Pairing: Sherlock/John, AU



Gli occhioni blu stanno fissando quegli occhi grigi così chiari da ricordare il ghiaccio da tre minuti buoni. Ovvero da quando il ragazzino smilzo gli è scivolato addosso, con tutta la sua folta chioma di riccioli neri ribelli, sbattendolo a terra a schiena in giù.

John lo guarda con curiosità mista a una buona dose di smarrimento e interesse, poi le sue labbra si schiudono e da esse sguscia fuori un debole "Mi dispiace". Come se fosse stato lui a correre fuori dal cancello della scuola a tutta velocità, non guardando in faccia a nessuno e sbattendogli addosso mandandolo con le gambe all'aria.

Il ragazzino aggrotta la fronte e socchiude gli occhi. "Curioso", mormora rialzandosi. "Che cosa è curioso?", chiede John. "Nessuno mi chiede mai scusa". "Beh, la gente è un po' stupida, a volte". Il ragazzo più grande si massaggia il braccio sinistro e, a fatica, si tira in piedi. "Come ti...", inizia, ma il ragazzino più piccolo si è già volatilizzato. E John non capisce che cosa gli stia succedendo, ma vorrebbe rivederlo ancora.