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Autore: louisismyhusband    15/01/2013    5 recensioni
« Ma cosa vuoi da me? Ricordalo, io non ti sbaverò mai dietro come fanno le altre! » la voce di Allie era seria, possibile che quel ragazzo non capisse?
« Io non capisco che ti ho fatto! » urlò il riccio, chiudendosi nelle spalle.
« Sei entrato nella mia vita! » ringhiò la bionda « E nessuno te lo ha mai chiesto! »
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Fan Fiction ispirata al film 'Starstruck, colpita da una stella', quindi se avete visto il film penso vi annoierà leggere, ma passate, non è un problema! :)
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm seeing you in a whole new light. 



Non era possibile, stava succedendo proprio a me?!
Era tutto così stupido, tutto così insignificante. Io in quel momento sarei dovuta essere nel mio lettino, pronta a dormire per poi svegliarmi fresca e riposata la mattina dopo, andare in spiaggia e divertirmi.
Ma no! Ero affacciata al balcone della stanza degli ospiti di un estraneo, apparente cantante famoso di una band, mentre lui si esibiva assieme al resto del gruppo in quello che sembrava un cortile di una reggia, con aggiunta di gazebo e piscina.
Dico io, era un incubo?
Ma poi la cosa più brutta era che stavo andando in trance.
Quando quei cinque iniziarono a cantare le loro voci entrarono nella mia testa e non volevano saperne di andare via, erano soavi, limpide, piacevolmente armoniche, erano il cantante migliore che avessi mai ascoltato.
Guardavo lui, quel ricciolino, guardavo i suoi lineamenti perfetti, quei suoi ricci precisamente scolpiti, uno per uno, come se si fosse messo lì ad arricciarli e chissà quanto tempo ci aveva messo e poi i suoi occhi che ogni tanto alzava verso di me, poggiata sulla ringhiera di quel balcone color crema.
Una leggera brezza faceva ondeggiare i miei boccoli d’oro, ero sicura che non fosse colpa del vento, iniziai a sentire caldo, quando Harry, prima di concludere la canzone, mi lanciò un occhiata e sorrise, un sorriso che non avevo mai visto prima, un sorriso perfetto.
Scossi la testa.
- Che cazzo fai Al? -
Sbottai guardandomi intorno.
Che ci facevo io lì?
Entrai nella stanza, uscii frettolosamente alzandomi il cappuccio della felpa di Harry, aveva un profumo buonissimo, sembrava un misto di vaniglia e menta, mi misi le mani sulla fronte, non avevo la minima idea di dove andare.
Scesi le scale che prima mi avevano condotto in camera, c’erano poche persone ma non appena mi videro si voltarono, non ero famosa, non mi conoscevano.
Scorsi una porticina sul retro, la aprii e mi ritrovai in un garage.
- Almeno lontana da occhi indiscreti! – sbottai.
Stavo parlando da sola?
Mi guardai intorno, c’erano ben quattro macchine, ognuna di colore diverso.
Una Lamborghini blu, una Ferrari ovviamente rossa e una Porsche gialla.
Possibile che fossero tutte sue?
Sentii la porta aprirsi, sentii lo stomaco contorcersi, se fosse stato qualcuno che non conoscevo e mi avesse preso per una ladra? La storia di essere stata “rapita” da Harry Styles non avrebbe attaccato, avrei dovuto pensare a una scusa sul momento.
Mi voltai.
- Che spavento! – urlammo in coro.
- No, tu mi hai fatto spaventare! – urlai, mettendomi una mano sul cuore.
- Sì e invece tu? Non ti ho più trovata nella stanza degli ospiti, che ne sapevo io se qualcuno ti aveva trovata e presa per una ladra!? – urlò, puntandomi il dito contro.
- Gli avrei detto che mi hai rapita nel bel mezzo della notte e poi mi hai portata qui senza che io fossi d’accordo. -
Lo vidi, che si muoveva con calma, andare verso un piccolo armadietto appeso al muro, lo aprì e mi guardò.
- Scegli una macchina. -
- Devo scegliere una macchina? – inarcai entrambi i sopraccigli, guardandolo.
- Sì, scegli una macchina! -
- Ok, ok! – sbottai.
Le guardai tutte, una ad una.
- Questa. – indicai la blu.
- Olivia? – chiese.
Sbarrai gli occhi.
- Dai un nome alle macchine? -
Sentìì il “bip-bip” della macchina, tipico rumore di quando si apre, aprii lo sportello ed entrai.
- Sì, la Ferrari è Jennifer e la Porsche è Sandra. – mi sorrise, con la lingua tra i denti. Mi immobilizzai a quella visione, possibile che potesse esserci tanta bellezza in una sola persona?
Scossi la testa.
- No, va benissimo. – presi la cintura. – Abito a Hollywood, quanto ci metteremo? – incastrai il gancio facendolo schioccare, la sistemai bene e poi lo guardai, aveva appena fatto alzare la porta automatica del garage.
- Un’oretta.. – guardò l’orologio – se vuoi puoi riposare, sono le due, mi spiace che sei rimasta sveglia fino a quest’ora per colpa mia. – mi guardò, aveva una faccia mortificata.
- Sì, muoviti. – dissi poggiando la testa sullo schienale del sediolino, era stranamente comodo. Sentivo Harry canticchiare ogni tanto, aveva una voce graffiata ma allo stesso tempo cristallina e dovevo proprio ammettere che era una delle più belle voci che avessi mai sentito, era tutta un’altra cosa dal vivo.
Mi addormentai, stanca, dopo circa un quarto d’ora di tragitto.
Ogni tanto sentivo Harry parlare, secondo me cantava per rimanere sveglio, sonnecchiavo, grugnivo anche di tanto in tanto, quando si faceva prendere dalla foga e iniziava a cantare, impedendomi di poter dormire in santa pace.
Mi sentii picchiettare due dita sulla spalla, eravamo finalmente arrivati?
- Allie, siamo.. siamo a casa.. – mi sorrise, quando finalmente aprii gli occhi.
Me li stropicciai, sorridendogli spontaneamente.
Mi guardai intorno, aveva centrato il quartiere ed era arrivato proprio sotto casa di mia nonna.
- Beh, è stato un piacere, Harry. – uscii dalla macchina, sbattendo la portiera.
Ero tornata in me, al diavolo Harry Styles, al diavolo gli One Direction, al diavolo le celebrità, al diavolo mia.. mia sorella!?
Speravo che quel Josh l’avesse riportata sana e salva e ne ebbi la conferma quando, dopo essere entrata cautamente in casa, feci capolino sulla porta di camera sua e la sentii russare.
Sorrisi e scesi in cucina per un bicchiere di latte.
- Che bello, è tutto finito. – sussurrai prendendo il cartone dal frigo e versandomene un bicchiere.
Lo sorseggiai, poggiandomi con la mano libera sul tavolo, guardando il buio fuori dalla porta che si trovava in cucina, attraverso le tendine bianche ornate con fiorellini verdi di pizzo che coprivano il vetro che c’era sulla metà superiore della porta.

Harry’s pov.
Quella Allison era una pazza, come poteva non amarmi?
Insomma io ero uno dei ragazzi più adulati al mondo ultimamente, assieme ai miei compagni ovvio, ma non era possibile che una ragazza bella come lei non potesse andare pazza per me, per la mia voce, per i miei occhi, per i miei denti, per i miei riccioli.
Me lo ripeto sempre che se fossi stato una donna mi sarei stuprato da solo.
- Bah, le donne. – sbottai, accendendo il motore e quando fui pronto per fare marcia indietro e uscire dal cortile m’imbattei nel mio peggior incubo, i paparazzi.
Li odiavo da morire, volevano trovare notizie succose su di me e i ragazzi, ora loro erano a casa mia, così che dopo la festa non si sarebbero dovuti muovere, evitando di dare scandali ed io, “intelligente” com’ero stato, invece di prendere la macchina di James avevo preso la mia Lamborghini, la mia piccola, esponendomi volontariamente al pericolo. Ma a che pensavo?
Sarà stata colpa diquella Allie.
Con i suoi occhi azzurri che ti risucchiano, portandoti a provare ventimila emozioni contemporaneamente, e poi quella sua voce irritante, che sembra allo stesso tempo quella di un angelo, quella che quando inizi ad ascoltarla non vuoi più smettere di sentirla anche se parla come una macchinetta e riesci a capire la metà delle parole, colpa sua, di quella ragazza, di quella Allison.
- No, no, no! – mi sbattei la mano sulla fronte, abbassandomi sul sediolino, facendomi arrivare il volante al mento, piegando le ginocchia in modo da poterci entrare.
Guardai lo specchietto retrovisore, erano andati via ma non potevo rischiare.

Allison’s pov.
Mi affacciai alla porta.
- Ancora tu?! – urlai sussurrando, sì, avevo urlato sussurrando.
- Ti prego, dammi un posto dove poter stare stanotte, ti pago, ventimila dollari vanno bene? -
Lo guardai, pronta a chiudergli la porta in faccia, ma mi fece una faccia da cucciolo e si mise a mo di preghiera, implorandomi.
- Ti prego! -

Il garage della nonna era molto grande, ci sarebbero sicuramente entrate due macchine e, oltre alla sua amatissima Petunia, la sua Lamborghini ci sarebbe entrata. – Tieni! – gli porsi una coperta che presi dallo stipo. – Vedi di sparire entro le otto, credo che la nonna venga a prendere le cose per il mare domani a quell’ora, è molto mattiniera. – incrociai le braccia, guardandolo.
- Ti serve altro? -
Lui sorrideva.
- C’è qualcosa che posso mettere per.. beh, mimetizzarmi domattina, nel caso, sai, loro fossero ancora qui.. -
Senza neanche darmi il tempo di rispondere iniziò a frugare in uno scatolone e tirò fuori un cappello, semplice e nero, di quelli con la visiera.
Se lo infilò, schiacciando molti dei suoi ricci.
- Come sto? – mi sorrise.
Lo guardai, troppi ricordi legati a quel cappello.
- Era di mio fratello. – sorrisi, ripensando a quando da bambini volevo che me lo prestasse e lui non mi permetteva di giocarci, era il suo preferito.
- Ora è al college, lo vedo due volte all’anno. – gli sorrisi.
Se lo levò subito. – Scusa io non.. -
- No tienilo, ti sta piuttosto bene. – gli sorrisi. – Altro? – domandai.
Mi guardò, senza parlare, sorrise, non era un sorriso a trentadue denti, era un adorabile sorrisetto, mostrava quelle sue due fossette, e i suoi occhi brillavano, come se avesse visto l’ottava meraviglia del mondo.
Ma io sapevo cosa stava facendo.
- Non guardarmi così. – mi lamentai.
- Come? – mi guardò.
- Tu ti aspetti che guardandomi così come fai tu, con quegli occhi verde smeraldo, io cada ai tuoi piedi, ma ti sbagli. Io non sono come le altre. – lo guardai, gesticolavo e balbettavo, anche io non ero sicura di quello che stavo dicendo.
- Ciao Harry. – lo guardai, per poi uscire dal garage e sentire un ‘Ciao Allie’ perdersi nell’aria, prima del rumore che faceva la porta del garage mentre si chiudeva.
Rientrai in casa.
Quella era stata la peggiore serata della mia vita. 


ALOHAAA! 

Eccomi qui con il nuovo, nuovissimo capitolo.
Io non la sopporto più questa Allie cioè vorrei esserci io al suo posto, di che si lamenta!?
Mi sembrano i miei conflitti interiori. AHHAHAHAH
Allora, che ne pensate di come sta andando la storia?
Volevo solo informare che questa non sarà una Fan Fiction da 147852369854256985 (mi è uscito il 69, non l'ho fatto apposta, mlmlmlml OuO ) capitoli, ma ce ne saranno massimo 10.
Non voglio dilungarmi troppo, e poi ho già in mente la nuova Fan Fiction.
A breve concluderò anche 'Puah, la mia vita fa schifo' tanto la seguite in pochi, è inutile farmi il culo per tre recensioni.
Vedo che questa è più seguita ma su, al primo ne ho avute 8, al secondo 5 e al terzo solamente 3, su, ci rifacciamo con questo? 
Vi mando un bacione.
Annachiara.

Twitter - @AnnieGrangerS. <3

  
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