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Autore: DulceVoz    19/01/2013    2 recensioni
La vita allo Studio 21 prosegue tranquilla tra una lezione e l'altra fino a quando una novità sconvolgerà la vita di alunni e professori! Una storia avvincente che tratta di amori, litigi, amicizie vere e, ovviamente, della passione per la musica!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“- Al terzo posto si sono classificati…” esclamò Rafa Palmer aprendo una busta color bronzo. Il silenzio nel teatro era quasi surreale. Tutti attendevano con ansia quel verdetto, pubblico compreso. “- L’accademiaaa… Talentos!” era una delle due scuole Brasiliane. Quella dell’insegnante Rodrigo che faceva la corte ad Angie. I ragazzi esultarono ma sembravano addirittura un po’ delusi. Si aspettavano di vincere. Beh in effetti erano stati molto bravi. Ma evidentemente non era bastato. Si portarono più avanti rispetto alle altre scuole e furono illuminati da un fascio di luce di un faretto bianco. Gli altri erano ancora nell’ombra. Finiti gli applausi per i terzi classificati gli furono consegnate delle belle medaglie di bronzo e una piccola coppa, tutta di bronzo, a forma di chiave di violino.
Finita la premiazione il conduttore continuò: “- Complimenti al Brasile che si è aggiudicato il terzo gradino del podio.” Poi aggiunse: “- Dunque… adesso passiamo alle medaglie d’argento… al secondo posto si è classificata…” tutti attendevano col fiato sospeso. Rafa aprì una busta argentata e lesse a voce alta: “- La Future Stars Academy, dagli Stati Uniti D’America!”. I ragazzi erano ancora più delusi dei brasiliani ma, comunque, si abbracciarono e fecero tutti un passo avanti per la premiazione. Il premio fu lo stesso, medaglie d’argento e il trofeo a chiave di violino argentato.
Ad un tratto salì sul palco il signor Martinez, l’organizzatore dell’evento che portava un grande trofeo, identico ai precedenti ma molto più grande e tutto d’oro. Con lui, salì una donna, che invece, teneva 10 medaglie brillanti su un cuscino blu. Erano i premi dei vincitori. Il fascio di luce bianco illuminò anche il gruppo americano lasciando ancora gli altri nell’oscurità.
Una ragazza portò a Rafa un’altra busta, questa volta dorata e scintillante. In quella c’era il nome dei vincitori. “- Sapete che sono emozionato anch’io?” scherzò Palmer “- Immagino voi… c’è tensione nell’aria…” aggiunse. I ragazzi erano nervosissimi. Non vedevano l’ora di sapere cosa ci fosse scritto in quella busta.
“- Bene, ho il piacere di annunciarvi che la scuola vincitrice di Accademia di Stelle 2013 è…” si fermò e si girò a osservare i partecipanti che lo guardavano nella speranza che si sbrigasse. “- LO STUDIO 21, dall’Argentina!”. 
I ragazzi cominciarono a saltare, ad abbracciarsi. Francesca e Camilla piangevano di gioia. Violetta e Leon si baciarono felici. Il pubblico applaudiva in piedi. Antonio era commosso in platea. Angie, Pablo e Beto urlavano e saltavano come non mai insieme a Broadway che subito corse verso gli amici. Una pioggia di coriandoli dorati scese sul palco. Maxi abbracciò forte Nata, Braco, Napo e Andres ballavano dei passi improvvisati. Per fino Palmer era commosso. “- Bene, complimenti ai nuovi campioni in carica del 2013! Un passo avanti per la premiazione!”. In quel momento i ragazzi non capivano nulla. Avanzarono saltellando e gli furono consegnate le medaglie. La coppa fu consegnata da Martinez a Leon che era al centro ma il ragazzo aspettò che tutti fossero intorno a lui per sollevare insieme il trofeo continuando ad esultare. Tutti uniti. Perché il loro motto era proprio quello. Insieme erano migliori.
“- Volete dire qualcosa? Chi è il portavoce?” scherzò il conduttore interrompendo i loro festeggiamenti. I ragazzi si passarono il microfono tra loro. Poi arrivò a Leon che decise di parlare e fece un passo avanti. “- Prima di tutto volevamo ringraziare la giuria e  il pubblico che ci ha supportato questa sera. Grazie mille! Poi vorremmo invitare, se è possibile, il proprietario dello Studio 21, Antonio a salire sul palco ed anche i nostri insegnanti.” Rafa lasciò la conduzione al ragazzo. Se la cavava anche piuttosto bene! Antonio salì sul palco, abbracciò Leon e si complimentò con gli altri. Anche Pablo, Angie e Beto si avvicinarono al gruppo.
Il ragazzo continuò il suo discorso: “- E’ stato molto difficile per noi essere qui stasera. Il nostro cammino per arrivare a questa gara è stato pieno di ostacoli fin dall’inizio ma, per fortuna, ce l’abbiamo fatta. Questa vittoria è la prova che chi crede nei propri sogni, alla fine, puo’ realizzarli. Noi, con i nostri professori e il nostro preside ci abbiamo sempre creduto e infatti, ce l’abbiamo fatta.” Un altro forte applauso inondò la sala. Il ragazzo lasciò il microfono al direttore e tornò al suo posto. “- Che bel discorso… un perfetto conduttore!” gli sussurrò Violetta abbracciandolo.
Pablo tentò invano di consegnare il microfono ad Antonio che, pur di evitarlo glielo riconsegnò costringendolo a dire qualcosa.
“- Io volevo ringraziare il nostro preside, Antonio, i miei colleghi e  volevo fare tantissimi complimenti a questi ragazzi. Come ha già detto il nostro alunno è stata difficile la nostra partecipazione a questo concorso ma non si sono mai arresi neanche di fronte alle più grandi difficoltà. Hanno sempre fatto il possibile per raggiungere questo traguardo. E sono veramente molto orgoglioso di tutti loro.”
In quel momento si riavvicinò il signor Martinez con un grande assegno che consegnò ad Antonio e altre medaglie, una per ogni professore e per Brodway, la riserva, che fu molto felice di quel premio.
La festa era finita. Tutti i partecipanti erano tornati in albergo. Ma nessuno aveva voglia di dormire. Soprattutto i vincitori ancora euforici dalla serata. Nella hall le altre scuole si congratularono con loro. Gli americani li salutarono, nonostante tutto con entusiasmo e gli fecero i complimenti:  “- Siete stati fantastici. Ve lo siete meritato… dopo tutto quello che è successo!” sorrise il biondino con il suo solito accento. Poi a mano a mano che passava il tempo rimasero soli e i festeggiamenti si erano spostati al bar dell’hotel.  Ma, visto che li non potevano fare troppa confusione si spostarono ancora… nella camera più grande rimasta ormai vuota… la 313! Ex camera di Ludmilla e Nata. Ovviamente c’erano anche i tre professori.
“- Quando torneremo  allo Studio però festeggiamo per bene… serata al Restò Band!” urlò Francesca e tutti esultarono.  “- Già anche perché non abbiamo niente con cui festeggiare tranne queste Coca cola e le pizzette prese qui al bar qui fuori!” disse Maxi. “- Ma si possono portare in camera?” chiese Camilla “- Ma che ci importaaa!” urlò Andres “- Comunque… siamo stati fantastici… anche quel passo che non ci riusciva mai… è venuto alla perfezione!” rise Napo “- Ma perché quella parte della canzone con note altissime? Intonazione perfetta!” concluse Violetta . “- Sì su questo concordo pienamente!” sorrise Angie. “- Sapete che un po’ mi dispiace che domani mattina torneremo alla vita di sempre…” rifletté Tomas “- Sì ma ci torneremo da vincitori!” aggiunse Leon soddisfatto. “- Ragazzi io non vorrei fare il guastafeste… ma domani abbiamo il pullman alle 7… quindi…” disse Pablo “- Ma che noioso che sei! Altri 5 minuti, dai!” rise Angie “- Va bene! Poi il primo che fa tardi domani lo lascio qui!” esclamò lui scherzando. “- Capirai! Un ora d’autobus e ritornerebbe comunque a casa!” disse Beto. E tutti scoppiarono a ridere.
Un cellulare squillò “- E’ il mio… scusate…” disse Angie uscendo. Poi rientrò e chiamò Violetta fuori. “- Roberto! Come va? Tutto bene a casa?” chiese lei “- Sì sì benone ma voi? Com’è andata?” disse lui ansioso. “- Ah noi benino… abbiamo vinto!” urlò lei. Dall’altro capo del telefono si sentivano le grida di esultanza sue e di Olga che sapeva tutto, dello Studio e della gara. “- Zitti che farete insospettire German!” li rimproverò la donna ridendo. Poi salutò e rientrando nella camera, consegnò il cellulare a Violetta che parlò ancora per un po’ e, riattaccando rientrò anche lei. Pablo sussurrò ad Angie: “- Chi era Palmer o Rodrigo, il brasiliano bello e tenebroso?” disse ridendo “- Scemo! Erano Olga e Roberto!” rise la donna “- Sì, lo avevo sospettato quando hai chiamato Violetta con te.” rispose lui sorridendole.
Leon si avvicinò alla sua ragazza: “- Come farai per quel premio a sorpresa? Insomma con tuo padre…” “- Gli dirò la verità. Tanto avrei dovuto farlo prima o poi… la vittoria è stato un segnale. Le bugie non mi porteranno a niente e, così facendo, non potrei comunque inseguire il mio sogno... è arrivato il momento di dirgli tutto.” disse lei abbassando lo sguardo. “- Qualsiasi cosa accada… io sarò lì con te… lo sai.” Gli sorrise lui abbracciandola.
La serata continuò in allegria ancora un po'. Poi, tutti cominciarono a sbadigliare. Era stata una lunga e stancante giornata. Decisero così di andare a dormire battibeccando per chi dovesse tenere in camera la coppa. “- Ok, basta… la tengo io…così evitiamo altre discussioni!” disse Pablo “- D’altronde sono io il direttore!” esclamò imitando Gregorio e tutti scoppiarono a ridere. La giornata era stata molto stressante ma quel trionfo aveva realizzato un sogno. Il sogno di tutto lo Studio 21.
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Ehi! Piaciuto il capitolo? I ragazzi sono riusciti a vincere nonostante tutto. Ma la storia non finisce qui! Ci sono ancora molti colpi di scena… A domani con un altro capitolo!
  
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