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Autore: Abbey_down94    14/01/2013    0 recensioni
Mi sollevo, cerco i suoi occhi e ora una sua mano si stacca da terra, si avvicina al mio viso lo carezza. E quando quella mano fredda come la pietra dov'era posata, si ferma sulla mia guancia, io so che lo amo. Lo amo come non ho mai amato nessun altro. Voglio urlarlo al mondo intero finchè non mi mancherà la voce, invece mi limito a penetrarlo con gli occhi e glielo faccio capire senza una parola:" Io ti amo Zayn".
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Rose, neanche le sirene che preannunciano l’inizio di una guerra riuscirebbero a svegliare questa specie di Pisolo gigante”, esclamò Monica con un cenno di ironia. Si sentiva molto a suo agio e con l’inglese se la stava cavando più che bene, cosa fuori dalle sue aspettative dati i suoi voti e alla sua voglia di studiare che raggiungeva livelli sotto lo zero, e senza nemmeno il bisogno di accennarlo lo stesso valeva per Amanda. Per le due migliori amiche cercare di sopravvivere a scuola era come per un maiale, pretendere di uscire vivo da un mattatoio. Lei e la nuova amica si erano già preparate, la rossa notò con piacere che Rose assomigliava molto a loro due per quanto riguarda il trucco e i vestiti, ma anche il carattere, cioè che anche lei non si conciava come una bambola per andare a scuola, e che anche a lei le davano fastidio certi elementi. “Le mignotte figlie di papà le trovi dovunque”, le aveva detto la notte precedente. “Dai lasciala dormire ancora un po’, tanto manca ancora una mezzora prima di uscire, al massimo se non riesce a fare colazione, si porta dietro qualcosa che la mangia sull’autobus dato che ci mette 35 minuti buoni ad arrivare a scuola. Io intanto vado a vedere se Liam è sveglio” disse la mora. “ Si forse hai ragione, tanto ci mette poco più di 5 minuti a prepararsi, più che altro mi preoccupa la colazione, perché se dovesse saltarla, sarà insopportabile per tutta la mattinata come quando al le mestruazioni”, concluse ridendo seguita a sa volta da Rose. Mentre stavano per uscire, Amanda imprecò dopo aver assistito a tutta la conversazione facendo finta di dormire: “Più dormi, più intelligente diventi! Mai sentito piccola testina di cocco?” – “ No!” replicò immediatamente divertita la rossa. “ Infatti mela sono inventata sul momento. Prendila come la perla delle 6.40”. – “ Dio perché, perché proprio io mi devo subire questa specie di babbuino incompreso”, sclerò enfatizzata. “ Anche io ti voglio tanto bene luce dei miei occhi” scherzò Amanda ancora distesa sul letto. La mora stava seguendo divertita e affascinata da quell’amicizia la conversazione delle ragazze, così disse dispiaciuta ma nel contempo eccitata : “ Dio siete il massimo, perché arrivate adesso, e perché state solo un mese?”. Le due fanciulle a tali parole non poterono che mandare un sorriso di gratitudine e piacere, poi Amanda molto agilmente si alzò dal letto e si tirò addosso Monica abbracciandola e coccolandola come una madre tratta il suo neonato. “ Ma io ti amo e tu lo sai troietta mia”, quest’altra ricambiò l’abbraccio con la stessa affettuosità: “Lo stesso vale per me geisha mia”. “Ok, ora scavati che devo vestirmi” disse la bionda scaraventando l’amica a terra. “Mi sembravi fin troppo dolce per 7 del mattino!” esclamò l’altra dolente. Rose intanto dopo aver assistito a tale scena non riusciva più a smettere di ridere, infine aggiunse: “ Espatriate e venite a vivere con noi, vi supplico, mi sono già affezionata!”.
“Ragazzi, giuro che sto morendo di freddo. Quando cavolo arriva sto autobus?” disse Monica tremando, nonostante il suo pesante giubbotto della Woorlich. “Più che altro spero che ci siano i posti dove sederci, perché io non ho il minimo sbatto di stare in piedi per tutto il tragitto” ribatté bruscamente Amanda, molto probabilmente a causa di essere sveglia a quell’ora mattutina mescolata con l’essenza di quel vento freddo che pareva giungere dall’Antartide.”Per quanto mi riguarda io sono apposto, finchè c’è Zayn o uno dei ragazzi!” esclamò il ragazzo compiaciuto che da quando erano usciti non aveva aperto bocca. “Tranquille, ho già parlato con Safaa e le altre di voi, e da quanto ho capito sono molto eccitate dal conoscervi, quindi per i posti non ci dovrete più pensare” Amanda a queste parole si preoccupò, immaginandosi che Rose fosse una di quelle ragazze che insieme a un gruppo di amiche formano qui stupidi Club, come in quei fottuttssimi film americani, tipo High School Musical. Quindi le rispose con un finto sorriso: “ Che simpatiche,ma non si dovevano disturbare”, Monica che a quanto pare aveva intuito cosa stava pensando l’amica si mise a sorridere, poi inaspettatamente Liam si intromise seguito da una risata: “ Non ti spaventare Amanda, Rose e Safaa non sono quel tipo di ragazze che creano dei Club per dimostrarsi la consistenza della loro amicizia”. “Ma io non lo pensato nemmeno per un secondo”. –“ Questo non melo aspettavo da te Amanda Dinelli!” disse molto scherzosamente Rose. “Fossi in voi non mi preoccuperei per certe cose, più che altro preoccupatevi per….” –“Per…..” La incitò la rossa. “Per l’autista, cioè è un tipo un po’ fuori, è simpatico ma un po’ strano. Mi spiego meglio, primo sappiate che è sempre fatto dalla mattina alla sera, secondo a l’aria di un barbone e terzo è irrevocabilmente convinto  che quell’ammasso di ferro sia una Limousine e quindi la tratta di conseguenza………... Ah delle volte mette la musica a tutto volume e non permette repliche quindi non vi spaventate, ahhhhh dimenticavo, non gli date corda quando vi parla se no, non finisce più.. ….”. –“Ma smettila Rose sembra che tu gli stia descrivendo un maniaco cannato, daiiiiii….. In fin dei conti se non fosse per lui, arriverei ogni volta a lezione con l’aspetto di uno zombie” la riprese il fratello. Amanda era così curiosa dal conoscerlo, ma anche contenta perché sapeva che se avrebbe avuto bisogno di una canna, sapeva dove trovarla senza troppa pubblicità. E proprio mentre stava immaginando quali figure di merda l’aspettavano quel giorno, come se l’avesse invocato si trovò l’autobus davanti, e a quel punto capì perché Rose l’aveva chiamato “ammasso di ferro”. Infatti più che un autobus sembrava uno di quei furgoni scassati che usano le forze di sicurezza per deportare quei pericolosi criminali alle prigioni di massima sicurezza, ma pensandoci bene le differenze erano poche, noi studenti siamo i criminali e la scuola a sua volta la prigione.  Appena entrati su quell’aggeggio, un uomo di mezz’età, con due pupilloni che sembrava Snoop Dog le stava fissando, poi d’improvviso spaventando le ragazze si alzò in piedi e abbracciò Liam: “ Liaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaam, tutto apposto vecchio? È un po’ che non ci si vede?. –“ Tutto okey, e tu Jhonny stai bene?” replicò il ragazzo indifferente a quell’atteggiamento da pazzoide. Poi appunto come un pazzo prese per il braccio le due amiche strattonandole fuori davanti al mezzo dicendo: “Come vi sembra? Non è magnifico? Ci ho messo un casino di tempo e ci ho speso una fortuna!” le ragazze ancora scioccate dall’atteggiamento del uomo risposero un po’ terrorizzate: “ Ehm è……. Ehm davvero stupendo, un opera d’arte!”. –“ Si davvero la più bella carrozzeria che io abbia mai visto, complimenti!” disse Monica poco convinta. Una volta saliti e dopo aver fatto marcia continuò: “Allora che si racconta dalle vostre parti eh?”. –“ Ahhh dir….” Ma prima che finisse la frase menomale intervenne Rose, prrendendole a sua volta sottobraccio per farle presentare alle sue amiche, che al contrario di ciò che aveva pensato Amanda erano davvero simpatiche e molto gentili. Dopo quando le domande erano finite e dopo essersi sedute Monica si avvicino all’orecchio dell’amica e le sussurrò: “Oh ma l’hai visto quel riccio seduto vicino a Liam, negli ultimi posti? Dio mio sembra dio sceso in terra.”. –“ No non l’ho visto, non ho nemmeno alzato lo sguardo per vedere chi stesse facendo quei versi da cinghiale rincoglionito.” –“Dai girati e guarda negli ultimi posti, ci sono quattro ragazzi tra cui il riccio, che secondo me uno di loro ti potrebbe piacere” continuò la rossa. “Ma la vuoi smettere di fare la bambina con la crisi ormonale, non mi giro…..tanto lo so che sono i boss della situazione, che non mancano da nessuna parte”.
“L’hai vista la rossa?” domandò entusiasta Harry a Louis. “Certo che l’ho vista, non sono mica ceco” lo riprese l’amico. “Comunque sono molto ommaleosimpallaoooo…”finì ironicamente. “Liam oggi siamo da te, così potremmo incominciare la nostra avventura all’italiana”disse il riccio. “Non ci pensate nemmeno, anzi espellete certe idee dalle vostre menti malate, Amanda e Monica finchè sono qui sono sotto la mia copertura, glielo promesso. Chiaro?”disse Liam molto severamente. “Harry?” domandò inizialmente al riccio, che gli lanciò un’occhiata di sfida senza annuire. “Louis?” –“Signor sissignore! Comunque non capisco perché devi fare sempre il gentlemen della situazione? Gli chiese ironicamente l’amico, senza ricevere risposta. “Zayn?” –“Cazzo vuoi da me?” gli gridò rabbiosamente contro. Dovete sapere che anche lui appartiene a quella gente che la mattina sembra più un Pitbull che una persona. “No dico, la prossima volta mordilo non so!! Comunque stavamo parlando di ragazze e tu stranamente non ci hai ancora regalato nessuno dei tuoi soliti commenti decorosi a riguardo!” esclamò Harry ridendo, Liam sapeva come era fatto il suo migliore amico e si era adattato al suo umore mattutino. “Si appunto, come ti sembrano allora?” gli chiese nuovamente Louis, sapeva che Zayn era il più pratico in questo campo. Era il ragazzo quasi più gettonato in tutta la scuola, e quindi potete immaginare che le donne non gli mancavano. (descrizione). Infatti si potevano vedere intere folle di ragazze in estetica ammirazione della sua grazia, dell’incidere elegante del suo passo, delle parole silenziose di ogni suo gesto. Pareva che tutta la sua figura fosse stata generata dalla musica, tanto era parte dell’armonia entro cui si muoveva. “Ma io che ti ho appena detto?” replicò furioso Liam. “Dai Liamino non fare il prete. Allora Zayn? Allora questo gli rispose senza capire. “Ma di chi stai parlando?” – “La regina Elisabetta e sua sorella!!........ ma di chi parlavamo prima? Sbuffo Louis. “Le vedi queste?” gli mostrò le cuffie e poi gli chiese ironicamente –“A cosa servono?”. “Si si va bene!! Lo so che fai tutti sti giochetti solo per acquisire tempo per inventare il tuo piano per farle cadere nella tua ragnatela”. –“Io non ho bisogno di piani, basta che le rivolga una parola e sono mie” disse il moro, con un ghigno. “Quindi verdetto finale?” chiese Harry. –“ Quella magra non mi piace, invece quell’altra è scopabile, e direi molto efficiente.” Finì sorridendo tra sé.
 


SPAZIO AUTRICE: Non so che scrivere so solo che dopo non so quanto celo fatto a pubblicarlo!! Enjoy it babeeee!!

  
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