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Autore: Alain Gravel    08/07/2003    8 recensioni
A Shinji succede qualcosa di inaspettato ... e saranno Misato, Rei e Asuka a doversene occupare.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Asuka Soryou Langley, Misato Katsuragi, Rei Ayanami, Shinji Ikari
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Tokyo-3 Baby-Sitters.

Storia scritta da Alain Gravel
Assistita da Tam Ka-Wing
Traduzione italiana di Rei-chan
Storia basata sui personaggi di Evangelion, che sono copyright dello studio Gainax

1° Capitolo

"L'incidente"


Mentre se ne stava nel Centro Comandi, il Maggiore Katsuragi Misato si sentiva completamente inutile. La vita del suo coinquilino, Ikari Shinji, stava per correre degli alti rischi e non c'era niente che lei potesse fare a proposito. Era un caso scientifico e non strategico. Come in molte altre situazioni simili, lei rimpiangeva di non aver studiato nei campi della scienza. Almeno, lei avrebbe potuto essere di aiuto in qualche modo, invece che starsene soltanto li in piedi. Ad ogni modo, riusciva a trovare un pò di fiducia nel fatto che Shinji non poteva essere in mani migliori di quelle di Akagi Ritsuko.

Nonostante però non dava a vedere niente di ciò, le parole di Ritsuko avevano una vena di nervosismo. Questa non era la prima volta che stava giocando con la vita e con la morte, ma perdere Shinji non era di certo una possibilità. Il Comandante Ikari non l'avrebbe accettato. Questa non era la prima volta in cui stava affrontando una situazione delicata, ma questa volta....le differenze non erano buone. La simulazione dei Magi avevano dato un cinquanta-cinquanta di possibilità di fallimento per estrarre Shinji dall'unità 01. Aveva visto di peggio, ma non si era mai sentita così in colpa con se stessa di come si stava sentendo in quel momento. Questa differenza non le piaceva affatto.

Questa opinione era condivisa con il Maggiore Katsuragi, nonostante i suoi punti di vista erano molto più ottimistici. Pensava a tutte le volte in cui Shinji aveva fatto avvenire un miracolo quando tutto ormai sembrava perduto. La prima attivazione dell'unità 01. La sua vittoria contro il terzo angelo. Lui che attacca il decimo angelo...

"Lo ha già fatto una volta....sono sicura che lo potrà fare ancora" Pensò il Maggiore Katsuragi, cercando di cacciare tutti i dubbi dalla sua mente.

"La connessione dell'Ego-Bolder pulse è completa" Disse improvvisamente Maya, dopo aver speso tanti lunghi minuti a fare qualcosa con i computer, mentre Misato ordinava altri comandi.

"Roger" Continuò Ritsuko "Iniziamo l'operazione di salvataggio"

Finalmente stava iniziando. Misato si sorprese di come faceva Ritsuko a rimanere così calma. O stava in fondo pretendendo di fare come lei?

"Roger. Il primo segnale è stavo inviato."
"L'Eva ha ricevuto il segnale"
"Segnale-2 e Segnale-3 sono stati inviati"
"Lo stato del soggetto è normale"
"Destrudo (?) del soggetto non identificato"
"Roger. Muovere l'obiettivo allo stadio secondo"

Misato non sembrava stesse seguendo tutto ciò che stava succedendo, ma tuttiquanti sembravano piuttosto calmi, così lei prese il tutto come segno che tutto stesse procedendo secondo i piani.

"Shinji-kun..."Pensò, sperando di poterlo rivedere presto.

Ad ogni modo, il destino aveva degli altri piani.

"Non sta andando bene!"Gridò improvvisamente Maya "Il suo ego-bolder è fissato dentro un cerchio!"

Misato non aveva di certo bisogno del cervello di Ritsuko per riuscire a capire che questa era una brutta notizia.

"Prova a dispertere il diagramma d'onda in tutte le direzioni"

"Si!"

"Non c'è niente da fare.I segnali di dispersione sono rimasti bloccati nello spazio di Klein!"

"Che cosa significa questo?!"Misato domandò finalmente a Ritsuko, volendo conoscere esattamente tutto ciò che stava succedendo.Lo sguardo che le diede Ritsuko parlava da solo.

"Vuol dire...che abbiamo fallito..."

Fallimento.

"No, no, no...questo non può succedere! Resisti Shinji!" Pensò Misato, mentre le sue dita stringevano la croce che sempre portava. Lei non credeva davvero in Dio, specialmente da quando stava combattendo i suoi Messaggeri, ma sentiva che una preghiera silenziosa non guastava. Lei non voleva perdere Shinji. Soltanto il pensiero di ciò...non riusciva a reggerlo.

"Fermate l'interferenza"Comandò Ritsuko "Ripristinate il grafico tangenziale. Attribuitegli il valore di 0"

"Si!"

"Nell'area Q, La reazione di destrudo è intercettata. Diagramma d'onda seppia"

"Qualche cambiamento è stato rinvenuto nel nucleo. +3 è confermato."

"I lMantenimento delle presenti condizioni ha la priorità assoluta. Prevenire un flow-back"

"Si! più 0.5 , 0.8 ,...è strano...non riesco a fermarlo! Mio Dio! L'EVA sta rifiutando il segnale!"

"L'Io di Shinji nell'LCL si sta rompendo!"

"La pressione interna della plug sta aumentando!"

"Interrompere tutte le operazioni! Staccare l'alimentazione elettrica!"

"Troppo tardi! La plug si è attivata!"

Lo sportello della plug si aprì, e l'LCL si versò sul ponte sottostante. Mentre il liquido continuava a circondare L'eva, Misato vide la Plug Suit di Shinji venire espulsa dall'abitacolo.

"No! No! NO!!"

Misato scappò fuori dalla stanza di Controllo, e presto giunse verso l'abitacolo dell'unità 01. Rimase di sasso appena vide la plug suit di Shinji vuota. Si lasciò cadere sulle sue ginocchia, e temendo di non potersi più muovere se l'avesse soltanto sfiorata, lentamente mosse le sue dita verso la plugsuit. I suoi occhi non l'avevano tradita. Era vuota. Era tutto vero. Strinse la plug sui tra le sue mano.

"SHINJI-KUN!!!!!"

Non riusciva a crederci. Non poteva. Era impossibile. Shinji non poteva essere...

Ma tra le sue mani stava reggendo una plugsuit vuota. Riusciva a sentire l'essenza di Shinji sull' 'LCL presente sulla Plug Suit stropicciata, sul ponte...

"SHINJI!!!"

Ciò che sembrò essere un grido lanciato senza speranza, verso un ragazzino di quattordici anni, nonostante tutte la cosa insolita, la risposta fu data dal suono di qualcuno che stava piangendo. Un suono che incredibilmente proveniva dall'interno di quell'entry plug vuota.

"Shinji?"

Un filo di speranza attraversò Misato Katsuragi, donandole una nuova vitalità, ma anche dubitando del suo giudizio quando fallì nello scoprire che c'era qualcosa di sbagliato con ciò che stava sentendo. Gridò degli ordini ad una squadra di tecnici della Nerv, dicendo di abbassare l'entry plug fino al pavimento e nel frattempo stava quasi per cominciare a mordere nervosamente le sue unghia nei secondi che sembrarono passare lenti come minuti. Finalmente l'entryplug era per terra e la ragazzai dai capelli violetti quasi si gettò addosso ad essa. Li dentro, ciò che vide fu qualcosa di piccolo, e rosa, con due occhi blu e capelli neri corti. Si sentì quasi svenire.

"Shin...Shinji!?"

Il piccolino, che sembrava non avere più di pochi mesi di vita, guardò su verso Misato, e la sua faccina piena di lacrime mutò in gioia quando sembrò riconoscere la donna.

"Ga!"

Dal momento in cui non c'erano delle lattine di birra nelle vicinanze, il cervello di Misato decise che la miglior cosa da fare era trovare un pò di riposo. Anche i direttori delle Operazioni Strategiche della Nerv hanno i propri limiti...

--

Quando riprese conoscenza, Katsuragi Misato si lamentò. Silenziosamente, rimproverò se stessa per aver bevuto tutte quelle birre la notte precendente. E come risultato, aveva avuto il più strano, il più spaventoso, ed il più realistico sogno di tutta la sua vita.

"Ti sei svegliata finalmente, Katsuragi"

A queste parole nella sua mente si attivarono dei campanelli d'allarme. Essi non erano differenti all'allarme che si sente ogni volta che un angelo attacca.

Kaji Ryouji. Quella era la voce di Kaji. Che cosa stava facendo Kaji nel suo appartamento!?
I suoi occhi si aprirono di scatto quando realizzò un dettaglio molto importante: Lei non era stesa nel suo letto, ma in un letto di una camera che riconobbe come un'infermeria. I campanelli d'allarme si abbassarono a questo segnale. Vedendo che lei stava ancora indossando la sua uniforme della Nerv non la calmarono neanche un pò. E neanche l'espressione seria nel viso di Kaji. Il Maggiore poteva non aver avuto la conoscenza scientifica come la sua amica Ritsuko, ma di certo era in grado di accedere facilmente alla situazione. Era una cosa comune delle persone del suo ranco. Così velocemente che riuscì a trarre una conclusione.

"Non era un sogno, non è vero?"
Kaji scosse la testa semplicemente.
Misato si sentì come avvolgere da una voragine di emozioni: sorpresa, tristezza, sollievo, ansia, panico, confusione. Probabilmente sarebbe svenuta un'altra volta se non avesse improvvisamente sentito delle braccia forti circondarla. Per una volta, non cercò di resistere a Kaji e si abbandonò sul suo petto piangendo.

"Andrà tutto bene, Katsuragi. Tutto quanto si aggiusterà..."

"Ma come?!" Cercò di chiedere singhiozzando "Shinji è morto!"

"Forse no"

La donna dai capelli violetti smise di piangere improvvisamente, cercando di tirarsi su di nuovo.

"Cosa!?Come!?"

"L'entry plug non era vuota. L'hai visto tu stessa."

Lentamente, tutti i dettagli di ciò che lei pensava fosse stato un sogno le tornarono in mente.
Ritsuko aveva detto che avevano fallito nel tentativo di recuperare Shinji
Dopo l'Entry Plug viene aperta.
La plugsuit vuota di Shinji
Un suono che proviene dall'entry plug
Una entryplug vuota...ad eccezione di un neonato. Un neonato con i capelli castani. Un neonato con dei grandi occhi blu scuro.
Shinji???

"C'era un bimbo dentro la plug..."

"Si"

"E tu pensi che era...Shinji?"

"Beh, questa sembra la più ragionevole spiegazione. E poi lui un pò ci assomiglia!"

Misato cercò di riflettere. Esso assomigliava a Shinji. E si ricordava che la sua prima reazione fu quella di chiamarlo Shinji. Ma...

"Anche se lui è esso...lui non può esserlo in nessun modo..."

"Meglio così che morto. E forse Ritsuko sarà in grado di fare qualcosa per aggiustare la situazione. La Nerv ha bisogno di Shinji com'era prima..."

Già, era vero. L'unità 01 sembrava voler accettare solo Shinji. Il comandante non l'avrebbe di certo presa con leggerezza la perdita di Shinji. Questo voleva significaer che tutte le risorse possibili saranno sfruttate per capire cos'è successo e come aggiustare la cosa. Questa volta c'era ragione di essere speranzosi.

"Tu lo sai dov'è...lui?"

"Ritsuko sta facendo dei test su di lui in un'altra stanza"

Il cuore del Maggiore si fermò improvvisamente a queste parole.

"TEST!? Ritsuko sta fecendo dei test su di lui!?!"

Questa uscita di Misato sorprese Kaji.

"S..si..."

"Ma lei non ci sa fare con i bambini! Sa a mala a pena prendersi cura dei suoi gatti! Gli farà del male!"

In un flash, il Maggiore fu fuori dalla stanza, lasciando Kaji sorpreso alle sue spalle.

"E TU ci sai fare con i bambini?" Pensò Kaji sconsolato.

Velocemente, Kaji la seguì. Poteva essere divertente in fondo...

--

"Gaga Gaga Heeee!"

Misato rimase scioccata appena vide ciò che stava succedendo. Invece di provare a sezionarlo, Ritsuko stava solleticando il pancino del bimbo mentre imitava i versetti dei neonati seguiti da faccie buffe. La sua assistente, Maya, stava facendo al stessa identica cosa, cercando di essere sempre più allegra, al limite del possibile.

"Ho bisogno di una birra" Pensò Misato. La situazione era proprio strana.

"Non è carino?"Disse Kaji entrando dentro la stanza.

Sia la dottoressa che la sua assistente rimasero di ghiaccio e arrossirono furiosamente con imbarazzo appena si accorsero che erano osservate. Ritsuko cercò di riprendere la sua classica espressione da fredda scienziata, ma trovò difficile farlo, visto che Misato scoppiò a ridere furiosamente. Così abbassò lo sguardo verso i suoi piedi, sentendosi completamente umiliata. E per una volta, non era riuscita a trovare un'elegante scusa plausibile. Ad ogni modo, Misato si calmò velocemente appena guardò il bambino e si accorse di quanto seria possa essere la situazione.

"E' Shinji?" Domandò, arrivando subito al sodo. Questo finalmente diede la possibilità alla dottoressa di ritornare al suo atteggiamento abituale.

"Le prime osservazioni suggeriscono che questo neonato è proprio Shinji. Il laboratorio sta già eseguendo l'esame del sangue e del DNA per confermare che il bambino è davvero Shinji, e che non ci sia nessuna contaminazione da parte di un Angelo. Stanno anche analizzando le onde cerebrali per vedere se c'è qualcosa di anormale."

"Le sue onde cerebrali?"

"Si. Da ciò che possiamo dire, sembra che questo bambino ci riconosca. Questo vuol dire che lui ha almeno qualche ricordo di Shinji. Io vorrei proprio sapere quanto dell' *anima* di Shinji questo bambino ha"

"Ma...se i ricordi di Shinji sono in questo bambino...perchè lui non può parlare?"

"Non ne sono sicura, ma da ciò che ti posso dire, questo bambino fisicamente ha solo quattro o cinque mesi di vita. Deve ancora crescere. Ed a quattro mesi il cervello di un bambino non è di certo evoluto come quello di un ragazzo quattordicenne. La mia opinione è che il corpo non ha evoluto gran parte degli esercizi motori per permettere dei movimenti fisici sofisticati come il linguaggio. Questa è solo una teoria ovviamente. Un caso del genere non era mai capitato prima d'ora."

"Capisco.."

E così, quel cosino li era Shinji. Timidamente, Misato protese un dito verso il bimbo cercando di sfiorarlo.Voleva esserne certa che era Shinji, ma aveva quasi timore a farlo. Finalmente, lei chiuse gli occhi e li riaprì velocemente appena entrò in contatto con la pelle calda del bimbo.

"Oh Dio!"

Misato portò la sua mano lontana, quasi come se avesse paura di scottarsi con il semplice contatto.

"E' vero, Misato" Disse Ritsuko con un sorriso disegnato sul volto. "Puoi provare ancora. Non ti morderà mica. Non ha neanche i dentini ancora"

Ancora, lei provò a toccarlo. Sentì il suo cuore quasi schizzare fuori dal suo petto quando improvvisamente il bimbo afferrò le sue dita con la sua piccola manina. Si sentì quasi sciogliersi appena avvertì il tocco delle piccole ditina attorno alle sue.

"Può prenderlo in braccio" Suggerì Maya

"Io?"

Maya e Ritsuko annuirono entrambe con un caldo sorriso sui loro volti.

"O...Okay..."

Goffamente, Misato si fece avanti, cercando di prendere il piccino tra le sue braccia. Sembrava essere così fragile. Difficilmente si permise di alzarlo dal letto. Il bambino sorrise felicemente e si accoccolò tra le sue braccia. Misato non riusciva a credere che quel bimbo era proprio Shinji. Sembrava così felice.

"Quando avremo i risultati dei tests?"Chiese Misato, mentre rimetteva giù il bimbo.

"Soltanto domani mattina. Adesso verrà un'infermiera a badare al bambino, così per il momento noi possiamo andare. Sta sera non resterai quì tutta la notte."

Misato annuì. Questa era stata una giornata davvero estenuante.

Ritsuko e Maya uscirono dall'infermeria, e Misato le seguì. Appena uscì dalla camera, il Maggiore sentì un braccio afferrarla dalle sue spalle. Kaji. Si era quasi dimenticata che lui era li. Lui non sembrava essere come al suo solito. Non sembrava volerla stuzzicare, non mostrava quel suo sorrisetto da Don Giovanni, ed aveva un'espressione seria che raramente mostrava. Misato si sorprese di se stessa quando si rese conto che la sua presenza in qualche modo le dava conforto.

"Kaji... non voglio restare sola sta notte..."

L'uomo perpetuamente dalla barba incolta annuì come segno di comprensione.

--

C'era qualcosa che stava andando storto. Misato riusciva a sentirlo. Di solito, c'era sempre un'infermiera di fronte alla porta dell'infermeria. Adesso non c'era. Certamente, era possibile che ci fosse stata un'emergenza che l'avrebbe costretta a lasciare il suo posto, ma Misato dubitava di questa possibilità. C'era un terribile silenzio intorno all'infermeria. Attorno ad essa non si vedevano nè dei medici nè delle infermiere. Quel posto sembrava quasi morto. Non le piaceva affatto.
Shinji! Forse era in pericolo!

Tirando fuori la sua pistola dalla fontina, corse dentro la stanza dove aveva visto l'ultima volta il bambino, immaginando che forse lui era stato lasciato li. Li si potevano sentire chiaramente un sacco di rumori provenire dall'interno di essa. Poteva sentire distintamente il pianto di un neonato. Non aspettando oltre, Misato aprì la porta ed entrò nella stanza.

"Fermo dove sei!!"

L'ordine prese di sorpresa un gruppo di sei infermiere, che se ne stavano attorno a Shinji giocherellando ed emettendo versetti tipici dei bimbi per attirare la sua attenzione. Evidentemente però, tutti i loro sforzi ebbero solo il risultato di farlo piangere. Non c'era di che sorprendersi, del resto Shinji non amava i posti affollati. L'atmosfera della stanza sembrò cambiare radicalmente appena Misato irruppe all'interno di essa. Infatti, una delle infermiere svenne appena vide la pistola del Maggiore puntata giusto verso la sua testa.

"Che cosa sta succedendo quì!?"

"Noi stavamo...dando un'occhiata al bambino...la Dottoressa Akagi aveva del lavoro da finire nel suo ufficio, e..."Un'infermiera cercò di spiegare.

"Così tutte voi avete lasciato la vostra postazione per andare a giocare con un bambino!?" Domandò il Maggiore.

Le infermiere timidamente annuirono

"Ma ritornate a fare il vostro lavoro!!" Comandò sgarbatamente Misato.

"Ma...la Dottoressa Akagi ha chiesto..."

"Starò io attenta al bambino! Adesso tornate a fare il vostro lavoro!"

"Si, Maggiore!"

Velocemente, l'infermiera svenuta venne sollevata dal pavimento e le donne si scaraventarono fuori dalla stanza. Alcune di loro, nonostante tutto, continuarono a bisbigliare su quanto era carino il bimbo. Misato sospirò. Poteva immaginare su come si siano sentite quelle donne; Con NeoTokyo-3 costantemente in stato di guerra, un bambino era una cosa rara. Anche quì sotto, nel profondo Quartier Generale della Nerv. Avere un neonato di cui prendersi cura, doveva essere davvero invitante per queste donne che di solito avevano a che fare con gli ufficiali della Nerv, uomini d'affari, ed anche i piloti di Evangelion.

Misato prese una sedia e si sedette, fissando il bimbo sul letto. Questa era la prima volta che Misato aveva avuto la possibilità di sedersi e dare un'occhiata attenta al bambino che Shinji Ikari era diventato. Prima lo aveva preso in braccio, ma quell'esperienza era stata così veloce che non aveva avuto il tempo di riflettere attentamente su ciò. Aveva solo dato uno sguardo quà e là, per capire che quel bambino era davvero vero e vivo, e soprattutto che era Shinji. Il suo Shinji.

Era stato vestito con una tutina per bambini ad un pezzo color azzurro cielo. Era così dolce vestito così. Tutto ciò che gli riguardava sembrava così piccolo. I suoi piedini erano piccoli e movimentati, mentre, essendo steso a pancia in su', li agitava lentamente verso l'alto. Improvvisamente, come se fosse stanco di pedalare su un invisibile triciclo sospeso su di lui, iniziò a rotolarsi velocemente sul letto, come solo un bambino può fare, e probabilmente sarebbe caduto giù se Misato non si sarebbe affrettata a fermarlo.

Il bambino immediatamente perse tutto il desiderio di esplorare intorno, vedendo la donna e mettendosi a sedere lentamente. Sorrise innocentemente ed inaspettatamente a Misato che attirò inconsciamente la sua attenzione.

"Strano" Mormorò, mentre porgeva un dito al bimbo che procedette immediatamente a portarlo in bocca "Lo so che è Shinji, però...lui non sembra essere come quello che conosco io."

Guardava il bimbo mentre la sua testolina faceva su e giù, e le sue manine si muovevano lentamente attorno le sue dita. Lo sguardo che aveva nei suoi occhioni blu era pieno di soddisfazione e curiosità, come se il dito era una specie di ciucciotto. I sottili fili di capelli castani scuro gli ricoprivano delicatamente la testolina, non erano ancora sufficienti per ricoprire l'intero cuoio capelluto, ed al bambino gli davano un'aria così indifesa e vulerabile. Come d'impulso, Misato poggiò delicatamente una mano sulla sua testolina, che era fragile e calda. Incoscentemente, sulle sue labbra si formò un sorriso.

"Bueeeeeeeeeeeeh!" Esclamò Shinji in risposta, mentre le sue labbra prendevano la forma di una O

Bueeeeeeeeeeeh?

Non aveva mai sentito un'esclamazione così forte da parte di Shinji.

"Biiiiiiiibaaah!" Shinji emise felicemente un versetto caratteristico.

Suoni che i bambini erano soliti a fare.

Ancora una volta, Misato si stranì nel sentirli provenire dalle piccole labbra di Shinji.

Perchè?

"Forse perchè non sono abituata a vederti così piccolo, Shinji" Ridacchiò.

No, non era per questo.

Ma bensì perchè questi erano suoni di pura, innocente e immacolata gioia. E non aveva visto mai Shinji di questo umore. Non lo Shinji che Misato conosceva. Era triste...davvero...

"Non credevo che tu potresti essere così felice, Shinji..." Questa era una parte di lui che non aveva mai visto. "Quindi eri così prima? Prima...che tu iniziassi a pilotare gli Evangelion? No..."

Misato scosse la testa. Lo era anche prima. La prima volta che lo aveva conosciuto, quando aveva guidato con un così serio e solenne, ragazzo nella sua auto quel giorno.

"...quando eri un bambino? Shinji, eri così felice una volta?"

"Gouuougogaah!" Il bimbo annuì come se volesse affermare le sue parole.

Misato non aveva mai immaginato il teenager mutare nuovamente in un bambino. Infatti, lei aveva smesso di considerarli dei bambini tanto tempo fa.Per lei, i tre piloti degli Eva erano dei mini-adulti , che fronteggiavano con sfide e problemi che i loro coetanei non avrebbero mai fatto. Ancora quel piccolo, meraviglioso miracolo che aveva di fronte a se gli sembrava così innocente, così incorrotto. Pensò a tutto quello che Shinji aveva dovuto fronteggiare. Quindi poi immaginò il bambino di fronte a lei che una volta cresciuto avrebbe dovuto affrontare le stesse identiche esperienze.
Rabbrividì, e ritrasse la sua mano.

Gli occhi del bimbo sembrarono protestare, mentre le sue guancie iniziarono ad abbassarsi. La sua piccola lingua rosa si sporse fuori, e Misato potè scorgere due piccoli dentini nelle sue gengive. Dopo di che il bimbo fece un lungo e profondo respiro.
Misato allora capì che cosa stava per succedere, e il panico l'avvolse.

"Ehm..Shinji, no, ti prego..non..."

"WWWAAAAAARRRRRRRGGGGGGGHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!"

Un lungo grido echeggiò lungo il corridoio. Misato spostò di scatto la sua testa all'indietro, e si scusò imbarazzata, ricevendo degli sguardi freddi da parte delle infermiere, e cercò di trovare velocemente un'idea per far smettere Shinji di piangere.

"Shinji. Shinji! Shinji!!Oh, non piangere, ti prego! Non.."

Misato infilò le sue dita nelle sue orecchie ed iniziò a fare delle faccie buffe

"Guarda quì!"

Un'altra faccia buffa
"E quì!"

Ed un'altra
"Ek Gfuì"

Clap Clap

"Woo hee!"

Stomp stomp

"Lah lah!"
Clappity clap.

"Boo hoo!"

"WAaaaaaaaAAAAAhhhhh..." Continuò Shinji

E fu quì che una sorpresissima Ritsuko entrò in scena, vedendo la sua migliore amica creare espressioni demenziali di fronte a Shinji che stava clamorosamente ignorandola.

"Ecco cos'era tutto quel fracasso" Gridò la scienziata avviciandosi alla porta "Sono stata via solo per qualche secondo ed ecco il risultato. Non ti si può affidare nulla, eh Misato? Ma come diavolo hai fatto a farlo piangere in questo modo?!"

"Hey! Non è colpa mia! Ha iniziato a piangere da solo! Io non gli ho fatto nulla!"

Nell'intendo di far zittire il bimbo, Misato gli rimise in bocca il suo dito. Il bimbo smise di piangere e ricominciò a succhiare.

"MISATO!!" Ritsuko inorridì. "Togli immediatamente il tuo dito schifoso dalla bocca di quel bambino! Hai idea di quanti germi stai introducendo nel corpo di Shinji!? E' così piccolo!"

Ritsuko velocemente si avvicinò, ed portò il dito di Misato lontano dal viso di Shinji. Prima che Shinji potesse ritornare a piangere ancora, Ritsuko prese velocemente un ciuccio e glielo mise in bocca.

"Ecco, era questo quello ci voleva" Disse sollevata "E' sterilizzito" aggiunse "Era una cosa che mi ero dimenticata di darti"

Misato sospirò, sia per l'imbarazzo che per il sollievo.

"Allora? Cosa rivelano i risultati dei test, Ritsuko? E' davvero Shinji?"

"O è Shinji è un clone. Il DNA corrisponde perfettamente."

"Un clone?"

La dottoressa annuì

"Una copia" Spiegò brevemente, nel caso la sua amica non conoscesse il significato di quel termine. "Ma dubito che in questo caso lo sia. L'analisi delle onde cerebrali non sono simili a quelle di un semplice bambino, ma bensì sono molto simili a quelle di Shinji. Io penso che, ad eccezione del corpo, questo bimbo è lo stesso Shinji che noi conoscevamo prima di essere assorbito dall'Unità 01"

Quindi lui era Shinji. Il suo Shinji. E non era morto! Anche se...non era così felice di questa notizia.Lui era Shinji si, ma era come se non lo fosse...

"Quindi lui...ricorda qualcosa?"

"Probabilmente no. Le sue memorie sono come addormentate nel suo subconscio. Ma sono dentro di lui." Rispose Ritsuko battendo leggermente un dito sulla testolina del bambino. "Ma sembra che in fondo ci riconosca"

Misato attese qualche attimo per fare mente locale. Shinji era...intrappolato dentro il corpo di un bambino.

"Hai qualche piano per risolvere la situazione?" chiese, sperando in una risposta positiva.

"Un piano semplice semplice. Lo faremo crescere."

Misato ebbe un sussulto.

"Lo faremo crescere!? E che razza di piano è!?Shinji non è mica una pianta! Pensi di farlo crescere innaffiandolo?"

Ritsuko sospirò, e questo fece infuriare Misato ancora di più. Ad ogni modo, al contrario di un certo pilota con i capelli rossi, Misato diede la possibilità alla sua amica di spiegarsi meglio.

"Lo sai che siamo in grado di rigenerare qualsiasi ferita degli EVA e ricreare le parti perdute. La tecnologia che usiamo può essere applicata anche per far crescere artificialmente un essere umano. Infatti abbiamo già un metodo per poter usufruire di ciò."

"Un metodo?"

"Non posso dirti altro"

Il Maggiore grignò i denti. Era un'altro dei segreti della Nerv?

"Molto bene. Come sono le possibilità che questo esperimento funzionerà QUESTA VOLTA?"

"Oh, sono davvero buone. Se riesco a convincere il Comandante Ikari che è meglio allungare il periodo di crescita di tre settimane anzichè di due, quest'operazione avrà il 90% di possibilità di riuscita."

Misato si sentì molto più speranzosa a quelle parole. Il 90% delle possibilità era davvero buono.

"E quando si potrà fare?"

"Affinchè tutto l'equipaggiamento sia pronto per Shinji, impiegheremo due settimane"

"Quindi Shinji non potrà pilotare l'Eva per cinque settimane..."

Ritsuko annuì. Cinque settimane. Era molto tempo. Ma almeno era sempre meglio che farlo crescere di nuovo normalmente.

"Menomale che l'unità 01 è congelata per il momento."Disse la dottoressa "Questo ci darà più tempo per lavorare"

"Ed il Comandante non sarà tentato di mettere il bambino sull'Evangelion per un test di sincronia" Stava per aggiungere Misato "Quindi cosa facciamo con Shinji nelle prossime due settimane?"

"Ecco quì"

Da un borsone che Misato aveva notato tra le braccia della dottoressa nel momento in cui era entrata nella stanza, Ritsuko tirò fuori un libro e lo porse alla ragazza dai capelli viola.

Misato sbattè le palpebre confusamente prima di dare un'occhiata migliore al libro. Ebbe un sussulto appena lesse il titolo.

"Ma cosa...'Bambini per gli Inesperti'...non vorrà dire che...? Non avrai intenzione di dire che........? Niente da fare!"

"Ti servirà" Rispose Ritsuko ignorando l'obiezione della sua migliore amica e porgendole la borsa. "Tutto ciò di cui avrai bisogno è quì dentro. Latte in polvere, biberon, un ciuccio, vestitini per bambini vari, giocattoli, pannolini....ah, avrai bisogno anche di comprare dell'altro latte e pannolini ovviamente"

Misato non riusciva a credere a ciò stava sentendo. Era impossibile...doveva trattarsi di un brutto sogno!

"COSA?!? Non ti aspetterai mica che io mi prenda cura di lui, vero!?"

"Tu sei la sua tutrice responsabile." Rispose freddamente Ritsuko.

"Ma...ma...ma io lavoro! Non ho tempo per prendermi cura di un neonato!"

"Non per il momento. Il Comandante Ikari ti ordina di assentarti dalla Nerv. Potrai tornare alla Nerv solo in caso di emergenza."

O Dio! Questo doveva essere un incubo!

"Ma...perchè non Maya!?"

"Perchè io ho bisogno di lei se vogliamo far tornare Shinji normale il più presto possibile"

Evidentemente, Ritsuko aveva già pianificato ogni cosa. Appena realizzò che era completamente fregata, Misato silenziosamente si arrese di fronte alla sua amica.

"Ah, un'altra cosa...cerca di ricordarti che i bambini non bevono birra."

"Ritsuko!"

"Davvero Misato...Shinji adesso dipende da te. Non perderlo di vista."

"Non succederà"

"Bene. E per quanto riguarda me e te, E' questo il motivo per cui sei stata scelta tu per questo lavoro."
Misato sospirò. Qualcosa le diceva che le prossime settimane non sarebbero state facili. Guardò Shinji. Il bambino capì che era al centro dell'attenzione, e sorrise apertamente.

Forse non sarebbe stato così brutto dopotutto.

Approfittando del fatto che la sua amica era distratta, Ritsuko si avvicinò alla porta silenziosamente e si dirisse per la sua via.

"Ti terrò informata il più presto possibile..."

"Eh!? Hey! Aspetta!"

Troppo tardi, la dottoressa era già andata. Misato sospirò ancora. Sperava che almeno Ritsuko l'avrebbe aiutata per la prima notte.

"Penso che dovremo fare tutto da soli io e te..."Disse al bimbo mentre lo prendeva in braccio.

"Gaaa hoo!" Fu la risposta di Shinji mentre prendeva una manciata di capelli della ragazza dai capelli viola e li tirò con forza.

"AGLIA!!"

"WAaaaaaaaAAAAAHHHHH..."

--

Misato impiegò qualche momento per ricapitolare la sua situazione.

I suoi capelli adesso erano più o meno fuori dalla portata del bambino, perchè raccolti su in una coda di cavallo dietro la sua schiena.Aveva messo il borsone pieno di accessori per il bambino a tracolla sotto il suo braccio sinistro.
Tra le sue braccia cullava Shinji, che adesso si era addormentato. E stava anche sbavando sulla sua giacca della Nerv.
Acc..!
"Quando sarai più grande me la laverai..."Pensò Misato, ridacchiando leggermente tra se e se

Rendendosi conto che ora era pronta come non mai, Misato si preparò per affrontare la sua prima sfida. Aprire la porta della stanza senza svegliare Shinji. E non era un'operazione semplice, considerando che tra le sue mani stava reggendo un bimbo di cinque mesi.

"Pensa Misato, Pensa..."
Non ci mise molto per formulare un piano, dopo tutto, lei era una persona che se la sarebbe sempre cavata in extremis con le strategie adottate per combattere gli angeli. Beh, di certo non era sempre tutta farina del suo sacco. Ritsuko, ed anche Kaji spesso e volentieri l'avevano aiutata.

Misato spinse semplicemente l'interruttore d'apertura della porta.
Visto che era quella la stanza dove il bimbo si era addormentato, nessuno conosceva adesso lo stato del piccolo, e così un'infermiera richiamò l'attenzione nel giro di un secondo. Ordinando all'infermiera preoccupata di fare silenzio con uno 'Shh', Misato uscì fuori dalla porta.

"Oy! Maggiore Katsuragi!"

Voci familiari. Misato si voltò e vide i due amici di Shinji: Aida Kensuke e Suzuhara Touji. Suzuhara era seduto su di una sedia a rotelle, mentre Aida lo stava spingendo verso di lei. Nonostate il ragazzo sembrava stare molto meglio, sempre considerando che aveva perso una gamba ed un braccio, Misato si accorse che Suzuhara aveva un'espressione piuttosto torva. Invece Aida stava sorridendo allegramente. Mentalmente, Misato pregò che il ragazzino con gli occhiali non avrebbe di nuovo chiesto a lei di considerarlo come un possibile candidato per il pilotaggio degli Evangelion. In questo caso non sarebbe stato bello.

"Aida-kun, Suzuhara-kun" Li riconobbe Misato, in un tono misto tra l'amicizia e la professionalità.
Per un momento, Misato considerò il fatto se chiedere veramente il classico 'Come stai?' , ma poi decise di andare oltre. Conoscendo le evidenti condizioni di Touji, sarebbe stato scomodo.
Si era già accorta come stava...

"Che cosa state facendo voi due?"

"Beh, sto portando Touji fuori per prendere una boccata d'aria fresca."Rispose Aida. "Non potete mica tenere il poverino chiuso quì dentro per sempre!"

"Oh? E come hai fatto ad entrare quì dentro?"

"Ho chiesto a mio padre se avrebbe potuto chiedere un permesso speciale per farmi entrare. A proposito...non è un bambino quello?"

Misato rimase di sasso. Con il caso di Touji si era completamente dimenticata di Shinji.

"Ah...beh...ecco...lui...lui è un bambino.... Un...una persona...mi...mi ha ch....chiesto di occuparmene per...un pò. Già. E' carino vero?"
Da quanto ne poteva sapere, di solito i maschi non sono interessati ai bambini, e quindi sperava avrebbero potuto cambiare argomento presto.

"Lo sa...questo bambino somiglia terribilmente a Shinji..."

Misato non capiva cos'è che l'aveva sorpresa di più. Non molto il fatto che Touji abbia finalmente parlato, ma bensì il fatto che si erano già accorti della somiglianza tra il bimbo ed il loro amico.

"Oh mio Dio! Non può essere...IL FRUTTO DELL'AMORE TRA IL MAGGIORE E SHINJI!??!"

Questa uscita improvvisa dell'otaku militare attirò gli sguardi di tutti coloro che trovavano nei paraggi, e questo fece diventare Misato piccola piccola, fino a quando la rabbia non ebbe la meglio sull'imbarazzo.

"NO! Questo NON E' MIO FIGLIO! E di certo io non vado a fare certe cose con Shinji! Sta attento a come parli, Aida!"

"Sc..scusi..."

I ragazzi rimasero allibiti. Misato immediatamente si pentì delle sue parole. Almeno il bambino stava dormendo abbastanza bene per non essere svegliato.

"No. S..sono io che devo scusarmi. Gli ultimi giorni sono stati così...stressanti. Non avrei voluto gridare così."

"Non fa niente, Maggiore! Lei può gridarmi tutte le volte che vuole! Specialmente se ha degli ordini da darmi!"

Sia Misato che Touji sospirarono, e quando si accorsero della loro identica reazione scoppiarono a ridere. Anche se la risata di Misato era molto più gioisa di quella di Touji.

"Allora Misato? Come sta Shinji ultimamente?" Chiese Suzuhara "Non lo vedo da quando....lo sa...."

Un silenzio tombale si abbattè sul trio.Era un argomento delicato che nessuno di loro tre avrebbe voluto toccare. Il Tredicesimo angelo. Misato lo trovò più di difficile di quanto non riusciva a dire loro di Shinji. Loro erano i suoi amici, ma questo tipo di informazioni erano altamente riservate.

"Lui...Lui sta bene! Non preoccupatevi. Ha riportato qualche.....ferita....dopo il combattimento conto il Quattordicesimo Angelo.Ma niente di serio, si riprenderà! Solo che abbiamo...dovuto mandarlo ad un'altra divisione per un compito, già! Probabilmente lo rivedrete tra qualche settimana."

Misato non avrebbe davvero voluto mentire in questo modo, ma era la miglior cosa da fare.

"Capisco.."

"Gli dispiace moltissimo...per ciò che ti è..."
Misato si trovò incapace di continuare.

"Mi dispiace anche a me."

Touji annuì. "Non fa niente, Misato. Non è stata colpa di nessuno, bensì degli Angeli. Fatemi...fatemi solo un favore ed uccidete quei bastardi per me.
La rabbia trattenuta era tanta...

"Ti prometto che lo faremo."

"Bene. Le abbiamo già fatto perdere molto tempo, Kensuke. Andiamo."

Kensuke sbattè gli occhi un paio di volte. Non si sarebbe immaginato che la discussione avrebbe preso questa piega.

"Oh...è vero....A dopo, Maggiore!"

Il Maggiore guardò i due adolescenti che si allontavano, mentre uno spingeva la sedia a ritelle dell'altro. Così forte per qualcuno così giovane. Non avrebbe saputo come si sarebbe comportata se fosse stata al posto del ragazzo. Si rattristì al pensiero di ciò.

Sapeva che la guerra porta sempre vittime, ma non riusciva a pensare di come le cose fossero ingiuste.

--

"Potrebbe essere un problema"

Nella sua mente, Misato arrivò ad un piano perfetto: Approfittare del fatto che Shinji fosse addormentato, per dirigersi velocemente a casa. Ma adesso si era accorta della lacuna del suo piano: Non si aspettava che Shinji si sarebbe svegliato nel momento in cui l'avrebbe poggiato sul sedile del passeggero. E pensare che aveva fatto di tutto per essere più delicata possibile cercando di non fare nessun rumore o movimenti bruschi nell'aprire lo sportello dell'auto e metterlo giù sul sedile. Così, invece di dormire profondamente, Shinji era piuttosto lucido.

"Adesso Shinji" disse Misato mentre avvicinava a se il bimbo che rideva animatamente "Io devo guidare, quindi non posso tenerti in braccio. Te ne starai buono buono sul sedile mentre guido?"

"Bouuhaa"

Misato lo prese come un si.

Quando Misato lo rimise sul sedile, Shinji la fissò per qualche istante inespressivamente, Improvvisamente, mentre inseriva la chiave nella tappa, Misato sentì qualcosa che l'afferrava per la camicia. Abbassò gli occhi, e vide Shinji che cercava di arrampicarsi sulle sue gambe.

"Non puoi farlo!"

Riprendendolo in braccio, lo rimise a sedere sul sedile del passeggero.

"Tu_devi_stare_quì. Capito?"

Il bimbo ridacchiò, e Misato annuì. Bene, aveva capito.

O almeno così aveva pensato prima di fermarlo in extremis mentre stava per cadere giù dal sedile

"Così non va."

Per un Momento, Misato aveva considerato la possibilità di metterlo seduto nei sedili anteriori, ma non avrebbe potuto funzionare lo stesso. Shinji poteva sempre cadere. Avrebbe potuto metterlo nel cruscotto? Scosse la testa appena si rese conto di quanto fosse sporco il tappetino del cruscotto della sua auto.

"Quest'auto ha proprio bisogno di una ripulita..." Pensò Misato con un sospiro.

Per un momento, Misato adocchiò la cintura di sicurezza dell'auto. Ma rigettò quest'idea perchè in fondo era troppo pericolosa. Non si sarebbe mai perdonata di aver strangolato Shinji. Poi si accorse di un rotolo di nastro adesivo sul cruscotto dell'auto,in mezzo a due lattine di birra vuote. Non avrebbe potuto incollarlo al sedile con il nastro adesivo? Riflettendo, cambiò idea. Non avrebbe potuto fare una cosa del genere a Shinji. E poi sarebbe stato davvero da irresponsabili. Anche per lei.
Adesso capì perchè vendevano quei seggiolini per auto per bimbi....che ovviamente, Ritsuko non le aveva fornito. Ovviamente perchè lei era la sola responsabile delle sue azioni.

Misato si indispettì a questo pensiero.

--

"Odio fare questo"

Per la prima volta da quando era arrivata a NeoTokyo-3, Misato riscoprì la 'gioia' dei trasporti pubblici. Il treno era lento, rumoroso, ma non così superaffollato. Gli sguardi che ricevette dai pochi passeggeri la feceva sentire a disagio. L'unico sollievo che potè trarne era che almeno avrebbe potuto starsene seduta. Portarsi Shinji in giro, e con esso anche il borsone che gli aveva dato Ritsuko, aveva stancato i suoi muscoli.

"Scommetto che la mia schiena mi farà un male cane sta notte!" Pensò Misato sconsolata.
Almeno però non era costretta a prendere questa cosa tutte le volte che sarebbe andata alla Nerv come invece erano soliti a fare Asuka e Shinji.
Shinji...

Misato lo guardò. Stava dormendo profondamente sulle sue gambe, coperto dalla sua giacca della Nerv. E dire che si era addormentato proprio adesso che aveva rinunciato ad andare a casa con l'auto. Probabilmente si era ricordato che il treno era terribilmente noioso. Non ne era sicura che fosse necessario coprirlo con la sua giacca, dopotutto, era una giornata di sole, ma soffiava un pò di vento freddo, e quindi aveva preferito coprirlo. Sospirò. Aveva appena iniziato e già aveva avuto un sacco di problemi. Ma Shinji stava dormendo così tranquillamente....in fondo sarebbe potuto andarle peggio.

Pensando di poter seguire l'esempio di Shinji, Misato chiuse i suoi occhi e cercò di rilassarsi. Rilassamento. Che strano concetto. Qualcosa che non aveva mai considerato di fare negli ultimi momenti. Soprattutto essendo sobria.
Era qualcosa che avrebbe potuto prendere in considerazione.

Giusto quando Misato pensò che non erano poi così male...le cose peggiorarono.

"WAaaaaaaaAAAAAHHHHH..."

I suoi occhi si aprirono di scatto nel sentire Shinji piangere.

"Shinji? Shinji!? Cosa c'è!?"

Ebbe la sua risposta quando un odore si diffuse intorno a lei. Un odore forte. Per un momento fu felice di aver bevuto solo una tazza di caffè per colazione.

"Mio Dio! Ma cosa ti hanno dato da mangiare quelle infermiere!?"

"WAAAHHHH..." Fu l'unica risposta che ebbe.

Vari mormorii le fecero capire che gli altri passeggeri del treno non gradivano neanche loro l'odore sgradevole. La maggior parte di loro si alzarono e se ne andarono dall'altra parte del treno, anche se questo voleva significare rimanere in piedi. Misato si sentì morire dall'imbarazzo. Se avrebbe potuto, avrebbe voluto sprofondare sotto il sedile. Sapeva affrontare un attacco di un Angelo, ma questo....non sapeva proprio che cosa fare...
Fortunatamente, una signora anziana ebbe pietà di lei, e le chiese se aveva con se dei pannolini puliti.

E così iniziò l'avventura di Misato nella maternità, ed anche la prima volta che si accinse a cambiare un pannolino sporco.

Fine primo capitolo.

  
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