Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: tuamadre_    15/01/2013    2 recensioni
A volte rimpiango averli conosciuti però a volte penso che sono proprio loro che mi hanno salvata da quello schifo di mondo che ritrovavo ad affrontare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Suonò il campanello e andai ad aprire la porta.
«Ditemi che non sta ancora dormendo.» dissi io guardando fuori dalla porta.
C’erano Harry e Louis che avevano in braccio Zayn, Harry dalla testa e Louis dai piedi.
«Non dire niente, sembra magro, ma questo qua è tutto concentrato!» si lamentò Louis.
«Bel pigiama...» scherzai facendoli entrare.
«Ti piace? Gliel’ho regalato io.» mi chiese Liam facendo il labbruccio.
«Sì, un amore, guarda. Quando lo fate vestire?» domandai precedendoli in salotto.
«Quando si sveglia…» rispose Harry.
«Ci vogliono le cannonate con lui.» scosse la testa Niall.
«Portatelo in giardino... Ho in mente un piano. Oh, Niall, la cucina è in quella stanza.»
Mentre Niall andava in cucina e Harry e Louis portavano Zayn in giardino, io andai in camera mia per prendere i cimbali che una volta suonavo alle scuole elementari.
«Ehi, che c’è? Li suonavo alle elementari…» mi giustificai davanti ai loro sguardi scettici .
«Che suono soave…» disse Harry.
«Oh, sì.»
«Tre, due, uno...»
...
«Oddio, ma che cacchio vi salta in mente? Sono uscito di casa con il pigiama? Come sono arrivato qui? E, soprattutto, dove siamo?!» urlò Zayn svegliandosi.
«Calma, Zayn...» cercò di tranquillizzarlo Liam.
«Calma un corno!» rispose lui irritato.


Dopo aver dato un calmante a Zayn, feci accomodare i ragazzi in salotto ed iniziai a parlargli di quello che avrebbero dovuto fare.
«Oggi viene una mia amica, è da molto che non la vedo, è pazza di voi...» 
«Come tutti d’altronde.» mi interruppe Zayn.
«...e vorrei farle una sorpresa, mi aiutereste?» continuai ignorandolo.
«Che dobbiamo fare?» chiese Louis.
«Oh, niente, fate come se foste a casa vostra, io starò in salotto...»
«Okay.» esclamarono all'unisono.
«Ma cos'è sta puzza?!?» gridai aprendo le finestre.
«Oddio, è Niall che sta cucinando.» disse preoccupato Zayn.
«Niaaaaaaaaaaall, stai fermo altrimenti ti suono la padella in testa!» gridai avvicinandomi a lui.
«La prossima volta ti insegno io a cucinare eh?» gli promisi esasperata.
«...quando ci sarà una prossima volta?» chiese lui.
...Trattenni le lacrime.


Suonò un'altra volta il campanello.
«Ragazzi, muovetevi!» li richiamai.
Niall aprì velocemente la porta e si buttò tra le braccia di Stef che pensava fossi io.
«Charlie! Sei diventata più alta e ti sei tagliata i cape... Ma che ca...?»
«Ciao, Stef... Io sono Niall.» si presentò porgendole la mano.
Stef gli sbatté la porta in faccia sbalordita.
«Ehi, ma che cacchio fa?» domandò Niall grattandosi la testa.
«La devi capire, nessuno si sarebbe aspettato un benvenuto del genere. Vado io ad aprire.»
Andai ad aprire nuovamente la porta e trovai Stef ancora tremante e con gli occhi spalancati.
«Oddio Charlie, ho avuto un’allucinazione...» mormorò
«Stef, non era un’allucinazione. Era Niall, in carne ed ossa, ci sono pure gli altri ragazzi. Dai, entra... Muoviti!» le ordinai perentoria.
Entrammo e ci dirigemmo verso il salotto.
«Hi, we’re One Direction!» la salutarono i ragazzi all’unisono.
«Ho la febbre...» sussurrò Stef toccandosi la fronte.
«Cazzo, Stef, te la faccio venire io la febbre se non vai subito in salotto.»
Stef si sedette sulla poltrona e si mise a fissare i ragazzi, come feci io la prima volta.
«Dimmi stef, cosa fai nella tua vita?» le chiese Liam.
«Stef, ci sei? Parla, altrimenti ti prendo a calci!» - dissi io spazientita.
«Ehi, okay, okay... Sempre manesca.» disse lei.


Dopo una bella chiacchierata, si era fatta l'una ed era ora di pranzo; questo voleva dire che stava arrivando mia madre.

Suonò il campanello.
«Ciao, mamma! Oggi ho preparato io il pranzo!» dissi cercando di oscurarle la vista della sala da pranzo.
«Stai scherzando, vero?» chiese incredula.
«Assolutamente no. Posa la borsa ed accomodati... Ehm, abbiamo degli ospiti a casa.» l'avvisai con disinvoltura.
«Ho saputo che è ritornata St...» si interruppe, fissando i ragazzi a bocca spalancata.
«Che c’è mamma?» le domandai io. Stavo per scoppiare a ridere.
«Aspetta un secondo!» esclamò andando in camera mia.
Ritornò con la rivista 'Cioè' in mano mentre indicava i cinque ragazzi in copertina. Sembrava che avesse il morbo di Parkinson.
«Mamma, ti presento i ‘One Direction’.»


Durante il pranzo mia madre non parlava, ascoltava i discorsi che facevano i ragazzi.
Mentre mia madre sparecchiava decisi di parlarle. 
«Mamma, che c’è?» le domandai nuovamente.
«Perché non me lo hai detto prima?»
«Pensavo che non mi avresti creduto... E sicuramente la tua reazione sarebbe stata quella.»
Rimase in silenzio.
«Be', d’altronde sembrano ragazzi simpatici, con la testa sulle spalle.»
«Sì, mamma, ma questa sarà l’ultima volta. Partiranno di nuovo per Londra.»


Quella giornata passò molto in fretta; Stef sembrava che avesse preso ‘a simpatia’ Niall e tutto era andato liscio come l’olio.
Erano sulla soglia della porta, mi misi a piangere. Quelle lacrime non finivano più. Erano diventati importanti per me. Non come dei cantanti, ma come amici. Ormai facevano parte della mia vita e non potevano scomparire così.
Li abbracciai uno per uno, sempre più forte. Loro ricambiavano.
Mi salutarono; dopo che salirono su quella macchina macchina, non li vidi più.
Passarono due anni.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: tuamadre_