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Autore: harold styles    16/01/2013    7 recensioni
AL MOMENTO E' SOSPESA
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 6.


L’appuntamento con Ian era andato più che bene.
Con lui mi sentivo a mio agio e non mi era mai capitata una cosa del genere. Di solito i ragazzi mi evitavano come la peste, ma Ian no, lui era diverso, era fantastico.
Sotto alcuni aspetti eravamo davvero simili, ad esempio entrambi eravamo insicuri, non volevamo mai farci notare, odiavamo avere tutti gli sguardi rivolti verso di  noi, paura di essere giudicati sempre.
Eppure lui era..perfetto.
Bello, intelligente, simpatico e pronto ad aiutare chiunque.
Durante la nostra passeggiata per il centro della città mi raccontò il suo arrivo a scuola.
Appena cominciò a frequentare le stesse lezioni di Niall Horan, Zayn Malik, Harry Styles, Louis Tomlinson e Liam Payne fece amicizia con loro e iniziò ad uscire con essi quasi tutti i giorni, nei locali a bere qualcosa o per rimorchiare qualche ragazza. In pochi mesi divenne uno di loro, uno tra i più ‘popolari’, uno tra i più desiderati dalle studentesse della scuola, proprio come gli altri cinque.
Mi confessò di essere stato uno stronzo con molte ragazze, le usava e le trattava male. Questo fatto non gli piaceva affatto, si sentiva un mostro, ma per essere amico dei popolari doveva comportarsi proprio come loro.
Tutto questo andò avanti finché una sera Zayn invitò tutti i suoi amici a casa per una cena e lì Ian conobbe Doniya Malik, la sorella del pakistano.
Me la descrisse nei minimi particolari. Dall’altezza al fisico slanciato e atletico. Capelli castani lunghi e occhi marroni proprio come al fratello.
Per loro fu come amore a prima vista. Durante la serata tra amici a casa Malik, Ian chiese a Doniya il suo numero di cellulare, e da quel giorno non fecero altro che messaggiarsi di continuo, giorno e notte. Questo durò per diverse settimane, poi decisero di mettersi insieme. Erano davvero innamorati l’una dell’altra, erano inseparabili, Ian addirittura snobbava i ragazzi per stare con lei, ma c’era un problema: Zayn.
Mi disse che Zayn era davvero iperprotettivo nei confronti delle sue tre sorelle, nessuno poteva sfiorarle, nessuno che non fosse di gradimento a Zayn.
Così quando il ragazzo venne a scoprire della storia d’amore tra sua sorella e il mio amico andò su tutte le furie. Cacciò Ian da casa sua e non lo considerò più, proprio come gli altri.
Un giorno Ian mentre tornava a casa da scuola venne preso da Louis e Liam che lo portarono in un vicolo deserto dove nessuno li avrebbe visti. Ad aspettarli c’erano Niall, Harry e Zayn.
Lo presero a calci, pugni e quando ebbero finito il loro ‘lavoro’ lo lasciarono lì per terra, solo e dolorante.
Per giorni questo divenne come una routine, finché non decise di dire tutto al preside e ai suoi genitori, così i ragazzi smisero di dargli botte. Ma ovviamente si limitarono alle parole.
Dopo l’interminabile discorso di Ian rimasi scioccata, ma soprattutto delusa, non da Zayn, Liam, Harry e Louis, ma da Niall.
Davvero lui, che sembrava così simpatico e gentile, aveva ridotto così in passato il mio migliore amico?
Ci rimasi male, ma quello che contava era Ian. Aveva sofferto per tutti quegli anni eppure aveva avuto il coraggio di andare avanti, evitando quei bulletti da quattro soldi.
Ian non meritava una cosa del genere.
Nessuno meritava una cosa del genere.
Quando mi accompagnò al portone di casa mia mi salutò con un abbraccio.
Uno di quegli abbracci di cui non potresti mai staccarti.
-Buonanotte piccola. – mi sussurrò nell’orecchio.
Sorrisi e, dopo avergli dato un bacio sulla guancia, andai a casa mia.
 
Era giovedì, 20 dicembre.
Questo voleva dire che mancavano solo due giorni alla fine della scuola. La settimana sembrava interminabile, non ne potevo più!
L’unica cosa positiva? Avrei rivisto di nuovo il mio Ian.
Il mio Ian?
Sì certo..
Avrei rivisto Ian.
Legai i miei capelli e feci una treccia di lato che ricadeva sulla mia spalla sinistra. Non mi truccai molto e come al solito misi un jeans e una felpa.
Feci colazione velocemente e, prendendo lo zaino, uscii di casa dirigendomi a scuola.
Chi c’era ad aspettarmi davanti all’entrata? Ian.
Dio, quanto amavo quel ragazzo!
Aspetta..amavo?
Ho detto amavo?
Lo salutai facendogli segno con la mano; mi avvicinavo a lui ma all’improvviso qualcuno mi si parò davanti. Sussultai.
-Niall?-
-Buongiorno- sorrise.
-Ti serve qualcosa?- chiesi.
-E’ vietato salutarti?-
Dopo quello che mi aveva raccontato Ian rimasi perplessa dal comportamento di Niall.
Potevo fidarmi di lui oppure era rimasto lo stesso stronzo di prima?
-No, certo che no. Buongiorno.-
-Che hai?- mi fissò per qualche secondo finché non risposi.
-Nulla, ho sonno. Ci vediamo in classe okay?- mi sforzai di sorridergli e corsi da Ian che mi stava ancora aspettando.
Mi abbracciò proprio come la sera prima e rimasi senza fiato.
-Buongiorno!- esclamai.
-‘Giorno.- sorrise. –Che voleva quello?-
-Nulla..sai per il compito di chimica..- mentii.
-Ah, okay, entriamo?- mi prese sottobraccio e mi accompagnò fino alla classe di biologia.
Mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia che immediatamente divenne rossa per l’imbarazzo ed entrai in aula.
Quando suonò la campanella entrò Niall insieme ad Harry e si sedettero davanti a me.
Il biondo si voltò e mi sorrise. Non ricambiai.
La professoressa entrò e mentre faceva l’appello Niall mi mandò di fretta un bigliettino su cui aveva scritto:

Mi dici cos’hai? Ho fatto qualcosa di male?

No Niall, hai solo picchiato il mio migliore amico in passato e  lo prendi sempre in giro .
Non hai fatto niente di male!
Risposi con:

Non ne voglio parlare ora, scusa.

Dopo aver letto rimase deluso da ciò che avevo scritto e finalmente lasciò perdere.
Seguii la lezione con attenzione, presi appunti e cercai di non farmi distrarre dai numerosi sguardi che mi lanciava Niall.
 
Non so come riuscii a sopravvivere alle due ore di matematica e due ore di inglese, fatto sta che ero stanchissima e non vedevo l’ora di andare a casa.
-Sam!-
Di nuovo lui…
Mi voltai verso Niall che correva nella mia direzione.
-Vuoi un passaggio?- mi chiese, facendomi vedere la sua bella e lucidata macchina parcheggiata nel parcheggio della scuola.
-Va bene.-
Accettai solo perché ero stanca..
Per tutto il tragitto rimasi in silenzio, a momenti mi addormentavo.
-Allora, vuoi dirmi perché ce l’hai tanto con me?- mi chiese sorridendo.
-Nulla di importante.- cercai di liquidarlo.
-Voglio saperlo lo stesso.- mi disse.
-Okay- sbuffai. –Ian mi ha raccontato cosa gli avete fatto tu e i tuoi amici qualche anno fa.-
-Ah.-
-Eh sì.-
-Eravamo dei coglioni prima.-
-Non mi pare che siate cambiati poi così tanto.-
-Non picchio qualcuno da..da tanto.-
-Ma l’hai fatto lo stesso. Non ti vergogni?- sembrava del tutto indifferente, e questo mi infastidì.
-Te l’ho detto, siamo stati dei coglioni, ma quel che abbiamo fatto è stato fatto e non possiamo farci nulla. E sì, sicuramente ho sbagliato a trattare così il tuo amico e mi dispiace.-
Non sembrava poi così dispiaciuto, ma lasciai lì il discorso.
-Okay.- sussurrai.
Gli dissi dov’era casa mia e arrivammo in meno di un quarto d’ora.
-Grazie per il passaggio.- gli dissi prima di scendere dalla macchina.
-Aspetta..-
-Cosa c’è?-
-Sei ancora arrabbiata per quella cosa?- mi chiese.
-Forse.- sorrisi.
In fondo, pensai, perché essere arrabbiati per qualcosa accaduta anni prima?
Forse Niall diceva la verità, forse era dispiaciuto davvero.
Non mi era mai piaciuto stare col broncio per troppo tempo.
-Mmh.. posso farmi perdonare con una cenetta a casa mia?-
Cosa?
What?
¿Qué?

-Stai scherzando?-
-No.- rise. –Puoi venire a casa mia stasera?-
Poteva essere davvero uno scherzo, eppure mi sembrava davvero serio in quel momento.
Samantha Cox, 17 anni,nata in Mullingar, ragazza più insicura e goffa di questo mondo  era stata appena invitata a cena da Niall Horan, ragazzo più amato dalla ragazze della scuola, il più figo di tutti.
Mi guardai intorno, controllando se ci fossero telecamere che mi riprendevano per ‘Disaster Date’, ma nulla.
C’eravamo solo io e lui.
-Devo pensarci su.. – sorrise.
-Okay, hai facebook, no? Magari mi scrivi lì e mi fai sapere.-
-Ok, ci sentiamo allora.-
-Ciao Sam.- sorrise un’altra volta prima di premere sull’acceleratore  e scattare via dalla strada.
Entrando in casa mi diedi un pizzicotto.
Allora era tutto vero…
Ma c’era solo un problema: e se Ian si fosse arrabbiato?






 

-Spazio Autrice-

Vi ricordate di me? Sono quell'autrice che non aggiorna da troppo tempo.
Spero non vi siate dimenticate nemmeno della fanfiction ç_ç
Comunque questo capitolo mi piace, strano ma vero!
E voi che ne pensate?
Recensite <3

Ora vi lascio con una gif di Ian (stra-figo) e Niall (stra-stra-figo) 

Mwaah 

 

  
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