in un vampiro anche volendo»  per la prima volta in vita mia ringraziai ma madre, Gabrielle Delacour, per essere per metà veela. «la domanda è: che significa quella giusta? Quella donna l’ha chiesto mentre mi trasformava. Se sapevano chi ero e che non potevo trasformarmi completamente perché hanno scelto me? Perché?» Andy sfogliava nervosamente l’Enciclopedia delle Creature magiche «lo sai che esistono leccalecca al gusto di sangue?» lo guardai male «come facciamo ad essere ancora amici io e te?» 
 
Stazione di King’s Cross, ore 10.50:
Gli studenti di Hoqwarts il primo settembre popolavano la stazione, carrelli pieni di strani animali e bauli con lo stemma della nostra scuola attiravano gli sguardi curiosi dei babbani. I ragazzi tutto d’un tratto sparivano tra i binari nove e dieci e nessuno di non magico si accorgeva di quello che gli succedeva intorno. Presi la gabbietta con la mia civetta e salì sul treno rosso-oro già strapieno, cercai un vagone vuoto e quando lo trovai sistemai tutto quello che avevo e mi sedetti comoda aspettando i miei amici. Una testa riccia e bionda si affacciò per vedere chi ci fosse dentro e quando mi vide sorrise «hey Black»  Peyton McLaggen, la mia migliore amica, entrò sorridendo seguita da una ragazzina piccola e minuta dai capelli corvini di nome Ariana Zabini, l’altra mia migliore amica. Ci salutammo e parlammo del più e del meno quando Andy aprì rumorosamente lo sportello e si lasciò cadere di peso su l’ultimo posto libero rimasto «non siamo ancora partiti e la scuola già mi stressa»  ridemmo «ci pensate che siamo già all’ultimo anno?»  la voce nostalgica di Ariana mi fece tornare in mente il nostro primo giorno di scuola, lo smistamento. Quante avventure avevamo vissuto nei sei anni passati, gli scherzi fatti a Gazza, la ore di lezione saltate e passate in riva al Lago Nero, i festini nella camera delle necessità, i primi amori, le prime amicizie. Conoscevo Andy e Ariana da prima di partire per Hogwarts mentre Peyton l’avevo conosciuta solo dopo lo smistamento.
 
.. «Peyton McLaggen» disse la professoressa Sprite allegra, una testolina riccia e bionda si fece largo tra gli studenti e avanzò lentamente verso lo sgabello dove sedeva il cappello parlante. Non avevo mai visto quella ragazzina prima d’ora, avevo sentito il suo cognome qualche volta ma non avevo mai visto né lei e né la sua famiglia. Si poggiò ansiosa sullo sgabello e una volta sul suo capo il cappello prese vita «una McLaggen vedo..non sei affatto come tuo padre, molto meglio direi» arricciò il naso «un cervello niente male, coraggiosa, leale, ambiziosa, onesta e furba..dove ti colloco?» chiese più a se stesso che alla ragazzina «dici che ogni casa va bene? Ne sei sicura? Vedo un futuro niente male davanti a te..mia cara McLaggen ormai ho preso la mia decisione, questa casa ti aiuterà a trovare gli amici di cui hai bisogno: SERPEVERDE» urlò il nome della casa e quest’ultima esplose in un boato. La ragazzina corse verso il lungo tavolo dove la sua nuova famiglia la stava aspettando ansiosa..
 
Il lungo viaggio ormai era quasi giunto al termine e mentre le mie due amiche erano a cambiarsi rimasi da sola con Andy «quando lo dirai a loro?» mi guardò serio «arriverà il momento, tranquillo» gli accarezzai la mano e gli sorrisi rassicurante «promettimi che non farai sciocchezze»  «tipo succhiare il sangue alla Baston o alla Clooney? Potrei succhiare quello di James Potter tanto sta sul cazzo anche a te» sorrise «sono contento che ci scherzi su ogni tanto»  nonostante il suo sorriso, i suoi occhi e i suoi pensieri mi rivelarono la verità: era preoccupato. Andy era così, si preoccupava per me da quando eravamo nati, era il fratello che non avevo. Si occupava di me quando da piccola mi sbucciavo un ginocchio, quando combinavo qualche casino e non potevo tornare a casa, quando qualcuno mi feriva, era il mio migliore amico e non l’avrei cambiato con nessun altro al mondo.
 
.. «che cosa è successo? Che cosa è successo?»  urlava in preda dal panico quella notte «non lo so» piangevo disperata, si inginocchiò e mi accarezzò la testa «ci sono io ora» tamponò le ferite che avevo sul collo e sul polso, mi rassicurava con parole dolci. Poteva tamponare le ferite esterne ma quelle interne no. Il mio cuore era in piena tempesta, si stava generando un’alta marea dentro di me e con l’acqua al collo non sapevo più cosa fare. Il corpo pian piano incominciava a spegnere le fiamme e io ricominciavo a riacquistare un po’ di forze, avevo fame non di cibo ma si sangue. Mi alzai di botto e mi avventai sul mio migliore amico, lo spinsi all’indietro,cadde «che fai?» gli occhi per poco non gli uscivano dalle orbite «Ever che cazzo fai?» gli strappai la sciarpa, osservai il collo bianco, riuscì a sentire l’odore del suo sangue ma quando stavo per morderlo «Expelliarmus» mi ritrovai distesa per terra «Petrificus Totalus» ..
 
Mi abbracciò «non mi interessa cosa sei, un vampiro, una veela io ti voglio bene perché sei la mia Ever, ti voglio bene e non dimenticarlo mia» cercai di trattenere le lacrime ma una piccola e ribelle scese lungo tutto la mia guancia «anche io».
 


Grazie per aver letto il capitolo, come ho già detto
la storia cambierà un pochino ma i personaggi
saranno sempre gli stessi.
Sono @bloodyweasley su twitter.
xblack.
 
 
  
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