Mistrene è sul letto di camera loro, loro di Eska e sua. Piove, Mistre indossa il pigiamino bianco di velluto, e nasconde la testa fra le ginocchia. Il suo compagno vedendolo così, per scacciare quell’ atmosfera triste gli fa una domanda, una domanda semplice, che però peggiora la situazione: “Mistrene, qual’ è il tuo passato?”
I miei ricordi? mi ricordo solo le urla, i campi di concentramento e quella ragazza. Ah, lei non la scorderò mai. Lei ... lui ... io ...
tutti i miei sogni, tutti si sono infranti su di me come pioggia ...
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io mio piccolo Mistrene/Mistorene/Mystralus/Misutore o chi più ne ha più ne metta, racconta la sua triste infanzia, fino al giorno d' oggi. (119 parole ... che vergogna!!)