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Autore: margulka93    18/01/2013    4 recensioni
« Mamma, sono loro » soffiò Bra, le cui pupille erano dilatate all'inverosimile, ma Bulma non la stava affatto ascoltando perché la sua attenzione era stata catturata da un oggetto. Un archivio arrugginito nel bel mezzo di vecchi computer impolverati. L'etichetta appiccicata sullo scompartimento più alto era inequivocabile, nonostante l'inchiostro fosse molto sbavato: 'Capsule non collaudate'.
[...]
« Dai un bacio a Trunks. La mamma vi vuole tanto bene » sillabò senza utilizzare le corde vocali, consapevole che Bra non poteva sentirla.
« Vieni con me! » gridò Bra, ma alzandosi sbatté la testa contro il vetro. Era davvero piccola quella dannata macchina.
L'ultima immagine che riuscì a mettere a fuoco la ragazza fu il viso di Bulma, squarciato da un enorme sorriso.
L'ultimo suono che udì fu un urlo straziante.
Poi più nulla.

MiraiBra raggiunge MiraiTrunks nel passato. La ragazza non vede Vegeta da dieci anni, nasconde un passato terribile che Trunks non ha voluto rivelare. Il torneo di Cell è alle porte.
Che succederà?
Genere: Malinconico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Trunks, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Another Brief from the future.


 

 

Mancavano cinque giorni al Torneo indetto dal viscido e ripugnante Cell. E pure sadico considerando che la posta in gioco era la salvezza del pianeta Terra.

 

I guerrieri però erano preparatissimi allo scontro. C'era chi si rilassava, sentendosi in ottime mani come Goku e Gohan e chi si allenava senza sosta come un certo principe.
Trunks aveva appena concluso, o meglio era fuggito a fatica da un'estenuante sessione di intenso allenamento con suo padre, malgrado avessero trascorso due giorni – anni – all'interno della Stanza dello Spirito e del Tempo.
Era sempre stato a conoscenza della tempra dura di Vegeta, della sua dedizione al combattimento grazie ai racconti di sua mamma, ma quelli erano decisamente eufemismi. Vegeta ne era ossessionato! Si rinchiudeva tutto il giorno nella Gravity Room, presentandosi solo ai pasti, tanto per far capire che non era crepato durante i fatali allenamenti ai quasi si sottoponeva. Quando apriva bocca per parlare sputava insulti assai poco carini su Kakaroth e l'insetto verde, senza perdere occasione di rimarcare la grandezza della stirpe Saiyan. Da qualche tempo, inoltre, ricordava a Trunks di essere fiero della propria razza d'appartenenza, nonostante fosse uno stupido mezzosangue.
Trunks era steso sul letto dopo una doccia rinfrescante. Si ritrovò a pensare, per l'ennesima volta, alla propria famiglia, in quel terribile futuro. Non aveva osato raccontare a nessuno di possedere una sorella, nemmeno a Goku. Era rimasto troppo spiazzato e deluso dalla separazione dei suoi genitori.
Più deluso che spiazzato.
La Bulma del futuro aveva detto che Vegeta era un “uomo burbero, ma con un cuore” e per questo pensava di trovarli almeno insieme. Non capiva perché fosse così freddo e meschino, eppure la scienziata sosteneva che la sua nascita li avesse uniti, mentre quella di Bra aveva rafforzato il loro rapporto, fino a legarli definitivamente. Invece a lui sembrava l'esatto contrario, perché si erano separati proprio quando Bulma era rimasta incinta. Sbuffò sonoramente, chiedendosi se i suoi tormenti fossero inutili o troppo azzardati.
Trunks lasciò cadere il filo dei propri pensieri quando un grosso mostro di ferraglia gettò la stanza nella penombra. Per la fretta di alzarsi agitò le gambe per aria e si schiantò sul pavimento. Scese le scale in fretta e furia superando Bulma, intenta ad imboccare il piccolo Trunks che rise forte al suo passaggio e allungò le braccia per raggiungerlo. Scoppiò a piangere quando venne ignorato.
Trunks sbucò nel giardino, trovando all'improvviso sua nonna, impegnata ad annaffiare i suoi gerani preferiti. Dovette saltare e atterrare contro la staccionata per evitare di prenderla in pieno.
« Nonna hai visto anche tu una macchina del tempo? » chiese lui, riprendendo fiato. L'espressione della donna, perennemente allegra, si tramutò in una pensierosa per qualche secondo.
« Credevo fosse un piccolo meteorite che ha deciso di tornare indietro per non distruggere i miei fiori. Ti piacciono? » cinguettò lei, recuperando il sorriso.
Capendo che non avrebbe cavato un ragno dal buco, il ragazzo prese a scrutare il cielo.
« Intendi quella, tesoro? »
Bulma, apparsa al suo fianco, alzò il braccio non occupato dal bimbo e indicò un punto alle sue spalle. Trunks tirò un sospiro di sollievo quando i propri occhi si scontrarono con il metallo corroso dalla ruggine.
La macchina del tempo atterrò con estrema lentezza sull'erba e la cupola, attraversata da innumerevoli crepe, si sollevò, rivelando una splendida creatura dai capelli azzurri rannicchiata su se stessa.
« Bra... » mormorò lui, accarezzandole la schiena. Se era stata spedita da lui, le cose erano davvero precipitate.
Bra si gettò su di lui singhiozzando, ma senza permettere alle lacrime di sgorgare.
« Siediti pure, cara. Vado a prepararti una tazza di tè » disse Bulma, dopo essere entrati nell'immenso salone e accomodati sul divano.
« Che cosa è successo? » chiese Trunks, inginocchiandosi e catturando le sue mani tra le proprie.
Le labbra di Bra tremarono lievemente, mentre gli occhioni azzurri si arrossarono. Era terrorizzata.
Trunks aspettò paziente che lei sorseggiasse l'infuso ambrato e notò, con sollievo, che i suoi nervi erano meno tesi.
« Ci hanno trovati. Mamma ha recuperato questo prototipo non collaudato, ma non c'era posto per lei, così... » la sua voce si spezzò e preferì scottarsi la lingua con il tè bollente.
« Sta bene, fidati. La mamma è una donna piena di risorse » rispose Trunks, rincuorandola. Guardò Bulma orgoglioso, ma lei era troppo occupata a squadrare Bra, assumendo un'espressione dubbiosa. Chiunque avrebbe notato la loro impressionante somiglianza, perfino un ottuso come Vegeta. Non ci mise molto a fare due più due.
« Questa ragazza è... » esordì Bulma, lasciando volutamente la frase a metà.
« … mia sorella » concluse, cauto.
La mascella di Bulma quasi toccò terra. Si era aspettata una risposta del genere, eppure ne rimase sconvolta. Ciò voleva dire che sarebbe diventata mamma ancora una volta, che avrebbe stretto tra le braccia un batuffolo rosa tutto da spupazzare e soprattutto che si sarebbe rimessa con Vegeta. Con il cuore gonfio di gioia si avvicinò alla mezzosangue, rifletté sul da farsi poi l'abbracciò forte.
« Sei bellissima » sussurrò la scienziata.
« Tutto merito tuo » rispose lei, un po' rossa d'imbarazzo, stringendola con altrettanto calore.
« Come ti chiami? »
« Bra, sedici anni »
La ragazzina venne distratta da qualcuno. Il piccolo Trunks gattonò verso di lei, si erse sulle gambe e tentò di catturare un frammento penzolante di tuta all'urlo di « Ma ». Bulma sembrò accorgersi in quel momento delle sue condizioni. Il top cobalto, marchiato Capsule Corporation, era lurido e consunto, i jeans sbrindellati in vari punti, entrambi sporchi di polvere e fango. Aveva urgente bisogno di una doccia e un cambio.
« Donna! Ho fame ».
La voce autoritaria del principe invase la stanza, provocando reazioni molto diverse. Bulma controllò l'orologio, scoprendo di essere in ritardo con il pranzo; Trunks si schiaffò una mano sulla fronte, maledicendosi per aver dimenticato quel problema; i neuroni di Bra decisero di prendersi una vacanza ed esposero il cartello “fuori servizio”.
« Oh cavolo! Vado subito a cucinare. Sarai affamata, vero piccola? » trillò Bulma.
Bra non diede cenni di aver udito mezza parola, impegnata com'era ad ammirare il nuovo arrivato.
« Sono le due e sette minuti. Capisci? Sette! » ringhiò il principe. La scienziata, mormorando una litania dalla quale si distinse solo 'scimmione' e 'pignolo', sparì in cucina.
« Beh perdonami, o grande principe. Guarda bene quella ragazza, sai che è tua... » urlò Bulma, mentre spadellava.
« Non m'interessa chi sia o cosa voglia. Ho detto di muoverti quindi tappati quella boccaccia che ti ritrovi » gridò Vegeta.
Bulma sbucò di nuovo, brandendo un mestolo.
« Non mi devi dare ordini, non lo sopporto, principe del paese dei babbei! Non ti ucciderà essere gentile qualche volta, soprattutto davanti ai tuoi figli! »
Bra non sentì nulla della conversazione. L'emozione le aveva stritolato i cinque sensi. Senza sapere cosa stesse facendo, si alzò in piedi e marciò verso di lui. Trunks si gettò di lato per fermarla, ma cozzò contro i cuscini, sbattendoci il naso. Il bimbo, ancora attaccato al divano, afferrò una ciocca di capelli lilla e li strattonò felice.
Bra si era buttata al collo del padre. Diavolo, non lo vedeva da dieci anni!
Vegeta, d'altro canto, strinse pericolosamente gli occhi, irrigidendosi tutto.
« Levati dai piedi prima che io ti disintegri, mocciosa » sibilò lui, venendo puntualmente ignorato. Vegeta non permetteva a Bulma di concedersi certe libertà, figuriamoci alla sua copia miniaturizzata venuta da chissà dove. La strattonò per scrollarsela di dosso, ma Bra perse l'equilibrio e urtò un robot che passava di lì per le pulizie pomeridiane.
Quando riemerse esibiva un leggero graffio sulla guancia e un'espressione triste che sanguinava al posto della ferita.

 

 

 

*** ANGOLO AUTRICE: Salve salvino EFPiani. Ok non ho resistito e ho aggiornato prima del previsto... è solo che ci tengo a farvi leggere i capitoli successivi che amo da morire. Vi anticipo solo che ci sarà il piccolo Trunks a consolare Vegeta: allucinante e coccolosa *-* Comunque(1) l'immagine di questo capitolo è piuttosto in tema. So che l'artista ha voluto che quella bellissima ragazza fosse Bulma, ma io quando la vedo ci vedo solo e unicamente Bra che stritola il padre. Uuuuuh *-* Se volete vedere l'immagine intera cliccate con il pulsante destro del mouse, copiate URL immagine e la incollate in una nuova scheda nella barra degli indirizzi. Comunque(2) vi ringrazio infinitamente per le recensioni e spero che continuiate a seguirmi! Comunque(3) dovrei aggiornare tra martedì e mercoledì, ma siccome non mantengo mai le promesse credo che il nuovo capitolo arriverà un po' prima :D Grazie alle taaaante persone che hanno anche solo letto il primo capitolo (pigroni!) e alla prossima!

   
 
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