Alla
mia adorkable beta <3
Aka
la donna con cui tirerò su un
allevamento di pappataci
Che
sopporta i miei doppi sensi senza
battere ciglio
E
mi riempie di suoi capolavori
I love you, my red **
Scale
"Beh,
non farà coming out per ora."
Blaine
osservò il giocatore di football allontanarsi giù
per le scale,
cercando di riacquistare un respiro regolare in modo che Kurt non
notasse
quanto in realtà si fosse spaventato. Per un secondo, una
serie di ricordi
della sua vecchia scuola gli balenò davanti agli occhi e
– no, Blaine. Non ora.
Si
voltò e vide Kurt sedersi sulle scale, apparentemente col
cuore infranto,
e Blaine non riusciva a sopportare quella vista. “Che
succede?” chiese, sedendosi
accanto a lui e cercando di catturare il suo sguardo.
“Perché sei così
sconvolto?”
L’istante
dopo, si prese a calci mentalmente. Certo che
ha il diritto di essere sconvolto, si disse, quell’idiota
l’ha baciato contro la sua
volontà e poi l’ha completamente negato. Prova tu
ad affrontare una cosa del
genere senza essere sconvolto. Eppure pareva esserci davvero
molto di più
di quanto Kurt lasciasse trasparire.
Il
ragazzo alzò lo sguardo puntandolo su di lui, con le lacrime
che gli
solcavano le guance, e Blaine avrebbe semplicemente voluto stringerlo
in un
enorme abbraccio, ma esitò, incerto sul fatto che Kurt
avrebbe risposto
positivamente a quel contatto. “Perché fino a ieri
non avevo mai ricevuto un
bacio. O perlomeno – uno che contasse.”
Blaine
si morse il labbro, soppesando mentalmente le opzioni a sua
disposizione. Avrebbe potuto portarlo da qualche parte per pranzo e
avrebbero
fatto il possibile per dimenticare l’intera situazione, e
Kurt avrebbe iniziato
a sentirsi meglio. Oppure avrebbe potuto fare la cosa giusta e parlarne
seriamente con lui, nonostante ciò significasse aprirsi con
un ragazzo che
aveva appena conosciuto. Ci sarebbe riuscito?
Coraggio,
Blaine.
Quella
vocina gli riecheggiò in testa per un secondo, ma fu
sufficiente.
"Kurt,
non è ancora successo."
Kurt
si bloccò con la mano a mezz’aria prima di
riuscire ad asciugarsi gli
occhi, volgendo nuovamente lo sguardo verso il ragazzo.
“Blaine, non ho
mentito, sai? Lui può anche negarlo, ma pensavo che avresti
creduto a me.”
“Kurt,
io ti credo. So che ti ha baciato. Ciò che sto dicendo
è che non ha
contato nulla.” Blaine sospirò e si
passò una mano fra i capelli, prima di racimolare
tutto il suo coraggio e poggiarla delicatamente su quella di Kurt.
Quando il
ragazzo non si ritrasse a quel contatto, Blaine lo prese come un gesto
d’incoraggiamento
e proseguì. “Chi hai baciato, prima
d’ora?”
"Brittany."
Blaine inarcò un sopracciglio, mentre Kurt si
affrettò a spiegare. “È una ragazza nel
nostro Glee club ed è una delle
cheerleader. Stavo cercando di convincere mio padre di essere etero,
così
avrebbe passato più tempo con me, mentre Brittany voleva
ottenere un record
perfetto. Quindi ci siamo baciati dove sapevo che mio padre ci avrebbe
beccati,
cosa che ovviamente ha portato ad uno strano ed imbarazzante momento.
Inutile
dire che ora mio padre sa che sono gay al 100%. Niente che io voglia
sperimentare
di nuovo.” Kurt borbottò fra i denti qualcosa
riguardo allo sciroppo, con
un’espressione disgustata in volto.
Amo
imparare a conoscerlo.
Blaine non riuscì a trattenere un sorriso
all’immagine del ragazzo palesemente gay seduto accanto a lui
che baciava una
ragazza. “Quindi, perché quello non
conta?”
“Non
lo so. Perché è una ragazza? Perché
non ha significato niente?”
“Perché
non ha significato niente. Kurt, un bacio è un vero bacio
solo quando
entrambe le persone lo concedono di loro spontanea
volontà.” Fissò Kurt negli
occhi, sperando che capisse, nonostante il suo cuore stesse facendo le
capriole
a causa di quanto vicini erano i suoi occhi... e le sue labbra... Concentrati, Blaine!
“Karofsky
ti ha baciato.” Kurt sussultò e gli strinse la
mano, mentre
Blaine iniziò a tracciare col pollice delle circonferenze
sul dorso della sua.
“E ti farà stare male per un po’, lo so.
Ma ciò che ha fatto è stato cercare di
rubarti qualcosa con la forza. E tu non gliel’hai concessa.
Non gli hai
concesso il tuo cuore o la tua anima. Non gli hai dato il tuo
permesso.”
Kurt
sembrava speranzoso in una maniera titubante, quindi Blaine
continuò a
parlare di cose che lui stesso aveva sognato. “Un giorno,
condividerai quel
momento con qualcuno. Forse sarai tu a baciarlo, o sarà lui
a baciare te. Non
importa. In ogni caso, quando vi bacerete ed entrambi avrete scelto di
farlo,
sarà fantastico, Kurt. Quando baci qualcuno, dai una parte
di te stesso a
questa persona- una piccola, sì. Ma comunque una parte. E
quando questa persona
ti regala una parte di sé a sua volta, è questo
che lo rende così speciale. Non
si tratta del gesto, ma di ciò che c’è
dietro. Quello sarà il
bacio che conta. Anche io non vedo l’ora che quel
momento arrivi per me- ”
“Aspetta.”
Lo interruppe Kurt, con un’espressione adorabilmente
perplessa. “neanche
tu hai mai ricevuto un bacio?”
Blaine
sorrise. “Non uno che contasse. Ho giocato il mio buon numero
di
volte al gioco della bottiglia, dopotutto.”
Continuò a fissare Kurt negli occhi
e colse una sorta di movimento nel suo sguardo, come una nuvola carica
di
pioggia che scivola via lentamente. “Ma quando
accadrà – ”
Coraggio.
“Quando
accadrà, spero che succeda con qualcuno che sia meraviglioso
e
fantastico quanto te, Kurt.”
E
ora la speranza brillava talmente tanto nei suoi occhi che Blaine
riuscì
a malapena a sostenere il suo sguardo, eppure non fu in grado di
distoglierlo.
Sapeva che Kurt lo voleva tanto quanto lui, ma esitò
comunque. Questo è per entrambi.
Attraversa questo
confine e non potrai più tornare indietro. Sei in grado di
convivere con questa
consapevolezza?
Blaine
abbassò di nuovo lo sguardo sulle labbra di Kurt,
leggermente dischiuse
come in un tacito invito.
Diamine,
sì
Avvicinandosi
lentamente – per dare a Kurt tutto il tempo di tirarsi
indietro – Blaine annullò lo spazio che li
separava e unì le loro labbra.
Fu
molto rapido. Blaine era dolorosamente consapevole del fatto che
fossero
seduti nel bel mezzo di una scuola pubblica e che in qualunque istante
un
gruppo di giocatori di football avrebbe potuto spuntare da dietro
l’angolo.
Quindi si staccò dopo qualche secondo, osservando Kurt
aprire delicatamente gli
occhi, con un’espressione meravigliata.
“Allora
è questo che si dovrebbe sentire,”
esalò, e Blaine avrebbe solo
voluto baciarlo di nuovo perché era così bello
quand’era felice. Si accontentò
di circondarlo con un braccio e baciarlo sulla guancia.
Sapeva
che il loro non sarebbe stato un finale alla ‘e vissero per
sempre
felici e contenti’. Dopotutto, erano in Ohio. E doveva ancora
addirittura
chiedere a Kurt se volesse una relazione e probabilmente avrebbero
proceduto
con calma per molto, molto tempo, e frequentavano scuole diverse e
tutto e-
Blaine si interruppe, abbassando lo sguardo su quel bellissimo ragazzo
che ora
gli aveva poggiato la testa sulla spalla.
Dimentica
i brutti pensieri, Blaine, e dagli tutto ciò
che hai per renderlo felice.
“Vieni
con me,” disse, alzandosi e porgendo la mano a Kurt.
“Ti offro il
pranzo.”
Angolo della superstite:
Sì,
perché,
contrariamente a quanto possiate pensare, sono ancora viva :’D
No, davvero,
mi scuso
per l’ennesima volta, la rapidità non è
il mio forte.
Non vi
annoierò con
lamentele su scuola, vacanze e tutto, l’importante
è che finalmente sia
riuscita a pubblicare…fiù.
Spero vi sia
piaciuto
davvero perché io lo trovo dolcissimo. E, proprio come la
mia beta ha detto, è
un po’ deprimente pensare che nell’episodio Blaine
si sia limitato ad offrirsi
di portarlo a pranzo… ma lo amiamo comunque <3
Non vi
faccio promesse
con il prossimo perché, contrariamente a questo,
è piuttosto lungo e pieno di
pazzia Wevid e fluff (ma dai? :’D) Klaine.
Grazie a
tutti quanti,
siete meravigliosi. Ogni seguita/ricordata/preferita e soprattutto ogni
vostra
recensione è un colpo al cuore :’) Grazie davvero
<3
A presto!
Klisses,
Giad
Ask:
http://ask.fm/giadacolfer
Twitter: https://twitter.com/giadacolfer