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Autore: fraxi95    15/01/2013    1 recensioni
Nessuno poteva mettere le mani su Niall Horan e soprattutto una ragazza.
Volevo vendicarmi.
Non gliel'avrei fatta passare liscia, Amanda Seyfried avrebbe trascorso l'estate peggiore della sua vita.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Revenge.

 
 
Amanda’s profile
 
Viene anche lui – spiegai a Niall, improvvisamente lo vidi diventare tutto rosso, per caso si era arrabbiato?
O provava una forma di gelosia nei suoi confronti?
Effettivamente appena mi uscirono quelle parole dalla bocca tirò un calcio contro il muretto su cui si era appoggiato.
Ma in fondo perché avrebbe dovuto offendersi, doveva essere una semplice seduta di ripetizione, o no? Ci saremmo potuti divertite di più insieme!

Cosa stiamo aspettando? Su  andiamo! – feci cenno a Niall che aveva lo sguardo fisso su Devin.

Avevo pensato di andare da Nando’s – sentenziò subito lui cercando di avere in mano la situazione.

Ma immediatamente Devin intervenne e propose di andare dal ristorante dei suoi così mi avrebbe presentato e in più non avremmo pagato nulla.
Senza rifletterci troppo accettai e così ci raccontò del talento culinario della sua famiglia.
Suo padre era un ottimo chef e sua madre si occupava del resto, avevano appena aperto un ristorante a qualche isolato dalla scuola e cercavano dei clienti, così da poter far successo e guadagnare qualche soldo anche per il fatto che si trasferivano ogni anno per seguire il figlio creava, nonostante le loro doti, numerosi problemi. Probabilmente questo sarebbe stato l’ultimo anno che lo avrebbero seguito nel suo cammino, infatti spiegò che l’anno prossimo sarebbe partito per la Nuova Zelanda, in quanto raggiunta la maggiore età, per cercare di entrare a far parte degli All Blacks ovvero nella nazionale di rugby della Nuova Zelanda, considerata una delle nazioni più forti in questo sport. Il suo sogno era quello di entrare in campo con uno dei migliori giocatori del mondo  Jonah Lomu, ormai ritiratosi a causa della sua malattia.

Peccato avrebbe avuto ancora una grande carriera davanti ai suoi occhi! – concluse quasi con le lacrime agli occhi e con voce soffocata. 

Niall per quasi tutto il tempo era rimasto in silenzio, probabilmente perché come me non conosceva affatto l’argomento e non voleva dimostrarsi ignorante quando dopo alcuni secondi pronunciò le sue prime parole a riguardo, avevo paura di qualche sua reazione impulsiva mentre capì che lui ne sapeva certamente più di me di rugby.

E’ un vero e proprio peccato! E’ da un po’ che non ho più sue notizie, sai in che condizioni tuttora? – domandò a Devin.

È guarito ma è impossibile un suo ritorno sul campo – rispose Devin.

Richie McCaw, un solo nome, una leggenda! – urlò Niall intonando un coro da stadio.

E Devin continuò: Richie McCaw il capitanooooooooo!

Sembravo paranoica o c’era qualcosa di strano? Come era possibile che Niall si comportava così educatamente e gentilmente con lui. Incominciò un vero e proprio dialogo tra di loro, mi esclusero del tutto a metà della strada dalla loro conversazione così per dispetto rimasi indietro e mi fermai, sperando che si accorgessero della mia assenza.

Niente. Assolutamente niente!

Avevano occhi solo per loro in quel momento, non so Niall Horan per la prima volta si trovava davanti a un “ amico” e seguiva solamente la sua testa e non quella dei suoi amici. Da una parte mi faceva piacere ma dall’altra mi sarei aspettata un atteggiamento diverso, un po’ più scontroso.

Aspettatemi ragazziiiii! – urlai gesticolando  e correndo rapidamente per raggiungerli.

Seyfried ti eri persa? Non è difficile devi solo seguire Devin però forse per le persone come te…posso capire – affermò Niall.

Alzai il dito medio per reagire  e Niall si avvicinò a me decisamente infastidito, non so se per aver interrotto la sua straordinaria ed eccitante conversazione con Devin o per il dito medio.
Optai per la prima e risi sotto i baffi. Devin si mise fra di noi per dividervi e ci disse di stare calmi.
Finalmente arrivammo al ristorante dei suoi genitori che si chiamava  “ All Blacks “.
Lo guardammo e Niall gli diede una pacca sulla spalla facendogli i suoi complimenti. 
All’interno l’arredamento era molto moderno, costituito da piccoli tavoli rotondi e sedie in legno moderne con seduta imbottita. I colori prevalenti erano il nero e il bianco, che costituivano proprio l’uniforme degli “All Blacks” , e sul menù compariva una foglia di felce argentata, simbolo della nazionale neozelandese, su uno sfondo nero. Niall era rimasto colpito e non fece altro che parlare di rugby tutto e ripeto tutto il pranzo. Per fortuna scoprì che Devin aveva una sorellina più piccola di 9 anni e mi misi in disparte a giocare con lei con le barbie. Era entusiasta di avermi conosciuta e soprattutto del fatto che avessi giocato con lei senza lamentarmi come faceva spesso il fratello. Inoltre non aveva ancora fatto amicizie perciò era molto felice di avermi conosciuta e mi invitò a tornare nuovamente. 
Finito il pranzo la sorella andò a rimproverare il fratello e Niall per avermi escluso dalle loro conversazioni“ da maschi” come definì lei e fece promettere ad entrambi di trattarmi bene sempre.

Se uno di voi due le fa del male, verrò personalmente a parlarvi! – promise Helene – Avete capito?

Sì! – ripeterono in coro – Lo giuriamo in nome di….

Berlusconi! – aggiunse Niall e scoppiarono a ridere facendo voltare tutti i clienti.

In nome degli “All Blacks” dovete giurare  - dichiarò.

Tutte e due titubarono e io li guardai sconcertata e stupita allo stesso tempo.
Consideravano gli “ All Blacks” come l’ente supremo senza eguali, una specie di Dio e questo mi preoccupava alquanto.
Si guardarono e ripeterono in coro:

“ Giuriamo sugli “All Blacks” che non faremo del male ad Amanda Seyfried! “

Infine salutammo e ringraziammo i genitori per il pranzo offertoci e per l’ottimo servizio.

Credo proprio che ritornerò con i miei genitori – annunciai pubblicamente.

Siamo lieti di avervi avuti come ospiti e siamo felici che in così poco tempo nostro figlio sia riuscito a trovare non uno ma ben 2  amici! Questo è un vero e proprio successo – sorrise la madre.

Avvisai mamma che non avrei portato un amico a casa ma ben 2 amici.
All’inizio rimase in silenzio, avevo paura di ricevere una risposta negativa, ma poi mi chiese se bastava una torta alle mele.

Certo mamma! Grazie mille, credo che a breve arriviamo, a dopo ! – la salutai.

Quando misi giù tutti e due mi fissarono:

Hanno pronunciato torta alle mele ? – chiesero con due faccine da leccapiedi.

Scoppiai a ridere e risposi positivamente, come reazione ottenni due bambini saltellare da un lato all’altro della strada. E menomale che hanno 18 anni anzi quasi 19, pensai.
Lungo la strada si comportarono veramente come bambini suonavano ai campanelli e poi scappavano, si mettevano a urlare alle belle ragazze o a parlare con i barboni.
Arrivati a casa, li presentai a mia madre e di colpo diventarono seri e responsabili.

Salve Signora Seyfried, ci occuperemo personalmente dell’andamento scolastico in fisica di sua figlia – affermarono davanti a mia madre.

Erano così sicuri di sé stessi in quel momento, forse troppo. Non ce l’avrei sicuramente fatta anche se ci fosse stato lo stesso Galileo Galilei a spiegarmi i suoi principi o perché no Newton in persona ma anche lui si sarebbe arreso.

Prego, entrate, questa è la mia stanza – dissi loro cordialmente ancora sotto  gli occhi di sua madre - Credo che ora tu possa andare mamma.

Mi girai ed era scomparsa, bene! Niall si buttò sul letto mentre Devin sulla sedia, tirai velocemente fuori il quaderno di fisica e prima che potessi spiegare cosa stessimo studiando Devin si girò verso Niall e in due parole gli fece comprendere tutto. 

Possiamo cominciare – disse Niall a Devin.

Ho visto oggi che ti mancano le basi per esempio se ti chiedo l’unità di misura della forza sai qual è  ? – mi interrogò Devin.

Newton, ovvio! – risposi.

Tenendo conto del secondo principio della dinamica, possiamo quindi affermare che – domandò Niall.

Una forza di 1 Newton imprime ad un corpo con la massa di 1 kg l' accelerazione di 1 m/s² - dissi convinta.

E il secondo principio della dinamica cosa dice? – intervenne questa volta Devin.

Pensai attentamente e non lo sapevo, non ne avevo idea.

Ma cos’è un interrogatorio? – urlai presa dal panico.

Ma come non sai il secondo principio e allora come fai ad affermare quello che hai detto ! – sostenne Niall.

Io so qual è il tuo problema, tu impari a memoria – enunciò Devin.

Sì, sono d’accordo – blaterò Niall – Qui bisogna ricominciare da capo.

Perciò si misero a spiegarmi in poche ore tutta la fisica che avevo studiato dal primo giorno di scuola del quarto anno fino alla fine. Quella stupida della Polpa mi aveva dato il debito ed io dovevo assolutamente recuperare, non potevo essere bocciata. Anche se questo problema non  ce l’avevo solo io ma anche il resto della classe, tra cui Devin però lui era bravo, avrebbe sicuramente passato l’esame di ripristino perché lui lo aveva preso per la grande quantità di assenze e in particolare la mancanza di voti.
Mentre Niall perché continuava ad andare a scuola? Cercai una soluzione, certamente andava bene in fisica ma non aveva la faccia di uno che studia, in più se seguiva la sua “gang”.
Avrei aspettato la fine della giornata per chiederglielo.
Verso le sei Devin dovette tornare a casa mentre Niall rimase ancora mentre andai al bagno.
Sentii mia madre che proponeva ad esso di rimanere a cena e anche pronunciare le seguenti parole:
sicuramente non avrà problemi Amanda. Non ti preoccupare poi dovrà trovare un modo per ringraziarti!
Uscii dal bagno di corsa troppo tardi per dire la mia.
Mia madre mi fermò e mi avvisò che Niall sarebbe rimasto a cena perché i suoi erano fuori per lavoro e sarebbero tornati tardi, così sarebbe stata anche un’occasione per ringraziarlo.
Poi aggiunse che probabilmente se avrei ottenuto dei buon voti durante i giorni dei corsi di recupero avrei avuto bisogno ancora di ripetizioni da parte sua, e replicò:
solamente se funziona.
In fondo riflettei che così potevo conoscere meglio il vero “ Niall” sperando che non facesse il coglione come aveva fatto tutto il pomeriggio infatti mentre Devin cercava di aiutarla sembrava che Niall cercasse di complicarle le idee.
Mi diressi in camera e lo trovai sdraiato sul mio letto senza scarpe mentre sonnecchiava.
Mi avvicinai per vedere se stava veramente dormendo, ma non riuscivo a percepire nemmeno il suo respiro quindi appoggiai delicatamente la testa sul suo petto e mentre la rialzavo mi baciò in bocca.
Questa volta però non opposi resistenza e anzi inserii la lingua nella sua bocca e giocai con la sua per alcuni minuti, prendendo solo alcune pause per respirare e finì  morsicchiando delicatamente prima il suo labbro superiore e passai successivamente a quello inferiore, continuai a baciarlo scendendo lungo il collo, aprii alcuni bottoni della sua camicia e gli baciai il petto. Scesi lentamente fino al suo pube ma mi fermai richiamata dalle voci di mia madre.

E’ pronto – gridò dal piano di sotto.

Mi sollevai e le risposi che saremmo scesi.
Niall rimase per un attimo disteso nel letto, sembrava alquanto sorpreso quasi sbalordito dal mio comportamento, dopo si rivestì allacciandosi lentamente i bottoni della camicia, si alzò dal letto e mi ribaciò sulle labbra.
Mica male – sospirò nel mio orecchio.
Sorrisi.
Grazie.
 

READ ME ! 

Salve come sempre ho i miei momenti di buio totale, ma non vi abbandono ricordatelo.
Questo capitolo l'ho scritto tutto in una notte quindi se sono presenti al suo interno errori di grammatica,lessico e morfologia vi chiedo venia! 
Cosa ne pensate? Inizialmente avevo pensato di farli litigare Devin e Niall però scrivendo questo è uscito. Invece il bacio tra Niall e Amanda??? 
Siete felici?? Niall è rimasto O.O 
Lasciate una breve o anche lunga recensione se volete, così so la vostra opinione. 
 Baci fraxi95.
  
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