Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: DreamingAdelaide    19/01/2013    1 recensioni
Sapete cosa si prova a conoscere dei ragazzi e poi scoprire che fanno parte di una band famosa?
Sapete cosa di prova a ritrovarsi all'improvviso catapultati nella loro realtà, nella loro vita?
É quello che successe, ma i sogni finiscono sempre.
"Sciolse l'abbraccio e andò via facendo un cenno della mano. Non disse nulla, ma nessuna parola mi avrebbe fatto sentire la sua mancanza come quell'abbraccio"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap 8
8

Mi svegliai intontita quella mattina. Avevo un mal di testa coi fiocchi. "Ben si sta, Adelaide" pensai.
Mi alzai dal letto e andai alla finestra. Il sole splendeva in cielo e sembrava una giornata piuttosto calda anche se il vicino di casa aveva un maglione di cotone a maniche lunghe addosso.
Solo dopo un paio di minuti mi resi conto che i miei vestiti erano sparsi sul pavimento.
«Cosa diamine ho fatto?» esclamai ad alta voce, poi portai le mani alla bocca e mi voltai a controllare se avessi svegliato il ragazzo nel letto.
Con mio grande stupore - anche se mi sentivo sollevata che fosse lui - mi accorsi che era Harry.
Raccolsi la biancheria e la indossai. Cercai poi il cellulare per sapere l'orario. Sei e trenta. Ringraziai il cielo perché sicuramente dormivano tutti.
Guardai Harry steso a pancia in giù nel letto e sorrisi. Lui, la mia prima volta.
Mi vestii velocemente e, una volta sicura di non aver dimenticato nulla,  presi il copri spalle e uscii di casa.
"Fortuna che il locale apre sempre tardi" pensai.
Camminai velocemente per strada e rientrai silenziosamente in casa Jackson. Tolsi le scarpe e salii piano le scale per poi chiudermi in camera.
Andai nel mio bagno per prepararmi al lavoro. Mi struccai e mi fiondai sotto la doccia. Rimasi poco tempo perché dovevo sbrigarmi. Misi la divisa in borsa e iniziai a truccarmi. Quando misi il fard, mi accorsi di avere due segni violacei sul lato destro del collo. «Puttana la miseria! Mi ha lasciato i segni» esclamai stupita e arrabbiata.
Li coprii con un po' di fondotinta ma comunque si intravedevano. Decisi infine che avrei messo un foulard.
Scesi di sotto a fare colazione e notai che qualcuno era già sveglio. «Buongiorno» dissi entrando in cucina.
«Buongiorno Ade. Non t'ho sentita rientrare ieri sera» fu la prima cosa che mi fece notare Katia.
«La festa si è dilungata molto e sono rientrata parecchio tardi» spiegai disinvolta.
«E come mai quel foulard?».
"Fregata" pensai. "Pensa ad una scusa Adelaide. Fai in fretta".
«Mi sono svegliata con un po' di mal di gola. Forse ieri ho sbagliato a mettere solo il copri spalle»
«O forse alla festa hai gridato troppo» mi guardò in modo strano.
«Cosa intendi dire?» cercai di restare calma ma dentro stavo morendo.
«Con la musica alta è difficile parlare. Bisogna alzare molto la voce»
«Ah, si. É vero» mi rilassai.
Presi una ciotola e la riempii di latte, poi ci misi un pizzico di caffè e presi i cereali.
«Sai che a me puoi dire tutto? Non sono tua madre e sono abbastanza giovane da ricordare le feste da ragazzi» disse a un tratto.
«Ok, sono stata scoperta. Ho bevuto parecchio ieri sera e mi fa male da morire la testa»
«Solo questo? Bene. Ti vado a prendere un'aspirina e torno» sembrava poco convinta.
Uscì dalla stanza e io tirai un sospiro di sollievo sedendomi al tavolo per mangiare. Tornò dopo pochi minuti con una compressa.
«Prendila dopo aver mangiato» si raccomandò.
Feci velocemente colazione per fiondarmi fuori casa ed evitare ulteriori domande e allusioni.
Riposi tutto nel lavello, presi la borsa e aprii la porta per uscire ma mi bloccai sulla soglia quando lei esclamò: «Spero almeno che avete usato un preservativo».
«Cosa ti fa pensare che io sia andata a letto con qualcuno?» indietreggiai e schiusi la porta.
«Non con qualcuno di sconosciuto. Con il riccio, oppure con l'altro che è venuto ieri. Quello col ciuffo»
«Stai sviando la domanda»
«Non sei rientrata a casa stanotte, hai le labbra screpolate e indossi un foulard mentre siamo quasi ad Agosto».
"Rimani sul vago, Ade". «Ok. Sono ipotesi piuttosto valide. Ci vediamo stasera» uscii di casa velocemente e, a grandi falcate, percorsi il vialetto di casa.
Mi imbarazzava parlarne con lei. Mi imbarazzava parlarne in generale.
Proseguii a passo spedito, tanto che arrivai in pochi minuti al locale. Nathan stava aprendo in quel momento e si stupì di vedermi cosi puntuale.
«Non hai dormito stanotte?»
«Perché? Ti sembro strana? Ho qualcosa sul viso?» chiesi allarmata.
Lui fece un sorriso sghembo. «No. Semplicemente non sei mai arrivata cosi... puntuale. Direi quasi che sei in enorme anticipo».
Sorrisi sollevata. «Sono caduta dal letto stamattina» scherzai e lui rise di gusto.
Indossai velocemente la divisa e fui pronta per ripulire il locale. "Meglio la mattina che la sera" ci diceva sempre Nathan.
Dopo circa mezz'ora, arrivarono anche Lauren e Chris.
«Anne dov'è?» chiesi.
«A casa con la febbre» mi disse Lauren mentre andava a cambiarsi in bagno.
Chris mi fissava senza dire nulla e sorrideva malizioso. Feci finta di non notarlo e continuai a pulire.
«Non mi racconti niente?» domandò una volta stufo del silenzio.
«Cosa vuoi che ti dica?»
«Chi ti ha fatto i succhiotti sul collo, ad esempio».
Mi scivolò una sedia dalle mani facendo un rumore assordante. «Deduco che ho indovinato» rise di gusto.
«Ne parliamo dopo, ficcanaso. Adesso aiutami a pulire».
Lui mi abbracciò per chiedere scusa per poi andare a prendere secchio e il mocio per i pavimenti.

Harry
«Harry alza il culo a vieni giù a darci una mano a pulire» gridò Niall aprendo la porta della mia stanza.
«Che mal di testa»
«Siamo tutti nella stessa barca. Prenditi un'aspirina e scendi».
Richiuse la porta e io mi sollevai nel letto. Mi sentivo cosi... cosi... nudo.
"Nudo?" pensai.
Sollevai le coperte e osservai il mio corpo che, effettivamente, era nudo.
Al mio fianco il letto era sfatto. "Qualcuno ha dormito con me. Rettifico, qualcuno ha fatto sesso con me".
Cercai di ricordare qualcosa ma il mio mal di testa me lo impediva. Il mio ultimo ricordo era la faccia disgustata di Adelaide che tracannava Vodka con me.
Mi alzai e indossai la biancheria. Boxer blu con elastico azzurro. «Li ha scelti Ade» ricordai.
Raccolsi i vestiti dal pavimento e li misi in un angolo dicendomi che poi li avrei portati nella stanza delle lavatrici.
Presi dei vestiti puliti e andai in bagno a farmi una doccia. Doccia. Vasca. "Io e Ade siamo caduti nella vasca" pensai sorridendo.
Feci la doccia cercando di ricordare come eravamo caduti nella vasca e cosa fosse successo dopo. Sbarrai gli occhi. Avevo cercato di baciarla di nuovo.
«Ma si può essere più imbecilli di me?» gridai.
«No, tu sei il re degli imbecilli. Ora sbrigati e dammi il cambio che devo farmi anch'io una doccia» gridò Louis da dietro la porta.
Uscii dal bagno in accappatoio e tornai in camera mia.
Mi vestii e scesi a dare una mano agli altri. «Tieni Harry, porta questo scatolone in garage» ordinò Liam appena mi vide.
«Buon giorno Liam. Ho passato una bella serata, grazie per l'interessamento» scherzai.
«E che te lo chiedo a fare? Bastava passare davanti la tua porta sentire tutto»
«Sai chi c'era con me?»
Scosse la testa e andò a rimuovere altri addobbi. Sospirai e andai in garage a riporre lo scatolone.
Una volta finito tutto, andai ad occuparmi della mia camera. «Sembra un campo di battaglia, ma che abbiamo combinato?» dissi fra me.
Tolsi le coperte e le lenzuola e le misi in un angolo insieme alle altre cose sporche. In quel momento, notai che le lenzuola erano macchiate. Delle goccioline rossastre. Andai in panico. «A chi cazzo ho sverginato nel mio letto?».
Presi le lenzuola e le portai subito nella stanza delle lavatrici. Le infilai nella prima lavatrice che vidi libera e le lavai.
Avevo troppe domande, un feroce mal di testa e un maledetto bisogno di risposte, e l'unica persona che forse poteva darmele era Adelaide. L'unica persona che ricordavo di quella sera.
A grandi falcate mi diressi verso la porta afferrando la giacca dall'appendiabiti all'entrata. «Torno subito» informai.
Ero in strada non sapendo se andare al locale o a casa sua. Infine andai al locale sicuro di trovarla lì. Misi occhiali e cappucci ed entrai. 
La prima persona che vidi fu proprio lei.

Adelaide
Vidi entrare un tipo con gli occhiali da sole e un cappuccio in testa  e mi avvicinai cercando di capire cosa volesse. «Posso aiutarla?»
«Ade sono io, Harry»
«Puttana la miseria! Che diamine ci fai qui?»
«Ho un mucchio di domande su ieri ma non so a chi farle. L'ultimo ricordo che ho è di te, me e una bottiglia di Vodka, poi la caduta nella vasca - e ti chiedo scusa per il tentato bacio - poi ricordo la scelta degli boxer. Dopodiché il vuoto totale».
Sospirò profondamente preoccupato. «Credo di aver... combinato un casino. Credo di aver... rotto qualcosa»
«Non mi sembra tu abbia rotto qualcosa. Me ne sarei accorta, non credi?»
«Non proprio qualcosa. Ho rotto... qualcuno»
Spalancai gli occhi. "Forse ci è arrivato ed io non sono pronta a parlarne. Inventa una scusa". «Io sono stata con te finché non ti sei steso tranquillo nel letto. Come puoi aver rotto qualcuno? Ma rotto che poi?».
Fece un lungo respiro poi disse tutto d'un fiato: «Credo di aver sverginato una ragazza»
Sbiancai. "Sbam! Che sprangata in faccia! Almeno non ha capito che ero io".
«Ade ti senti bene?»
«Ma non sai chi è questa ragazza?»
«No. Mi sento tremendamente in colpa a non ricordarla nemmeno. Credo che per una ragazza sia importante la prima volta, o sbaglio?»
«Certo che è import...» mi fermai vedendo la sua faccia sofferente. «Certo, non per tutte. Ci sono ragazze che non se ne fregano proprio»
«Ma non dovrebbero farlo per amore?»
"Giusto. E io lo amo?".
«Dovrebbero, ma non tutte sono così coscienziose da farlo»
Lauren mi chiamò da lontano. «Ade mi serve un favore».
Spalancai gli occhi e, in preda al panico, mi avvicinai a Harry e lo baciai.  
Lauren si fermò di scatto appena ci vide. «Ehm... torno dopo. Fate con comodo».
Staccai le mie labbra dalle sue nel momento in cui Lauren si allontanò. «Scusami» sussurrai con un filo di voce.
«N-non fa niente. Direi che siamo pari» sdrammatizzò.
Ci furono una manciata di secondi di imbarazzante silenzio. Si schiarì la voce. «Allora... pensi che sia stata una fan imbucata alla festa?»
«Credo che ne sarebbero capaci, ma che non sia possibile. Ho visto ogni singola persona della festa e nessuna aveva l'aria da fan. Erano piuttosto snob in realtà»
«È tutto cosi ingarbugliato nella mia testa. Vorrei tanto ricordare»
«Lascia perdere Harry. Non sforzarti di ricordarlo adesso. Lo ricorderai prima o poi»
Lui annuì. «Già. Bè... ci... vediamo?»
«Si... a presto».
Harry uscì dal locale ed io tirai un sospiro di sollievo. Da un lato però, mi pentii di non avergli detto nulla.
"Lui non potrebbe mai ricambiare ciò che provo. Ma io cosa provo?".

Harry
Adelaide mi aveva detto di non pensarci, eppure non potevo farne a meno. Poi, come un fulmine a ciel sereno, mi si fissò nella mente il suo bacio.
Era stato cosi... eccezionale. "Ci sa fare quella ragazza" pensai.
Tornato a casa, misi le lenzuola pulite e mi stesi sul letto. Chiusi gli occhi e cercai di fare mente locale. Come potevo non ricordare?
Dopo essermi messo nel letto, cosa era successo?
«Ho parlato con Adelaide» mi dissi.
Adelaide. Bacio. Dolcissimo bacio. Il mio cuore perse un battito al ricordo delle sue mani sul mio viso e delle sue labbra che sembravano fatte per incastrarsi con le mie.
Forse stavo esagerando. Forse stavo ingigantendo la cosa. "Lei non potrebbe mai ricambiare ciò che provo. Ma io cosa provo?".




Writer's Corner
Heylàààààà!!! :P
Lo ammetto, con la fretta di mettervi il capitolo, avevo dimenticato di salutarvi XD #sonounica
Questo è il dopo-festa diciamo. Non è chissà che e me ne rendo conto... ma accettatelo come segno del mio bene ♥
Manca di nuovo l'ispirazione :( che brutta cosa!
Spero di riuscire presto ad aggiornare ;) e che qualcuno recensisce questo capito.... è deprimente non trovare mai recensioni...
Alzatemi l'autostima! Recensite! :D
Magari torna anche l'ispirazione :P
A prestoooooo ♥
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: DreamingAdelaide