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Autore: tre 88    19/01/2013    2 recensioni
I "Mugiwara" giungono su un'isola del Nuovo Mondo e lì faranno la conoscenza di Hyou, Rufy non ci penserà due volte a farla entrare nella ciurma e lei accetterà.
Hyou desidera sapere chi è e da dove viene ed è questo che desidera trovare viaggiando con Rufy e compagni ma non sa che qualcuno tramerà nell'ombra.
Buona Lettura. ^^
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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10° CAPITOLO:
UNA GIORNATA DI TRANQUILLITA’

 


Era una giornata di pioggia a Marineford, Sengoku aveva appena ricevuto un rapporto da un ufficiale che giorni fa aveva mandato sull’isola di Nîmes per scoprire chi era il nuovo membro della ciurma dei “Mugiwara”.

C’erano voluti giorni prima che qualche abitante dell’isola si decideva a dire qualcosa su Hyou, tutti rispondevano che non la conoscevano o che era stata una fortuna che quei pirati l’avevano portata via o addirittura dicevano che era un mostro, alla fine l’attuale sindaco della città stufo dei marines che continuavano a fargli domande si decise a dire ciò che sapeva.

Sengoku si era stupito nel leggere il rapporto:

-“Questa ragazza è strana, cosa si nasconde nel suo passato?“-

i suoi pensieri furono interrotti da qualcuno che bussava alla porta, il Grand Ammiraglio lo fece entrare:

-Da quando bussi? Di solito piombi qui rischiando di buttare giù la porta.-

Garp scoppiò a ridere:

-Oggi avevo voglia di bussare.-

si sedette sul divanetto e aprì una scatola di biscotti:

-Allora, si è scoperto chi è il nuovo membro della ciurma di mio nipote?-

era davvero curioso di sapere chi era, tutti i membri della ciurma del nipote erano persone singolari ed era certo che lo era anche il nuovo membro:

-Ho appena ricevuto il rapporto.-

il vice ammiraglio finì i biscotti e aprì un’altra scatola facendosi attento alle parole di Sengoku:

-Si chiama Hyou. Non è originaria di Nîmes, dei mercanti l’avevano trovata su una scialuppa in mezzo all’oceano quando era solo una neonata e l’avevano affidata all’ex sindaco della città, che l’ha cresciuta come una figlia.-

Garp rise:

-Non capisco perché quella gente non ha voluto dirci prima queste cose.-

il superiore sbuffò:

-Su quell’isola non son ben visti gli stranieri e per giunta quella ragazza ha occhi e capelli di un colore insolito.-

il vice ammiraglio scoppiò a ridere rischiando di soffocarsi con un biscotto:

-Che sciocchezze! Quelle persone giudicano gli altri per motivi stupidi.-

in quel momento Sengoku si ritrovò d’accordo con l’amico, non gli piacevano quelle persone che giudicavano gli altri senza averli prima conosciuti:

-Questo non è tutto. Stando alla gente di Nîmes, quella ragazza può trasformarsi in una pantera senza aver mangiato un frutto del diavolo.-

Garp si stupì a quelle parole poi sorrise:

-Non è detto che non abbia mangiato un frutto del diavolo, odiavano quella ragazzina e quindi non possono sapere se ha o non ha mangiato un frutto.-

Sengoku annuì:

-Comunque sia il suo passato nascosto potrebbe rivelarsi un problema e come se non bastasse ora fa parte della ciurma di tuo nipote.-

il vice ammiraglio si alzò:

-E’ solo una ragazzina, non un problema da risolvere.-

in realtà Garp era certo che quella ragazza poteva benissimo diventare un problema ma non gli importava, la ciurma del nipote gli piaceva perché erano pirati onesti anche se avrebbe preferito che Rufy fosse entrato in marina ma questo era un dettaglio che non aveva importanza, gli importava solo sapere che il nipote fosse felice e basta e gli dispiaceva per Hyou perché da ciò che aveva capito, quella ragazza non aveva avuto vita facile.

Garp salutò il superiore e uscì diretto verso la nave, intenzionato a farsi una bella dormita.

 

 

***

  

Quel giorno la “Thousand Sunny” aveva gettato l’ancora in mezzo all’oceano per mancanza di vento, Nami aveva deciso di aspettare certa che entro il giorno seguente il vento sarebbe tornato, se non fosse tornato avrebbero usato le pale rotanti della nave per allontanarsi da quel tratto di mare.

Non potendo proseguire il viaggio non c’era molto da fare; Nami e Robin erano sul ponte a prendere il sole mentre poco lontano dalle due ragazze c’era Zoro che stava dormendo, Sanji era in cucina impegnato a preparare un dolce per le compagne e Franky era nel suo laboratorio a costruire chissà cosa, Rufy in compagnia di Usopp e Chopper stava pescando seduto sul parapetto con accanto Hyou che osservava il mare e Brook che suonava il suo violino.

Ad un tratto la canna di Rufy incominciò ad essere tirata verso l’acqua segno che qualcosa aveva abboccato, il capitano che era distratto non si accorse di nulla fino a quando la creatura che aveva abboccato tirò con più forza facendo finire in acqua il pirata, subito Usopp e Chopper andarono in panico e Brook smise di suonare e si unì ai due nel urlare disperati, Hyou non ci pensò un attimo e si gettò in acqua, velocemente nuotò fino a raggiungere Rufy e lo afferrò cercando di portarlo in superficie ma il ragazzo era troppo pesante e lei non riusciva a muoversi, alla fine si trasformò in pantera e con più facilità risalì fino in superficie, Usopp gettò una scala e scese quel quanto gli bastava per afferrare Rufy e risalire mentre Hyou ritornò umana e risalì anche lei.

Il capitano ci impiegò poco a riprendere i sensi:

-Rufy-san, come stai?-

il ragazzo di gomma osservò la ragazza e notando che era bagnata capì che era stata lei a salvarlo:

-Molto bene. Ti ringrazio per avermi salvato, Yu.-


A quelle parole ricordo di essere arrossita, era la prima volta che qualcuno mi ringraziava per averlo salvato.

Ero sempre stata io quella da salvare e mi aveva reso molto felice che per una volta ero riuscita ad aiutare qualcuno.


Nami si avvicinò al gruppetto per capire cosa avevano combinato ma appena vide il capitano, capì subito come sono andate le cose:

-Rufy, te l’ho detto un sacco di volte di non stare sul parapetto!-

la navigatrice gli mollò un pugno in testa poi accompagnò Hyou in cabina in modo che poteva asciugarsi mentre gli altri tornarono a fare ciò che stavano facendo.

Il resto della giornata passò stranamente tranquilla, verso il tramonto Hyou passò davanti alla cucina e vide Sanji che stava tirando fuori dalla dispensa e dal frigo gli ingredienti che gli servivano per la cena:

-Hyou, hai bisogno di qualcosa?-

la ragazza si irrigidì per poi calmarsi:

-No, passavo di qui.-

il cuoco gli sorrise e riprese a preparare l’occorrente per la cena, Hyou notò che non gli aveva fatto ancora un complimento e si sentì tranquilla:

-Posso aiutarti?-

Sanji si girò di nuovo verso di lei:

-Sai cucinare?-

lei annuì:

-Mi piaceva cucinare per Haru-san e mi piacerebbe poterti aiutare.-

il cuoco chiuse il frigo:

-Di solito non accetto nessun aiuto, soprattutto da voi ragazze ma sta volta farò un’eccezione.-

Hyou che per tutto il tempo era rimasta sulla porta, entrò in cucina e si avvicinò al ragazzo:

-Sanji, volevo chiederti scusa per essere sempre scappata da te.-

il cuoco gli sorrise:

-Tranquilla, per me è naturale fare i complimenti a voi ragazze ma se per te è un problema, mi sforzerò a non farteli.-

da quando Robin gli aveva detto il motivo per cui Hyou scappava da lui, il cuoco si era impegnato a non fare troppi complimenti alla ragazza e ci stava riuscendo.

Sanji prese un ricettario e lo mostrò ad Hyou:

-Saresti capace di fare questo piatto?-

la ragazza osservò la ricetta poi annuì:

-Mi sembra facile.-

il cuoco gli diede uno sgabello:

-Bene, allora ci penserai tuo al primo mentre io penserò al secondo. Usa lo sgabello così non avrai problemi a raggiungere i fornelli.-

Hyou lo ringraziò, nonostante aveva quindici anni era più tosto bassa e faceva fatica a raggiungere i fornelli e gli aveva fatto piacere che Sanji aveva deciso di aiutarla ancora prima che lei gli faceva notare che non ci arrivava ai fornelli.

Passarono due ore in cucina a preparare la cena, Sanji riuscì ad essere gentile con Hyou senza fargli complimenti e lei per la prima volta da quando era nella ciurma, riuscì a parlare con lui iniziando a conoscerlo meglio.

Durante la cena tutti fecero i complimenti ad Hyou e il cuoco gli propose di dargli una mano tutte le volte che voleva e lei accettò felice per quella proposta.


Era passato un mese da quando mi ero unita alla ciurma e io non me ne ero nemmeno accorta, il tempo era volato così velocemente che mi sembrava di essere appena entrata nella ciurma.

In quel mese mi ero divertita molto e l’isola di Nîmes e i brutti momenti passati in quel posto, erano diventati un lontano ricordo.

In un solo mese avevo legato con tutti ed ero riuscita a legare anche con Sanji, certo al cuoco spesso gli sfuggiva qualche complimento nei miei confronti ma io avevo smesso di scappare da lui.

Mi manca il tempo che ho passato con Rufy-san e gli altri ma non sono pentita della decisione che ho preso, loro saranno sempre i miei amici e la mia famiglia e quei giorni lontani saranno sempre nei miei ricordi.
 



 

Continua…

 
 




Ciao, eccomi qui.

Anche questo capitolo è un po’ di passaggio, spero che vi sia piaciuto. ^O^

In questo capitolo Hyou è riuscita a stare con Sanji senza scappare e la marina ha scoperto qualcosa sul suo conto.

Ringrazio chi ha letto e recensito (o letto soltanto) gli scorsi capitoli. :)

A presto, ciao.

ps:il prossimo capitolo lo metterò sabato 26 in giornata.
 
 

  
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