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Autore: Dolcemaia    22/06/2003    0 recensioni
Il titolo è significativo......
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciò che il cuore nasconde

 

Capitolo 3 : La telefonata.

 

Nami era vicino alla finestra... Non sapeva nemmeno perché se ne stesse lì imbambolata, con tutte le cose che aveva da fare e soprattutto da studiare, ma non riusciva distogliere la sua mente dal suo unico pensiero...Zoro...

Non sapeva nemmeno lei esattamente cosa volesse da lui, ma certo si sentiva un pò confusa... Sorrideva al pensiero di quel bacio... se così lo si poteva chiamare, magari la stava solo prendendo in giro come al solito... no, non era uno scherzo dei suoi, ma ormai non sapeva più che aspettarsi, era tornato molto diverso, quei mesi lontani l'avevano un pò cambiato o forse era stata solo la sua ambizione a portarlo così lontano e non solo fisicamente.

Continuava a giocherellare con le dita, fissando fuori quella splendida giornata quasi estiva, se ci fosse stato un bel temporale o anche solo una giornata uggiosa sarebbe stato molto più facile deprimersi come voleva, senza sentirsi chiedere ogni due secondi da sua madre o da sua sorella Nojiko, cosa avesse o perché stesse così.

Non che ci volesse un mostro di intelligenza a capire che forse non era andato tutto come sperava la sera prima... Nami sapeva che probabilmente, doveva essere felice per quel bacio mancato, perché significava che non gli era indifferente, o non la considerava solo un'amica, ma era pur vero che lui non si era fatto assolutamente sentire e se, davvero, era innamorato di lei, avrebbe smaniato, pur di sentirla.

Si sentiva terribilmente stupida, magari lui non aveva ancora nemmeno pensato a chiamarla, forse è una prerogativa delle donne stare dietro al telefono e preoccuparsi se quello non squilla, quando i ragazzi non ci hanno semplicemente pensato... Ma a che serve generalizzare, Zoro non è come gli altri...

Probabilmente aveva riflettuto razionalmente su ciò che stava accadendo e si era risolto tentando di stroncare ogni vana speranza della ragazza, comportandosi freddamente...

"Squilla, bastardo!" Disse la ragazza gettando un'occhiataccia malefica al cellulare che aveva poggiato sulla scrivania.

"Che fai ora, vuoi dare ordini anche al cellulare?" Disse Nojiko entrando nella stanza con un sorriso stampato in faccia. Non voleva ridere delle pene di Nami, ma era troppo comica quella scena!

"Spiritosa!"

"Dai, lascia perdere quel telefono ed esci!"

"Devo studiare..."

"Si, vede come lo stai facendo!"

"Che hai da dire, proprio tu che non ti prendi nemmeno la briga di togliere l'involucro di plastica dei libri a fine anno!!"

"Non si stava parlando di me!"

"Bella scusa!"

"Comunque io dico sul serio, esci vatti a fare un giro, chiama una delle tue amiche oche e vai a comprarti un nuovo costume da bagno... che c'è di meglio dello shopping?"

"Io so cosa c'è di meglio..." Rispose sospirando, sottovoce, sperando che Nojiko non la sentisse.

"Ma dai, puoi anche farlo rodere un pò!"

"Allora non ti è chiara la situazione!! Potrei fare un ragionamento come il tuo se il telefono squillasse ma quello non squilla!Qui l'unica che si rode sono io!!!"

"In effetti hai la faccia un pò verdognola.."

"E' la bile che mi risale..." Dopo di che scoppiarono a ridere tutte e due. Erano davvero assurde quando litigavano, ma per lo meno era il loro modo di comunicare a raccontarsi tutto, e poi Nojiko con le sue assurdità le era riuscita addirittura a strappare una risata.

#DRIIIIIIINNNNNN#

"Hai visto? E' bastato che tu non pensassi a lui per qualche secondo che subito si è precipitato a telefonare per vedere con chi ti stai distraendo..."

"Nojiko, la smetti di dire boiate? Non lo senti che è il telefono di casa? E lui mi ha sempre e solo chiamato al cellulare, dice che non vuole correre il rischio di parlare con papà, perché altrimenti scatta la paternale!"

"C'è sempre una prima volta!" Rispose la ragazza con un sorrisino malizioso, ma era evidente che Nami non aveva la minima speranza.

"Ma smettila e rispondi, prima che riattacchino!"

"Pronto? Ah, ciao Rufy, come stai? Oh, anch'io, molto bene! Esame? Quale esame?" Nami sbiancò, si era completamente dimenticata della balla che aveva inventato per giustificare l'assenza della sorella la sera precedente, perciò anche se con un pò di difficoltà riuscì a far capire a Nojiko di reggerle il gioco.

"Ah, si, l'esame, scusa Rufy sono un pò fuori fase con questo caldo, comunque non l'ho fatto... sai me l'hanno spostato... eh, sì è proprio un peccato, tanto studio per niente!!"

Nami sorrise... Sua sorella non era mai stata brava a mentire tranne quando si trattava prima di scuola, ora di università. Era capace di inventarsi i più assurdi cataclismi pur di non dare un esame o saltare un giorno di lezioni e la cosa più bella, era che tutti le credevano. Non le era mai piaciuto studiare, quante volte aveva dovuto fare i compiti al suo posto, ma ora era diverso, non poteva esserle d'aiuto, avevano scelto studi completamente diversi, quindi Nojiko era costretta ad annaspare tra i pochi appunti che prendeva e la poca volontà che aveva, ma non sembrava molto preoccupata dal suo rendimento....

"Domani? No, non ci dovrebbero essere problemi... Si, non preoccuparti, lo dico io a Nami,allora ci vediamo domani mattina presto qui sotto! Vi aspettiamo! Ciao Rufy!" Di che cavolo stavano parlando?? Nami era sempre più perplessa,aveva udito solo le ultime frasi di quel discorso, le uniche che avevano acceso una lampadina nel suo cervellino... certamente si trattava di un appuntamento con gli altri e forse con loro ci sarebbe stato anche Zoro.

"Allora?" Chiese la rossa ansiosa di sapere.

"Allora cosa?"

"Sorellina, ti sto odiando!!"

"D'accordo, d'accordo! Credo che dovrai rivedere i tuoi piani... preparati, la nostra prossima meta è il centro commerciale, necessiti assolutamente di un nuovo costume da bagno!!"

"Ancora con questa storia?? Non me ne serve uno nuovo, quello vecchio mi va benissimo?"

"Quindi sei pronta ad affrontare la prova bikini davanti al tuo principe, non ti dico azzurro perché sembrerebbe una battuta scema di Sanji, con quell'obbrobrio che ha almeno 5 anni??"

"Che... che stai dicendo??" Balbettò Nami in preda ad una crisi isterica.

"Hai capito benissimo, gli altri hanno deciso di passare l'intera giornata a mare domani e chiaramente noi andremo!!"

"E lui... ci sarà??"

"Non lo so, ma credimi non penso proprio che Rufy sia capace di avvisare, convincere ed organizzare tutti senza una mano!"

"Ma io non posso presentarmi con quell'obbrobrio..." Disse la ragazza con lo sguardo perso nel vuoto, pensando a tutte le cose che avrebbe dovuto fare pur di essere perfetta per il giorno successivo.

"Benvenuta sul pianeta terra, sorellina!! Sono ore che ti sto dicendo che dobbiamo correre!" Le disse sventolandole la mano davanti agli occhi.

Passarono un intero pomeriggio tra le vetrine dei negozi e non si limitarono a comprare solo un costume da bagno a testa, ma si rifecero praticamente tutto il guardaroba, per la felicità della carta di credito del padre, che si era raccomandato di non spendere troppo come al solito.

Tornando a casa, Nojiko costrinse la sorella ad aspettarla alcuni minuti fuori da un negozio, e mentre le ragazza dava una sbirciatina nelle buste, soddisfatta delle sue spese, con la coda dell'occhio le parve di intravedere l'auto di Zoro con al posto passeggero una ragazza con i capelli corti neri...

Nami rimase di sasso, non ne era sicura, anzi non lo era affatto, però il dubbio comunque continuava a torturarla...

Non l'aveva più chiamata, nemmeno per dirle della gitarella al mare, ed ora l'aveva visto con un altra in macchina... Non poteva, non voleva crederci...

Nojiko, tanto fece che riuscì a convincerla che probabilmente si era sbagliata, in fondo, sebbene bellissima, quell'auto non era poi tanto rara e poi lei aveva visto una ragazza, ma non aveva, di fatto, visto Zoro alla guida....

La mattina seguente, appena udirono il clacson le due ragazze con un enorme sorriso, e i loro abitini da spiaggia nuovi di zecca, salutarono i genitori e si precipitarono giù dai loro amici.

Erano tutti lì, divisi tra le due auto di Kosa e Usopp, che urlavano e ridevano facendo rivoltare tutto il quartiere, ma lui non c'era...

Nami cercò di non farsi scoprire incupita da sua sorella, ma non era sufficientemente brava a nascondere le sue emozioni, anzi non lo era affatto visto che Nojiko riuscì a scoprire immediatamente i suoi occhi lucidi, addirittura dietro gli occhiali da sole. Aveva un sesto senso per capire sempre cosa sentiva quella testa matta, ma in quell'occasione chiunque che conoscesse vagamente il suo cuore, avrebbe scommesso un intero capitale su quelle lacrime, che proprio non volevano tornare indietro.

"Che fine ha fatto Rolonoa?" Chiese Nojiko tagliando la testa al toro, fingendo indifferenza mentre caricava una borsa nel cofano dell'auto. Aveva ancora la vaga speranza che lui li potesse raggiungere e magari far tornare il sorriso a Nami.

"Non lo so... Ha farfugliato circa qualcosa d'importante, ma alla fine non mi ricordo che mi ha detto...."

"Rufy sei sempre il solito capoccione, dico io ma la testa dove ce l'hai!!" Lo riprese Sanji, mettendo su una delle loro scenette comiche, che facevano ridere a crepapelle chiunque, solo che stavolta c'era qualcuno che non rideva... Nami... persa nei suoi pensieri.....

Forse si trattava davvero di lui il pomeriggio prima, e quella ragazza poteva essere la cosa importante di cui aveva parlato Rufy....

Arrivati in spiaggia, a causa della confusione generale, nessuno si accorse di Nami, che si sistemò in un angolino e portandosi le ginocchia al petto, stringendole con le braccia, cominciò a fissare il mare, incurante di tutto il resto. Nojiko e Bibi le si avvicinarono più volte, ma lei sempre con la stessa freddezza chiese loro di restare da sola...

Ma perché si sentiva così triste, in fondo non è la prima volta che lui dava loro un bidone, e poi era vissuta senza di lui tutti quei mesi, un giorno in più o un giorno in meno cosa avrebbe cambiato?

Era proprio quel bacio mancato a crearle tutta quell'ansia o quella misteriosa ragazza, che non era nemmeno certo che stesse con lui?

No, la verità era che temeva più di qualsiasi altra cosa che lui ripartisse, senza lasciarle nemmeno il tempo di dirgli < ciao >, senza che potesse riuscire a sentire ancora una volta quel suo profumo così intenso e dolce allo stesso tempo, prima di una lunga astinenza.

Le altre volte, quando era partito, era sempre andato da lei, l'aveva costretta a stare nel cortiletto di casa sua a parlare di niente, magari spesso anche a litigare e poi 5 minuti prima di mettersi in macchina, le diceva che sarebbe andato via per un pò e rubandole un abbraccio e con un gesto della mano quando ormai era lontano, la salutava...

Se stavolta fosse andato via così, senza una parola, non se lo sarebbe mai perdonata, perchè significava che aveva perso non solo il suo grande amore, ma il suo migliore amico... Perché in fondo lui ricopriva anche quel ruolo nella sua vita, certo Rufy era quello con cui si confidava, oltre sua sorella, ma sapeva che per qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, Zoro sarebbe corso da lei prima ancora che lei lo chiamasse, certo l'avrebbero fatto tutti, Sanji, Usopp, Bibi e anche Kosa, da quando era entrato nel loro gruppetto, ma lui era lui...

Gli altri stavano giocando a palla sulla spiaggia, facendo volare la sabbia dappertutto, fortunatamente era quasi deserta, quindi l'unica che veniva insabbiata con assiduità era solo Nami, che non aveva nemmeno la voglia di protestare e rimproverare tutti come avrebbe fatto solitamente.

La palla poi le andò dritta dritta sull'asciugamano, facendo volare quei benedetti granelli dappertutto, ma sarebbe stato niente se solo Rufy, con la stessa velocità della palla non le fosse piombato addosso.

"Rufy, sta un pò attento!" Disse scrollandosi la sabbia e il ragazzo di dosso, ritornando quasi istantaneamente in quella posizione da bambina intimorita. Il ragazzo vedendola così triste, non poté non fare a meno di restare a guardarla per un pò. Sembrava davvero triste, poche volte l'aveva vista così, ma in genere con un pò di incitazione, era sempre riuscita a confidarsi, o per lo meno rimproverando gli altri o urlando come una matta, scacciava via quella tristezza, che tanto stonava con i solari lineamenti del suo viso.

"Nami che hai?" Chiese il ragazzo pensieroso, poggiando la testa sull'asciugamano della ragazza e lasciando il resto del corpo sulla sabbia, impanandosi come una cotoletta.

"Niente, torna a giocare con gli altri!" Gli disse nel tentativo di essere lasciata in pace, non le andava di parlare con nessuno, soprattutto perché l'avrebbero presa per una psicopatica, sapendo che era così a terra solo perché Zoro non si era fatto vivo.

"Non si dicono le bugie.."

"Non è una bugia!" Rispose infastidita.

"Guarda che ti si allunga il naso come ad Usopp e non credo che ti starebbe bene!" Un sorriso comparve sul viso di Nami.

"Vedi allora che sei triste?? E' la prima volta che sorridi da questa mattina!"

"Alla gente non va sempre di sorridere!"

"Si, ma non mi hai picchiato nemmeno una volta oggi... quindi è grave!"

"Che vuoi dire?? Se vuoi comincio ora!!" Disse minacciosa la ragazza alzando un pugno all'aria.

"No, no ti prego.... Ora sono sicuro che davvero non c'è niente!" Disse supplicandola.

"Comunque io credo che sia meglio non fare che i sogni siano vita, ma che la vita sia un sogno...." (Asuka grazie x la frase!! Un pò Marzulliana, ma ha un senso in questo contesto, poi capirete!! ndA)

"Rufy ma che diavolo c'entra ora??"

"Booh, che ne so, l'ho sentita in tv e mi è sembrata una cosa intelligente..."

"Da quanto tempo pensavi di dirla?"

"Più o meno 6 ore!" Disse il ragazzo sfoderando un sorriso a 32 denti.

"Sei assurdo!" Era davvero un tipo strano , come di pochi se ne trovano in giro, anzi era probabilmente unico... così ingenuo, così dolce e anche così premuroso, spesso Nami si era domandata perché non si era innamorata di Rufy, in fondo era stato molto più presente nella sua vita e anche se con stupidaggini l'aveva sempre tirata su e l'aveva incoraggiata nel prendere le decisioni più difficili...

La solita capocciona era andata a scegliere il peggiore di quegli esemplari di maschi che aveva davanti a sé...

Rufy l'adorava, almeno quanto lei faceva con lui, ma era un pò troppo infantile per poter reggere alle sue grandi ambizioni, Sanji era dolcissimo, ma troppo appiccicoso, o comunque non era certo la persona adatta con cui costruire qualcosa di serio, Usopp... bè con lui non riusciva proprio a vedersi, non perché fosse brutto, ma perché era come Rufy, ma senza i pregi dell'altro, ed infine Kosa, che era impegnato o mezzo impegnato con Bibi, non si era ancora capito, comunque a prescindere da ciò era troppo silenzioso per i gusti di Nami, se ne stava un pò troppo per i fatti suoi...

Ma alla fine i difetti che avevano questi quattro ragazzi non li aveva addirittura tutti assieme Zoro?? Infantile lo era, e anche molto più di Rufy, con quella sua fissazione per le spade... Stava mandando all'aria tutta la sua vita per seguirlo, come Sanji nemmeno lui sembrava affidabile per una storia seria, orso, come Kosa, Dio solo sa quanto lo era, bisognava cavargli le parole di bocca con le pinze, a volte e come Usopp, anche se poi non poteva proprio farsi un paragone tra i due, Nami non riusciva proprio a vedercisi... Eppure lo amava, e quanto!!

Inconsciamente era sempre stata consapevole di provare qualcosa per lui, ma mai era stato così forte da annebbiargli la mente.

Il giorno seguente era a lezione, doveva seguire si trattava della sua materia preferita, in più era necessario che prendesse appunti, ma come previsto la sua mente era altrove.

Zoro, Zoro,Zoro e ancora Zoro, ma perché non la lasciava in pace?? Proprio non riusciva a capirlo.

Nami stava scarabocchiando sul quaderno, giusto per dare l'impressione che stesse attenta, ma la sua mente era lontana chilometri e chilometri, fino a quando non le arrivò una gomitata da una sua amica.

"Nami che diavolo ti prende?"

"Eh? Si, scusa...."

"Scusa? Sei proprio fuori fase, ma se sono io che ti ho urtata di proposito e tu ti scusi?"

"Dai, Val che vuoi?" Disse un pò nervosa.

"Nervosetta? Erano così importanti i pensieri da cui ti ho distolto? Comunque vedi che c'è qualcosa che vibra sotto il banco!" Le disse indicandole il telefono che effettivamente stava vibrando, purtroppo era solo Nojiko che le aveva inviato un sms. Che non si trattava di qualcuno che aveva sperato era più che evidente visto che dopo un breve sorriso, durato giusto il tempo di leggere il mittente, ritornò sul suo viso quell'espressione depressa e malinconica.

< Bibi ci ha invitate per 2 settimane in villa da lei... dobbiamo convincere papy, preparati!Ah, vengono tutti, cavolfiore compreso!!>

Cavolfiore?? Sarebbe andato e allora? Nami era ancora molto arrabbiata per il bidone che aveva dato loro il giorno prima, o meglio quello che aveva dato a lei!! Anche se non l'avesse più voluta, se si fosse trattato di un errore doveva avere il coraggio di andare e dirglielo in faccia e non scappare come aveva fatto!

Insomma il grande Rolonoa, quello che voleva diventare il migliore spadaccino del mondo, che scappava davanti ad una donna.

La ragazza ancora nera si limitò a rispondere alla sorella che non voleva andarci, perché aveva da studiare, perché aveva degli altri impegni, ma la verità era che non voleva dare a quell'idiota (Perdonatemi, ma questa poverina è proprio arrabbiata!! ndA) la soddisfazione di vederla scattare in ogni occasione solo per lui.

Nojiko tentò di convincerla per tutta la giornata, una volta entrambe tornate a casa e addirittura telefonarono Bibi, Sanji e Rufy, ma niente sembrava irremovibile.

Le dispiaceva perdere un'occasione simile, ma non voleva stare male due settimane nel vederlo del tutto disinteressato oppure illudersi di nuovo di poterlo riabbracciare e poi essere vittima dell'ennesimo bidone, non era proprio il caso, soprattutto perché più ci pensava, più si sentiva compromessa da quella situazione equivoca in macchina, come se l'unica responsabile fosse lei.

Era immersa nella lettura di un libro, mentre Nojiko continuava a fare su e giù per la stanza alla ricerca di motivazioni valide per convincere suo padre e soprattutto la sorella, perché da sola non ce l'avrebbe mai fatta ad avere il permesso di andare via con gli altri, quando d'improvviso il cellulare di Nami cominciò a squillare e sorpresa delle sorprese era Zoro.

"E ora che faccio?" Chiese Nami ansiosa.

"Rispondi, no? Prima che si stanchi!"

"Ma che gli dico?"

"Se ti sta chiamando vuol dire che è lui ad avere qualcosa da riti!"

"In effetti il ragionamento fila..."

"Mi raccomando, tranquilla, non ti agitare, che non serve a nulla, pensa che è solo Zoro.."

"Hai pure il coraggio di dire solo??" Nami, respirò profondamente, tentò di rallentare i battiti del suo cuore improvvisando una istantanea seduta di training autogeno e poi rispose.

"Pronto?"

"Cos'è questa storia?" Disse lui, piuttosto incavolato.

"Ciao Zoro, io sto benissimo, grazie!"

"Spiritosa... Mi dici perché non vuoi venire?"

"Perché ha una mezza tresca con un tipo assurdo!!!" Urlò Nojiko di proposito per farsi sentire dal ragazzo. In realtà si era inventata tutto di sana pianta, ma visto che sua sorella ultimamente sembrava molto poco attiva, sperava che così avrebbe per lo meno provocato una qualche reazione in lui.

"Ma sei scema!" Disse Nami con gli occhi spalancati coprendo il cellulare in modo che lui non potesse sentire, ma Nojiko, dal canto suo divertita dalla situazione le fece cenno di continuare la conversazione e non preoccuparsi.

"Di, a Nojiko si strozzarsi!" Sembrava un pò irritato da quella rivelazione, chissà se veramente la ragazza era riuscita nel suo intento...

"Potevi chiamare lei, se volevi parlarci, io non faccio l'intermediaria di nessuno!"

"Mocciosa te l'ha mai detto nessuno che sei snervante?"

"Si, un certo spadaccino senza cervello!"

"Non mi abbasso nemmeno a risponderti!! Allora che fai vieni??"

"Non lo so..."

"Se è tuo padre iil problema ci parlo io, così è la buona volta che la smette di rompermi le scatole!!"

"Così è certo che proprio non vengo più! Comunque il problema non è lui... Non so se mi va... Ho troppe cose da fare..."

"Ah....E io che avevo deciso di farti guidare la mia macchina..."

"Cavolate, non la faresti toccare nemmeno a tua madre!!"

"E tu che ne sai? Se non vieni resterai per sempre con il dubbio...."

"Rolonoa ti odio, sai?"

"L'avevo intuito!"

"Ci vediamo domani mattina, allora!"

"Si, ma domani viene Rufy a prendervi, ci vediamo direttamente alla villa, ok?"

"Va bien!"

"Ti trovo?"

"Chiaro!! Ormai mi hai promesso che mi fai guidare la tua macchina come potrei rinunciare!!"

"Io non ti ho promesso proprio niente!"

"Ciao Zoro!!" E chiuse il telefono.

Non era stata molto sportiva nell'agire in quel modo, ma era l'unico che le era passato per la mente per accettare di andare! Non poteva certo fargli capire che aveva cambiato idea solo perché gliel'aveva chiesto lui, comunque ne era più che felice, certo se quella telefonata fosse arrivata prima, sarebbe stato molto meglio però meglio tardi che mai, no?

E poi non immaginava proprio che tenesse tanto alla sua presenza, forse non era poi del tutto perso, perciò speranzosa, Nami raccontò tutto alla sorella e assieme si fiondarono alla ricerca del padre per strappargli il permesso di partire.

"Papy dovremmo chiederti una cosa..." Disse Nojiko, sedendosi accanto al padre sul salotto, abbracciandolo con un braccio, da brava ruffiana e spegnendo la tv con la mano libera, mentre Nami si sedeva accanto all'uomo dal lato libero.

"Quando fate così, vuol dire che devo preoccuparmi..." Disse mentre la moglie rideva divertita alla scena. Voleva fare la parte del padre autoritario e intransigente, ma poi quelle due ragazzine riuscivano a girarlo e rivoltarlo, come e quando volevano, esattamente come un calzino.

"Bibi ci ha molto gentilmente invitato nella sua casa al mare..." Disse Nami imitando il comportamento da civettuola della sorella.

"Per una settimana al massimo due..." Aggiunse l'altra. A sentire ciò l'uomo sgranò gli occhi, quelle tre scapestrate da sole chissà cosa erano capaci di combinare da sole..."

"Ringraziate Bibi, ma declinate l'invito!"

"Ma dai, papà, per favore!"

"Papà, Nojiko ha ragione, faccia andare, l'estate passerà velocissimamente e noi come al solito non avremo fatto niente!!"

"Ci saranno i genitori?"

"Ehm... no..." Rispose Nami, ma a questa risposta l'uomo si alzò dal divano, e ciò significava che la discussione era finita lì, ma le due furono abbastanza veloci da tirarlo indietro e impedirgli di andare via.

"Ragazze, per favore non insistete!"

"Ma insomma papà, io ho 22 anni e Nami 20, perché devi trattarci come due bambine, e poi apprezza la sincerità, potevamo mentirti sulla presenza dei suoi genitori, no?"

"Apprezzo, ma la risposta non cambia... è no!"

"Sei proprio impossibile, così ci costringerai ad odiare questa casa e a non vedere l'ora di andare via!!" Continuò sempre la più grande.

"Ma vi rendete conto?? Tre ragazze da sole in una casa grande? E se vi succedesse qualcosa??"

"Ma non ci succederà proprio niente e poi non saremo sole!!" Disse Nami.

"Non sarete sole?? Oh, mio Dio, fermatele prima che le chiuda in casa e non le faccia più uscire!!"

"Papà ma che dici??Ci saranno Rufy, Usopp, Sanji..." Cominciò ad enumerare Nami.

"Testa d'insalata..." Continuò il padre... La ragazza non amava molto quello stupido soprannome, ma quando lo disse non poté fare a meno di lasciarsi scappare una risata, e fu immediatamente seguita a ruota dalla madre e dalla sorella.

"Quello mi sta proprio antipatico, ma in fondo è l'unico in quella massa di scapestrati che vi potrebbe difendere..."

"Ma papà che dici,in che guai pensi che dobbiamo cacciarci??"

"Tesoro, sai che non amo contestare le tue decisioni, ma le ragazze hanno ragione! In fondo conosciamo tutti i loro amici, e sappiamo che sono bravi ragazzi, e poi è un modo come l'altro per passare delle vacanze diverse!!"

"Dai, mamma convincilo!" Le suggerì Nami con il sorriso sulle labbra, se sua madre si era intromessa a loro favore era fatta, sapevano che il padre non sapeva proprio dirle di no .

"Non convince proprio nessuno, mia cara Nami!"

"Papà ma noi siamo in due, l'una sorveglierà l'altra..." Esclamò Nojiko, ormai consapevole di essere vicina all'obiettivo.

"E' proprio questo quello che mi preoccupa di più..."

"Dai, papy!" Dissero in coro le due.

"D'accordo, ma tenete sempre accesi quei benedetti cellulari e se fate qualche guaio, vi rinchiudo in convento!!"

"Grazie papy, lo sapevamo, che non potevi avere il cuore di pietra!!" L'uomo mentre le due lo coccolavano rimase sbigottito a quelle parole, mentre sua moglie, continuava a ridere per come erano riuscite a raggirarlo, quelle due streghette.

 

Continua....

 

 

 

  
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