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Autore: Mara Cullen    19/01/2013    3 recensioni
Una dolce canzone inizia a riempire l'aria del salotto di casa nostra.
Sono accanto alla finestra.
Sto tremando di paura.
Rob mi fissa intensamente.
I nostri famigliari ci hanno lasciati soli.
Mi stò sentendo male.
Le parole di Maraya Carey accompagnano il ritmo del mio cuore. mentre una mano sfiora l'anello dorato che Rob mi ha regalato qualche anno fa.
Non riesco a parlare, perché le parole sono morte in gola.
Ho un milione di farfalle che affollano il mio stomaco, mentre non so come dare il mio regalo di natale all'amore della mia vita.
Ma d'ora in poi la nostra vita cambierà.
Come è cambiata quattro anni fa, quando quel giorno Rob entrò da quella porta, così timido e impacciato.
Ma quando incontrai i suoi occhi azzurri come il cielo capì che la mia vita non sarebbe stata più la stessa.
DA Allora sono passati quattro anni con i nostri alti e bassi. Ma siamo ancora qui a vivere ogni secondo come se fosse il primo.
Respiro affannosamente, mentre porgo il mio regalo a Rob. Lui lo afferra e mi fissa confuso.
"questo è il mio regalo per te amore!!".
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ciao!

non sono sparita dalla faccia della terra.

Sono stata solo un po' impegnata.

Non ho trovato il tempo di scrivere anche questa ff.

In ritardo ecco il mio secondo capitolo.

Sò che era una ff natalizia, e che Natale è passato, ma come si dice non è mai troppo tardi, per cui ecco il secondo capitolo della fan fiction!

alla prossima

Mara Cullen

 




All I want for Christmas is you


All The Things She Said

 







 

 

 


l the things she said 
All the things she said 
Running through my head 
Running through my head 
Running through my head 
All the things she said 
All the things she said 
Running through my head 
Running through my head 
All the things she said 
This is not enough 

utte le cose che ha detto 
Mi girano nella testa 
Tutte le cose che ha detto 
Mi girano nella testa 
E non è abbastanza 



KRISTEN

Torno a casa.

Prendo le chiavi dalla borsa e le infilo nella toppa.

Non voglio rischiare di incontrare Rob che so benissimo andare fuori di testa quando non avverto che faccio ritardo.

Ma proprio non mi va di raccontargli che non mi sono sentita bene oggi al centro commerciale. Sò che si preoccuperebbe   molto e che mi porterebbe da un dottore. Odio i dottori.

Apro la porta di casa con cautela e sbircio all'interno. Le luci sono spente. Non c'è nessuno in casa.

Magari  è uscito con Tom. Tiro un sospiro di sollievo.

Entro in casa e richiudo la porta dietro di me. Appoggio le chiavi di casa sul tavolino dell'ingresso e accendo le luci.

Rimango sbalordita quando guardo davanti a me.

Spalanco la bocca per la sorpresa mentre il grande albero addobbato fa la sua mostra davanti a me accanto al cammino. Opera di Rob.

Avanzo verso il divano dove appoggio la borsa e mi avvicino all'albero.

Le luci blu, rosse, verdi e bianche sono attorcigliate in modo perfetto intorno all'albero. I festoni luccicanti e le paline di  vario colore brillano alla luce del lampadario. E bellissimo.

Sfioro l'albero e il mio cuore si  riempie di gioia. Rob è davvero dolcissimo e sa come farmi felice.

Conosce le mie tradizioni e alle cose davvero importanti.

L'albero e l'atmosfera che crea in una casa è fondamentale per me, perché crea la magia del natale e la gioia di questa festa. Sopratutto però rappresenta il valore della famiglia la notte di natale.

Guardo l'orologio sul camino. Sono le6 7.30 di sera.

Il mio stomaco brontola. E tutto il giorno che non mangio. La nausea ha accompagnato il mio giro per negozi con Ota. 

E poi quello strano capogiro e lo svenimento. NOn ho capito davvero più niente. Volevano portarmi al pronto soccorso, ma ho rifiutato la sola idea di passare la serata tra le corsie di un'ospedale.

Ota voleva accompagnarmi a casa, ma le ho detto di no. Non volevo nessuno. Le ho promesso che se mi sentivo male nuovamente l'avrei chiamata.

Entro in cucina. Nella mia adorata cucina . MI avvicino al frigo e lo apro.

scorro  i vari ripiani. . MI soffermo su una frittata che avevo preparato il giorno prima. Sembra che non dia problemi. La tiro fuori dal  frigo e la ripongo sul ripiano.

Richiudo il  frigo e afferro la mia cena e mi dirigo  in sala da pranzo.

Mi siedo e inizio a divorare la frittata. Avevo davvero fame.

In pochi bocconi lo finita.

Faccio un sospiro di sollievo. Ora va molto meglio.

Osservo il panorama e davvero bellissimo. E' stata una giornata serena e la luna si riflette  sul mare. Mi appoggio con il volto sul tavolo e  mi perdo ad osservare l'oceano fondersi con la notte.

E non mi rendo conto di cadere tra le braccia di Morfeo.

Inconsciamente mi sento sollevare dalla sedia e prendere in braccio. Non so nemmeno quanto sia passato. Sò che Rob mi ha preso in braccio e mi trasporta  a letto. Appoggio il volto contro il suo petto e mi sento al sicuro. Respiro il suo profumo che mi fa battere il cuor e più velocemente.

Mi adagia con cautela sul nostro letto. Lo sento allontanarsi da me, ma sono più veloce. Lo afferro per la maglietta e lo stringo più forte che posso.

Apro gli occhi con cautela e mi accorgo che le luci sono soffuse..

"ciao!"  mormoro 

"ciao piccola!" risponde con un sorriso mozza fiato.

Il mio cuore accelera.

"hai mangiato?" domando al ricordo di aver mangiato solo io.

Annuisce.

"ho mangiato qualcosa con Tom, siamo andati a fare un giro " spiega  coricandosi accanto a me.

Improvvisamente sento freddo e mi stringo al suo corpo. Appoggio la testa sul suo petto. MI abbraccia.

"scusa se sono sparita oggi, non volevo farti preoccupare" affermo dispiaciuta. 

"ti ho chiamato centomila volte, non sapevo dove fossi e se stavi bene…".

Mi irrigidisco. Come fa a sapere sempre cosa mi succede. Non alzo lo sguardo. Leggerebbe il mio senso di colpa per non avere risposto alle sue chiamate. 

"ho dimenticato di mettere la suoneria al cell, io e Ota ci siamo perse tra i negozi, abbiamo perso la cognizione del tempo, ma tu nn devi sempre preoccuparti per me ok?" .

Sospira.

Trovo il coraggio e alzo lo sguardo. I suoi occhi sono preoccupati .

"impossibile  lo sai che sono ansioso, devo sapere che stai bene" mormora accarezzandomi  la guancia..

Chiudo gli occhi e mi crogiolo nel suo tocco così famigliare.

"lo so" sussurro sbadigliando.

"hai sonno vero?".

Annuisco.

Rob mi bacia la fronte.

"ham grazie per l'albero!" affermo con un sorriso felice sulle labbra.

Rob ricambia il sorriso "ti è piaciuto?" domanda entusiasta.

Annuisco "molto, grazie amore!" affemo baciandogli la punta del naso.

Sospira.

"di niente".

"vado a fare una doccia e metto il pigiama" mormoro  stroppiciandomi  gli occhi.

"va bene" dice Rob baciandomi  la guancia  e lasciandomi andare.

Mi alzo  e mi dirigo in bagno.

Gli occhi di Rob mi seguono finche non richiudo la porta ta dietro di me..

Mi avvicino al lavandino  e faccio scorrere l'acqua fredda. Mi bagno il viso.

Chiudo l'acqua e mi avvicino alla doccia, apro il getto  d'acua e attendo che diventi calda.

Prendo il pigiama e la biancheria pulita dal mobile in bagno e la appoggio accanto al lavandino. Mi svesto e mi infilo in doccia. MI lascio travolgere dal calore che  mi rilassa e mi sento subito meglio.

Ripenso al pomeriggio appena trascorso. E agli strani sintomi che ho avvertito.

Ota mi ha obbligata a prendere appuntamento  dal dottore per domani. Ha insistito tanto che ha preso il mio telefono e ha fissato tutto lei. Era tanto preoccupata. E davvero la mia migliore amicaSorrido.

Esco dalla doccia  e mi avvolgo nell'asciugamani bianco. Mi sento subito meglio.

Mi asciugo con cura e metto l'intimo e poi infilo un paio di shorts e una cannotta bianca.

Prendo il phon e lo accendo. Asciugo con cura ogni ciocca di capelli.

venti minuti dopo esco dal bagno e ritrovo  Rob addormentato sul fianco.

Mi avvicino al letto e con cautela salgo sopra. Afferro le coperte e lo copro. Non voglio che prenda freddo.

Sorrido mentre scorro lo sguardo sulla sua figura perfetta.

E a torso nudo e quindi una bela distrazione per me. Il suo torace scolpito,i suoi bicipiti perfetti ma non troppo pompati e il suo viso perfetto, lo rendono davvero bellissimo.

Mi ritrovo a sbavare dietro al mio fidanzato. Gli accarezzo il viso e gli sposto una ciocca di capelli ribelle dal viso.

Lo amo.

Sorrido ancora e mi sdraio accanto a lui.

Mi perdo a fissarlo mentre lentamente scivolo nel sonno.

 

 

 

IL giorno dopo

 

La luce del sole entra dalla finestra. Mi volto dall'altra parte cercando riparo dal sole.

Siamo a dicembre ma nonostante ciò il calore che si irradia e caldo.

Mi copro il viso con un braccio, voglio dormire.

"ehi amore sveglia!" mormora una voce dolce al mio orecchio.

Grugnisco. Ma perché non mi lasciano in pace.

Voglio dormire.

"ehi amore sveglia sono le dieci!" continua una voce al mio orecchio.

Mi volto dall'altra parte e mi rendo conto che ha detto 10.

Spalanco gli occhi nervosa.

"accidenti è tardissimo!" sbotto alzandomi di scatto dal letto. Un capogiro mi assale. Ricado sul cuscino.

"Kris tutto ok?" domanda Rob  preoccupato.

Alzo l'indice per fargli segno di aspettare.

Sento il suo sguardo ansioso su di me.

Il mio stomaco e sotto sopra. Accidenti.  Cerco  di alzarmi  con cautela e questa volta ci riesco.

"ti è passato?" chiede con voce più dolce.

Annuisco.

"si devo uscire vado in bagno!" mormoro freddamente. Scivolo dal letto e corro in bagno evitando Rob.

Dieci minuti dopo scendo in cucina. Mi sento in colpa nei confronti di Rob. Non devo trattarlo male. SI preoccupa solo per me.

E fuori sul terrazzo immerso nei suoi pensieri. Una brezza leggera gli scompiglia i capelli. E un sogno. Il mio sogno.

Mi avvicino a lui e lo abbraccio da dietro. Appoggio il viso contro la sua schiena "scusa non volevo essere scortese" ammetto imbarazzata. Rob appoggia le sue mani sule mie. 

"non fa nulla, però vorrei sapere cosa succede sento che qualcosa non va!" afferma con i suoi occhi blu sicuramente preoccupati.

"va tutto bene amore, stai tranquillo  ok?" dico a fil di voce.

Lui si volta e mi attira a lui.

Lo abbraccio e lo stringo a me.

Mi accarezza i capelli dolcemente "sicura?".

Annuisco. Non ho la forza di rispondere perché un groppo in gola mi impedisce di parlare.

"ti credo" sussurra baciandomi i capelli.

Il mio cellulare squilla.

Lo afferro dalla tasca dei Jeans. Osservo il display. Ota.

Avviccino il cellullare all'orecchio."Ota" mormoro mentre Rob mi tiene stretta a lui.

"sono qui fuori ti sbrighi siamo in ritardo!" urla al telefono impaziente.

"arrivo" rispondo irritata. Mi chiude il telefono in faccia.

D'istinto faccio una linguaccia.

!"devo andare" mormoro contrariata dall'idea di  separarmi dalle braccia di ROb.

"va bene ma stai attenta e tien il cellulare acceso" mi raccomanda Rob con uno sguardo d'intesa..

Annuisco.

Mi  alzo sulle punte e gli sfioro le labbra frettolosamente. Poi lascio le sue braccia  e corro da Ota.

 

 

più tardi dal dottore

 

Faccio su e giù con il piede da circa mezzora.

Ota sbuffa infastidita.

"smettila Kris mi innervosisci!" afferma irritata.

Sospiro.

"d'accordo". rispondo esasperata.

Non siamo sole nella sala d'attesa dello tudio  dettor Harrison. Una donna  con una carrozzina guarda ansiosa il neonato che dorme. D'istinto mi alzo e mi avvicino.

Osservo il neonato addormentato su un lato che si succhia il pollice beato.

Sorrido.

"ha figli?" domanda la donna.

"no" respondo un pò triste.

"ah sono il regalo più bello, John e il mio angioletto!" spiega la donna con un sorriso luminoso in viso.

"ah davvero?" domando incantata  a fissare il piccolo.

Improvvisamente mi chiedo come sarebbe un figlio mio e di ROb.

Sicuramente sarà bellissimo visto il padre.

E vorrei che avesse i suoi occhi. blu e ipnotici come quelli di Rob.

mi ritrovo con un sorriso ebete stampato in viso.

"Kris tocca a noi!" afferma Ota scuotendomi per una spalla.

Saluto la donna con un cenno del capo e mi faccio trascinare all'interno dello studio.

Ci sediamo entrambe. Sono nervosa e mi mordo il labbro.

"ciao Kristen, e da un po' che non ci vediamo!" esclama il dottore con un sorriso caloroso- Ricambio il sorriso.

"già, meglio così!" affermo sollevata.

Lui si sistema gli occhiali sul naso.

"allora che hai ? sei qui per qualche certificato?"

"no non so nemmeno perché sono qui" esclamo impaziente di uscire da li. Odio i medici.

Ota mi blocca per  un braccio.

Mi fulmina con lo sguardo. Peggio dei bambini.

"ok sono svenuta ieri, e ho dei capogiri molto spesso, a volte vomito e ho la nausea!" spiego con un sospiro .

Ota si rilassa. Io invece no. Poi facciamo i conti.

Il dottore mi fissa intensamente.

"da quanto tempo hai questi capogiri?" domanda  il dottore alzandosi e afferrando lo sfigmomanometro  dal tavolino.

Si avvicina a me. Mi indica di alzare  la manica della maglietta . Lo faccio controvoglia.

Mi infila quell'aggeggio e lo stringe.Poi gonfia pompando aria.

Attendiamo qualche secondo.

"la pressione è apposto!" afferma  George con un sorriso

Mi sfila l'aggeggio e lo riposa al suo posto.

"bene possiamo andare" mormoro con un sorriso.

"no aspetta Kristen  non ho finito" continua il medico. Ritorno a sedermi.

La visita dura altri dieci minuti. Mi fa domande su ciò che ho mangiato, se ho avuto problemi intestinali e se ho nausee frequenti.

Gli rispondo negativamente alle prime e che le nausee sono presenti da circa due settimane e che svengo solo in casi eccezionali,.

Infine George  unisce le mani  e mi fissa.

"ho capito cosa hai, ma ti prescrivo  un'ecografia per domani mattina dalla tua ginecologa, la dottoressa Anderson" spiega il dottore.

Lo fisso preoccupata.

Ota stringe la mia mano curiosa.

"allora secondo lei cosa ho?" domando a fil di voce,

"niente di grave solo che forse tra qualche mese avrai  dei vestiti più grandi, e mangerai molto di più.." lo fisso interrogativa.

"non capisco…" affermo ingenuamente.

il medico sospira "Kristen potresti essere…incinta!" ammette con un grande sorriso

Lo fisso negli occhi incredula….

"come…ha detto?" domando al medico stordita e attonita dalla notizia.

Non sento più le gambe.

Credo di poter svenire.

Mi stò mordendo il labbro. Vedo con la coda dell'occhio Ota bianca in viso e che tamburella con le dita la borsetta. Dovrei essere nervosa. Io.

Invece sono li immobile che guardo il dottore in viso come se fossi stupida. Non credo di aver recepito la notizia.

Sono scioccata..

Sono incredula alla notizia.

Vago con lo sguardo in cerca di una scappatoia. Ma non c'è.

Ha detto che forse sono incinta?.

Ha detto che sono Incinta……

Ha detto che sono incinta…Forse…

Possibile che non mi sia accorta di nulla?

sono così ingenua su queste cose?

Eppure non avevo minimamente pensato ad una cosa simile.

Fisso il dottore sgomenta mentre Ota inizia a emanare una gioia inaspettata.

Io mi sento stordita invece. Vorrei sapere perché devo sempre reagire così alle notizie che cambiano letteralmente la mia vita.

Non potrei essere una persona normale e fare la cosa giusta…essere felice totalmente.

Non  che non lo sia..ma un cambiamento simile spaventa tutti.

Potrei avere un piccolino tra qualche mese..

Potrei essere davvero madre…

L'aspetto più spaventoso e sapere se sarò un bravo genitore che saprà riconoscere ogni esigenza del piccolino-a-

Ho avuto dei genitori come esempio unici. Sono stati i migliori del mondo, e anche se hanno deciso di separarsi  non hanno mai litigato in nostra presenza, hanno sempre affrontato tutto nell'ombra per non minare la famiglia.

E  anche Rob ha dei genitori alle spalle che ancora oggi si guardano come se fosse la prima volta.

Già…Rob..chissà come prenderà la notizia se fosse vera?

L'unica certezza e che Rob sarà un bravissimo papà, perché nessuno è come lui..divertente..giocoso..pazzo..

E lui stesso un bimbo. Ma lo adoro per questo.

Sul mio viso nasce un sorriso sincero.

"hai capito Kristen?" domanda il dottore riportandomi alla realtà.

Scuoto la testa confusa..

"come..cosa ha detto?" domando imbarazzata.

"..devi stare tranquilla, e se risultasse che sei incinta davvero, devi riguardarti d'ora in poi e non strappazzarti  con il lavoro, so che essere una diva richiede dei doveri, ma prima di tutto hai delle responsabilità nei confronti di tuo figlio innanzitutto!" spiega il medico serio.

Annuisco.

""ma certamente" rispondo senza pensarci.

"bene allora, ti aspetto per avere la conferma ok?" afferma con un sorriso affettuoso in viso.

Annuisco.

Ho le lacrime agli occhi.

Mi alzo in piedi e allungo la mano verso quella del medico "grazie George!" mormoro grata. Lui annuisce e mi sorride.

Ota fa un cenno verso il meidco ed entramb e usciamo dallo studio.

Mi fermo scioccata sulla sedia. Ota si ferma e si siede sulla sedia accanto a me.

Allunga una mano verso la mia e l'afferra.

"tutto bene Kris?" domanda con dolcezza.

"sono solo scioccata " balbetto incredula.

"si lo so, avrai un bimbo..che bello sono felice per te!" rivela fiera e felice.

"già, ma non è ancora certo Ota, non voglio farmi film mentali  e poi scoprire che non è vero, lo scoprirò domani ok?" rispondo ansiosa.

"lo so, ma la sola idea di  tu e Rob con un figlio tutto vostro e bellissimo!" afferma eccitata.

La fulmino con lo sguardo.

"già Ota un figlio mio ora tutto cambierà" rivelo.

"in meglio, non avere paura,!" dice per darmi forza.

Le credo.

"grazie amica mia!" affermo con un a lacrima che scivola sul viso.

Lei sorride e mi abbraccia.

Ora so che andrà tutto bene, perché anche se non ho ancora la certezza, so che in fondo è vero, e che la vita cambierà in meglio. 

Al mio fianco ho Rob e non potrei chiedere niente di più.

  
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