Casa, dolce bastarda casa.
La confusione, la
confusione più totale, non era solo nella mente di Portia
che regnava questa specie di mostro. La città nonostante le
luci al neon appariva buia, erano da poco scoccate le 19.00 e Portia
vagava ancora tra le strade di new York, tanto valeva fermarsi a cena
nel locale che più preferiva. Il King sushi wok era quel
tipo di ristorante che compare dietro ogni angolo della
città, e dove puoi mangiare fino a stare male pagando la
modica cifra di 12.00 euro, dove puoi assaporare quella parte di
città ancora più intasata da turisti, e gustare
il cibo tra gente che urla per una partita di football in tv e
il rumore di una fontana a cascata nel centro del locale .
Sì,una specie di armonia perfetta insomma, ma a Portia non
importava, anche perché le parole che affioravano nella sua
mente erano ancora più "tranquille" .
La cameriera
arrivó giusto in tempo per prendere l'ordinazione e
andarsene con il solito sorriso stampato sulla faccia, ció
faceva ancor più pensare a Portia per quale motivo fosse
lì, in quel locale, invece di stare a casa,
rinchiusa nella sua stanza a deprimersi e a chiedersi come ci
si sentisse ad essere diversi da lei. Già, doveva essere
fantastico sentirsi bene con sé stessi ed utile per la
società, lo avrebbe tanto voluto, ma d'altronde chi non
vorrebbe attenzioni? Chi non desidera almeno per una volta nella sua
vita mettersi nei panni di qualcun altro ? . Ecco a proposito di
quest'ultima affermazione ci sono da dire un paio di cosette
..
Quando
Portia ha desiderato essere nei panni di qualcun altro non
intendeva LETTERALMENTE . Ma questa non sarebbe una storia
originale se qualcosa di impossibile nella realtà non fosse
accaduto, eppure é strano perché ogni cosa aveva
avuto dei principi e leggi della fisica incontestabili fino a quel
momento .
-
La cameriera
poggió l'anonimo sushi e se ne andó dicendo
« buon appletito » con il suo accento cinese, per
avviarsi poi verso la cucina. Portia fissó il suo pesce
crudo a lungo, più di quanto fissava suo fratello quando
suonava la chitarra classica nella sua stanza, forse quello era l'unico
momento in cui Marco appariva dolce a Portia, lo vedeva lì,
seduto sul suo letto con lo spartito davanti ed era troppo impegnato a
guardare le note per accorgersi della sorella. Ok, forse
Portia spiava davvero un po' troppo, ma faceva parte del suo carattere
essere così curiosa. Da piccola aveva sempre voluto
risolvere misteri o diventare una spia di un'associazione segreta, ed
é per questo che ora fissava il suo pesce con tanto mistero.
Finito quel benedetto pesce Portia chiese il conto, la cameriera la
vide e le disse di aspettare un momento. Portia aspettó e
forse ne valse la pena, la cameriera si presentó con il
conto e con una fetta di torta al cioccolato e disse : «
piccolo omaggio della casa » e si allontanó dopo
averle fatto l'occhiolino.
Portia
non fissó la torta come aveva fissato il pesce, non fece
neanche tempo a guardarla che già stava assaporando il
pandispagna al cioccolato. Pagó il conto e uscì
in fretta dal locale, non ne poteva più di tutta quella
confusione, ora aveva bisogno di stendersi sul suo letto, sotto le
coperte per dimenticare questo giorno . Tornò a casa e
salí in fretta in camera sua, era troppo stanca per sentire
la voce ruvida da sigaretta della madre, che le chiedeva "gentilmente"
dove fosse stata fino ad ora. Si struccò,si mise
velocemente il pigiama e riprese fiato una volta stesa sul
letto, avvolta nel piumone caldo . Casa, per quanto odiosa
poteva essersi rivelata in questi anni era l'unica cosa che le era
mancata in quella giornata .
Angolo autrice
Beeeene , ciao a
tutti . Allora per farmi perdonare del capitolo precedente postato
troppo tardi ho deciso di scriverne subito un altro ,
più lungo e diciamolo forse pure più interessante
. Anyway spero di avervi incuriosito abbastanza! . Ed é
giunto il momento di rivelare da dove ho preso ispirazione per scrivere
la mia storia.. Avete presente "un pazzo venerdì" il film ? Ecco
quello mi é stato d'ispirazione insieme alla mia migliore
amica. Ci tengo a precisare che non é assolutamente
autobiografica la storia, insomma io mi trovo bene con la mia famiglia
e sono il contrario di Portia . Detto ció mi hanno fatto
piacere le recensioni (non mi importa se sono poche) e ci tengo a
ringraziare chiunque legge questa storia e mi dice che ne pensa,
é davvero importante per me! :) .
-Annarita
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