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Autore: Little Writer    18/01/2013    5 recensioni
'' Lo osservavo la mattina, quando saliva sulla metro e poi sembrava mimetizzarsi con essa. Ogni tanto sorrideva, e mi piaceva veder il modo in cui incurvava le labbra, mostrava i denti e apriva gli occhi. Chiudevo gli occhi e immaginavo di stargli vicino. Sarei mai riuscita a raggiungerlo?
Mi nascondevo nella sciarpa e dietro quegli occhiali per osservarlo.
Per osservare quel ragazzo di cui non sapevo ancora nulla… ''
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hi Everybody! Allora come andiamo? Io abbastanza bene...
Capitolo... ehm.. 10... si, non so mai a che capitolo siamo perchè non tengo il conto, scrivo e basta. lol
Allora siamo arrivati al punto di massima tensione della storia...  non succederà nulla di brutto, ma  nell'ultima parte più scrivevo più la mia ansia cresceva assieme a quella di Alice.
Buona lettura, ci vediamo nelle recensioni!
Al prossimo capitolo 
LW xx



Camminavo in un lungo corridoio. Al fondo di esso vedevo delle persone, due tre… no due! Un uomo e una donna. Distinguevo le loro ombre. Lei capelli lunghi, lui statura media. Stavo per raggiungerli, ma una folata di vento iniziò a farmi volteggiare. Avevo nel naso odori che mi riconducevano a qualcuno, a quel lembo della mia vita ormai perso. Un odore acre prevaleva su tutti; l’aroma era forte come la persona a cui lo riconducevo. Prepotente e spavaldo si insinuava in me e sembrava ripetermi ‘Resterò sempre nella tua testa… Alice…’. Intanto continuavo ad essere trasportata via lontana, ‘… Alice…Alice… ricorda…’
 
-Alice! Alzati forza!-
Era stato solo un sogno, mi tirai su di scatto mettendo una mano sulla testa. Mi faceva male… colpa della luce.
-Alice cos’è quella smorfia, non è il giorno più bello di tutti i tempi??-
Guardai Tracy volteggiare nel suo mini-abito da cerimonia panna. Meno male che avevo detto che non volevo cose troppo sfarzose.
-Tracy ma che hai addosso?-
-Un abito speciale per un occasione speciale…- gorgheggiò. Ma che aveva quella? Era più entusiasta lei di me. Era solo la premiazione di uno stupido concorso.
-Si ma devo solo vedere come mi sono piazzata nella classifica… non dobbiamo andare ad un matrimonio reale. Almeno evitati il cappello Tra!-
Si ero nervosa. Molto nervosa…Minimizzavo per non ingrandire la paura. In realtà speravo di aver vinto… ma avevo il terrore che quello avrebbe cambiato la mia vita: temevo che avrebbe cambiato me.
Mi alzai di malavoglia, non mangiai nulla, mi vestii normalmente e andai a sedermi vicino alla finestra. Un sottile strato di vetro mi divideva dalla nebbia londinese, eppure era come se mi sentissi dentro di essa. Ero circondata da una fitta nebbia immaginaria, fatta di paure, pensieri… così fitta e densa da rendermi fragile. Riusciva a farmi perdere le speranze.
Mi incantai a veder volteggiare le goccioline di acqua. Non mi accorsi nemmeno dell’arrivo di Liam.
Lo sentii parlare con Tracy all’ingresso afferrai solo spezzoni delle loro frasi. ‘Forse è meglio se ci parli tu…’ furono le ultime parole della mia amica, prima che due braccia morbide e calde mi avvolgessero. Buttai la testa indietro sulla sua spalla. Mi diede un bacio sul collo. Sorrisi.
-Al cos’hai?-
-Paura…-
-E di cosa? Di aver perso?-
Sospirai.
-No di aver vinto… e se poi cambio?-
Mi strinse più forte e mi guardò negli occhi.
-Alice tu non cambierai mai… se dovessi mai vincere al massimo rafforzeresti la bellissima ragazza che sei, perché tu sei quello che scrivi e nulla al mondo potrà mai toglierti di mano la penna con cui stai scrivendo la nostra vita. Tu sarai sempre la ragazza della metro di cui mi sono innamorato… sempre.-
Lo guardai con le lacrime agli occhi. Una scivolò giù e mi fece colare un po’ del trucco che Tracy aveva voluto mettermi. Gli sussurrai un ti amo a fior di labbra.
-Questa cosa che ti cola dagli occhi è meglio se non la facciamo vedere a Tracy… potrebbe arrabbiarsi. Andiamo… -
Feci ripercorrere alla lacrima lo stesso identico percorso fino al mio occhio. Poi la trascinai via, controllando nello specchio che il mascara non fosse sbavato.
 
L’incontro era alle ore nove, nell’aula magna della facoltà di lettere. Centro di Londra.
Quando arrivai davanti al grande ingresso ebbi un blocco. Mi fermai.
-No…- dissi.
-Alice, Alice ascoltami calma! Non hai motivo di essere così preoccupata ricordi che cosa ti ho detto? Resta calma… qualsiasi cosa accadrà sarò sempre vicino a te. L’affronteremo assieme… promesso.-
Annuii velocemente, prima di venire trascinata dentro. Trovai posto tra altri due partecipanti. Ci era stato riservato un posto nella prima fila. Liam e Tracy furono costretti a restare indietro. Solo il pensiero di averlo lontano mi faceva star male. Iniziai a mangiarmi le unghie e intanto osservavo nervosamente gli altri quattro “potenziali scrittori”. Erano tutti in abito da cerimonia. Tre ragazzi ed una donna sulla trentina, vestita con un abito a fiori lilla e beige. Sembravano tutti molto rilassati…
Tutta la cerimonia fu una noia mortale. Professori, dottori, scrittori e personalità note solo a loro stesse continuavano a scambiarsi complimenti e parole per far colpo. Era una gara a chi la sparava più grossa sull’altro.
-Bene, ora mi sembra il caso di annunciare i nomi dei primi tre in classifica. Ricordo che solo il primo avrà il contatto per la pubblicazione del romanzo. Gli altri riceveranno la possibilità di partecipare nuovamente l’anno prossimo.-
Respira, Alice respira.
-E’ il vincitore è…-
Non lo dire, non lo dire.
-Alice Brown-
Sentii lo stropiccìo di mille cappotti tra i presenti, tutti alla ricerca del “tesoro”.
Mi diressi verso il palco, tra gli applausi cercando il suo sguardo rassicurante tra la folla. Lo trovai. Mi guardò fiero e si mise due mani ai bordi delle labbra, per poi tirarle su e formare un sorriso. Lo imitai. Scivolai tra i vari professori, presi il premio, sorrisi, strinsi innumerevoli mani, sorrisi ancora, ringraziai.
-Non scappi signorina Brown… per lei c’è ancora una sorpresa. Infatti la nostra giunta, siccome ha apprezzato tantissimo il suo lavoro ha deciso di pubblicarlo… tra due settimane le sue prime cento pagine saranno sul mercato.-
Fu come un lampo a ciel sereno. Un raggio di luce nella fitta nebbia di Mostri mentali. Non ebbi più bisogno di forzarmi, sorrisi senza smettere più.
Ero senza parole. Gli applausi si sprecarono. Non meritavo tutto ciò… ma lo pensai piano, avevo paura che Liam potesse sentirlo e sgridarmi. Lui avrebbe detto tutto il contrario.
Strinsi la mano all’uomo che mi aveva annunciata.  Un odore mi assalì prepotente. Lo stesso del sogno.
Poi uno sfavillio di occhi azzurri e il frusciare di una chioma rossa al fondo della piccola ma gremitissima sala mi attirarono. Fu un miscuglio di sguardi disperati alla ricerca di un punto fermo, di pensieri che scavavano in me alla ricerca di quell’odore.
Guardavo e pensavo…
Confusione, ansia. Ansia, confusione, fretta…
 
Sigari.
  
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