Fanfic su artisti musicali > The Wanted
Segui la storia  |       
Autore: Marty_ROUGE    16/01/2013    2 recensioni
-Ciao-
Girai lo sguardo e incrociai dei bellissimi occhi azzurri che mi stavano guardando, avevo un debole per gli occhi chiari, e dovevo ammettere che questi erano davvero meravigliosi.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Uno alla volta uscimmo dall’appartamento. Perché mi son fatta convincere a restare? 
Quasi tutti si diressero verso gli ascensori, tutti tranne … me, io ne ero terrorizzata.
-Dalila vieni nel nostro ascensore- mi urlò Max indicandolo.
-Oh no, io prendo le scale- e le indicai –gli ascensori non fanno per me.-
-Anche io prendo le scale – non riuscì a capire chi avesse parlato, poi lo vidi.  Improvvisamente il cuore iniziò a tamburellarmi nel petto. – Martin occupa troppo spazio e nel nostro ascensore non c’è posto.– incominciò a ridere.
Oh la sua risata! È così piacevole all’ascolto.
Smettila di pensare Dalila.
I due ascensori si chiusero e rimanemmo solo io lui.
-Andiamo dai – mi disse appoggiandomi  la mano sulla spalla, mi sottrassi subito alla presa e andai verso le scale.
Fortunatamente per i successivi minuti nessuno dei due parlò, scendemmo le scale in silenzio. Cercai invano di calmarmi, avevo il cuore in gola.
Stiamo solo scendendo delle scale, perché sono così agitata? Dopo vari respiri profondi mi calmai, almeno in parte.
-Ah eccoli qua.- Tom venne verso di noi –ci avete messo una vita, cosa avete fatto? – mi guardò malizioso. Oddio, cosa pensa che abbiamo fatto?
-Cosa? – la mia voce uscì più stridula del dovuto, mi schiarì la voce e ci riprovai -Cosa?-
Quasi tutti si misero a ridere, sentì il mio viso bruciare per l’imbarazzo. –Oh Dalila, Tom stava solo scherzando- Debbie venne verso di me e mi prese per un braccio. Mi girai per fulminare Tom con lo sguardo.
Lui rispose solo con un ampio sorriso, era troppo giocherellone per i miei gusti.
Il ristorante che avevano scelto era vicino e dopo una decina di minuti arrivammo.
Per tutta la durata del pranzo mi sentì più rilassata, anche perché, per mia fortuna aprì bocca solo pochissime volte. Non potevo chiedere di meglio.
I cinque ragazzi raccontarono la loro storia e la storia della band. Ero veramente sorpresa. Stavo parlando e pranzando con un gruppo famosissimo. Non ci potevo credere. E la cosa che mi stupì di più fu il loro comportamento, sembrano cinque ragazzi semplicissimi. Non cinque ragazzi che formano una delle boy band più famose al mondo. Certo, loro non si sono descritti come “la boy band più famosa al mondo” però penso che lo siano.
Una volta ritornata al mio appartamento avrei dovuto fare una ricerca su di loro, volevo saperne di più. E poi, la loro musica poteva piacermi.
Dopo una birra e una coca-cola non potevo trattenermi più, dovevo per forza andare al bagno.
- io mi assento un attimo – mi alzai e andai verso le toilette.
Perché mi sentivo così? Ho avuto per quasi tutta la mattinata i suoi occhi addosso, è una cosa veramente imbarazzante. Per non parlare del fatto che eravamo seduti uno di fronte all’altro, quindi, non appena alzavo gli occhi incontravo il suo sguardo. Cosa stava facendo?
Non appena ebbi finito uscì dai bagni. Quando mi chiusi la porta alle spalle lo vidi, era appoggiato alla parete e mi fissava, ancora.
Mi sentì improvvisamente in imbarazzo. Non mi sarei mai aspettata di trovarmelo davanti.
Feci un lungo respiro.
- Cosa fai?- sussurrai. Nel suo volto apparve un sorriso imbarazzato.
-Oh niente di che. Ti stavo solo aspettando?-
Cosa?
Il cuore iniziò a martellarmi nel petto, se continuava così sarebbe esploso.
Non capivo più nulla.
In passato ero uscita con diversi ragazzi, non era di certo la prima volta che un ragazzo ci provava con me, ma questa volta qualcosa era diverso. Io mi sentivo in modo diverso. Magari perché lui non mi piace. Oh, ma a chi voglio darla a bere? È bellissimo, certo che mi piace.
Dopo quella che per me sembrò un’eternità dissi – Cosa vuoi da me? Ho capito cosa stai facendo. E .. non sono per niente interessata. – Lo guardai attentamente, volevo vedere la sua reazione alle mie parole.
Lui non si mosse di un millimetro, rimase immobile e continuava a fissarmi. Non voglio che mi fissi.
Dopo un paio di secondi sorrise. Perché mi stava sorridendo? Gli ho detto che non ero interessata a lui, non deve sorridere.
Questo ragazzo è piuttosto strano.
Aspetta, ma come si chiama? Io avevo lavorato con Max e Tom, e a pranzo avevo capito chi fosse Siva. Allora stavo parlando con Nathan o Jay?
Cercai di ricordarmi alcune delle conversazioni di poco fa, ma niente. Non sapevo il suo nome.
Che cosa faccio? E perché lui non parla?
- Non ci credo -
A cosa non crede? Non ci stavo capendo più nulla.
Aggrottai la fronte e iniziai a fissarlo anche io.
- Non credo che tu non sia interessata a me, ecco tutto -
Ma chi si crede di essere? Certo, aveva ragione sul fatto che mi interessava ma non era di certo un dato di fatto.
- Ah davvero? E .. e cosa te lo avrebbe fatto capire? -
- Be, il tuo comportamento – disse secco.
- Il fatto che ti trovi un bel ragazzo non significa che sono anche interessata a te – dissi senza fiato.
Lui sorrise di nuovo, il suo sorriso è stupendo.
- Quindi mi trovi un bel ragazzo, eh? -
Mi bloccai immediatamente, ma a che gioco stava giocando? E cosa rispondo adesso?
Non potevo più continuare questa conversazione. Dovevo ritornare al tavolo.
Iniziai a camminare ma lui si mise davanti a me. Mi bloccai di nuovo, ora eravamo molto vicini.
Deglutì a fatica, non avevo più saliva.
- no, per favore .. magari in questo momento ti sto facendo una pessima figura.. -
Mh, ci è arrivato finalmente. Prima mi aiuta con quel pazzo ubriaco e ora si stava comportando come lui.
- Mmh-
- Però lo sto facendo solo perché anche io ti trovo una bella ragazza -
Non voglio più continuare questa conversazione. Voglio andarmene.
- senti … -
Cavolo, il suo nome. Non posso chiamarlo con il nome sbagliato.
- Jay, io mi chiamo Jay -
Ecco qual è il suo nome.
Mi schiarì la voce.
- Senti Jay.. ti ringrazio.. – Ho davvero detto ti ringrazio? Oddio. – però come ti ho detto poco fa non sono interessata .. -
- Hai già un ragazzo? -
Non ero per niente preparata a questa domanda.
Se rispondo di sì, mentirò, però se rispondo di no, lui continuerà, ne sono sicura.
- Ehm.. è una situazione un po’ strana .. -
- Questa risposta non risponde alla mia domanda -
- Mi sto vedendo con un ragazzo, ecco. -
Lui si bloccò, alzò le braccia a mo di arresa. Mi sentì uno schifo, avevo appena mentito.
- Okay, ho afferrato il messaggio -
- Bene -
Dovevo riprendere fiato, sembrava che avessi appena corso una maratona.
Jay si spostò di lato, per lasciarmi passare. Rimasi ancora ferma, stavo ripensando alla nostra conversazione. Una delle conversazioni più strane e imbarazzanti che abbia mai avuto.
- io ritorno al tavolo – era l’unica cosa che riuscì a dire.
- si buona idea, andiamo. -

Non appena tornammo al tavolo Tom mi assalì con una miriade di domande. Nessuno mi aveva mai fatto così tante domande. Praticamente gli raccontai di tutta la mia vita.

Un’ora dopo pagammo i nostri conti, avevo insistito parecchio sul voler pagare il mio. E dopo diversi tentativi di persuasione si arresero.
Dovevo tornare immediatamente al mio appartamento.  



Nota dell'autrice.
Ecco svelata l'identità del misterioso ragazzo dagli occhi azzurri. E' Jay :D
be, ho scelto lui perchè mi piace molto. Adoro tutti e cinque però devi dire che sono affezionata di più a Jay. Spero che questa scelta vi vada bene c: 
Comunque, vi ringrazio per le recensioni del precedente capitolo e vi ringrazio in anticipo per quelle che lascerete per questo. Mi dispiace di averci messo molto per aggiornarla, ma volevo essere sicura del capitolo, ho tolto e aggiunto un sacco di cose, non ero mai convinta del tutto :/
Marty

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The Wanted / Vai alla pagina dell'autore: Marty_ROUGE