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Autore: I_Am_Myself    19/01/2013    2 recensioni
Un ragazzo. Dei genitori. Nuovi amori. Nuovi incontri:
Questa storia racconta d'un ragazzo che, dopo aver perso la propria famiglia in circostanze misteriose, si trasferisce dalla bellissima New York alla romantica Venezia.
Sono qui che incominciano i nuovi amori e, perché no, anche nuovi guai...
Se ve lo state chiedendo, no, non è una storia fuori dal comune; non è una storia fantastica, e, forse, la trama è noiosa, forse la grammatica non va bene; forse appena l'aprirete non vi piacerà, ma vi prego, se volete, leggete e commentate, grazie :)
Bye da Lory110
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Angolo autore:
Eccomi! facciamo una cosa: da ora in poi non vi dirò più se il capitolo sarà extra poiché, come ho già detto, quelli erano i capitoli previsti fino ad allora. Invece, ora, come sapete, continuo ad inventare cose nuove. E, per tanto, voglio tornare ai momenti tristi, ai momenti iniziali, ai primi quattro capitoli. Già, come andrebbero le cose se succedesse qualcosa ad uno dei protagonisti (Robert, Elizabeth), o ad uno dei co-protagonisti (Martina, Den)? Scopritelo in questo nuovo capitolo. La sorpresa a fine capitolo... Sì, avete capito bene, o se non l'avete ancora capito, il capitolo è diviso in due parti. A sostenere questa mia tesi c'è il fatto che i capitoli stanno diventando troppo "dolci", troppo!

Ps: Kristina, continua così. Le tua storia si sta evolvendo e migliorando, forse, molto probabilmente in uno dei prossimi cinque capitoli, ti farò un po' di pubblicità.

Vi saluto. Eccovi il prossimo capitolo:

Plans for the Summer holiday, what if?

La scuola era ormai finita.

I ragazzi stavano preparando le valigie. Perché? Perché Den, per una volta, aveva avuto una splendida idea: una vacanza insieme.

Certo, era solo per una settimana, ed, inoltre, nessuno di loro voleva considerarla ancora una vera e propria vacanza. Quello era solo l'inizio poiché ognuno di loro, con la propria famiglia, dopo, sarebbe andato in posti fantastici.

Intanto, poiché i ragazzi avevano lavorato duramente per tutto Giugno, fino a terminare quasi tutti i loro compiti, i loro genitori vollero premiarli. Fu per questo che Den, quando i genitori di tutti e quattro li radunarono e dissero loro - Visto che avete fatto un gran bel lavoro, vogliamo premiarvi, perciò scegliete un qualche premio che volete e ditecelo. Basta che non esagerate! -, rispose: -Una vacanza insieme! -. A tutti sembrò una buona idea e, così, i grandi del gruppo affittarono due camere in un albergo a quattro stelle nel Lazio, a Fornia, una città vicino al bel litorale laziale.

Sarebbero partiti il giorono dopo.

La sera seguente tutte le quattro famiglie si ritrovarono all'aeroporto di Venezia. Avrebbero preso l'aeroporto per andare a Roma, per poi prendere un tassì ed andare all'albergo affittato dai genitori. Meno male che i genitori di Den, coloro che avevano avuto quest'idea, avevano già comprato i biglietti due settimane prima.

Gli adulti, dopo aver dato ai figli le solite raccomandazioni, come ad esempio: - Non parlate con gli sconosciuti. -, oppure: - Assicuratevi di non mangiare robe scadute, e non accettate oggetti dagli sconosciuti! -, o ancora: -Evitate di rientrare nell'appartamento troppo tardi! -, a cui i ragazzi risposero con un semplice cenno di capo o con uno smorto 'sì', li lasciarono andare.

Il viaggio durò circa un'ora e mezza. Quando scesero dall'aereo, Quando scesero anche da questo mezzo pagarono 86£. Dopo aver recuperato tutti i bagagli, si diressero verso il bancone principale dell'hotel e, poiché stanze era stato affittato a nome di 'Giorgen', dovettero dire questo nome per poter accedere alle loro camere.

Il viaggio era stato duro e così decisero di andare a dormire direttamente poiché erano molto stanchi. L'imminente domani avrebbero fatto tutto ciò che avrebbero voluto fare, ora dovevano pensare a dormire. I ragazzi erano disposti così: Robert con Den, Elizabeth con Martina. Maschi con maschi, femmine con femmine.

Fu una nottata abbastanza tranquilla.

Si svegliarono tutti intorno alle 9.30. Verso le 10.00 scesero a fare colazione nel bar al primo piano.

L'unico problema fu che Robert, non riflettendo sul fatto di trovarsi all'undicesimo piano, utilizzò le scale per scendere al primo piano anziché l'ascensore. Il risultato: dieci minuti persi.

La colazione non fu molto allegra: Elizabeth, il perché nessuno lo sa, si mise a sgridare Robert per la sua sbadataggine. Alla fine dovettero intervenire Martina e Deniel per calmarli: - E dai! Calmatevi, siamo appena arrivati e già volete scannarvi?! -

La loro risposta fu un flebile "scusateci".

Restarono a parlare per un poco di tempo e poi si ritrovarono nella stanza di Robert e Deniel a decidere cosa fare nel pomeriggio.

Le proposte furono: compre, (- Subito bocciata per fortuna. - Questo il commento di Deniel dopo aver bocciato insieme a Robert e Martina la proposta di Elizabeth.), gita per la città, giro in spiaggia, visita ai musei e pizza fuori. Alla fine scesero la gita per la città.

Alle 15.30 erano già fuori dall'albergo. Viaggiavano per la città senza meta, ognuno aveva il proprio compito: Robert, viste le sue notevoli abilità di fotografo, scattare fotografie, Deniel far ridere il gruppo, Martina scegliere con attenzione la prossima canzone da mettere a tutto volume sul suo Mp3, ed Elizabeth, beh, lei è Elizabeth, doveva semplicemente girare per la città.

C'è da dire che Martina aveva solo canzoni dei Simple Plan nel suo Mp3.

- Ehi, che ne dite se ci fermiamo a prendere qualcosa da mangiare? - Disse Deniel.

- Sì, perché no? Anch'io ho fame! - Rispose Robert.

- E va bene! Però io non sborso nemmeno uno spicciolo, capito?

- Bene, vorrà dire che non mangerai! - Rispose Martina a Elizabeth.

- Uhm, se lo dici tu... Tanto il mio panino me lo compra Robert, vero?

- Perché ho qualche altra possibilità?

- No, andiamo!

Si avviarono verso il primo bar che trovarono. Veramente era un night club, nessuno voleva entrare in quel luogo; dove sicuramente ci sarebbero state persone pronte a tutto pur di mettere le mani su qualcosa da rubare o sul corpo di uno di loro; ma, secondo tom-tom, il quale diceva che il prossimo bar era a 2km di distanza e i loro stomaci affamati, dovevano entrare.

Appena entrati tutto andava bene, anche una volta essersi seduti al bancone, e anche dopo aver ordinato dei panini, anche quando Deniel dovette avviarsi al bagno... Purtroppo quest'ultimo li aveva piantati in asso lì da venti minuti, così andarono a ripescarlo nel bagno degli uomini, o, per lo meno, ci andò Robert mentre le ragazze rimasero fuori. Appena entrato, subito chiamò le ragazze e disse loro di entrare. La scena che videro non era delle migliori; Deniel a terra, col labbro sanguinante ed una scala di ferro sulle gambe, svenuto. Dovevano essere tutti ubriachi se non l'avevano soccorso prima....

ANGOLO AUTORE:

Adesso il mistero è questo: La scala gli è caduta addosso, il labbro sanguinante, a terra svenuto, a voi i pensieri, Cos'è successo?

Il capitolo è corto, ma ho preferito così; almeno i lettori non si stancano di leggere. D'ora in poi i capitoli saranno minimo di 3 pagine fino alle 8; così è meglio, no? Purtroppo non riesco ad aggiornare velocemente, scusate :( Cercherò di recuperare appena possibile; infondo, sono pochi i lettori che seguono ancora questa storia, vorrei evitare di deluderli.

Ps: Buon Natale e Buon Anno Nuovo, anche se già passati.

Bye_Bye_da_Lory_110

 
  
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