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Autore: ViolaShine    14/01/2013    1 recensioni
[ATTENZIONE: STORIA SOSPESA MOMENTANEAMENTE]
***
Questa è la storia di una ragazza. Una ragazza che si ritrova la vita distrutta e non ha più forza
di ricominciare. Vuole sole scoprire la verità, nient'altro. Dopo che avrà realizzato il suo obbiettivo, raggiungerà l'unica persona che la abbia mai amata fino a quel momento. Saranno molte le vicende che dovrà affrontare ed ognuna di queste sarà una tappa importante della sua vita. Riuscirà qualcuno a farle scoprire che la vita continua, ed è preziosa e meravigliosa più di qualsiasi altra cosa?
***
Spero con tutto il cuore che questa storia vi piaccia. Accetto volentieri consigli e pareri, anche ne
gativi. Aspetto con perciò con ansia delle recensioni :) Buona lettura.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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No Past
 

 Capitolo 2 – Quella notte in cui tutto cambiò
 
La ragazza camminava svelta, senza guardarsi indietro. Infatti era successo molte volte che, i primi giorni dopo il trasloco, mentre cercava di ambientarsi e curiosava un po’ in giro, venisse infastidita sgarbatamente da individui che vedevano in lei uno splendido passatempo con cui trascorrere una bella serata. Allora era scappata prontamente, procurandosi al massimo qualche livido dovuto alle strette e agli spintoni esercitati dalle mani sudice di quegli uomini,e aveva imparato la lezione: mai fermarsi per strada più del necessario.
 
Lily aveva diciotto anni e attirava decisamente l’attenzione; era di altezza media e aveva dei capelli bellissimi: castani, mossi e leggermente ribelli, che le arrivavano al di sotto delle spalle di almeno una spanna. Si intravedevano anche delle ciocche di un viola intenso, ma freddo, che ben si accostavano ai suoi occhi che erano un grigio particolare, tendente all’indaco. Possedeva inoltre un tono di pelle particolarmente chiaro e dei tratti delicati che facevano risaltare le labbra carnose che un tempo avevano regalato al mondo sorrisi spettacolari, che emanavano allegria e voglia di ridere a chiunque avesse avuto l’onore di ammararli. Inoltre alle orecchie portava numerosi piercing che scintillavano ogni volta che muoveva la testa. Solitamente si vestiva con toni scuri e anche quella sera non si era smentita: scarpe da ginnastica nere, jeans scuri, maglione largo grigio e sciarpa dello stesso colore; solo il cappotto che indossava era chiaro, ma di quello non avrebbe mai potuto separarsene.
 
Accelerò il passo e giunse in centro. Mancava una settimana a Natale, ma il gelo costringeva la gente a restare segregata in casa; poco male per chi aveva il calore dei propri familiari e amici a scaldargli il cuore. Una fortuna che non a tutti era concessa…
 
 L’aria era pungente, ma si poteva distintamente cogliere un odore di pane appena sfornato che arrivava da un negozietto di prodotti alimentari poco distante; le venne una certa fame, perciò decise che sarebbe entrata per comprare una pagnotta, sperando che costasse poco poiché i soldi erano quasi terminati. Mentalmente imprecò e maledisse quella società che si basava principalmente su essi… Ormai si era abituata a vivere di poco, anche se inizialmente ciò era stato abbastanza destabilizzante per lei che non aveva mai sentito la mancanza di nulla di materiale.
 
Uscì da quell’edificio con un pezzo di pane ancora caldo in mano, che emanava aroma leggermente speziato, e si diresse verso il parco; era quello il suo posto preferito. Dovette camminare poco e mentre lo faceva morsicava un pezzetto di quella delizia, dimenticandosi del gelo che l’avvolgeva.
Arrivata ai giardinetti si sedette sulla sua solita panchina, non troppo distante dalla strada, e si strofinò le mani per riscaldarle; intanto osservava intorno a sé. La luna faceva scintillare un piccolo laghetto circondato da alcuni alberi e non si sentiva alcun rumore se non il canto malinconico dei grilli e qualche macchina che sfrecciava in lontananza.
 
Circondata da quella calma assoluta, Lily non poté far a meno di riflettere su come fosse arrivata a questo punto… Cosa l’aveva portata a perdersi? Dove era finita Lilian Grey? Cosa aveva sbagliato per meritarsi questo? ‘’La vita ti ripaga con quello che ti meriti, sciocca! ‘’
Così, persa nei suoi pensieri, si addormentò in quella scomoda posizione, con le ginocchia attaccate al petto e la testa a ciondoloni, sperando che quella terribile notte fosse l’ultima e che la sua agonia potesse finalmente finire.
 
- Lily! Svegliati!  Insomma, quando smetterai di addormentarti nel mio letto?! Ormai sei grande, hai dodici anni! – la riprese Daniel,  con un leggero sorriso sulle labbra, scuotendole leggermente la spalla con la mano .
- Dai fratellone, solo altri dieci minuti… - disse la bambina con la voce impastata dal sonno – E poi fuori c’è un temporale assurdo, hai visto? Ho paura! –
Il ragazzo allora sospirò, capendo che sarebbe stato impossibile far cambiare idea alla sorella, e sorrise lievemente.
- D’accordo, spostati allora.  Ma che devo fare con te?! Sei un caso perso! -
- Uffa Dan sei insopportabile quando fai così! Non fare tanto il maturo poi, hai solo tre anni più di me. E  dovresti essere contento che io voglia passare un po’ di tempo insieme a te, vuol dire che ti voglio ancora bene nonostante tu sia sempre scorbutico! Se continui così non troverai mai una ragazza! -
- Hei, ma come ti permetti sorellina impertinente! Ti faccio vedere io! – Dan iniziò allora a farle il solletico e per un quarto d’ora buona continuarono a scherzare insieme finché, esausti, non si addormentarono abbracciati, ancora con il sorriso sulle labbra.
 
‘’Oh, fratellone, se avessi saputo che ci rimaneva così poco tempo sarei restata ancora di più con te… Non ti immagini neanche lontanamente quanto mi manchi…’’
 
- Hei, tu! Svegliati o ti prenderai sicuramente un raffreddore! Hei! Mi hai sentito? Dai, su! – Lilian si sentì scuotere leggermente e aprì lentamente gli occhi.
- Dan… ancora dieci minuti! Ti prego… – aprì le palpebre e notò che il ragazzo davanti a lui non era il fratello, anzi, era completamente diverso da lui
 
Lo sconosciuto aveva i capelli biondi, leggermente lunghi, e gli occhi blu, dello stesso colore dell’oceano; Daniel li aveva verdi ed era moro. Sorrise leggermente, pensando che sarebbe stato assolutamente assurdo parlare con lui dal momento che era morto. Morto. Già, le sembrava ancora impossibile, eppure erano passati due anni da quando l’aveva abbandonata ed era passato a vita migliore, probabilmente. Che serata orribile, odiava ricordare la sua morte. Era così bello incontrarlo nel mondo dei sogni, avrebbe volentieri passato la sua vita dormendo, se in questo modo avesse potuto incontrarlo di nuovo. Dormire per sempre… Non era una cattiva idea, forse; sarebbero potuti stare insieme nuovamente e questa volta non si sarebbero più separati.
 
- Ehm… No, mi chiamo Nathan. Scusa se ti ho svegliata, ma ti ammalerai se continui a dormire su questa panchina. Inoltre è mezzanotte passata e non si sa mai chi potresti incontrare a quest’ora, anche se questo posto non è molto frequentato. - disse il biondo sorridendo appena.
- Oh, ti ringrazio, la stanchezza ha preso il sopravvento… Non dovevi disturbarti, non me ne importa poi molto della mia inutile vita. – la ragazza si alzò dalla panchina e concluse – Ma grazie lo stesso, passa una buona serata, Nathan. – Lilian era sorpresa di se stessa, non dava confidenza agli estranei, ma per qualche motivo quel ragazzo le ispirava fiducia… Avanzò di qualche passo, ma si sentì bloccare il braccio dalla mano del giovane; era delicata e calda.
- Ehi, su con la vita! Non so cosa ti sia successo per farti dire quelle parole, ma sappi che per ogni momento in cui sei triste, ci saranno altrettante volte in cui sarai felice, perciò sorridi al futuro! Ci vediamo! – detto questo, Nate le lasciò il braccio e le scompiglio i capelli per poi incamminarsi verso l’uscita del parco, girandosi un’ultima volta per salutarla con la mano.
 
Lily lo guardò scomparire dalla luce dei lampioni con uno sguardo piuttosto imbarazzato; i punti in cui si era posizionata la mano del ragazzo bruciavano… Bah…
Con ancora le parole che le aveva rivolto e questo pensiero in testa, si incamminò verso casa, sorridendo appena.
 
‘’Non è stata una serata così orribile, alla fine.‘’ 

Note dell'autrice:
Buongiorno a tutti! O buonasera! O buon pomeriggio!
A proposito... Io quando entro in un negozio dico sempre il saluto sbagliato! Se è mattina dico buonasera e se è sera dico buongiorno D: Che sfigata che sono! (per la serie "cose inutili che non interessano a nessuno" parte seconda!)
Ebbene, signori! Come state?
Io tutto bene, ma sono stanchissima! E' davvero un periodaccio .-.
Torniamo alla storia, sennò finisce che scrivo più note che altro! Entra in scena il secondo personaggio, Nate. Che ve ne pare di lui? Io lo amo! :3
Alla prossima, un bacio! Fatevi sentire ^^ Viola.

Attenzione:
Ehilà! Volevo solo avvisare che questa storia è momentaneamente conclusa in quanto sta cominciando a starmi stretta!
Dallo stile, che è leggermente cambiato in questi mesi, al fatto che ho poco tempo per aggiornare. Il terzo capitolo lo avevo già iniziato, ma non l'ho mai concluso.
Non che la storia non mi piaccia, però ho in mente altro. Non lascio lavori a metà, prima o poi la finirò.
Sto lavorando a tre storie yaoi (che sono decisamente più il mio genere!) di cui una sicuramente sarà una long, una avrà circa quattro capitoli e l'ultima credo sarà una OS che si collegherà alla long e sarà la storia di un personaggio secondario. Le voglio però finire di scrivere, in modo da poter fare aggiornamenti costanti.

  
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