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Autore: drunkonlove    18/01/2013    0 recensioni
-Uno Shirley Temple per favore.- disse Debby appoggiando i gomiti sul bancone del bar.
-Per me un Long Island.- disse Tom sistemandosi accanto a Debby.
-Arrivano subito.- disse il barista.
-Stai benissimo.- disse Tom cingendo la vita di Debby con un braccio -Sei stupenda, togli il fiato.- le sussurrò all'orecchio facendola rabbrividire.
-Grazie.- disse Debby con voce flebile.
Ecco perchè non voleva andare a quella stupida sfilata, ci sarebbe stato Tom e ci sarebbe stato anche Nathan, e non aveva la minima idea di come avrebbe gestito la cosa.
-E' da tutta la sera che ti fisso, non riesco a staccarti gli occhi di dosso.- disse Tom lasciandole una scia di baci sul collo.
-Non qui Tom.- disse Debby nel tentativo di respingerlo.
-Natahn non dovrebbe lasciare sola una ragazza così bella.- le sussurrò Tom riprendendo a lasciarle delicati baci sul collo.
-Ecco a voi.- disse il barista posando sul bancone davanti ai ragazzi i due drink.
-Grazie.- sorrise Debby.
-Andiamo in un posto dove possiamo stare io e te soli?- chiese Tom sorridendole maliziosamente.
-Non credo sia il caso.- disse Debby bevendo un sorso del suo drink.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness , Max George, Nathan Sykes , Siva Kaneswaran , Tom Parker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CI CONOSCIAMO?



 Quando Debby entrò in cucina l’orologio appeso al muro vicino alla porta d’ingresso segnava le dieci e trentacinque. Fuori il cielo era nuvoloso e di lì a poco probabilmente sarebbero scese le prime gocce di pioggia.
-Quando ti serve qualcosa ovviamente non lo trovi mai.- disse Debby frugando qua e là nei vari cassetti della casa.
Debby andò in camera sua e prese dal comodino il suo i-Phone poi compose il numero del padre.
-Ciao tesoro, hai bisogno?-
-Sai per caso dove posso trovare un ombrello? In casa nostra intendo.-
-Prova a guardare dietro la porta di camera mia, dovrebbero essercene due.-
-Grazie. Buon lavoro.-
-Ciao Debby.-
Dopo aver preso con sé l’ombrello e la borsa Debby uscì di casa. Quella mattina sarebbe andata in cerca di un lavoretto, così giusto per non stare seduta sul divano o distesa sul letto tutto il giorno e poi magari avrebbe anche potuto incontrare nuove persone con cui costruire un buon rapporto d’amicizia. Leggendo gli annunci sul giornale del giorno prima Debby aveva trovato l’indirizzo di un ristorante che non doveva distare moltissimo da casa sua, tre o forse quattro fermate di metro. Dopo aver frugato un po’ nella borsa Debby tirò fuori un pezzettino di carta sul quale si era annotata l’indirizzo e il nome del ristornate, poi entrò in un negozio di alimentari per chiedere informazioni.
-Buongiorno.-
-Buongiorno. Mi scusi, potrei chiederle un’informazione?-
-Certo.-
-Ecco, saprebbe dirmi a quale fermata della metro dovrei scendere per arrivare a questo ristorante?- chiese Debby mostrando alla signora il pezzetto di carta.
-Ce l’hai la mappa della metropolitana di Londra?-
-Sì, eccola.- disse Debby porgendole la mappa.
-Devi prendere questa linea qui e poi scendi alla terza fermata, comunque non è molto distante nemmeno dalla quarta fermata.- disse la signora mostrando con il dito il percorso sulla mappa.
-Grazie infinite.- disse Debby ritirando in borsa il foglietto di carta e la mappa.
-Di niente, figurati.-

-Ecco, dovrebbe essere questo.- disse Debby tenendo tra le mani il pezzettino di carta e guardando l’insegna sopra la porta davanti a lei.
Dopo qualche istante di esitazione Debby decise di entrare nel locale.
-Buongiorno.-
-Buongiorno, sono qui per il lavoro, ho visto l’annuncio sul giornale ieri.-
-Mi segua.-
Debby seguì il cameriere fino a quando non si trovarono davanti a una rampa di scale.
-E’ la prima porta a destra.-
-Grazie.-
Debby salì le scale e arrivata davanti alla porta bussò.
-Avanti.-
-Buongiorno.-
-Ciao, prego siediti.- disse l’uomo davanti a lei sorridendo -Sei qui per il lavoro immagino.-
-Esatto.-
-Bene. Quanti anni hai?-
-Diciotto, quasi diciannove.-
-Come la mia Charlie.- disse l’uomo annotando qualcosa su un foglio. -Quindi hai finito la scuola da poco, giusto?-
-Già. Ho fatto l’esame di maturità in Italia quest’anno.-
-In Italia?- chiese incuriosito l’uomo.
-E’ una lunga storia. In breve comunque mi sono trasferita in Italia più di due anni fa e ho finito lì le scuole poi a fine agosto sono tornata a Londra da mio padre … sa i miei hanno divorziato.-
-Mi dispiace.-
-Ormai è una cosa superata.-
-Sono felice per te. Quindi immagino che tu non abbia mai lavorato.-
-No, mai. Vede mia madre e mio padre ecco, come dire, stanno bene economicamente e io ho sempre avuto tutto quello che desideravo senza troppi problemi. Adesso peò ho voglia di nuove esperienze.-
-Mi sembri una ragazza sveglia. Il lavoro è tuo.-
-Grazie.-
-Inizierai lunedì alle undici, questo è il foglio con gli orari.- disse l’uomo porgendole il foglio su cui aveva annotato qualcosa poco prima -Adesso se vuoi puoi andare di sotto a conoscere i tuoi colleghi.- disse l'uomo alzandosi per andare ad aprire la porta e uscire.
Debby seguì il proprietario e uscì a sua volta dall'ufficio, proprio in quell'istante il suo telefono squillò.
-Mi scusi.- disse Debby fermandosi sul primo scalino.
-Rispondi pure, io ti aspetto di sotto.- disse l'uomo sorridendole.
-Hey Nate.- rispose Debby.
-Ciao Debby, come stai?-
-Bene, bene ... tu?-
-Così ... che stai facendo?-
-Ho appena finito di parlare con il proprietario di un ristorante, ho avuto il lavoro.-
-Allora dobbiamo festeggiare.-
-Per così poco?-
-Era un modo diverso per chiederti di uscire.-
-Capito.- sorrise Debby -E quando sarebbe?-
-Allora accetti?- chiese Nathan sorpreso.
-Certo, mi fa piacere.-
-Questa sera, in una specie di pub del centro.-
-Ottimo.-
-Passo da te alle nove.-
-Mi farò trovare pronta.-
-Ciao Deb.-
-Ciao Nate ... e grazie.- disse Debby riattaccando.
Debby scese le scale e raggiunse il proprietario.
-Eccomi.- disse riponendo il foglio con gli orari nella borsa.
-Laggiù ci sono i tuoi nuovi colleghi.- disse l'uomo indicando un bancone dietro al quale stavano un ragazzo e una ragazzo, dovevano avere entrambi più o meno l'età di Debby -Se vuoi puoi andare a conoscerli.-
-Certo.- sorrise Debby -Grazie di tutto.- aggiunse stringendo la mano dell'uomo.
Debby percorse il salone e arrivata davanti al bancone si fermò.
-Tu devi essere Debby, giusto?- disse sorridendole una ragazza più o meno alta come lei, portava lunghi capelli color miele e aveva grandi occhi colore dell'oceano.
Quel volto era familiare a Debby, era convinta di averla vista da qualche parte, ma si chiedeva dove visto che era a Londra solo dall'inizio del mese.
-Esatto.-
-Piacere, io sono Charlotte, ma tutti qui mi chiamano Charlie.- disse la ragazza stringendo la mano di Debby -E lui è James.- disse indicando il ragazzo seduto sul bancone.
-Jay, mi chiamo Jay.- disse il ragazzo saltando giù dal bancone -Piacere di conoscerti Debby.- aggiunse stringendole la mano.
-Piacer...- Debby si interruppe e rimase qualche secondo a fissare il viso del ragazzo -Tu ... tu sei il cretino del parco.-
-Ah ... già, il parco.- disse Jay imbarazzato passandosi una mano dietro la testa -Ti chiedo ancora scusa per me e anche per Tom ... ma non potremmo ricominciare da zero?-
-Potremmo ...- disse Debby sorridendogli.
-Ciao bella straniera, io sono Jay.- disse il ragazzo porgendole la mano.
-Ma che fai?- chiese Debby perplessa.
-Ricomincio da capo.- sorrise il ragazzo.
-Ciao ricciolo, io sono Debby.- disse Debby ridendo e stringendo la mano a Jay.
-Debby ... questo nome non mi è nuovo ... e nemmeno tu.- disse Charlie scavalcando il bancone -Debby ... Debby George?- chiese indicandola.
-Sì ... ma come fai a ... aspetta ...- disse Debby fermandosi a guardare la ragazza.
Le due ragazze si scambiarono un'occhiata e poi si abbracciarono.
-Ma ... cosa sta succedendo?- chiese Jay osservando perplesso la scena.
-Lei, lei è Debby sai quell'amica di cui ti avevo parlato, quella che si era trasferita in Italia.-
Jay annuì.
-Non è fantastico che sia qui?- chiese guardandolo.
-E' meraviglioso.- disse Jay sorridendo, Debby e Charlie sembravano davvero felici di essersi ritrovate.
-E' passato un sacco di tempo, dobbiamo raccontarci un milione di cose.- disse Debby sedendosi su uno sgabello del bar.
-Hai ragione,devi spiegarmi perchè sei tornata.- disse Charlie sedendosi accanto a lei -Ti va di restare un po' qui?-
-Certo.- rispose Debby sorridendo -Così possiamo iniziare a raccontarci una parte.-

Quando Debby rientrò a casa erano circa le sette e trenta e suo padre era già ai fornelli.
-Ciao tesoro.-
-Ciao papà, tutto bene al lavoro?-
-Tutto bene, grazie. E tu sei riuscita a ottenere il lavoro?-
-Sì.- disse Debby felice -E sai cosa?-
-Dimmi.-
-Ho rincontrato Charlotte, ti ricordi di lei, vero?-
Suo padre annuì.
-Lavora anche lei lì, suo padre è il proprietario.-
-Che ne dici se mi racconti tutto davanti a un bel piatto di pasta?- propose il padre.
-Mi sembra un'ottima idea.- disse Debby togliendosi la giacca.

Dopo aver cenato con il padre Debby andò in camera sua per scegliere l'outfit adatto, ma sarebbe stata un'impresa ardua in mezzo a tutto quel disordine.
-Se mettessi a posto non sarebbe meglio?- chiese il padre affacciandosi nella stanza della figlia.
-Hai perfettamente ragione ... domani mattina metto tutto in ordine, gli armadi sono fatti per quello, no?-
-Già ... a che ora hai detto che passa a prenderti quel Nathan?- chiese il padre entrando nella stanza.
-Verso le nove.- rispose Debby guardando un paio di pantaloni.
-Dice che sale per un caffè?-
-Papà!- esclamò Debby guardandolo male.
-Ok, ok non mi intrometto più.- disse il padre uscendo dalla stanza.
Una volta sola Debby iniziò a frugare nelle valigie ancora piene sperando di trovare l'abito adatto nel minor tempo possibile. Alla fine optò per un paio di leggins con stampe tribali nere racchiuse in delle fasce dai colori più svariati, una morbida camicia bianca semitrasparente e un paio di biker boots borchiati. Prima di vestirsi però Debby decise di farsi una doccia veloce.
-Papà io faccio la doccia.- disse la ragazza entrando in bagno -Stai attento al campanello.- aggiunse aprendo il getto della doccia.
-Tranquilla.- le sorrise il padre distogliendo per un attimo lo sguardo dal giornale.
Debby entrò sotto il getto caldo della doccia e si rilassò per una decina di minuti.
-E' già arrivato?- chiese Debby uscendo dal bagno avvolta nel suo accappatoio.
-Non ancora.- rispose il padre ripiegando il giornale per poi posarlo sul tavolino.
La ragazza entrò in camera sua e indossò gli abiti che aveva scelto precedentemente, mentre si stava infilando i biker boots il campanello suonò. Debby corse velocemente al citofono e disse al ragazzo che tempo cinque minuti e sarebbe scesa.
-La giacca non la prendi?- chiese il padre vedendola uscire dalla stanza con solo la borsa e la sciarpa in mano.
-Che sbadata, me ne ero scordata.- rispose Debby tornando in camera a prenderla -Grazie.- aggiunse tornando in cucina e indossandola.
-Buona serata.- disse il padre aprendole la porta.
-Grazie.- disse Debby scendendo i primi gradini -Anche a te.-
La ragazza percorse velocemente le scale e uscita dal palazzo si trovò di fronte Nathan.
-Ciao.- disse il ragazzo sorridendole -Come stai?- chiese aprendole la portiera dell'auto.
-Bene, grazie.- rispose Debby salendo in auto -E tu?- aggiunse chiudendo lo sportello.
-Non c'è male.- rispose il ragazzo prendendo posto in auto -Musica?- chiese guardandola.
Debby sorrise e Nathan accese la radio, dopo pochi secondi partirono le note di Numb di Usher, Debby sapeva quella canzone a memoria e così iniziò a canticchiarla.
-Sei brava.- disse Nathan svoltando a sinistra a un semaforo.
-Grazie.- disse Debby sorridendogli -Ma ti assicuro che il mio fratellone è molto più bravo di me.-
-Quindi hai un fratello ...-
-Già .- disse Debby osservando il gioco di luci della Londra notturna.
-Me lo presenterai, vero?- chiese Nathan rallentando in prossimità di un incrocio.
-Un girno.-
-Siamo arrivati.- disse il ragazzo parcheggiando in una piccola via.
Debby scese dall'auto e si fece guidare da Nathan per arrivare al pub di cui le aveva accennato quella mattina.
-Hey Nate.- disse un ragazzo moro, piuttosto alto e con la pelle olivastra avvicinandosi a Nathan per poi battergli un sonoro cinque -Piacere, io sono Siva.- disse rivolgendosi poi a Debby e porgendole la mano.
-Piacere mio, io sono Debby.- disse sorridendogli.
Quel ragazzo era davvero bello, avevo un viso stupendo e un fisico perfetto, Debby pensò che doveva sicuramente fare il modello, o forse l'attore.
-Lei invece è Nareesha, la mia ragazza.- disse Siva indicando la ragazza che stava in piedi accanto a lui.
-Piacere.- le sorrise Nareesha.
-Piacere Debby.-
-Hey bro, come va?- chiese un ragazzo alto più o meno come Nathan entrando nel locale.
-Ciao Parker.- disse Siva abbracciandolo.
-Sykes, buonasera.- disse il ragazzo salutandolo con un cenno della mano -E lei sarebbe?- chiese indicando Debby.
-Debby.- disse la ragazza porgendogli la mano.
-Ah ... la ragazza del parco, giusto?- chiese Tom passandosi una mano fra i capelli.
-Esatto.- rispose Debby.
-E' un piacere conoscerti bellezza.- disse il ragazzo sorridendole maliziosamente -Io sono il grande Tomhas Anthony Parker.-
-Sera gente!- esclamò Jay entrando nel locale seguito da Charlotte.
-Sera Jay.- dissero in coro Siva, Tom e Nathan.
-Ciao ragazzi.- disse Charlie salutando con la mano.
Anche Charlie e Jay erano arrivati, adesso i ragazzi erano al completo. Siva propose di prendere posto nel locale e tutti lo seguirono verso un tavolo abbastanza grande dove, una volta seduti, ordinarono da bere.

Era circa mezzanotte, si stavano divertendo tutti parecchio, Jay e Siva avevano lasciato il tavolo da una decina di minuti e si erano lanciati in improbabili passi di danza sulla piccola pista da ballo del locale.
-Guarda come si divertono quei due.- disse Nareesha indicando Siva e Jay -Sono matti.-
-Mi fanno troppo ridere, sono dei pessimi ballerini.- disse Charlie sorridendo -Sopratutto Jay, non sa proprio muoversi.-
-Che dici, vado a insegnargli qualche passo?- chiese Nareesha guardandola.
-Direi che è meglio se non vuoi che li buttino fuori dal locale.- rispose ridendo Charlie.
-Io vado al bar, voi ragazze volete qualcosa?- chiese Nathan alzandosi dalla sedia.
-No, grazie.- risposero Debby e Charlie.
-Ok.- disse Nathan allontanandosi.
Appena Nathan sparì tra la folla Tom si fiondò accanto a Debby sorridendole.
-Ti va di ballare?- le chiese scostandole una ciocca di capelli dal viso.
-No.- rispose Debby senza guardarlo negli occhi.
-Peccato ...- disse Tom dispiaciuto -Sai, sei davvero una bella ragazza.- aggiunse posandole una mano sulla coscia.
-Ho bisogno di una boccata d'aria.- disse Debby alzandosi dalla sedia per poi dirigersi verso l'uscita del locale.
-Sei il solito cretino.- disse Charlie lanciandogli un'occhiataccia -Perchè devi provarci con tutte?-
Senza nemmeno dargli il tempo di rispondere Charlie si alzò dalla sedia e, presa la giacca, raggiunse Debby all'esterno del locale.
-Hey.- disse Charlie sedendosi accanto all'amica sulla panchina.
-Quel Tom mi dà terribilmente sui nervi.-
-Sei proprio sicura?-
-Cosa intendi?-
-Secondo me un po' ti piace.-
-Quanto sei scema!- disse ridendo Debby -Dai, non è il mio tipo.-
-Però ti piace.- disse Charlie scompigliandole i capelli.
-Charlie!- la rimproverò Debby.
-Devi ammettere che Parker ha il suo fascino.-
-Forse per te ...- disse Debby alzandosi dalla panchina -Torniamo dentro?-
-Ti manca già il nostro Parker, eh?-
-Cosa devo fare per farti smettere?- chiese Debby guardando l'amica.
-Dire che è sexy.- rispose ridendo Charlie.
-Non è male ... posso dirti solo questo, ti accontenti?- chiese aprendo la porta del locale, lasciando passare Charlie prima di lei.
-Sì, direi che mi accontento.- disse Charlie abbracciandola.
Debby e Charlotte tornarono nel locale e si unirono a Jay, Siva e Nareesha, raggiungendoli sulla pista da ballo per scatenarsi nelle danze.









hey bella gente ;) scusate tantissimo per il ritardo, credevo ci avrei messo meno *occhi dolci* sorry ... volevo ringraziare chi segue la storia e che l'ha messa tra le preferite/ricordate e ovviamente ringrazio tutti quelli che hanno la pazienza di leggere :) che dire, questo capitolo non mi convince molto comunque ... nel prossimo arriverà Max da Ibiza, spero di riuscire a metterlo in fretta :D grazie mille a tutti e ... se vi va lasciate anche solo una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate della storia ... e ultimo, giuro che poi chiudo ;) se volete sono su twitter @HugMeJay ;) much love a tutti :*

  
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