Ci
restava
una settimana. Una settimana da vivere intensamente, avevo
pensato.
In
quella
settimana avrei provato con ogni mezzo in mio potere per farla restare.
Dovevamo stare insieme ogni istante, così da poter
assaporare ogni momento
assieme a lei. Claire mi aveva mandato un SMS quella notte
Zayn,
ho un
urgente bisogno di dirti una cosa. C.
Le
avevo risposto, assonnato, ma anche preoccupato.
Ci
vediamo
domattina, adesso dormi, cucciola. Z.
Quella
mattina ero sul divano di casa Styles e parlavo con Harry. Mi venne un
groppo
alla gola quando venni a sapere di quello che era successo quella
notte. Aveva
pianto. Harry immaginava fosse per il poco tempo rimasto. Sorrisi ad
Harry e lo
tranquillizzai, dicendogli che avremmo risolto in qualche modo quella
strana
situazione.
Non
svegliai Claire, ma attesi che spontaneamente scendesse per la
colazione. Sebbene l'avessi vista molte volte in pigiama, quella
mattina era
più bella, luminosa. Aveva lo sguardo triste, ma, non appena
ci vedemmo fece un
gran sorriso e corsi ad abbracciarla.
"Harry
ti ha raccontato di ieri sera?” Chiese con uno sguardo
supplicante nei confronti del ragazzo.
“Sì,
mi ha detto tutto.” Fece un sospiro di sollievo e sorrise al
riccio.
“Grazie.”
Sussurrò, sperando non lo sentissi.
Parlammo
accoccolati sul divano per un po’, mi spiegò che
voleva che
fosse lui a raccontarmi tutto, lei non aveva il coraggio.
“Non
sono arrabbiato, se è questo che temi. Sono dispiaciuto
perché non
ero qui con te a sostenerti, a consolarti, a fare in modo che tu non
fossi
triste.”
“Ci
riesci sempre. Sono felice con te.” Disse con
sincerità. “A
proposito di questo… Volevo dirti una cosa, Zayn.”
Continuò con voce tremante.
Avvolsi la sua mano tra la mia e intrecciai le nostre dita.
“Prima
che la paura torni, ho bisogno di dire prima io una cosa. Una
cosa molto importante, che credo tu debba sapere.” Sputai
fuori quelle parole
con velocità. Presi una boccata d’ossigeno, poi
continuai, lentamente,
scandendo le parole. “Io ti amo.” Claire strinse
con più forza la mia mano e
sussurrò “Anche io, Zayn. Era questo che volevo
dirti. Ti amo da quando ho
ascoltato la prima canzone. Da quando ti ho visto durante il vostro
concerto.
Da quando sei entrato nella mia stanza qui a Londra e mi odiavi, da
quando…”
Non riuscì mai a dire altro. Non seppi mai da quando mi
amava, le confessai
tutto. Ogni singola cosa. “Io non ti odio. Non ti ho mai
odiato. Anzi. Ricordo
con chiarezza il giorno del concerto al quale hai partecipato. Il
concerto in
cui mi sono innamorato di una ragazza di cui ignoravo anche il nome.
L’unica
cosa che sapevo era il colore dei suoi occhi. Quegli occhi di ghiaccio
che non
avrei mai dimenticato. Il suo viso così puro e semplice.
Bella da togliere il
fiato. La musa ispiratrice di ogni canzone che ho scritto. Quella che
ha quella
piccola cosa che cerco.” Sentii i suoi occhi su di me, gli
stessi che mi
avevano fatto innamorare tempo prima. Mi voltai e la fissai di nuovo.
“Ti amo.”
-Claire
Quella
mattina fu speciale. Non sapevo descrivere quanto fossi felice,
ma triste perché sapevo che sarebbe finito tutto. Non ne
avevo parlato con
Zayn. Non avevamo parlato del nostro futuro, perché eravamo
a conoscenza del
fatto che sarebbe finita, sebbene nessuno dei due lo volesse.
“E’
quello che più mi piace, essere qui con il mio amore a
mangiare un
bel gelato.” Disse Zayn, mentre eravamo mano nella mano con
un gelato
nell’altra. Il caldo cominciava ad impadronirsi anche della
capitale inglese,
proprio per questo avevamo deciso di trascorrere il pomeriggio a
passeggiare al
Greenwich Park. Adoravo quel posto, i bambini che giocavano, padroni
che
portavano a spasso i loro cani, giovani e anziani che camminavano senza
una
vera meta. “E’ il parco più bello del
mondo.” Risposi con un sorriso. Trovammo
una panchina libera e ci mettemmo a sedere lì, a
chiacchierare come se non
dovessimo preoccuparci del nostro domani.
-Zayn
“Zayn,
un autografo, ti prego!” Gridò una ragazza,
sentendola mi voltai
e vidi una folla di ragazzine, di fan che correvano verso la panchina.
Tenevo
la mia mano tra la sua e non avevo alcuna intenzione di lasciarla. Mi
voltai
verso Claire, la quale mi fece un cenno di assenso. “Certo,
vieni, cara.”
Dissi, rivolgendomi alla prima biondina che mi si parò di
fronte.
Da
una cominciarono ad avvicinarsi a decine, di ogni
nazionalità.
Bionde, more, rosse… Erano ovunque attorno alla panchina.
Cominciarono a
spintonare Claire, a farla alzare per mettersi sedute accanto a me, e
non
riuscivo più a vederla, tanto era distante. Cercai di
calmarle, ma inutilmente.
Dopo
un’ora avevo accontentato tutte le ragazzine, le quali mi
avevano
lasciato lì da solo. Claire? Dov’era finita? Presi
il cellulare e cominciai a
farle diverse chiamate e a mandarle SMS, ma non rispose a nessuno di
questi.
-Claire
Non
volevo scappare via, ma le parole di quella ragazza mi erano
entrate nella testa, e non avevo pensato ad altro lungo tutta la strada
verso
casa. “Stai rovinando la vita di Zayn. Sei soltanto una
puttana che vuole
portarcelo via.” Quelle parole pesanti continuavano a ronzare
nella mia mente.
Non riuscivo a pensare ad altro. Avevo pianto, pianto come non mai.
Sentivo le
gambe pesanti e l’abitazione degli Styles sembrava troppo
lontana. Avevo il
braccio che bruciava a causa dei troppi graffi che mi avevano fatto.
Dopo
qualche istante mi ritrovai sul letto, senza neanche sapere come.
Non ricordavo più nulla. Accanto a me c’era Zayn.
Io ero in pigiama e lui
ancora in jeans e maglietta, che sonnecchiava. Cercai di girarmi verso
il fianco
destro e mossi il letto, a quel punto il ragazzo aprì gli
occhi e mi sorrise,
sebbene avesse lo sguardo preoccupato.
“Cos’è successo?” Chiesi con
voce
tremante. “Nulla, amore. Dormi tranquilla. Ci vediamo domani.
Aspettavo
soltanto che ti svegliassi.” Rispose con voce dolce e
tranquilla, anche se il
suo sguardo lo tradiva. Avevo imparato a conoscerlo troppo bene.
“Resta con me.”
Sussurrai quelle parole, che vennero soffocate da un suo tenero bacio.
-Zayn
Dovevo
risolvere quella situazione. Claire stava male fisicamente e
psicologicamente. Avevamo una settimana da passare insieme e quella che
sembrava
una giornata fantastica si era trasformata in un incubo. Amavo le fan,
ma
questa storia non poteva continuare. Dovevano imparare a non essere
così
aggressive nei confronti delle nostre ragazze. Non appena Claire si fu
addormentata mi diressi in camera di Harry. Senza bussare entrai e vidi
gli
sguardi di tutti i membri della band su di me. Mi appoggiai al muro e
lentamente mi feci scivolare per terra, sul pavimento gelido.
“Sta bene.” Dissi
tutto d’un fiato. “Dobbiamo fare
qualcosa.” Continuai. Sentii il computer di
Harry accendersi, e Louis che era lì di fronte, pronto a
scrivere. Aprì Twitter
e cominciò a battere sulla tastiera. Il silenzio lasciava
trasparire la
tensione di tutto. Quello poteva essere solo l’inizio di una
sottospecie di
rivolta nei confronti delle nostre ragazze. “Ecco. Spero che
capiscano.” Disse
Louis, dopo aver terminato di scrivere. “Ecco,
leggete.” Sfilai dalla tasca il
cellulare e cominciai a leggere.
Sappiamo
bene cosa significhi amare qualcuno che pensa costantemente ad
un’altra
persona. Lo abbiamo provato tutti, anche noi One Direction. Qualche
anno fa
nessuno ci voleva, nessuno di noi aveva una ragazza, mentre adesso
siamo qui
con delle ragazze fantastiche. Già, siamo tutti fidanzati,
sebbene il nostro
Hazza non ci abbia ancora svelato chi è la sua misteriosa
donna. Zayn ama
Claire, Harry ama la sua bionda sconosciuta, Liam ama Danielle, Niall
ama Ali e
io amo Eleanor. Sarà sempre così. Dovete amarci
per la nostra musica, e dovete
accettare le nostre dolci metà.
Vi
amiamo
comunque tutte quante, dalla prima all’ultima.
Louis
e i
ragazzi.
Feci
un sorriso, mi alzai e mi buttai sul divanetto per abbracciare i
miei più cari amici. “Grazie, ragazzi.”
A
quel punto prese la parola Liam “Devi farti perdonare da
Claire per
tutto questo, ed io ho in mente qualcosa.” Si mise comodo sul
divano e cominciò
a spiegare il suo piano.
-Claire
I
ragazzi avevano passato tutta la giornata a registrare una nuova
canzone e noi giovani donne avevamo deciso di fare shopping.
“Le nostre ultime
spese prima che…” Cominciò Ali.
“Non
provarci nemmeno! Non dirlo!” Esclamò Danielle,
azzittendola.
“Non
ditelo, vi prego…” Sussurrò Eleanor.
Comprammo
tanti di quei vestiti che avevo paura non entrasse più nulla
nella valigia. Avevo la strana impressione che volessero soltanto
distrarmi.
Non farmi pensare a quello che era successo il pomeriggio precedente.
Mangiammo
una pizza al volo e non ci fermammo fino alle sei, quando decidemmo,
finalmente, di tornare a casa. Non appena fui dentro vidi un mucchio di
candele
accese, che conducevano verso il salotto. Le seguii e vidi i miei amici
e il
mio ragazzo sorridenti, pronti ad aspettarmi. “Ti amo,
Claire.” Disse Zayn,
mentre Liam premeva i tasti del pianoforte di Gemma. Una canzone dalla
melodia
dolce cominciò e ascoltai le parole, mentre le lacrime di
gioia scendevano
lente e calde sulle mie guance.
People say we shouldn’t be together
Were
too young to know about forever
But
I say they don’t know what they talk talk
talkin’ about.
Sembrava
una canzone scritta proprio per quel momento, quella situazione
che tanto mi pesava. Volevo che Zayn e i ragazzi pensassero alla loro
carriera,
era la loro vita e il loro futuro. Cosa potevo dare io ad un cantante
famoso in
tutto il globo? Ero una semplice adolescente innamorata di lui,
innamorata
follemente di lui.
Cause this love is only getting stronger
So
I don’t wanna wait any longer
I
just wanna tell the world that your mine girl.
Stava
sbagliando. Non poteva davvero pensare quelle cose. Danielle ed
Eleanor mi strinsero la mano ed Ali si avvicinò a noi. Tutti
quanti intonavano
quelle parole, che non erano solamente per me, ma per tutte noi.
L’unica che
mancava era la ragazza mistero di Harry.
They don’t know about the things we do
They
don’t know about the I love you’s
But
I bet you if they only knew
They
will just be jealous of us
They
don’t know about the up all night’s
They
don’t know a thing of my life?
In
quello stesso momento sentii qualcuno alle nostre spalle, mi voltai
e vidi una ragazza dai capelli biondi, ricci e dei grandi occhi color
del mare.
La conoscevo. Sapevo chi era. Trattenni il fiato. Taylor Swift,
cantante Americana.
Anche lei sorrideva, e vidi gli occhi di Harry, il mio quasi fratello,
illuminarsi. Era la sua ragazza misteriosa.
Just one touch and I was a believer
Every
day it gets a little sweeter
It’s
getting better
It’s
getting better all the time girl.
Era
tutto perfetto in quel momento. Eravamo tutti lì, con chi
dovevamo
essere. Mi accorsi solo in quel momento della telecamera appoggiata sul
davanzale
della finestra. Stavano registrando tutto. Avrebbero combinato un
guaio, le
loro fan non avrebbero mai approvato me.
They don’t know how special you are
They
don’t know what you’ve done to my heart
They
can say anything they want
Cause
they don’t know about us.
A
quel punto sorrisi e guardai Zayn. Pensava fossi speciale. Avevo
fatto qualcosa al suo cuore, e sapeva che il suo cuore apparteneva a
me, così
come il mio apparteneva a lui. Come avrei fatto senza i miei amici e il
mio
ragazzo in Italia? Non potevo restare lì, sebbene volessi.
La canzone terminò, ed ogni tassello si ricompose. Ogni
ragazza tra le braccia
di colui che aveva cantato per lei, di colui che amava e che la
ricambiava.