Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: Catnip_sissi    14/01/2013    3 recensioni
Fu in quel momento che accadde. Che lo vidi per la prima volta. O forse fu lui a vedere me. Mi fermai per prendere aria e cacciai fuori il telefono per mandare un messaggio a Claire quando una moto sbucò dal nulla e risciò di investirmi. La inforcava un ragazzo vestito con dei jeans scuri, un cappotto di pelle e una casco nero e rosso. Inchiodò giusto in tempo. Mi urlò di spostarmi ma non mi mossi. Ero scioccata.forse vide le mie lacrime. Allora lui tirò fuori un altro casco nero e bianco e me lo lanciò al volo. Per non prendermelo in testa lo afferrai e lui mi tese una mano. Non so perché l’afferrai. Dopotutto era uno sconosciuto a viso coperto. Ma non ci pensai 2 volte e salii sulla motocicletta aggrappandomi forte alla sua schiena.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao a tutti quelli che state leggendo in questo momento! Spero vi continui a piacere la mia storia e che il nuovo personaggio vi piaccia! Noterete una certa somiglianza con Jake Abel, e se non la notate, bè, tanto meglio! La soglia a cui vorrei arrivare prima del sesto capitolo è 4 recensioni questa volta! Ci arriveremo?? Spero di si :) alla prossima!

Ormaisono a Los Angeles da una settimana, e mi sto annoiando a morte.
Certo, dopo la spettacolare vista dei Josh con quella li sono stata uno straccio, ma dopotutto potevo aspettarmelo.
Davvero credevo che i divi del cinema fossero così come ce li presentano? Dovevo immaginare che lui era come loro, falso e bugiardo. Perciò dopo i primi momenti di sconforto ho deciso di darmi al totale relax. Ora però mi rendo conto che il relax è triste e noioso da sola e mi sto scervellando per trovare una soluzione.
Allora, pensai,potrei chiamare Claire.  Scarto subito l’ipotesi. In questo momento sarà rientrata dalla crociera e non vorrà farsi 12 ore di aereo per venire dall’amichetta depressa.
Lucrezia no, è assodato dagli eventi… rimane…
Come ho fatto a non pensarci prima?!
Ryan!
Cerco freneticamente il cellulare e trovo il suo numero. Schiaccio il pulsante verde di chiamata e dopo due squilli scatta la segreteria telefonica. Gli lascio un messaggio : Ehi ciao Ryan! Sono Nina, ti ricordi di me? Ci siamo conosciuti sull’aereo una settimana fa… mi chiedevo.. non è che oggi pomeriggio fai qualcosa? Pensavo che potevo raggiungerti.. l’America è una noia da sola! Ok, bè, chiamami. Click.
Subito dopo pranzo arriva la risposta per SMS. Ciao Nina! Che piacere sentirti! Oggi pomeriggio io e il gruppo di mio cugino scendiamo in spiaggia. Vieni con noi? Se si dimmi dove sei che ti passiamo a prendere alle 3! Ciao!
Euforica al massimo risposi con l’indirizzo della casa in cui stavamo io e papà e corro ad avvisarlo. Dopo di che corro a prepararmi. Scelgo un bel bikini rosso e arancione e un pareo blu elettrico, dopo di che riempio la borsa. Decido si passarmi un velo di trucco (a prova d’acqua, s’intende) e scendo alle 3 meno dieci davanti al vialetto. Arrivano con dieci minuti di ritardo a bordo di una grossa Jeep, degna di quei fantastici fuoristrada che si vedono in TV sulla spiaggia. Ero gia con l’eufioria alle stelle quando Ryan mi fa conoscere tutto il gruppo. Ben, Tessa, Logan, Andy, Samantha, Molly e suo cugino Luke.
I miei occhi cantano l’alleluia quando vedono Luke. È una ragazzo molto carino, con i lineamenti morbidi, ancora un po infantili, certo, ma allo stesso tempo attraenti, il fisico mozzafiato, tipico di chi passa le giornate a nuotare, e due occhi verdi come la pianta di gerani che mia madre ha sempre sul davanzale della cucina.
Sorridono tutti affabili e mi accolgono sulla Jeep. Mi fanno accomodare davanti, tra il sedile del passeggero, dove siede Ryan, e il guidatore, cioè Luke.
Mi chiedono un po di me e io cerco di soddisfare tutta la loro curiosità in un inglese un po stentato, tanto che devo farmi aiutare da Ryan a tradurre ciò che voglio dire.
Arrivati alla spiaggia scendiamo e seguo il gruppetto delle ragazze mentre i ragazzi scaricano la macchina. Una di loro, mi sembra Samantha, mi sorride radiosa e lo prendo come un invito a iniziare la conversazione.
-Allora- inizio un po titubante –di solito che fate  per passare il tempo?
-oh facciamo di tutto! Noi ragazze soprattutto prendiamo il sole, chiacchieriamo e giochiamo a pallavolo. I maschi sguazzano tutto il tempo in acqua…tieni gli occhi aperti, a loro piace fare scherzi!
- non c’è problema, faccio molti scherzi anche io- le faccio l’occhiolino e ridendo continuiamo a camminare verso un posticino libero sulla sabbia.
Dopo un paio d’ore trascorse con le ragazze vorrei fare un tuffo ma nessuna vuole accompagnarmi, e da sola non mi va tanto.
Per fortuna ad alleviare la noia arrivano i ragazzi che (sorpresa!) ci fanno un gavettone coi fiocchi!
Le altre lanciano gridolini e cercano di mandarli via ma io no. Mi alzo tutta bagnata e  mi avvento su Luke che preso alla sprovvista cede sotto la mia debole spinta. Cadiamo entrambi nella sabbia e ci sporchiamo dalla testa ai piedi ridendo come bambini.
Poi mi alzo di fretta e lo prendo per mano, involontariamente, e lo trascino verso il mare.
-Adesso vediamo chi lo fa il gavettone!
- Sei sicura baby?- mi prende di peso e corre verso le onde buttandomi dove l’acqua è abbastanza alta da non farmi sbattere a terra. Iniziamo a scherzare facendo la lotta in acqua quando veniamo raggiunti da tutti gli altri e giochiamo così fintando che  non è abbastanza tardi da dover andare a casa.
- Allora ci si vede domani?- chiedo.
-Stasera non vieni?- mi risponde Sam – c’è la grande festa in spiaggia. Devi venire!
-Si devi!- Mi incoraggia Ryan
Gli altri si limitano a sorridere ed annuire.
Il mio sguardo si sofferma su Luke ma poi confermo la mia presenza. Mi verranno a prendere alle 10.
 
Oh no! Che mi metto!?
Sono nel panico. Sono le 9.30 e non so che cosa fare. Mi sono fatta la doccia, truccata e pettinata, ma non so cosa indossare. Soprattutto perché non so che impressione voglio dare agli altri.Sopratutto a Luke, aggiunge una parte inconscia del mio cervello.
Penso ancora a Josh e sono terrorizzata dal perdere la testa per un altro ragazzo. Sono 2 opposti. L’uno alto, l’altro ‘medio’, uno biondo l’altro bruno, uno scherzoso e spumeggiante, l’altro pacato e romantico.
Grande dilemma.
Ma chi se ne frega! Josh sta con Lucrezia e io ne approfitto con luke. Al diavolo il resto!
Così scelgo un abitino semplice stile impero di tulle celeste con le spalline sottili e la scollatura a cuore, abbonandoci una giacchetta in pelle nera con la manica a tre quarti  e le converse nere. I capelli sono lisci. Unico accorgimento per la serata: costume anziché intimo. È una festa sulla spiaggia, chi lo sa che non può capitare un bel bagno di mezzanotte??
 Alle 10 in punto suonano alla porta ma quando vado ad aprire con mio stupore, e piacere, c’è solo Luke.
Come avevo previsto, appena mi ha visto è rimasto senza parole, e lo accecai con un sorriso a 32 denti.
Mi aprì la portiera della macchina e mi fece salire, poi si accomodò al posto di guida e andammo alla festa, conversando  piacevolmente.
La spiaggia non era la stessa di stamattina perché era stata addobbata con striscioni e lanterne colorate. Era stata montata anche una pista di legno e un bar. Sembrava una discoteca a tutti gli effetti.
Luke mi offe  da bere ma rifiuto, non voglio sembrare una ragazza che beve, però quando mi offre un po del suo coktel accetto senza problemi.
Poi raggiungiamo il resto del gruppo e invadiamo la pista.
Ballavamo in cerchio, a turno nel mezzo, e quando toccò a me ero imbarazzatissima. Così Luke invase il cento del cerchio e mi strinse a se. Mi prese la mano e cominciammo a ondeggiare al ritmo.
Gli altri cominciarono a urlare e ridere ma non ci facevo gran che caso, pensavo solo a quanto fosse stupendo il corpo di Jake…
Continuammo a ballare avvinghiati come due polipi, e io, imitando le ragazze che vedevo in discoteca in Italia, cominciai a strusciarmi ballando, a mio avviso, come una porno star che fa la Lap-Dance. A Luke non sembrava dispiacere anzi mi assecondava, cercando in alcuni momenti di baciarmi ma io lo schivavo pronta, perché volevo ricordarmelo il primo bacio con lui.
Ad un certo punto, quando i nostri amici ormai si erano stancati e avevano abbandonato la pista ci ritrovammo faccia a faccia, sentivo il suo respiro sul mio viso che mi riscaldava e il mio sul suo, entrambi  ansimanti perché eravamo stanchi per il lungo ballo ma eccitati dallo stare insieme.
Le nostre labbra si stavano per incontrare… un angolino remoto del mio cervello registrava il fatto che intorno a noi la folla cominciava a urlare come se fosse impazzita. Vagamente conscia del fatto che erano arrivate delle celebrità, concentravo tutta la mia attenzione sulle labbra piene, semiaperte che ci invitavano a baciarle. Quelle labbra si stavano avvicinando quando mi furono strappate via e dopo un colpo vidi Luke barcollare, con il naso che gocciolava sangue.
Cercai di vedere chi lo aveva colpito e restai di sasso. Era stato Josh.
  
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