Disclaimer: tutto come al solito, non conosco i miei amati Jared e Colin, e anche Angelina Jolie. Ho da aggiungere che non conosco neanche Jhonatan(e presto capirete chi è, ma probabilmente l'avete già capito), e quindi non scrivo nulla di veritiero su di lui. Una cosa, però, devo dirla: l'ispirazione per continuare questa storia mi è venuta da una notizia che ho sentito, e cioè che Jared e Jhonatan non andavano troppo d'accordo sul set.

Have fun!

Quando Colin si svegliò, il giorno dopo, cercò automaticamente il calore del corpo accanto a lui. Aprì gl occhidi scatto quando scoprì che laltra metà del letto era vuota. Guardò verso il bagno e trovò la porta aperta- era vuoto. Non c'era traccia di altre persone oltre a lui nella stanza.

-Cazzo- mormorò guardando l'orologio sul comodino.

Fece una doccia veloce, si vestì e scese nella hal dell'albergo.

-Sei in ritardo, Farrell-. Jared, Jared Leto lo guardò freddamente con quei suoi occhi blu acciaio.

-Lo so, Leto-. Angelina sorrise a Colin, ma lui non ricambiò. Aveva un cipiglio quasi truce, e fissava il moro con una muta domanda che gli adombrava gli occhi già scuri.

Ma Jared Leto sembrò non acorgersene.

Insieme si avviarono alla macchina che li avrebbe portati sul set, e rimasero in silenzio durante tutto il viaggio. Colin guardava a tratti Jared e a tratti fuori dal finestrino. Londra passava davanti ai suoi occhi, ma l'irlandese sembrava non vederla nemmeno.

Quando arrivarono sul set si cambiarono e andarono in sala trucco. Angelina fu la prima a uscire dalla stanza e a raggiungere il set.

Colin e Jared rimasero seduti sulle rispettive sedie e con i rispettivi truccatori, in religioso silenzio.

l'irlandese si muoveva, a disagio, fino a che non sbottò.

-Andate via- disse rivolto ai truccatori- Subito-.

Jared rimase fermo e in silenzio, guardando l'altro mentre cacciava i due fuori dalla porta e la richiudeva dietro di loro.

-Che cazzo ti prende, Jared?- sbraitò l'irlandese. L'altro uomo continuò a guardarlo nello specchio, impassibile.

-Non so di cosa tu stia parlando, Farrell- rispose.

-Passiamo la notte insieme e la mattina te ne vai senza una parola. Non mi hai neanche salutato nella hall, prima. Mi hai solo detto che ero in ritardo-. Colin lo guardò coi suoi occhi scuri, in attesa di una risposta.

Alessandro il Grande che attendeva il suo Efestione.

-E lo eri- Jared si voltò a guardarlo,- Cosa ti aspettavi, Farrell? Che ti svegliassi portandoti la colazione al letto?-. Ironia, fottuta ironia mista a totale indifferenza.

Colin andò su tutte le furie, e stava iniziando a urlare una lunga serie di parolacce e imprecazioni quando la porta si aprì alle sue spalle, lasciando entrare Cassandro.

-'Giorno, Colin. Leto-. Rhys Meyers guardò i due; la fredda indifferenza di Jared e la furia di Colin.

-'Fanculo, Leto-. Alessandro uscì veloce dalla stanza, lasciando gli altri due uomini da soli.

Cassandro rimase qualche istante in silenzio e poi si voltò verso Efestione.

-Che cazzo è successo?- domandò.

-Fatti i cazzi tuoi, Meyers-. Jared si alzò, pronto ad andarsene senza un'altra parola. Jhonatan Rhys Meyers lo afferrò per un braccio, gli occhi chiari ridotti a fessure.

-Prova a toccarlo, Leto, e ti finisce male-. Lo lasciò andare.

-è tutto tuo, Meyers-. Jared non lo degnò neanche di uno sguardo e uscì.

***

Ed eccovi qui anche il terzo capitolo. Spero vi piaccia...

Grazie per le recensioni, siete fantastiche (soprattutto perchè avete il coraggio di seguirmi nella mia pazzia...). Vorrei, inoltre, cogliere l'occasione per ringraziare Rukachan, che ha commentato l'altra mia storia (grazie mille, sei dolcissima! e appena scopri con chi stava Tomo, ti giuro che andiamo insieme ad ammazzarla, quella/o lì! Tomo è solo di Shannon!!! un bacio). E (lo so che non ne potete più, ma abbiate pazienza, ho finito...) Idra, amore, grazie per la recensione, sapevo che ti saresti fatta viva. Anche perchè altrimenti ti avrei uccisa. Ti amo, comunque. Con tutto il mio cuoricino dannato.

A presto, B.