34.Capitolo.
http://www.youtube.com/watch?v=bZs8ftNiBIo
#ALEXIS#
Mullingar era fantastica, mai quanto Londra, ma mi sarei divertita. I giorni passarono alla svelta e arrivò presto Dicembre. E insieme a lui arrivarono le feste: Il Natale, il mio Compleanno, Capodanno ecc ecc..
I giorni che passarono furono giorni infernali per me. Stavo malissimo. Vomitavo, avevo febbri continue e tanta voglia di cioccolato. Stavo ingrassando a colpo d'occhio e questa cosa non mi piaceva affatto.
Così decisi di chiamare Zayn per avere qualche consiglio.
*Tu, tu, tu *
-Pronto Alex?-
-Sì ciao Zayn!-
-Ragazzi c'è Alex al telefono!- urlò Zayn agli altri.
-No, no, no. Zayn aspetta. Devo dirti una cosa importante.- dissi velocemente.
-Che è successo?- chiese preoccupato.
-C'è qualcuno lì con te?- chiesi
-No adesso sono solo.- mi rispose.
-Ho bisogno di un consiglio.- dissi con la voce tremolante.
-Sì. Dipende quale!- disse disinvolto.
-E' un po' di giorni che vomito. Ho la febbre e ho tanta voglia di cioccolato. Che problemi ho?- chiesi
-Vomito, febbre e voglie hai detto?!- mi chiese stupito.
-Sì, perchè?- chiesi spaventata.
-Com'è al tua pancia?- mi chiese con voce tremolante.
-Sono ingrassata , ma perchè mangio tanto cioccolato.- spiegai.
-No, no Alex. Toccati la pancia e dimmi come è?- mi ordinò Zayn
-Dura.- risposi rendendo la cosa ovvia.
-Ultima volta che hai avuto il ciclo?- mi chiese
-Ma cos'è un interrogatorio? Ti ho chiesto un consiglio.-
-Vuoi essere aiutata o no?- mi urlò al telefono.
-Sì.-
-Allora dimmi quando è stata l'ultima volta che hai avuto il ciclo!-
-Non ricordo. Forse... Due mesi fa quasi.- dissi un po' incerta.
-Alex sei incinta?- mi chiese Zayn stupito.
-Eh?- domandai spaventata. - Come incinta? No, no, no.- iniziai ad andare nel panico.
-Calmati, calmati. Vai subito in farmacia e compra un test. Poi richiamami. Ciao.- e mi abbassò. Così corsi in farmacia a compare uno di questi benedetti test.
Andai nel bagno della farmacia e appena fatto uscì.
Sul test c'era scritto: Positivo. Così andai dalla commessa e le domandai una cosa.
-Scusi posso chiedere una cosa?- molto gentilmente.
-Certo mi dica.-
-Quando su un test c'è scritto positivo, una donna è incinta?- chiesi un po' spaventata della risposta.
-Sì.- rispose lei entusiasta.
-Sì?- chiesi stupita.- Ha detto di sì? Ma ne è proprio sicura?- chiesi di nuovo.
-Sì ragazza. Sono stata in gravidanza anche io. Perchè aspetta un bambino?- chiese incuriosita.
-Aahahah! No , no.- mi girai verso l'uscita. - Oddio aspetto un figlio. Oddio!-dissi a bassa voce.
Appena uscita dalla farmacia chiamai Zayn.
-Allora?- mi chiese curioso.
-Sono incinta.- dissi ancora sconvolta.
-Di chi è il figlio Alex?-
-Non lo so. Non lo so Zayn.- risposi mangiandomi le unghie dall'agitazione.
-Come non lo sai? Ascolta io so che hai fatto la spogliarellista. E so anche che alla festa quella semi-nuda che si muoveva sul palco eri te. Non voglio sapere i motivi per i quali tu l'abbia fatto e nemmeno cosa ci hai guadagnato, ma non è che facendo quei balletti, qualcuno ti abbia violentata?- mi chiese spiegandosi alla perfezione.
Io pensai un attimo e poi mi ritornò alla mente la notte passata con Harry nel mio camerino.
-Harry.- dissi sempre più sconvolta.
-Harry ti ha violentata?- chiese stupito.
-No, no. Io e Harry al pub abbiamo fatto sesso.- gli spiegai mordendomi il labbro inferiore.
-Avete fatto sesso?- urlò.
-Shhh....-
-Davvero?- mi chiese.
-Sì, sì davvero.- risposi
-Che faccio gli dico che sei in dolce attesa?-
-Non ti ci provare Zayn! Lui non lo deve sapere.-
-Come non lo deve sapere?- chiese scioccato.
-No.-
-Ok. Riguardati però Vuoi che veniamo su per il Natale?-
-No.-
-E' tutto no oggi?-
-E' soloc he se venite su questo viaggio non mi è servito a niente! Non credi?-
-Hai ragione. Ok. Dai bellezza ci risentiamo. Baci e riguardati.-
-Ciao tesoro. Ti voglio bene e grazie!- e abbassai.
Passarono 4 anni , prima che mi decisi di tornare a Londra. Ed era 4 anni che non avevo più notizie di nessun mio familiare. 4 anni!
Con il passare del tempo non ci chiamavamo spesso come prima, non ci mandavamo gli sms, non ci spedivamo cartoline e foto. Niente di niente. Perdemmo i contatti, io della mia famiglia e la mia famiglia di me. Una dei più grandi motivi fu Leo ( Lio) . Mio figlio. Ormai aveva 4 anni. Andava all'isolo, andava a calcio, aveva quasi più impegni di me e avevo poco tempo per pensare ad altro.
Quando decisi di ripartire per Londra, i primi giorni alloggiai in un ostello. Costava poco e si stava da Dio.
Ma dopo 5 giorni che ero a Londra , la mia vita cambiò per una seconda volta.