Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: himsavedme    17/01/2013    3 recensioni
Lui: Giovane poliziotto.
Il più famoso della città.
In tutti i casi acciuffa sempre i criminali, anche i più temuti.
Astuto. Furbo. Intelligente.
Un grande cuore.
Bello come il sole, occhi caldi, castano chiaro, sorriso da smorzare il fiato.
Conosce una ragazza: Natalie, detta Lily. Sarà il vero amore?!
Lui ha solo 19 anni, lui è Justin Bieber.
Lei: Non ama nessuno oltre il suo pitubull, nonché compagno di avventure, Zac.
Ottima bugiarda.
Intelligente. Furba. Ricercata.
Inafferrabile.
Provocante.
Senza pietà.
Bella come il sole, occhi freddi come il ghiaccio, capelli neri come la notte.
Di giorno è Lily, la dolce ragazza della porta accanto.
Di notte è Nat, spietata criminale.
Conosce Justin, un dolce ragazzo. Sarà amore?!
Lei ha solo 19 anni, lei è Natalie Morrison.
Di giorno, ottimi amici.
Di notte, nemici a sangue freddo.
Chi vincerà?!
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caitlin, Christian Beadles, Jeremy Bieber
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- The loneliness -

 



Justin's Point of View

Ero appollaiato nel mio letto, immerso nei miei sogni, quando qualcosa mi fece svegliare.
Il mio cellulare appoggiato sopra il comodino accanto al letto vibrava senza sosta, mamma? No. Ragazza? Non ce l'ho. Lavoro? Oh yes.
Mezzo assonnato risposi.
"Pronto?"
"Justin, c'è stata un'altra rapina al solito museo di Los Angeles, esattamente un quarto d'ora fa. Sbrigati..."  era Chaz, un mio collega. Un'altra rapina? No, non di nuovo...
"Non dirmi che è..." non riuscii a finire la frase che Chaz mi interruppe.
"Si, lei."
Merda. Anche se sono in circolo da poco, ho avuto molti casi, che ho sempre risolto con successo, ma con lei no. Era il mio punto debole, astuta, veloce, inafferrabile, e incredibilmente sexy, Nat.
E' sempre fuggita col bottino in mano, e spariva come un gatto nella notte, incredibilmente agile.
Più di una volta dei poliziotti sono riusciti a incastrarla, ma riusciva sempre a scappare, di solito con le sue abilità nelle arti marziali, ma a volte anche perché confondeva gli agenti, che anche se hanno una certa età, si fanno prendere da quel corpo perfetto e quegli occhi freddi come il ghiaccio. Ci siamo scontrati più volte, ammetto che è difficile anche pensare di farle del male, è solo una ragazza. L'età sua è a noi sconosciuta, ma sarà intorno ai 20. Mi sono sempre controllato quando cercava di fare la furba, il suo viso non l'ho mai visto, solo il suo corpo coperto da strettissime tute nere, e quegli occhi raggelanti, certo i miei ormoni erano dalla sua parte, ma non avrei perso il posto per nessun motivo al mondo. 
Che questa sia la volta buona per sbatterla in galera.
Sbuffai. "Va bene, arrivo subito." dopo aver riattaccato mi vestii in fretta. Camicia bianca e jeans neri, senza far mancare le mie adorate supra. Ero pur sempre un ragazzo, no?!
Indossai la cintura su cui infilai una pistola, non si sa mai.
Uscii di casa e salii sulla mia Range Rover, mettendo sul tettuccio una sirena blu, per poi sgommare via.
In un quarto d'ora arrivai davanti al museo, le strade erano chiuse, così parcheggiai l'auto e mi avvicinai.
Degli agenti impedivano il passaggio alle persone, quindi tirai fuori dalla tasca del cappotto il mio tesserino, così da farmi passare.
Entrai dentro, dove c'erano tutti i miei colleghi che cercavano tracce ovunque.
"Ehi, dov'è Chaz?" chiesi a Ryan mentre andava chissà dove. Oltre che poliziotto, era un mio caro amico come Chaz.
"Ciao Justin, Chaz sta parlando col testimone, lì, infondo al corridoio" mi disse indicandoli.
"Grazie" sorrisi e mi avvicinai.
Il testimone era un controllore del museo, aveva il viso piuttosto preoccupato e si teneva del ghiaccio dietro la nuca.
Senza interrompere affiancai il mio amico, ascoltando la conversazione.
"Quindi lei quando ha sentito il rumore è andato subito a vedere?" chiese Chaz.
"Si ovvio. Le luci erano tutte spente, quindi accesi la torcia. All'inizio non notai niente, poi sentì un rumore, come una goccia che si sfracellava a terra. Guardai i miei piedi, notandola proprio vicino alla punta del destro, alzai la testa trovando due occhi azzurri che mi fissavano. Per lo spavento feci cadere la torcia che si spense, ma accesi le luci dei corridoi. Tirai fuori la mia pistola, mentre lei si nascose dietro quel tavolino." disse indicando dietro le nostre spalle. Era rovesciato a terra. "Poi non so perché le luci si spensero, e senza torcia nè neon non vedevo niente. Ma quella bastarda mi vedeva benissimo. Ero nel panico e non sapevo che fare, poi sentì un forte colpo alla nuca, che mi fece perdere i sensi, finché voi non mi avete trovato qui a terra, non ricordo altro." concluse.
Prima che qualcuno possa aggiungere qualcosa intervenii.
"Scusi, posso vedere la sua nuca?" chiesi all'uomo.
Senza rispondere acconsentì.
Aveva un grande livido rosso che lo prendeva per molti centimetri, tipico, un calcio di Nat.
Ne avevo visti molti, i suoi sono micidiali. Aveva preso il punto fatale in pieno. Era dotata abilità straordinarie. Al buio, al primo colpo lo aveva preso nel punto giusto, ma come?!
"Un calcio." dissi poi.
"Okay, grazie per la disponibilità, le riferiremo ulteriori notizie" disse poi Chaz allontanandosi.
"Cosa ha preso questa volta?" chiesi.
"Un dipinto di Monet, dal valore di 126.000 dollari". 
"
Un dipinto? E' impossibile prendere un dipinto, i raggi infrarossi avrebbero dovuto far scattare l'allarme!" dissi certo.
"Lo credevamo anche noi, infatti abbiamo fatto controllare tutti gli allarmi, ma nessuno era stato danneggiato, tutto era in regola. All'inizio eravamo confusi, poi Ryan ha trovato una cosa, vieni." disse portandomi dietro la stanza del furto.
Un quadrato con i bordi neri sembrava stampato al muro. Ora è tutto chiaro, il laser.
"Astuta." dissi.
"Sexy." rispose Chaz che ricevette un colpetto alla testa da parte del sottoscritto.
Sexy?! Nat? Ahahaha ma per favore, il suo viso l'ho visto qualche volta solo di sfuggita, il suo corpo l'ho visto molto bene, e non è tutto sto granché .... okay lo ammettò è assolutamente bellissima, però non avrebbe incantato il grande Justin Bieber, investigatore di grande livello, il più famoso della città.
"C'è altro?" chiesi poi.
"Si" disse una voce alle mie spalle, Ryan. Tirò fuori da una valigetta una bustina di plastica, in cui c'era un bigliettino.
"Il marchio di Nat, non poteva mancare." dissi sbuffando.
Ad ogni crimine commesso, come per provocarmi, ripeto, provocarMI, lasciava questo bigliettino con un bacio e la sua firma "Nat, kiss".
Si divertiva a giocare con me, perché sapeva benissimo che ero solo un ragazzo, cercava di far scoppiare i miei ormoni in qualsiasi modo. 
Spesso mi diverto con le ragazze, sono pur sempre giovane, ma nel lavoro sono molto serio, e dicendo la verità, questo 'gioco' tra me e lei, è piuttosto... eccitante.
"Andiamo in laboratorio, vediamo se possiamo trovare qualcosa." intervenì Ryan.
Dal museo ci precipitammo alla "centrale" come la chiamavo io, era una cosa divertente, come in un film d'azione.
Ryan mise il foglietto sotto un microscopio per esaminarlo bene.
"Allora, dal rossetto non si può trovare niente, dato che ha usato le labbra finte, però, dalla firma posso trovare qualcosa.
"Dalla firma?" chiese Chaz confuso.
"Si. Dal tipo di scrittura, esaminandola bene, si può capire lo stato d'umore mentre l'ha scritto, e chissà, magari si può conoscere qualcosa di più sul soggetto."
Wow, questa tecnologia è sempre più avanzata, beh, meglio così.
Dopo circa mezz'ora di attesa, Ryan si decise a parlare.
"Allora..." beh non sto qui a spiegare cosa disse, non ci capì niente nemmeno Chaz.
Potei solo comprendere che Nat era una persona senza amore, diciamo sola. 
Il fatto che Ryan abbia scoperto tutte queste cose attraverso qualche segnetto in penna, è sorprendente.
Quindi la nostra criminale è in astinenza d'affetto?! Uhm, interessante. Se è anche una persona fragile sarà facile colpirla nel suo punto debole, l'amore.

Natalie's Point of View

Dopo aver consegnato il dipinto a Conor, me ne torno a casa, dove il mio cucciolino mi aspetta.
Ogni volta che entro, un silenzio tombale mi attraversa il corpo, ricordandomi di come sono ogni giorno... sola.
Conor mi ha preso dall'orfanotrofio all'età di 14 anni, mi adottò.
Ma non era come tutti gli altri "padri". Non mi permise mai di chiamarlo papà, nè fratello, nè amico, lui è sempre stato solo il mio capo.
L'ho sempre chiamato col suo nome, Conor Morrison.
I miei genitori? La governante mi ha sempre detto che mi abbandonarono, incapaci di crescermi.
All'inizio è stato un duro colpo, ma poi ci feci l'abitudine.
Conor mi addestrò. Mi fece seguire delle lezioni private per imparare a leggere, scrivere, e tutte le cose che i normali adolescenti studiano. In più un sacco di attività sportiva, karatè, judo, box, e tutti i vari sport per la difesa.
Lo scopo? Beh, inutile dirlo. Conor lavora nel mercato nero, dove ha trascinato anche me.
Ormai sono una ladra di alto livello. Non bevo, non mi drogo, non ho mai ucciso.
Vivo con la 'paga' che mi da lui. Ho una casa mia, una vita, se così la posso chiamare.
Ah si, ho anche una migliore amica... la solitudine.


SPAZIO AUTRICE
Salve salviiino Beliebersssss
Spero che il secondo capitolo vi piaccia :3
Mi farebbe piacere ricevere almeno una recensione piccola piccola *occhioniiiiiii*
Continuerò presto:)
In più volevo ringraziare 

1 - Berto94 
2 - biscapdrew 
3 - BluGirl 

Per averla messa tra le preferite, e
1 - 161chia 
2 - drewscandies
3 - Kikka_LovePanda 
4 - lilli92
5 - loustear 
6 - Manuuuuxx 

Per averla messa nelle seguite, grazie mille *.*
Scusate gli errori C:
A presto

Baci, Mailley :*



  
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