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Autore: valentinamiky    07/08/2007    3 recensioni
Le aveva mostrato il volto. Era l'unica persona ad aver ottenuto questo privilegio, perché era stata l'unica ad aver dissipato le tenebre del suo cuore. L'aveva amata. L'amava ancora. L'avrebbe amata per sempre. - Se solo fossi qui…sarei più forte…perché con te al mio fianco io sono vivo…- Perdonatemi, ho modificato gli avvertimenti perchè ho deciso che ci sarà la Yaoi! è__é e così sarà!!! invece non ho ancora stabilito quale sarà il dstino di Kakashi...
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!
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T__T

T__T!!!! Nda

'__' ? Ma che cavolo ha l'autrice? Nd Leader

@' Non lo so… è in quello stato da quando è tornata dalle vacanze… Nd Tobi

T__T SQUIIIIIIIIIB!!!!! Nda

O.O! É diventata un topo?? Nd Tutti

T___T Ma no! Era il gattino che ho accudito durante le vacanze…era del vicino della casa al mare! Mi manca tanto! Chissà se sta bene, se ha mangiato, se ha dormito, se è andato in bagno, se ha miagolato, se ha dato la caccia alle rane…non sapendo come si chiamava l'ho soprannominato Squib… Nda

-__- Ma è un nome da topo! Nd Akatsuki boys

è__é IGNORANTI!!! È il soprannome di un personaggio di 15/Love!!! Sunny, I love you!!! Nd Leader sognante

-__-' … Ehm-ehm…tornando alle cose serie…ho fatto una scoperta che mi ha stravolto l'esistenza! Nda

¬__¬ Cosa? L'America? Nd Hidan

-__-' !!! No…ho scoperto che… ATTENZIONE SPOILER!!!… Yuugao era la ragazza di Hayate, il jounin che tossiva sempre! MA VI RENDETE CONTO?! Nda

O.O (senza parole) Nd Tutti

-__- eh, già… però continua a starmi antipatica, perciò cavolacci suoi! W le licenze poetiche! Ed ora mi dedico alla SaiNaru!

IL RISVEGLIO DI NARUTO

"Chissà per quale motivo oggi mi sono comportato in modo così strano...forse ho la febbre. In genere resto impassibile in qualunque missione, non è da me perdere così il controllo. Non capisco. Sono uscito di senno solo perché un perfetto idiota come te si stava facendo ammazzare da un baccalà e dal fratello psicopatico di un traditore. Ok, anche Itachi è un traditore, ma che importa? È Sasuke quello che mi da tremendamente sui nervi! Non dovrei provare sentimenti come questi, ma detesto quel ragazzo più di chiunque altro. E non capisco assolutamente per quale motivo tu gli sia tanto affezionato. Ci conosciamo da pochissimo tempo, eppure hai messo in discussione tutti i miei principi e stai mandando all’aria anni di addestramento all’En. Per tutto questo tempo mi è sempre stato ripetuto che i nomi non esistono. Che, il passato e il futuro non hanno alcun senso. Perfino i sentimenti non valgono niente. L’unica cosa che conta è la missione. Invece tu la pensi in modo completamente diverso! E inizio a pensare che, forse, non hai tutti i torti. In fondo, che senso ha combattere se non si ha uno scopo?"

Sai strinse tra le sue mani quella di Naruto: qualche mese prima aveva letto nel suo libro che 'alle persone gravemente ammalate fa piacere avere accanto a sé qualcuno che stringe loro la mano'. Certo, ormai il biondo era fuori pericolo ma per qualche oscura ragione Sai non riusciva a slegare le loro mani: quelle di Naruto erano congelate...voleva scaldarle almeno un po’. Il moro era convinto che con una ciotola fumante di ramen il suo amico potesse addirittura resuscitare, ma non poteva uscire a comprare il piatto preferito del biondo lasciandolo solo. Quindi, non poteva far altro se non aspettare che si risvegliasse. Lo sguardo del moro si posò sul volto rilassato dell'amico. Adorava quel volto: il biondo riusciva a sfoderare in ogni circostanza un'espressione adeguata, al contrario di Sai. Questo perché a differenza del moro, Naruto non simulava dei sentimenti. Li viveva. Forse proprio per questo Sai iniziava a provare una grande curiosità e profonda stima nei confronti del compagno di squadra: desiderava imparare ad eseguire le sue stesse espressioni. In effetti, Sai non era ancora pienamente consapevole della vera ragione che lo spingeva a preoccuparsi per il biondino e continuava ad illudersi che il loro rapporto non fosse tanto diverso da una semplice amicizia. Ma presto, le cose sarebbero cambiate...

Un piccolo particolare costrinse Sai a riemergere dai propri pensieri: un piccolo rivolo di sangue ormai secco deturpava il faccino paffuto dell'amico. Senza riflettere troppo, il ragazzo strinse tra le dita un lembo della propria maglietta, strappandolo. Per fortuna, Sakura aveva lasciato una bottiglia d'acqua sul comodino prima di andare via. Sai inumidì la stoffa nera, appoggiandola poi vicino alla bocca di Naruto, strofinando con delicatezza. Con gesti lenti ed un po' impacciati, riuscì a portare a termine l'impresa mentre Naruto mugugnava nel sonno.

- Naruto?- sussurrò appena il suo nome e raggelò nell'udire la risposta del biondo.

- Sa...Sasu...ke...-

"Perché? Perché devi sempre pensare a Sasuke? Anche quando dormi! Perché devo sempre essere paragonato a lui?! Io non sono come lui! E vorrei gridarlo al mondo intero...ma la cosa che mi da più fastidio è che tu consideri un compagno la persona che ti ha tradito ed ha tentato di ucciderti, mentre io non sono nessuno! Per te valgo meno di un Kunai arrugginito! Ok, litighiamo spesso, ma io non ti ho mai fatto veramente male, non intenzionalmente, nemmeno quando ti conoscevo appena! E poi, se non mi sbaglio, ci eravamo chiariti e mi sembrava che fossimo amici! Allora perché insisti nel paragonarmi a lui? Solo perchè siamo fisicamente simili...non m'importa quello che pensano gli altri, ma non voglio che proprio tu, che sei il mio compagno di squadra, ci metta sullo stesso piano! Maledizione! Non lo sopporto! Questa storia mi fa diventare pazzo! Capisco che tu lo consideri un fratello, potrei sopportarlo se fosse solo questo. Ma la tua è un'ossessione! Vorrei soltanto che tu mi vedessi per quello che sono realmente…non saprei cosa fare se tu iniziassi a considerarmi la brutta copia di Sasuke! E dire che mi sono preoccupato tanto per te, e sai benissimo che per me è difficile ammetterlo!"

- Mi…mi fai male…- una vocina impastata dal sonno raggiunse l'orecchio sensibile del moro, lasciandolo spiazzato per un momento. Naruto si era risvegliato, finalmente! Ma Sai era ancora arrabbiato per ciò che il suo amico aveva detto nel sonno. Perciò, senza rendersene conto, aveva iniziato a stringere con violenza la mano del compagno…

- …Ahi…- il biondo protestò ancora. Sai stringeva la sua mano come se volesse sbriciolarla. Sembrava arrabbiato. Ma per quale motivo? Non ricordava nulla…

Improvvisa come un flash, la memoria colpì il biondino, trafiggendolo con tutta la sua crudezza. Una memoria distorta dalle menzogne, create dall'illusione di Itachi. Iruka lo aveva ferito, accusandolo della morte dei suoi genitori. Sasuke lo aveva quasi ucciso, sotto gli occhi impassibili di Sai; i suoi amici lo avevano abbandonato durante il combattimento, dopo aver scoperto la sua vera identità. A "salvarlo" era arrivato Orochimaru, che dopo essersi impossessato del corpo di Sasuke aveva distrutto il villaggio. I pochi superstiti lo avevano accusato di aver provocato distruzione e morte e picchiandolo e chiamandolo mostro lo avevano quasi ucciso. Poi ricordava di aver perso i sensi…

Sai, senza preavviso, scattò in avanti, spaventando Naruto: il ragazzo era infatti convinto che Sai volesse picchiarlo. Il biondo chiuse gli occhi, preparandosi a ricevere un colpo doloroso che però non arrivò. Il biondo sentì solo un tocco morbido e caldo sulla guancia: Sai lo stava accarezzando con una dolcezza inaspettata. Attraverso quel gesto, il moro si rese conto che il corpo di Naruto non accennava a riacquistare il solito calore. Il ninja dell'En rifletté molto rapidamente, cercando un metodo efficace per porre rimedio al problema e in pochi secondi ne trovò uno abbastanza appropriato; Sai sollevò leggermente le coperte e sotto lo sguardo esterrefatto del biondo, s'infilò nel letto con uno dei suoi sorrisi. Naruto iniziò a sudare freddo e a tremare: che intenzioni aveva Sai? La risposta non tardò ad arrivare. L'amico si voltò verso di lui, abbracciandolo e facendo aderire perfettamente i loro corpi; il biondo arrossì imbarazzato, completamente spiazzato dall'atteggiamento di Sai. Lo stupore iniziale lasciò presto il posto ad una sensazione completamente diversa: per la prima volta in assoluto, il volpino si sentiva protetto. Era un'emozione che aveva ricercato per anni durante la difficile infanzia. L'aveva immaginata spesso, ma doveva riconoscere che provarla era decisamente meglio! Il ricordo dello sguardo gelido di Sai lo colse all'improvviso, lacerandogli il cuore: era rimasto a guardare mentre Sasuke cercava di ucciderlo. Ora sembrava completamente diverso. Perché si comportava così?

- Sei salvo per miracolo, lo sai?- il tono di voce del moro era atono come al solito. Sai trovava sempre il modo per farlo irritare!

- Mi sembrava strano che fossi tanto gentile, Sai! Invece sei freddo come Sasuke!- rispose il biondino, in quello che doveva essere l'ennesimo, vano tentativo di far irritare il compagno. Inaspettatamente, il moro gli rivolse veramente uno sguardo adirato, diverso dalle solite espressioni d'indifferenza. Naruto iniziò a preoccuparsi: quello era davvero Sai? Il ragazzo dagli occhi neri come la notte si alzò con uno scatto dal letto, come se qualcosa lo avesse scottato, e afferrò per i polsi il compagno ancora convalescente, spaventandolo a morte. Si comportava in un modo troppo strano! Sai non si era mai arrabbiato prima! Per questo era sempre tanto irritante! In un certo senso, questo lato del suo carattere, riusciva a rilassare Naruto che, gridando contro di lui poteva facilmente sfogare la rabbia. Ora che il moro aveva perso le staffe, invece, Naruto si sentiva completamente spaesato. Non sapeva come reagire e questo lo preoccupava…

- Insomma! Non c'è niente che possa fare per essere considerato semplicemente me stesso e non il clone malriuscito di Sasuke?- Sai aveva perso nuovamente il controllo. Seconda volta in un giorno solo. Che fosse un presagio di sventura? O magari, semplicemente lo stress…in ogni caso, doveva dire a Naruto che odiava essere paragonato a lui! - Dovete smetterla di pensare che io sia una sua copia! Anche se sono stato addestrato a restare indifferente in ogni situazione, anch'io perdo le staffe se mi paragonate continuamente ad un traditore che ha tentato di uccidere un suo compagno di squadra! Non lo sopporto! Tu dovresti averlo capito!-

- Sai, arrabbiarti così non è da te. Ed è perfettamente inutile prendersela dal momento che io non sono una persona importante per te. Non guardarmi così, tanto lo so perfettamente che non mi sopporti! Comunque non volevo dire questo. Tu non sei una copia di Sasuke, questo mi sembra ovvio…è solo che…proprio perché gli somigli molto io ho paura. Io non voglio perdere anche te…- Il ninja più imprevedibile di Konoha aveva stampata in faccia un'espressione triste e leggermente spaventata, che non gli si addiceva per niente. Senza contare che vedendola, Sai provò una fitta al cuore. Era un po' come guardare un animaletto abbandonato. Faceva davvero tenerezza (era così che si chiamava, no?). Il moro si accucciò nuovamente sul letto, accanto al compagno di squadra che si stupì tantissimo a quel gesto. Poi gli scompigliò i capelli con una mano, sfoderando uno dei suoi sorrisi.

- Io non ti lascerò solo…te lo prometto! E se proprio ci tieni a lui…ti aiuterò anche a riportare a casa quel cretino di un Uchiha!- Sai non era sicuro di aver detto le parole giuste. Certo, le aveva selezionate con cura, ma non era certo del risultato. Non era esperto nel fare certi discorsi.

- Però…io ero convinto che tu mi considerassi un incapace. E poi avevi detto che ti ero indifferente, quindi se anche fossi morto immagino non ti sarebbe importato più di tanto. Sei anche rimasto a guardare mentre Sasuke cercava di uccidermi…e ora mi abbracci dicendo che tieni a me! Se volevi farmi soffrire ci stai riuscendo benissimo! Io non ti capisco, Sai!-

- Sono io a non capirti, Naruto. Non so di cosa stai parlando. Quand'è che Sasuke avrebbe tentato di ucciderti? Magari era solo una delle illusioni di suo fratello! E poi sono io quello che dovrebbe essere arrabbiato con te, visto che non mi consideri un compagno! Se ti ho offeso con le mie parole, ti chiedo scusa, ma dovresti saperlo che è il mio modo di relazionarmi! Non sono esperto come te in queste cose, non puoi pretendere la luna!-

Naruto sgranò gli occhi: Itachi? Ma certo! Ora sì che ricordava tutto alla perfezione. Dopo aver litigato con Sai per l'ennesima volta, era corso via; aveva poi incontrato Itachi e Kisame, che avevano cercato di rapirlo. Ricordava anche di essere entrato in contatto oculare con lo sharingan, quindi ciò che Sai aveva detto riguardo alle illusioni era vero. Quindi, con tutta probabilità Iruka non lo aveva mai colpito e i suoi compagni dell'accademia non erano a conoscenza del suo segreto…doveva scoprirlo.

- Ehm…Sai…il maestro Iruka era arrabbiato con me per caso? Non ricordo bene cosa è successo …- Chiese timidamente il biondo. Sai si stupì un po' a quella domanda. Ma recuperò subito la sua espressione sorridente.

- Per un momento ho pensato che volesse friggere quella sottospecie di calamaro azzurro! E quando Tsunade ci ha detto che non sarebbe riuscita a curarti stava per mettersi a piangere…non penso che fosse arrabbiato con te- Sai sorrise in modo più o meno rassicurante. Naruto ammise che il suo amico stava facendo enormi progressi. Ma aveva bisogno di sapere anche un'altra cosa. Quindi si apprestò a porre la domanda.

- Shikamaru e gli altri non sanno che sono la volpe a nove code, vero? Cioè…anche quella era un'illusione?-

- Immagino di sì, Tsunade non ha detto niente agli altri, anche perché non ne ha avuto il tempo materiale. Quindi non possono saperlo. Per il momento puoi stare tranquillo. Anche se credo che, prima o poi, vorranno delle spiegazioni riguardo alla visita di due membri dell'Akatsuki. Oh! Prima che tu me lo chieda…erano tutti preoccupati per te. Volevano restare in ospedale, ma il quinto Hokage li ha mandati tutti a casa dicendo loro che tanto non avrebbero potuto aiutarti. Ha concesso solo a me e Sakura di rimanere, ma ora la racchia dai capelli rosa si è dovuta assentare per dire a Tsunade che ormai dovresti essere fuori pericolo. Sei davvero fortunato ad essere ancora vivo. Hai rischiato grosso questa volta.- il moro coprì entrambi con le coperte, scivolate via in seguito al suo scatto d'ira. Per fortuna il corpo del biondo stava riacquistando calore, poco alla volta.

- Però… tu sei ancora arrabbiato con me, vero?- la voce esile di Naruto, ancora una volta scosse il giovane ninja dell'En. Come accidenti riusciva ad essere così…accidenti! Non ricordava bene la definizione! In ogni caso, si trattava di qualcosa in grado di azzerare la sua voglia di litigare.

- Perdonato...per ora. Ma la prossima volta che oserai paragonarmi a Sasuke ti ucciderò facendoti il solletico!-

Dopo tanti indugi, finalmente, sul volto di Naruto comparve un leggero sorriso. Il più radioso che Sai avesse mai visto. Strano, ma ora anche lui aveva voglia di sorridere. Per la prima volta, gli occhi del moro s'illuminarono; a Naruto non sfuggì il primo vero sorriso di Sai. Non si aspettava che fosse così bello: impossibile non infatuarsi a prima vista di quegli occhi neri, scuri eppure luminosi come una stella. Naruto si strinse al petto caldo dell'amico, che lo osservava stupito.

- Mi fa piacere sapere che non sei più arrabbiato con me. Stai anche migliorando i tuoi rapporti sociali, devo farti i complimenti!- scherzò Naruto. In risposta il moro lo abbracciò di nuovo. Naruto si sistemò meglio tra le sue braccia, accoccolandosi sul torace del moro. Quest'ultimo, in risposta, iniziò ad accarezzare la morbida chioma dorata, con gesti lenti ed estremamente rassicuranti. Naruto si rilassò completamente tra le braccia dell'amico, abbandonandosi ad un sonno ristoratore finalmente privo di incubi. Il moro continuò ad accarezzare la testolina dell'amico assorto nei suoi pensieri.

"Non pensavo che fosse così gratificante prendersi cura di te, Naruto…mi sento…sereno, credo. Però mi sento anche un po' strano…non so come spiegarlo. Mi sento bruciare quando sorridi agli altri. Mi pare che il libro la definisse gelosia, ma non ne sono sicuro. E mi sento bene solo quando li rivolgi a me. Vorrei tanto capire cosa mi sta succedendo. Forse dovrei chiedere a qualcuno più esperto in materia. Magari la racchia dai capelli rosa riesce a capire che cosa mi prende. Quando tornerà devo ricordarmi di chiederglielo. Magari sto semplicemente covando un'influenza…"

Presto il sonno colse anche Sai, che si addormentò con mille pensieri che gli turbinavano per la mente.

 

NEL PROSSIMO EPISODIO:

Sai, prendere per la gola la persona che ti piace non significa strangolarla! Quello che il maestro Kakashi intendeva dire è che devi conquistarla offrendole i suoi piatti preferiti, dopo averli cucinati con tanto amore! Siamo sicuri che la conquisterai!

…Se la caverà Naruto o avrà bisogno di una lavanda gastrica? Se così fosse, sarebbe una fortuna nella sfortuna, perché si trova già in ospedale! Muhahahahaha!!!

  
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