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Autore: BluSelene    16/01/2013    3 recensioni
Charlie torna alla Tana per le vacanze, un paio di anni dopo la fine della guerra.
Luna è alla Tana praticamente in pianta stabile tutte le volte che Ginny è in vacanza, e gestisce il Cavillo. Che cosa succederà se Charlie scorprirà di amare qualcuno più dei draghi? E cosa succederà quando Luna capirà che nella sua testa non ci sono solo Nargilli ma anche qualcun'altro?
[Charlie/Luna]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlie Weasley, Luna Lovegood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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 Pov Luna
 
Charlie. Eh già proprio Charlie Weasley. Era li davanti a me con un espressione.. sconcertata credo. Il tempo di realizzare il tutto e far si che i miei occhi diventassero due palline da golf e il mio respiro si fermasse, lui chiuse la tendina. Ormai l’incantesimo non valeva più e sentii lui dire:
“Oddio scusa non ti ho sentita!”
Io imbarazzatissima più che in tutta la mia vita, risposi un po’ timidamente, mentre chiudevo l’acqua
“Ehm n-no niente è solo c-che avevo paura di svegliare qualcuno e ho messo il muffliato alla tenda”
“Ah si non preoccuparti” rispose lui nervoso quasi quanto me. no era impossibile, ero sicuramente più nervosa io.
“Ehm.. mi passeresti l’asciugamano p-perfavore?” chiesi ancora imbarazzata da dietro la tendina.
Attesi qualche secondo, in cui sentii un armadietto chiudersi e poi scostando leggermente la tenda mi passò la salvietta, in cui mi avvolsi subito. Mi feci coraggio e a testa bassa uscii dalla doccia dicendo:
“Io.. ti lascio la doccia libera. Ciao” e non sentendo nemmeno la risposta, scappai in camera di Ginny nemmeno vestita.
Come aveva previsto, Ginny era già in doccia, e ebbi tutto il tempo di vestirmi indisturbata.
Quando uscì ero un po’ tra le nuvole e proprio non la ascoltavo.
“Luna? Ehi mi stai ascoltando?”
“Cosa?”
“Ti sto parlando”
“Ah.. scusa”
“Ma sei sicura di stare bene? È successo qualcosa?”
“No.. nono non preoccuparti!” le dissi stampandomi un sorriso il più convincente possibile in faccia.
“Mmm.. vabbe dai andiamo giù a fare colazione”
Mi alzai dal letto e la seguii in corridoio, quando, una volta uscita dalla stanza, alzai il viso e mi trovai davanti Charlie. L’unica cosa che riuscii a pensare fu:
Di qualcosa! Di qualcosa! Qualsiasi cosa, ma fallo!
“Ciao” menomale era una cosa sensata, però fu più flebile di un sussurro.
“Ciao” rispose lui roco dopo qualche attimo prima di farsi sorpassare da Ginny e da me.
 
Pov Ginny
 
Che facce. Quando si erano visti Charlie era diventato di un rosso più intenso dei miei capelli, e gli occhi di lei si erano spalancati diventando più grossi di un pesce palla sotto pressione.
Che era successo? Perché sicuramente era successo qualcosa. Lei era strana da quando l’avevo vista stamattina e lui.. be semplicemente lui non lo aveva mai visto così. Non era mai visto così con una ragazza, con un ragazzo, con zia Muriel, con un drago. In generale, mai visto così. A colazione, finirono uno di fronte all’altra come sempre, ma si evitavano, e non c’era proprio niente di interessante in una tazza di cereali e un paio di fette biscottate con la marmellata.
Non è che questi due.. si piacevano? A questo punto tutto sarebbe possibile, persino che io sia figlia di Piton, quindi.. quindi avrei osservato come si sarebbero evolute le cose e poi.. avrei deciso.
Non si guardarono tutto il giorno, nemmeno a pranzo, quando si avvicinarono per sbaglio, la reazione non fu tanto diversa da quella avuta a colazione il che rese palese che si; nascondevano qualcosa.
 
Pov Luna
 
Ma perché?! Perché con tutti i posti che c’erano stavo sempre di fronte a lui? E poi ero così imbarazzata dopo stamattina! Lui mi aveva vista.. nuda! Non ci voglio nemmeno pensare! Oddio prima o poi mi verrà un collasso se sto ancora di fronte a lui! E poi ci siamo appena toccati. E non che mi facesse.. schifo o altro, anzi mi faceva fare le capriole al cuore, ma ero imbarazzata ancora per stamattina e.. e niente. Meglio se me ne andavo un po’ per oggi.
 
Pov Charlie
 
Ma perché non controllo prima di entrare! Se la porta era chiusa un motivo ci sarà pur stato, no? Ma a casa mia la porta del bagno era sempre chiusa, che non ci fosse dentro un anima o che fossero dentro in cinquemila. Ma perché aveva imperturbato la tenda?! E come avevo fatto a non sentirla? Dio che imbarazzo.. ormai ero talmente imbarazzato ogni volta che la vedevo, per ogni cosa che faceva, per ogni cosa che dicevano, qualunque cosa mi sembrava un riferimento a noi e non capivo come potessi essere così paranoico. Non lo ero mai stato e perché iniziare ora? Avevo visto tante ragazze non nude ma quasi, con quei vestiti che si mettono alcune. Ma anche in piscina o quando i draghi davano qualche problema. E con lei invece.. era tutto diverso. Sarà che forse Ginny era la mia migliore amica di Luna e viceversa, non lo so. Sarà che forse era più piccola di me.. sarà che la prima volta che l’avevo vista mi era sembrata così.. indifesa. Mi ricordo ancora come ci eravamo conosciuti.
 
Era inizio settembre quando mi avevano detto che sarei andato a Hogwarts per portare i draghi che sarebbero serviti per la prima prova dei ragazzi al torneo Tre maghi e quel giorno di metà ottobre dopo aver lasciati i draghi nella foresta, andai da Hagrid a fargli un saluto. Alla fine mi era molto amico quando ero qui a Hogwarts, e avevamo la stessa passione per gli animali, in particolar modo quelli magici. Stavo andando a fargli visita alla capanna, quando sulla porta della capanna vidi una ragazzina pensavo dell’età di mia sorella, con i capelli biondo sporco, aveva un corpo minuto, esile, longilineo e stranamente scalza.
“Ciao Charles Wealsey” disse lei con una vocina sottile e un po’ sognante
“Ciao.. come fai a sapere chi sono?”
“Hagrid me ne ha parlato molto” rispose sempre con voce assorta
“Capisco.. be tu sai chi sono ma io non so chi sei tu”
“Luna Lovegood”
“Oh Lunatic-“ dissi ricordando che Ron e Ginny ne parlavano,ma mi interruppi pensando che Lunatica non doveva essere un soprannome ma un nomignolo dispregiativo
“No” mi interruppe lei mantenendo la vocina acuta “solo Luna”
“Oh.. si”
Mi fermai ad osservarla e lei mi riscosse dicendo:
“Hagrid è andato un momento al castello, ma dovrebbe tornare a breve”
“Come mai sei scalza?” chiesi spontaneamente
“Mia madre diceva che quando si è tristi, bisogna comunicare con la terra, e per farlo veramente non bisogna avere niente che ci intralcia da essa. È importante comunicare con la terra, gli animali, l’aria..”
“Anche a te piacciono gli animali?”
“Oh si.. io e papà andiamo sempre alla ricerca di ricciocorni schiattosi d’estate”
“I riccio cosa?”
“Charlie!” urlò Hagrid, interrompendo il nostro discorso.
 
Mi ricordo che dopo quel giorno non pensai più di tanto a lei, anche se mentre ero con Hagrid pensai che quella ragazzina spontanea  forse un po’ strana e riservata, doveva essere anche speciale.
Era sera e lei era sotto l’albero del giardino. l’avevo vista dirigersi li, e decisi di andarci anche io, però chiederle scusa e provare a.. annullare un po’ di imbarazzo.
“Ehi” le dissi un po’ ancora imbarazzato
“Ciao” rispose evidentemente imbarazzata quanto me
“io volevo chiederti scusa per oggi” quasi esclamammo dopo un po’ all’unisono
“No scusa è colpa mia, dovevo stare più attento”
“Si, ma non dovevo imperturbate proprio la doccia” ribatté lei
“Vabbe, è colpa di tutti e due, mi scusi?”
“Tu perdoni me?”
“Certo!” risposi
“Grazie”
“Grazie a te” risposi e poi ce ne andammo di sopra con il cuore un po’ più leggero.
Menomale avevamo chiarito.
 
Pov Ginny
 
Ero in camera mia quando dopo poco entrò Luna. Dove se ne andava tutte le sere? Be di certo non lontano da casa mia, anzi, sicuramente o quasi rimaneva a casa. Ma chi c’era a casa? Bah chi volevo che ci fosse? Me, mamma, papà, Percy, i gemelli e.. CHARLIE! Si potevano vedersi! Magari di nascosto! Già prevedevo una storia d’amore. Però finché non ne avevo le prove non potevo mica fare nulla, quindi decisi che dovevo iniziare a indagare.
“Dov’eri?” le chiesi serena
“Ah ero giù per-“ si interruppe un momento e poi riprese dicendo: “ero giù per prendere un bicchiere d’acqua prima di venire a dormire”
“Mmhm” dissi annuendo “e..non è che hai visto Charlie per caso?”
Dopo un attimo di esitazione mi disse: “N-no non l’ho visto, perché?”
“No così, non lo avevo sentito venire di sopra”
“Ah, e tu con Harry?”
“Oh benissimo! È davvero un tesoro..” e malgrado fossero le 23 passate, mi lanciai in un monologo di tutte quelle giornate che avevamo trascorso insieme e forse.. si be’ mi dimenticai del vero motivo per cui avevo iniziato quella conversazione, e alla fine, entrambe troppo stanche, crollammo in un sogno.
In totale ero al punto di prima e non avevo scoperto molto di più di quello che già sapevo o sospettavo.
Ma ancora non sapevo, che nella notte che stava per arrivare, avrei capito molte più cose di quelle che credevo.
Guardai la sveglia che mi aveva regalato Hermione, che effettivamente era un po’ più moderna del pendolo appeso in mezzo al corridoio. Segnava le 5; non dormivo da più di due ore, e al massimo ne avrei dormite altrettante.
Andai in bagno a sciacquarmi la faccia, e una volta tornata, mi sdraiai sul letto.
Stavo guardando il soffitto quando sentii Luna accanto a me mormorare:
“Charlie..”
Che spavento, pensavo avesse detto Charl- CHARLIE?! Lei ha detto proprio Charlie?! Eh si ha detto Charlie! E quindi forse non mi sbagliavo.. forse alla mia amica piaceva proprio il mio fratellone. Ok però ci avrei pensato domani. E dopo queste.. scoperte, mi addormentai.
 
Pov Luna
 
Ero seduta come l’altra volta.
Sul divano, come l’altra volta.
La casa apparve poco dopo, proprio come l’altra volta.
Mi sentii stringere, come l’altra volta. Un paio di mani mi avvolsero i fianchi e le sentii stranamente familiari. Come se mi avessero già stretta, oltre che nel sogno, anche nella realtà. Sentii le labbra di quel ragazzo misterioso, posarsi sulle mie. Erano piene e morbide, ma non come un gonfiabile, solo.. giuste. Erano morbide eppure sembravano anche.. grezze. Non lo so, era una sensazione strana. Era davvero strano da spiegare. Non che fossero curatissime, forse erano un po’ screpolate persino, ma erano.. soffici. Mi baciavano senza irruenza, quasi con un po’ di incertezza persino, ma sicuramente non dovuta alla poca esperienza, quanto al fatto che mi stava baciando, chiunque egli fosse.
Perché poi?
Mio malgrado, perché si, mi piaceva davvero quel bacio, ci separammo, e alzai titubante gli occhi verso di lui, ma li tenni socchiusi. Volevo davvero sapere chi fosse?
Se c’era una cosa che mi aveva insegnato la guerra, però, era di non dubitare mai, perché avrei potuto pentirmene. Così aprii gli occhi. C’era ancora quel fastidioso riverbero del sole, in controluce che mi impediva di vedere il suo volto. Come l’altra volta.
Mi sollevai a con un espressione, credo proprio, indecifrabile, guardai in viso il ragazzo.
Annegai nei suoi occhi, nella sua bocca, nel suo sguardo, nei suoi capelli.
Nei suoi occhi azzurri come il mare, nella sua bocca che, più o meno, aveva appena baciato la mia, nel suo sguardo gentile, e nei suoi capelli assolutamente rossi.
“Charlie..” dissi solo.

Ciaooo! :D Allora, apparte la ripresa dalle vacanze e tutto il resto, come va? Io non mi lamento anche se è tutta settimana che dormo sei ore al giorno :') Per la serie: sonno portami via! Vabbe^^ Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo! Ci tengo veramente a un opinione^^ A sabato, un bacio
BluSelene
  
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