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Autore: drunkonlove    09/01/2013    2 recensioni
-Uno Shirley Temple per favore.- disse Debby appoggiando i gomiti sul bancone del bar.
-Per me un Long Island.- disse Tom sistemandosi accanto a Debby.
-Arrivano subito.- disse il barista.
-Stai benissimo.- disse Tom cingendo la vita di Debby con un braccio -Sei stupenda, togli il fiato.- le sussurrò all'orecchio facendola rabbrividire.
-Grazie.- disse Debby con voce flebile.
Ecco perchè non voleva andare a quella stupida sfilata, ci sarebbe stato Tom e ci sarebbe stato anche Nathan, e non aveva la minima idea di come avrebbe gestito la cosa.
-E' da tutta la sera che ti fisso, non riesco a staccarti gli occhi di dosso.- disse Tom lasciandole una scia di baci sul collo.
-Non qui Tom.- disse Debby nel tentativo di respingerlo.
-Natahn non dovrebbe lasciare sola una ragazza così bella.- le sussurrò Tom riprendendo a lasciarle delicati baci sul collo.
-Ecco a voi.- disse il barista posando sul bancone davanti ai ragazzi i due drink.
-Grazie.- sorrise Debby.
-Andiamo in un posto dove possiamo stare io e te soli?- chiese Tom sorridendole maliziosamente.
-Non credo sia il caso.- disse Debby bevendo un sorso del suo drink.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jay McGuiness , Max George, Nathan Sykes , Siva Kaneswaran , Tom Parker
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'APPUNTAMENTO



 -Buongiorno Londra!- esclamò Debby spalancando la finestra di camera sua -Anche oggi è una bellissima giornata come vedo.-
-Ringrazia che non piove.- disse il padre camminando a passo veloce nel corridoio.
-Non sei ancora uscito?- chiese Debby sorpresa che il padre fosse ancora a casa -Sono già le nove.-
-Sono un po’ in ritardo …- rispose il padre bevendo velocemente il suo caffè -Ma per fortuna il primo cliente arriva alle dieci.-
Mentre il padre correva avanti e indietro cercando alcuni documenti e l’ombrello Debby si distese sul divano accendendo la TV.
-Ci vediamo a pranzo tesoro.- disse il padre entrando in cucina.
-Buon lavoro papà.- disse Debby tenendo gli occhi fissi sullo schermo della televisione.
-Grazie.- rispose il padre uscendo dall’appartamento.
-Uff … anche oggi è prevista pioggia.- disse Debby sbuffando -Però un giretto prima che inizi a piovere magari riesco a farlo.-
Debby si alzò dal divano e andò in camera sua, sollevò la valigia da terra e la appoggiò sul letto, poi iniziò a buttare vestiti in giro per tutta la camera in cerca di qualcosa da mettersi.
-Prima o poi dovrò disfare la valigia e mettere tutto nell’armadio.- disse Debby guardando la stanza piena di vestiti. -Ecco dov’erano finiti!- esclamò tenedno in mano un paio di jeans scuri stracciati.
Per completare il look Debby optò per un maglione color cammello e un paio di Vans nere.
-Spero non piova, non ho voglia di prendere l’ombrello.- disse Debby infilando nel bauletto Louis Vuitton il suo i-Phone.
Aprì velocemente la borsa per assicurarsi che ci fosse tutto poi uscì chiudendo a chiave la porta.
 
Il suo i-Phone segnava le dieci e trentacinque quando le prime gocce di pioggia iniziarono a cadere sulle strade di Londra.
-Cavoli! La pioggia proprio non ci voleva.- disse Debby cercando riparo sotto un portone.
-Hey! Che sorpresa! Non credevo sapessi dove abito.- disse un ragazzo uscendo dal portone.
-Nathan?- chiese Debby guardando il ragazzo.
-Sì, sono io.- rispose Nathan sorridendole.
-Ciao … no, non sono una stalker, stai tranquillo. E’ solo che ha iniziato a piovere e non ho portato l’ombrello.-
-Io ce l’ho …- disse Nathan infilando le chiavi in tasca.
-Vuoi sfottere?- chiese Debby guardando il ragazzo dritto negli occhi.
-Non mi permetterei mai.- disse Nathan aprendo l’ombrello.
-E’ meglio per te che sia la verità.- disse Debby con lo sguardo fisso sullo schermo del suo i-Phone.
-Cosa guardi?- chiese Nathan incuriosito.
-Sto guardando su un sito meteo le previsioni, vorrei sapere quando smette di piovere.- rispose Debby sempre con lo sguardo incollato al cellulare.
-Non fidarti dei siti … e poi siamo a Londra, è normale che piova.- disse Nathan ridendo -Tu non sei di qui, altrimenti porteresti sempre con te un ombrello.-
-Diciamo che devo riabituarmi a Londra … ma è una lunga storia e presumo che tu debba andare a lavorare.- rispose Debby sorridendo a Nathan e mettendo una mano sotto la pioggia per constatarne l’intensità.
-Attacco sempre alle cinque di sera, stavo uscendo a fare un giro, giusto per non stare sul divano a guardare la TV tutto il giorno.-
-Anche io sono uscita per lo stesso motivo.-
-Non voglio sembrare troppo invadente …- disse Nathan sorridendole -Ma se andassimo a fare un giro insieme?-
-E’ che mio padre mi aspetta per pranzo e insomma …-
-Se non ti va non c’è problema.- disse Nathan sorridendo -Non sentirti obbligata.-
-Però mi farebbe piacere.- rispose Debby sorridendogli –E se andassimo anche a pranzo insieme? Insomma l’ora di pranzo non  poi così lontana.-
-Se va bene per te allora è perfetto anche per me.- disse Nathan invitando la ragazza a stare sotto il suo ombrello con un cenno della mano.
-Grazie.- disse Debby infilandosi sotto l’ombrello accanto a Nathan.
Debby riprese dalla tasca il cellulare e inviò al padre un messaggio:”Oggi non torno per pranzo, sono con un amico, non preoccuparti. Ti voglio bene.”.
-Allora, adesso di tempo ne abbiamo, perché non mi racconti la tua lunga storia?-
-Se proprio ci tieni …- disse Debby guardandolo intensamente negli occhi –Io sono nata qui a Londra e ho vissuto qui con mio fratello e i miei genitori fino a due anni fa circa, quando i miei hanno divorziato e io mi sono trasferita a Ferrara, in Italia, con mia mamma.-
-E come mai ora sei tornata? Ti sei stancata dell’Italia?-
-Beh … a dire il vero non lo so nemmeno io.- rispose Debby perplessa -Insomma, ho finito il liceo e boh … non avevo molta voglia di iniziare subito l’università … così mia mamma mi ha suggerito di tornare a Londra per un anno e stare un po’ con mio fratello e mio papà.-
-E tu hai accettato.-
-Esatto …- disse Debby sorridendo -Solo che arrivata qui mi sono un po’ pentita. Voglio dire, non che Londra sia brutta, però piove sempre …-
-Siamo a Londra baby!- disse Nathan ridendo.
-Adesso però voglio sapere un po’ di te.-
-Uh … beh … cosa posso dirti, sono un normale ragazzo inglese di diciannove anni che lavora in una pizzeria da asporto cinque sere a settimana, vive con i genitori e ha degli amici.-
-Simpatici i tuoi amici …- disse Debby sorridendo.
-Ti assicuro che sono veramente simpatici. Solo che Tom ecco, lui ci prova un po’ con tutte.-
-Ma dai, davvero? Sembrava un ragazzo così serio l’altro giorno al parco.- disse Debby ridendo
-Sei una ragazza divertente.- disse Nathan fermandosi e guardandola negli occhi -Mi trovo davvero bene con te.-
Debby sorrise un po’ imbarazzata, in fondo si erano appena conosciuti.
-Allora, ti porto a fare un giro turistico per Londra?- chiese Nathan tornando a camminare.
-Trovo che sia un’ottima idea.-
 
-Eccoci.- disse Nathan aprendole la porta -Questo è il ristorante di qui ti avevo parlato, ci venivo spesso con i miei, è un posto carino e tranquillo.-
-Grazie.- disse Debby entrando -E’ davvero carino, mi piace!-
Debby e Nathan vennero accompagnati da un cameriere al secondo piano del ristorante dove vennero fatti accomodare a un tavolo vicino alla vetrata, con una discreta vista su quella parte di Londra.
-Allora … ristorante italiano, cosa mi consigli?- chiese Nathan aprendo il menù.
-Qualsiasi cosa, tanto è tutto buonissimo!- rispose Debby aprendo a sua volta il menù.
-Ok, allora io ho scelto.-
-Cosa prendi?- chiese Debby incuriosita.
-Lasagne.- rispose Nathan chiudendo il menù e appoggiandolo sul tavolo.
-Ottima scelta! Le prendo anche io.-
-Buongiorno, ditemi.- disse il cameriere.
-Due lasagne e una bottiglia d’acqua frizzante.-
-Grazie.- disse il cameriere avviandosi verso la cucina.
 
-Piove ancora …- disse Debby sbuffando.
-Tanto abbiamo l’ombrello.- disse Nathan aprendole la porta del ristorante -E poi casa mia non è molto distante da qui cinque minuti al massimo. Se ti va puoi salire.-
-E’ che non voglio disturbare.-
-Non disturbi affatto.- disse Nathan sorridendole -Inoltre i miei sono fuori città tutta la settimana per lavoro.-
-Povero cucciolo, sei a casa tutto solo.- disse Debby con tono scherzoso.
-Beh … tutto solo non direi.- disse Nathan cercando di incuriosire Debby.
-E chi c’è con te?-
-Da oggi ci sei tu.- disse Nathan sorridendole -Sono solo due giorni, ma mi accontento.-
-Dai, scemo.- disse Debby tirandogli un pugno sulla spalla.
-Ahi … che dolore.- disse Nathan ridendo.
-Io non sarò forte … ma nemmeno tu mi sembri in grado di sollevare un’auto.-
-Ok, tregua.- disse Nathan fermandosi davanti al portone di casa sua -Allora sali?-
-Se proprio insisti … poi piove ancora e non ho l’ombrello per tornare a casa.-
-Posso chiederti una cosa?- disse Nathan aprendo il portone ed entrando.
-Certo.- disse Debby sorridendogli.
-Posso considerare questa uscita come un primo appuntamento?- chiese Nathan fermandosi davanti a lei e guardandola negli occhi.
-Oh … beh, direi di sì.-
-Bene. Quarto piano, scale o ascensore?-
-Scale.-
Dopo aver salito quattro piani di scale Nathan e Debby entrarono nell’appartamento del ragazzo: era spazioso e ben arredato e aveva un’aria accogliente. Subito Debby si sentì a casa.
-Davvero carino.-
-Grazie. L’ha arredato tutto mia mamma recuperando mobili qua e là.-
-Ha buon gusto tua mamma.-
-Allora, che si fa?- chiese Nathan togliendosi la giacca e appoggiandola su una sedia.
-La casa è la tua … decidi tu.-
-Non so … era giusto per stare un po’ insieme.-
-Beh, allora potremmo guardare un po’ di TV, così stiamo insieme e se i programmi che ci sono ci annoiano parliamo.-
-Non ci avevo pensato.-
-Eh, ma io sono un livello sopra gli altri.- disse Debby ridendo.
-Sei bellissima quando ridi.- disse Nathan sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio sinistro.
-Grazie.- disse Debby sorridendogli.
-Allora, ci mettiamo comodi sul divano?-
-Oh yes!- disse Debby posando la borsa sul tavolo.
-Che guardiamo?- chiese Nathan buttandosi tra i cuscini del divano.
-Quello che trasmettono a quest’ora.-
-No, davvero? Pensavo potessimo guardare quello che trasmetteranno fra mille anni.- disse Nathan ridendo e facendo posto a Debby sul divano.
Nathan accese la televisione sul canale dello sport dove stavano trasmettendo una vecchia partita di campionato tra Chelsea e Manchester United. I due ragazzi erano seduti sul divano l’uno accanto all’altra e ogni tanto si scambiavano dolci sguardi accompagnati da sorrisi. Dopo alcuni minuti Nathan decise di buttarsi e così avvolse le spalle di Debby con il suo braccio e intrecciò la sua mano con  quella della ragazza, Debby allora appoggiò la testa sul suo petto e strinse la mano del ragazzo.  Così abbracciati i due ragazzi finirono per addormentarsi poco tempo dopo, non accorgendosi che la pioggia aveva cessato di cadere e che ormai si stava facendo buio.
 
-Che ore sono?- chiese Debby aprendo gli occhi e guardando Nathan.
-Le cinque e mezza.- ripose il ragazzo continuando ad accarezzarle i capelli.
-Nate, ma tu non iniziavi a lavorare alle cinque?- disse Debby sciogliendo la sua mano da quella di Nathan e mettendosi seduta.
-Cavoli! Hai ragione, sono in super ritardo.- disse Nathan alzandosi dal divano e correndo in camera a prendere la giacca.
-Nate?-
-Che c’è?-
-La giacca è qui sulla sedia.- disse Debby prendendo la sua borsa dal tavolo.
-Uh … grazie.-
-E’ stata una bella giornata.- disse Debby avvicinandosi alla porta.
-Sono contento che ti sia piaciuta.- disse Nathan aprendo la porta.
I due ragazzi uscirono dal’appartamento e, per fare più in fretta, questa volta presero l’ascensore.
-Grazie di tutto.- disse Debby avvicinandosi a Nathan e schioccandogli un bacio sulla guancia.
-Grazie a te di aver accettato.- disse Nathan abbracciandola.
-Ciao Nate.-
-A presto Deb.- disse Nathan salutandola con un cenno della mano.
Debby rimase qualche istante ferma davanti al portone guardando Nathan correre e allontanarsi tra le vie affollate di una Londra che stava tornando a casa dal lavoro.
 
-Buonasera tesoro.- disse il padre entrando in casa -Tutto bene oggi?-
-Benissimo .. cioè bene, direi.-
-Benissimo? Ho sentito bene?- chiese il padre mettendo le bistecche sul fuoco -Chi è il fortunato che ha conquistato il tuo cuore?-
-Papà!- esclamò Debby guardandolo male.
-Scusa.-
-Comunque si chiama Nathan, è l’unica cosa che per ora mi va di rivelarti.-
-Va bene, lo so che dovrei starne fuori, però ti voglio bene e dopo la storia con Markus …-
-No, non pronunciare il nome di quel traditore!- disse Debby sedendosi a tavola.
-D’accordo.- disse il padre portando in tavola le bistecche -Adesso mangiamo, che è meglio.-
Dopo aver cenato Debby andò dritta in camera sua e si infilò sotto le coperte ripensando alla bellissima giornata passata con Nathan. Erano ormai una decina di mesi che non usciva più con un ragazzo, dopo quello che le era successo in Italia aveva preferito tenersi alla larga dai ragazzi, ma Nathan era diverso.








my space... Heyla bella gente (?) scusate se non mi sono presentata lo scorso capitolo *fa gli occhi dolci per farsi perdonare* comunque l'ho fatto ora ;) spero vi piaccia la storia e se vi va lasciate una piccola recensione :) che dire di altro, se volete sono su twitter, mi chiamo @HugMeJay come qui ;) se mi seguite ricambio :) BYEEEEEEEE
  
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