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Autore: Ilune Willowleaf    09/08/2007    1 recensioni
Cosa succede se prendiamo un'ambientazione grandiosa e ampia come "Exalted" della Withe Wolf, e facciamo giocare all'interno di essa dei giocatori casinari al punto giusto? Attenzione: alto tasso di demenzialità alla Lamù e Ranma
Genere: Demenziale, Azione, Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 parte 4
Capitolo 1 parte 4: Abbiamo quasi la collezione completa
Quando finalmente riuscimmo a mettere Mikahil sul letto, in camera nostra, mi accorsi che aveva ripreso conoscenza.
-Amore? Come ti senti? Ferite a parte, intendo...- gli chiesi, tirando su le coperte e sistemando i cuscini.
-…Sono stato meglio. Dov'è Nizar?-
-Credo nella sua stanza…- risposi.
In quel momento, Nizar comparve sulla porta.
-Oh, errore, è qui. - aggiunsi. Mi voltai verso la sangue di drago -Si è svegliato. - le annunciai.
-Buon per lui…-
Mikahil girò a fatica la testa. -Scusa se ti abbiamo nascosto tutto...- fece con un mezzo sorrisetto. -non avevamo cattive intenzioni.-
Io mi ero seduta sul letto accanto a Mikahil -Più che altro, lo nascondiamo a tutti per abitudine...e per sopravvivenza. - aggiunsi -Ahi!-… zittita subito da un pizzicotto di Mikahil, doloroso e tacito sottinteso di "sta’ zitta, lascia parlare me!"
Cynis rimaneva sulla porta. - Capisco... dopotutto avrei potuto farvi male, molto male, se non altro staccarvi le gambe e giocarci a golf, oppure vedere quant'è lungo il vostro intestino, se c'è. Oppure strapparvi gli occhi e giocarci a biglie.....vero?-
-Uff... se sei abbastanza in forze per riprendermi, sei abbastanza in forze per parlare!- borbottai a Mikahil, facendogli la lingua
-Sono cose che potrei fare TUTTORA ....- continuò Nizar, dando una certa enfasi alla parola.
-Beh, la cosa è reciproca.- sogghignai, mostrando le zanne.
Altro pizzicotto, molto più forte. -AHIA!
-Io ti voglio difendere mentre sei pesto, e tu mi pizzichi! ;_; -
-Potrei benissimo farlo adesso...- non pareva poi tanto impressionata.
-Mika... cattivo... ;_;-
-Nizar.- gli occhi di Mikahil girarono verso il soffitto. -tu hai studiato stregoneria?- (saltando totalmente di palo in frasca)
-Non cambiare argomento. - replicò lei, fredda
Io mi azzittii, offesa, a disegnar cerchietti sulla coperta. A guardare bene, però, ero ritirata in posizione di difesa, ma pronta a saltare e attaccare, o parare.
-Dicevo...- sempre sulla porta, fa un passo in stanza - potrei fare tutto ciò anche ora...
-..Ma comunque comprendo il vostro agire, e non ho nulla da rimproverarvi. -
-Non è una questione di argomento, qua non c'è da parlare.- ammise tranquillamente Mikahil -Voglio semplicemente dimostrarti che puoi fidarti di noi. Allora, hai studiato stregoneria all'ettagramma, vero?-
-Non ricordo...- mentì Nizar -Comunque sia, come ho detto prima a lei, - mi indicò -non ho nessuna intenzione di rivolta nei vostri confronti.-
Appariva ancora fredda, e non ci guardava in volto, ma un po’ si stava calmando, come dimostrava il fatto che si era seduta sulla sedia.
Cercai di sorridere amichevole, col solo risultato che lei alzò un sopracciglio, intuendo il mio tentativo di “lisciarle il pelo”.
Mi accoccolai meglio sul letto, accanto a Mikahil.
Lui sospirò. -Mi dispiace, ma non mi basta.-
-Non ti basta. Va bene. Lo so.-
-Voglio dimostrarti che noi non siamo così cattivi come ti hanno fatto credere…- iniziò Mika.
-Cosa devo fare per dimostrarvi che non vi voglio attaccare?- continuò Nizar.
Umh, gentile. Chissà cosa nascondeva, però, mi chiedevo.
-No, non hai capito.
SO che non ci vuoi attaccare. Intendevo che non mi basta sapere che non ci attaccherai... e che tu sappia che nemmeno noi ti attaccheremo... spero anche di farti capire qualcosa di più.-
-Del tipo?-
-Ad essere sincero volevo farlo un passo alla volta, ma poi gli eventi sono precipitati...-
-Meglio così, almeno credo-
-mhh… forse. Ma voglio farti una promessa.- e così dicendo le tese la mano. -E ovviamente voglio la stessa promessa in cambio, da parte tua...
Nizar, so che non ti fidi di me, ma io voglio guadagnarmi la tua fiducia... e, come primo passo, sono pronto a giurare che né io né Fivetails faremo mai nulla per fare del male a te, ed anzi ti aiuteremo dovunque ed in qualunque momento tu ne avrai bisogno...-
-Per me potete giurarmi quello che volete. non mi interessa ...non mi interessa cosa siete, per nulla. solo...non me l'aspettavo...-
-Non avercela a male...-
Ero francamente stupita: una sangue di drago che non mi vuole trasformare in scendiletto? apperò... della serie "se lo racconto non mi credono".
Nizar era sempre, comunque, piuttosto freddina.
-Non ce l'ho a male, sono stupita e un po' delusa, tutto qua, passerà... credo. -
In quel momento, alle spalle di Nizar, sulla porta, comparve Kagemusha.
-Ehi, il nonnetto!!!- lo salutai con la manina, anche per spezzare un attimo quell’atmosfera fredda creatasi.
-Col tempo, tutto passa, più o meno...- disse il nonnetto, con lo sguardo un po’ assente. Quanto aveva ascoltato? E quanto aveva capito?
-Ah, ciao. Abbiamo recuperato la tua maschera...- lo salutò Mika, stanco.
Nel guardarci, parve tornare con i piedi per terra, e ci salutò con un sorriso.
-Mi sono stupito non mi abbiate aspettato, avevamo deciso di andare insieme... e guarda come ti sei ridotto. - disse, avvicinandosi al letto, appoggiandosi al nodoso bastone di quercia.
-L'avevamo deciso?- Mika sembrava confuso. Strano, di solito è lui che manda in confusione gli altri… -Uh, non lo ricordavo. Beh, ho avuto un incidente di percorso...-
-Non importa, non importa... ora riposa, o fatti un bel bagno caldo... poi mi racconterai. -
-Più che altro, un bel, lungo riposo...- feci io.
-E voi... chi siete?- chiese Nizar, incuriosita.
-Ti porto qualcosa, Mika?, cibo, qualcosa da bere, coperte...- ora che avevo un momento da dedicare solo a lui, cercai di fare l’infermiera meglio che potevo.
-In fondo se ti sei ridotto così tu che sei un giovanotto posso immaginare come mi sarei ridotto io vecchietto... *risatina-
-Nah, sto bene... cioè... sono a posto, grazie.- si correggesse Mikahil ^^
Kagemusha si girò verso Nizar, porgendole la mano -Salve, signorina! io sono... beh, lo vede credo... sono solo un vecchietto.-
Credo di ricordare che Mikahil gli avesse consegnato la maschera, e che poi il nonnetto abbia salutato e se ne sia andato… ma faccio fatica a ricordare. Strano. È come se qualcosa o qualcuno cancellasse i ricordi di quei momenti, gradualmente ma inesorabilmente, se non li rivango continuamente. Ma francamente ho di meglio da fare.
Chiusi la porta, comunque.
-E comunque, Nizar, tanto per riprendere il discorso di prima, seconde te venivamo a dirtelo in faccia che siamo quelli che ti hanno insegnato a odiare e temere?- feci, tornando verso il letto -Se ti può rassicurare, comunque, non siamo sociopatici distruttori mangiatori di bambini....-
Niz non rispose.
-Ehi, sai una cosa: a ME avevano detto di stare alla larga da quelli della tua casata... a Te avevano insegnato a stare alla larga da noi... buffo, no?- cercai di fare dello spirito. Inutile: lei continuava a non ascoltare.
-Non mi sono mai piaciute le regole, se ti può consolare. - fece lei ala fine.
-^_^ Allora siamo in due. Lui, invece...- indicai Mikahil, sottintendendo che lui VIVE di regole e diplomazia.
-Lui è un diplomatico; quindi regola e etichetta sono il suo pane.-
-... e allora?-
--_- Niente, sto solo cercando di instaurare una civile conversazione.- ogni mio tentativo naufragava nella sua freddezza…
*GGRRUUOOOLLLLLBLLLEEEE* (bubbolio di stomaco)
*OOHHHPPPSSS*
-Io avrei un pochino fame... tu no?-
-No.-
Che polaretto quando ci si mette…
Scrollai le spalle -Mika? tu?- ma quando mi voltai per chiedere a Mikahil se anche lui aveva fame, lo vidi beatamente addormentato…
-...zzzZZZZzzzzz...-
*gocciolone*
Scotendo la testa, feci l’ultimo tentativo di cordiale e normale conversazione -Senti... dato che ieri hai offerto tu, oggi offriamo noi. Aspetta un attimo che cerco il borsello...- presi qualche moneta dal borsellino, ma Niz proprio non mi ascoltava…
Per la precisione, guardava giù, per vedere se in strada ci fosse per caso qualche bella madamina.
-Vieni? Le cose appaino migliori davanti a un piatto di cibo!-
*venuzza pulsante*
Una venuzza pulsante mi comparve sulla tempia a tanta cafona indifferenza. Mi piazzai di fronte a lei.
-Fino a stamattina ti fidavi. Se non avessi dovuto fare quel che ho fatto per salvare il mio compagno, sarebbe stato diverso?!- ero seccata. MOLTO seccata
-Perché dici così? ho per caso visto qualcosa che non dovevo?-
-Beh, di solito chi mi vede così o scappa o mi corre dietro MOLTO armato.
Detto tra noi, se non ti è venuto un mezzo accidente, hai parecchio fegato... hai visto come sono fuggiti i cultisti? Parevano lepri! A proposito... dovremmo ribeccarli e consegnarli alle autorità, sennò c'è caso che rimettono in piedi tutto!-
-Ah si?non mi pare di averti vista in modo insolito ultimamente
Alla fine mi resi conto che per Nizar la faccenda era archiviata, dimenticata e cancellata.
-Grazie- dissi, più tranquilla. -Dai, vieni a cena...-
-Però ora non mi interessi per niente, e nemmeno il cibo. -
-Davvero?- aggiunsi, maliziosa -Stavo per dirti che ci ho ripensato sul posare....-
-Ho visto una bella madamina qui sotto...- Nizar aveva preso il mantello, e stava per uscire dalla stanza.
Non mi vuoi più come modella? Peggio per te, occasione sprecata!
Mikahil ci chiamò, debolmente -ehh... 'spettate...-
-Mikahil? che c'è? ^_^- chiesi, precipitandomi al suo fianco. Lo aiutai a rimettersi a sedere un po’ meglio.
-Five... se possibile, sii gentile con lei... cioè, trattala come si deve... ricorda, è una dinasta..- mi sussurrò, pianissimo.
-Cosa credi che stia facendo?- sussurrai io di risposta.
-Volevo solo ricordartelo...- mi sorrise.
-Guarda, che, anche se non sembra, io ricordo quello che mi dici...- replicai, imbronciata, sistemandogli un cuscino dietro la schiena.
Giù per strada, nel frattempo, stava passando una “madamina”, come l’aveva definita Nizar.
Lunghi capelli grigio scuro, un vestito di seta nera e bianca che ha l'aria di essere complicato oltre ogni necessità pratica…
Madamina che passa e va, ovviamente, perché non sa di essere osservata (ovviamente).
-Beh, se non avete altro da aggiungere, io mi reco di sotto... ho avvistato una preda...-
*gocciolone* mio e di Mikahil
-Beh?-
Le nostre facce perplesse dicevano tutto...
-P... preda? aspetta, non dirmi nulla. Ho capito. - dissi io.
-Voi due siete sposati se non ricordo male. quindi fatevi i vostri dilemmi che io mi faccio i miei, con piacere. -
- ^__^ okkei, okeei...- feci io, capendo che voleva solo defilarsi. Infatti, prese e scese giù per le scale, chiudendo la porta dietro di sé, e lasciandoci soli.
-Mhh, "sposati" è una parola strana per la nostra situazione...- mi sorrise.
-Sposati!- sventolai l'anello -Veeero, caro? >:) -
Si, certo, qualcosa come cinque o diecimila anni fa, nella Prima Era… ma è un Giuramento Eterno, mica un matrimonio qualsiasi!
Chiusa la finestra all'aria umida e che minacciava pioggia.
-Mika... se domani stai meglio, partiamo?-
-Non credo che starò meglio domani... ma voglio vedere una cosa prima. -
-Che cosa? Comunque, devi riposare: un braccio rotto non è cosa da poco. Peccato non ti possa prestare la mia capacità rigenerativa…
Piuttosto, senti, Nizar fa finta che non sia successo nulla, ma non vuole avere a che fare con noi... che facciamo? Ognuno per la sua strada? O vuoi continuare a cercare di lavorartela?-
-Prima voglio ricontrollare una cosa in quella miniera... mi è venuto un dubbio. -
- Che cosa? Che non ci siano altri altari, magari?- scherzai -O che i capi siano tornati? Pensavo che dovremmo acchiapparli, sennò entro pochi mesi, siamo daccapo!
-No, no… pensavo un'altra cosa...-
-Cosa?
-...zzzzzZZZZzzzz....-
*GOCCIOLONE*
Si era di nuovo addormentato. Vestito, per di più. Mi accoccolai accanto a lui, sulle coperte.
Dopo un po’, essendo l’ora di cena passata da un pezzo, e non avendo io ancora messo nulla sotto i denti, scesi nella sala comune, e tanto scassai le palle all’oste, che questi preparò borbottando due megacene, che portai su in camera. La mia la divorai in quattro e quattr’otto, e lasciai l’altra, al caldo, nel portavivande, in attesa che Mikahil si svegliasse.
(narratrice, qui passo la parola a te, perché io in teoria non dovrei sapere quel che succede… n.d.Fivetails)
Nizar intanto era scesa in strada, cercando con lo sguardo la “madamina”.
Cosa piuttosto facile da fare, dato che la donna camminava piano, ed era molto facile da riconoscere anche da lontano.
Era molto facile da raggiungere, perché la poca gente, istintivamente, stava ad almeno due metri da lei; i suoi passi risuonavano con un'eco tutt'altro che naturale, anche se era all'aperto.
La sera era già calata, e le lampade a olio lungo le strade erano già state accese. Il cielo nuvolo prometteva un’imminente pioggia
La strada era quasi deserta, a parte per poche persone frettolosamente dirette verso casa, e la signorina di prima, che camminava con il solito eco innaturale dei passi.
Quando si avvicinava ad una lampada ad olio, questa tremava e sembrava sul punto di spegnersi. Anche dopo il suo passaggio, la lampada illuminava bene come prima.
Nizar seguiva la donna misteriosa un po’ da lontano.
A un certo punto la ragazza si fermò. Estraesse qualcosa da una borsa che teneva in braccio, e lesse... Poi guardò in una direzione, scrutando l'orizzonte
Nizar si fermò a pochi passi da lei, osservandola e non avvicinandosi oltre.
-Uhm... Di là... - la sua voce era un sussurro, ma il vento la portava in tutti gli angoli e vicoli.
Poi si girò, lentamente, verso Nizar... nel farlo i capelli le si scostarono come la tenda di una finestra che dà nel nulla; i suoi occhi rosso sangue scrutarono l'altra ragazza, come se fosse dall'altra parte di un vetro distorto.
-Sì?- fece con la sua voce che sembra provenire da un altro mondo.
-Eh...uh...nulla......mi chiedevo cosa ci facesse una bella signora come lei da sola, per la strada a quest'ora della sera...vedendo che non c'è nessuno in giro...- Nizar si esibì nella performance della dolce ragazza timida ma determinata…
La misteriosa fanciulla continuava a fissarla come se fosse un pollo a un mercato, poi sorrise... Un sorriso piccolo quanto tenebroso.
-Sto cercando un posto... Dovrebbe essere qui vicino.-
-Uhm se posso esserle di aiuto...- Niz passa mettere in atto il carattere stylish e disponibile.
Lei scrutò l'orizzonte e disse - Ho già portato la maggior parte dei bagagli, mancavano gli ultimi... Effetti personali - poi fissò di nuovo Niz, - Sei gentile, se vuoi puoi accompagnarmi -
-Come preferite milady....-la osservò ancora-...dov'è che dovete recarvi...?- ora Niz appariva un po’ incerta.
Lei indicò un posto all'orizzonte -E' una residenza, vicina a un lago fuori città. - poi sorrise, il vento le spostò i capelli come se la notte fosse d'accordo con lei -Sto andando lì in vacanza. -
-Ah in vacanza...- fece finta di comprendere -Ehm... ma a quest'ora della sera dovete recarvici? Non potreste alloggiare qui vicino, in attesa?-
Lei guardò in alto, guardò la luna, poi scrollò le spalle - Mi trovo più a mio agio la sera -
-Capisco... come preferite...-
La donna annuì, poi guardò con aria curiosa in una direzione... Forse verso un edificio
-Che strano…- borbottò, poi scrollò le spalle, -Quindi, vieni con me o no?-
-Ehm....verrei milady, ma avrei da avvertire degli amici, di cui uno malato a letto. Non credo di poterli abbandonare qui, e mi pare che il loco dove volete recarvi sia un po' lontano...
Ma se non fosse per loro verrei, verrei ^^ non potrei negar un favore ad una lady!- * ruffiana mode on… *
La donna annuì con fare apparentemente comprensivo, poi scrutò il cielo -Come vuoi... Tanto comunque sapresti dove trovarmi.- indicò un punto, - Il lago é da quella parte, se dovesse servirti.-
-Oh...d'accordo. Spero... non vi siate offesa...- fece Nizar.
La donna annuì... Poi scrutò Niz con fare titubante, finestre rosse che fissano un obiettivo. -I tuoi amici... Hanno bisogno di aiuto? Perché forse posso fare qualcosa. -
-Dipende in che modo potrebbe aiutarli... ma non vorrei che sia un peso per lei. Dopotutto nemmeno ci conosce...-
La donna sorrise... Un sogghigno tenebroso e nascosto dall'ombra - Perché no? Tanto fra non molto sarò in vacanza... E poi fa sempre bene fare nuove conoscenze, no?-
-Ah ah... ehm si ^_^""...e... insomma... se fra non molto, vuol dire che ora non è in vacanza milady?^^"-
La strana donna fissò Niz, come se la domanda non avesse senso - E' forse un problema? - chiese con una voce che, se avesse potuto strisciare, avrebbe corroso i muri.
-Certo che no ^_^ è solo che… mi incuriosite, tutto qui ^^"-
“oddio mi sta facendo paura... mi paurizza!!!” <---pensieri nascosti di Niz.
La donna annuì, riprendendo un sorriso tenebroso ma apparentemente innocuo - Bene... Puoi condurmici, allora? -
-Uhm d'accordo... guardi, non dista molto, è quella locanda.- fece Nizar, indicando la locanda della Candela Gialla.
Miss mistero annuì, iniziando ad incamminarsi, e passando a fianco di Niz sussurrò un - Grazie - che si infila dentro l'orecchio e su nel cervello come una nebbia senziente.
*___* <--- espressione di Niz, che segue come un cagnolino…
Nel frattempo, Fivetails ha cercato di svegliare Mikahil per la cena, il quale in quel momento era sveglio, ma ancora messo maluccio, e non riusciva ad alzarsi dal letto.
Sempre con Nizar alle spalle, la signorina in nero arrivò alla locanda, aprì la porta e entrò, tranquilla, come la padrona di tutta la baracca.
Senza chiedere niente a nessuno, salì le scale per le stanze, con il passo calmo, pacato, di chi ha tempo per tutto e tutti.
L'eco innaturale seguiva i suoi passi anche dentro una locanda.
E Nizar la seguiva… senza accorgersi di nulla…
La porta della stanza di Mikahil e Fivetails si aprì, senza che lei avesse avuto bisogno di toccarla… Lentamente, e cigolando come non ha mai fatto in tutta la sua esistenza
E la figura, per quanto esile e sexy, sembrava proiettare un'ombra che divora la luce all'interno, solo per il fatto di esserci.
Quando la donna entrò nella stanza, Fivetails avvertì che era "strana" lei… nel senso... era "sbagliata". Era come se il suo sesto senso dicesse alla lunare "qui c'è qualcosa che non va".
Il fatto che lo sguardo di Nizar fosse più o meno questo à *_* non aiutava di certo…
Mika si girò, tra il confuso e lo stupito...
La nuova, improvvisa, misteriosa ospite guardò la ragazza, poi il ragazzo sul letto, poi fece due passi dentro la stanza e chiese, indicando - E' lui il malato? -
-Ehi, chi sei?- saltò su Fivetails, piccata dall’intrusione non autorizzata.
-Ehm si è lui...- disse Nizar, esitante.
Fivetails, giustamente diffidente, (specie verso gli amichetti di Nizar ^_^;;; ) si portò tra il letto e la porta
- ...- Niz fece capolino -ciao^___^ -
Dato che Nizar pareva conoscere la misteriosa ospite, Tails, con pochi peli sulla lingua, le chiese -La signorina, chi è?-
Ok, narratrice, da qui riprendo io, grazie. N.d.Fivetails
Ma… ma… proprio ora che avevo iniziato a prenderci gusto…
-Tails... non vedo.-
Ero lì, pronta ad attaccare, o a difendermi, e a difendere Mikahil. Riluttante, mi scostai.
-Questa meravigliosa lady (per quanto mi paurizzi) si è gentilmente offerta ad aiutare Mika....-
La donna sorrise, completamente a suo agio, - Io? Io sono la Languida Principessa della Luna Rossa nel Cielo Deserto dell'Oblio delle Anime Innocenti -, fece una breve pausa - E' lui il malato, vero? -
-...la COSA?- chiese incredulo Mikahil
Accidenti, se va a prenotare al ristorante con quel nome usano un blocchetto solo per lei!
-Mikahil sta già meglio: un paio di giorni a letto e si rimetterà.- feci io, quasi soffiando (mia tipica abitudine, volontaria o involontaria, di quando sono nervosa… un po’ come i gatti ^__^)
-Si è lui^^"- confermò Nizar alla donna (che qui, per comodità, chiamerò Luna, perché a scrivere tutto mi vengono i crampi alle mani) -È una signora molto gentile^^"-
-Dannazione, Five, spostati...-Mikahil mi scostò con malagrazia col braccio sano dal suo campo visivo.
Mi scostai un po’, di malavoglia.
Luna si piegò di lato per vedere Mikahil, facendo capolino con la testa - Sicura? Sembra ridotto un po' male... -
-Bè....sennò che malato è?^^"-
Quelle due mi stavano dando sui nervi. Davvero.
-Più che malato, pesto.- sottolineai io, acida, infastidita dall’intrusione non autorizzata nella nostra deliziosa privacy.
-Quello si ^^"- commentò Nizar.
Mikahil la fissava con aria abbastanza fredda. -Ok, fine della commedia... chi ti ha mandato?- disse, improvvisamente.
Luna ridacchiò... Una risata che rimbalzò per le pareti della stanza, fino ad assumere toni distorti e inquietanti, poi fissò Mikahil, come se non capisse - Passavo di qui per caso, perché? -
-Oh, certo... per caso...- fu la replica ironica di Mika
-....che succede?- Nizar pareva un pochino (solo un po’?) confusa…
Beh, confesso che ero anche io un po’ confusa. Guardavo senza capire bene Mikahil, Nizar e la Languida Principessa eccetera eccetera.
-Un attimo...l'ho incontrata io per strada...e...e...spiegatemi è.é-
Io mi ero portata più vicina a Mikahil, per buona norma.
-Ottimo tempismo, per essere qui per caso... proprio quando sono indifeso, eh...- continuò ironico il mio compagno.
-E-ehi mument...- Nizar era sempre più nel pallone.
Luna fissò Mikahil, poi me, poi Nizar, poi di nuovo Mikahil, -Indifeso?- fece, come se non capisse.
Io ero pronta a far tornare l'armatura al massimo potere di attacco (al momento era camuffata da vestiti barbarici di pelle) e passare in forma ibrida. Il tutto stando accanto a Mikahil, pronta a difenderlo o prenderlo sottobraccio e filarmela con lui.
-<.<.... >.>.... >.< spiegatemi ;_;- la faccia di Nizar era l’emblema della confusione… Ma son tutti così TONTI gli Immacolati?
-Nizar, te che sei stata un'immacolata dovresti averlo capito, ormai… non eri a lezione quando hanno fatto Riconoscimento Anatema 2?-
Mi lasciai scappare un sorrisino.
-Dalla tua reazione, Mika, direi che NON è uno dei tuoi amici, vero? E neanche dei miei, se è per quello...- feci io, sempre ridacchiando.
Luna fissava Mikahil, come se non capisse, poi sembrò fissare sempre lui... No, il vuoto davanti a lui...
-Ma ma ma io....io..........................LO AMMETTO!!! A quella lezione guardavo tutt'altro...- confessò Nizar.
*goccioloooone* mio -Questo spiega molte cose...- dissi "come ad esempio come mai mi abbia abbracciato senza accorgersi di nulla"
-...Però qualcosina....ehi un attimo^^"....-
La faccia di Mikahil diventò improvvisamente MOLTO meno seria -...mi vuoi dire che sei qui VERAMENTE per caso?- T__T
Luna sembrò riprendere uno sguardo presente in questo mondo (forse), poi fece un'espressione... Come se improvvisamente capisse tutto - Io sì, sono qui veramente per caso... Ma tu sei... -
-Ehm....ammetto che a quella lezione non ero precisamente attenta anzi... ero attentissima ma... COUGH COUGH- Nizar borbottava tra sé e sé - ....ma pare vi conoscete o sbaglio?^^"""-
-Non proprio, ma ho avuto a che fare con... gente come lei, diciamo.- rispose Mikahil.
Luna fece uno strano sorriso, a metà tra il contento e il tenebroso sadico spinto, come se avesse riconosciuto in Mikahil un adorato parente e uno schiavo sessuale allo stesso tempo.
Mikahil si SFORZO’ di restare impassibile davanti a quella faccia paurosa; Niz era molto tesa e non sapeva bene che fare.
Io avevo visto l’occhiata che la nuova arrivata aveva lanciato al mio uomo, e la guardai MALISSIMO, il tipo di sguardo che se potesse trafiggere, l’avrebbe ridotta a un colabrodo.
-Eeeeeh... A guardarlo bene... Non credo che qui starà troppo bene, avrebbe bisogno di un'aria diversa per riprendersi… - fece Luna, ignorando la mia occhiata omicida.
- ma...ma...ma...^^"- Niz era in confusione totale…
-Qui stiamo BENISSIMO...- feci acida io.
-Tails...
...vai a prendere una sedia e del thè, per favore. Mi sa che qui ci sarà da discutere.-
-...
......-
Ero ammutolita, perplessa. Mikahil e il suo the!
Nizar era passata dalla faccia di chi è completamente confusa a quella di chi si sente in colpa. Per aver portato in camera nostra una Abissale, probabilmente. O per aver dovuto ammettere la sua lacuna scolastica?
-Vuoi pure i biscotti? -_- - feci io, rassegnata.
-Non sarebbero male ^_^-
*sigh*
Sospirai, incapace di comprendere come il mio compagno intendesse risolvere la questione.
Mentre andavo a rompere le palle di nuovo all'oste per quattro tazze da the, una teiera piena e biscotti, sentii ancora qualche brindello di conversazione.
-Ehi momento...se ho fatto qualcosa di male portando qui questa...signora...beh...-
-Lascia stare, Nizar...- sentii Mika rassicurare la Sangue di Drago.
-Ma io....-
-Se mi stava veramente cercando, mi avrebbe trovato comunque. – sentii Mikahil dire, mentre tornavo con un vassoio pieno.
-Quel cretino di un oste non voleva mollare i biscotti. – commentai, aprendo la porta con un calcetto.
-E se no, beh, allora non cambia nulla.- sorrise Mikahil -Prendi una sedia, siediti anche te...- invitò Nizar.
Luna si appropriò di una sedia, senza che nessuno le avesse detto "sì, fai pure".
Sbattei il vassoio sul tavolo e andai a cercare un'altra sedia per Nizar
-No, non importa…- cercò di fermarmi Nizar, ma io avevo già sequestrato una sedia nel corridoio ed ero tornata. Io preferii sedermi sul bordo del letto, accanto a Mikahil.
Nizar si appoggiò alla parete, e quindi la sedia rimase vuota.
Intanto Luna fissava Mikahil... E sorrideva, un sorriso non tenebroso come prima. Il che significa che il suo volto era visibile. Circa.
Mikahil cercò di mettersi un po’ più dritto sul letto, in una posizione meno da “malato terminale” e più da “gentiluomo incresciosamente infortunato”. Lo aiutai, con un sorriso, mettendogli un cuscino dietro.
-Allora. Non credo che il contratto di lavoro presso i Signori della Morte includa ferie pagate. O mi sbaglio?-
A quelle parole impallidii. PARECCHIO.
Cioè, sapevo più o meno cosa sono gli Abissali, ma non ne avevo mai incontrato uno faccia a faccia. E poi, in quei momenti, ero stata più preoccupata a occuparmi di Mikahil che a osservare con cura la nuova venuta.
Luna fissò Mika senza rispondere per un po', poi rispose -Veramente sì. Io stavo andando in vacanza -
-Si... Signori della Morte?- balbettai, con gli occhi pallati.
O_O" nemmeno Nizar pareva sapere cosa dire.
Mikahil trattenne una mezza risata. -Viaggio puramente di piacere? Allora non sei qui per reclamare la mia anima immortale o roba simile?-
-Ok, adesso ci manca solo un faerie, e abbiamo il bazar completo!- sbottai tra me e me.
Luna battè le ciglia, - No-. Poi si fermò un attimo - Però, se volessi... Io non ho nulla in contrario. -
-NON CI PROVARE!!! O TI FACCIO A FETTE!!!- ringhiai, soffiando, e artigliando le coperte con le unghie, trasformatesi in artigli.
-Non mi piace il vostro piano di assistenza sanitaria, grazie.- replicò pacato Mikahil, col suo solito sorrisetti ironico.
Nizar continuava a spostare lo sguardo pallato dall’uno a l’altro di noi.
L’abissale scrollò le spalle, come per dire "Beh, ci ho provato"
La prossima volta che ci provi, carina, io proverò ad assaggiare la tua giugulare…
-Ora, domanda 2. Probabilmente non c'entri nulla, ma meglio chiedere. Hai qualcosa a che fare con le Bande Gialle?- continuò Mikahil, ignorando il fatto che guardassi Luna come se la volessi strozzare (per il tentativo di portare un Solare nelle schiere Abissali, o per il tentativo di portarmi via il “marito”, vi chiederete voi? Beh, per entrambe).
Luna inarcò un sopracciglio - Con le cosa? -
-Assassini ladri di oggetti magici con un mostro pietroso come cane da guardia… pendagli da forca, insomma...- tagliai corto io.
Lei si grattò un po' la testa -No-, dice quindi - Me ne ricorderei… -
-Five, era un Jokun. Jokun. Un elementale della terra. Jokun.- mi corresse Mikahil.
-Beh, mica mi ha dato il biglietto da visita, prima di tentare di ridurci a marmellata!- fu la mia replica piccata -E mi sono anche scheggiata due unghie, contro la sua pellaccia!- feci scena. Tra parentesi, se mi si spezza un’unghia, mi ricresce subito.
(e non sapete quanto la invidi per questo! N.d.Ilune a cui si scheggiano spesso le unghie)
Mentre mi guardavo contrita le unghie (per altro perfette), Mikahil sospirò, come arrendendosi al mio modo di fare.
Frattanto Nizar ci guardava come se non capisse nulla…
*Vaghi ricordi di quello che stava accadendo a lezione di Anatema 2 le passano nella testa* n.d.Ilune *lei guardava il fondoschiena della prof, ricordiamolo, piuttosto che la lavagna!*
Luna inclinò un po' la testa, fissando Mikahil come se si aspettasse un'altra domanda. Domanda che puntualmente arrivò.
-E... perché sei qui allora?-
Luna batté le ciglia - Per andare in vacanza -, poi sorrise -Ho una residenza poco fuori città, vicino a un lago. -
-Vicino ad un lago, non lontano da qui...- Nizar parve uscire dal suo stato incantato.
- Passando di qui, ho incontrato lei – Luna indicò Niz - E sono arrivata da voi -
Feci una faccia palesemente perplessa... “In vacanza? ma... sta prendendo tutti per i fondelli?” pensai tra me e me.
-Pensavo ci fosse lo zampino di qualcuno dietro... credevo fossi te. Quella miniera era troppo comoda e ben tenuta per loro...- spiegò Mikahil.
-Esatto^^"- confermò Niz.
-Ma forse hanno riattato a base qualcosa di già pronto...- suggerii io.
Luna sorrise ancora, spostandosi i capelli e rivelando il suo collo pallido ma liscio da morire - Miniera? Oh, no... Non vado certo in vacanza in un posto simile -
-Five, ci vuole della gran manutenzione per una miniera.- mi spiegò Mika -A meno che non fosse stata scavata con tecniche che si sono perse dopo il Grande Contagio, credo...- (1)
-Mi chiedevo, però... Già che ci siete, perché non venite anche voi? Sembra abbiate bisogno di un posto tranquillo per riposare. – propose Luna.
-Mah, però, i tipi come voi non mi sembrano le persone da partita di beach volley sulla spiaggia e occhiali da sole e crema solare!- feci io ironica.
-Si sa mai...- commentò di rimando Mikahil
Luna sorrise, e nel farlo l'oscurità CROLLA, - Vuoi mettermi alla prova?-
Intanto Nizar guardava smarrita noialtri, aspettando spiegazioni che scendessero dall’alto… Santo cielo, ma se tutti gli Immacolati sono così… no, forse è LEI l’eccezione. Mi è sempre più chiaro come abbia fatto a cercare di sedurmi senza accorgersi che sono una lunare.
Scrollai le spalle -Oh, beh, è vero che gli stereotipi non si possono applicar a tutti: io per esempio uso le posate!- ironizzai io, ignorando il sospiro esasperato di Mikahil.
-Mika, ho come l'impressione che Nizar voglia delucidazioni...-
Luna ignorò completamente la mia osservazione su Nizar, guardando piuttosto Mikahil - Allora? Secondo me un po' di aria ti farebbe bene... -
-Ehm- Nizar, manina alzata, cercava di attirare l’attenzione.
Mikahil alzò un dito, a monito. -Spero che tu non voglia cercare di fregarmi...-
Lei gli sorrise - E perché mai? Puoi fidarti di me... - in quel momento un fulmine illuminò la stanza da appena fuori la finestra... Illuminando il "sorriso" di Luna
*GLOM*
Quel fulmine era coreografico, certo. E anche PARECCHIO inquietante.
-Ehm....- Niz ancora implorava che la si “cagasse di striscio”.
Di per me, io non avevo tanta voglia di fidarmi... anzi, se avessi potuto, avrei preso Mikahil sottobraccio a mo' di pacco postale, e me ne sarei andata.
-Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio... facciamo un patto.- propose il mio compagno.
Luna annuì.
-ehi...- Nizar, alla fine, sentendosi molto quarta incomoda, fece per prendere la porta...
-Ehi, Niz... tu l'hai portata, non pensare di mollarci così!- la chiamai.
-Ma vedo che non mi ascoltate...- puntualizzò lei, giustamente.
La raggiunsi.
-Tentavo di dire una cosa ma...-
Mikahil offrì la mano a Luna. -Ovviamente, include tutti i presenti.- fece, riferito al Patto, invitando a mettere le mani di tutti.
-Senti, dopo spremiamo assieme Mikahil per chiedergli più cose...- le proposi. Per tutta risposta, mi mise il muso.
-A dire il vero, non so neanche io molto su quel tipo di persone.- le dissi, sottovoce -Ma se c'è una cosa che Mikahil odia, è essere interrotto mentre fa il suo lavoro. Dai, vieni!-
-Ma non era questo che,....ufffffffffffffff- provò a dire lei, rinunciandoci, alla fine.
Intanto, Luna ancora stava parlando con Mikahil. Sorrideva... ma non metteva la mano - E questo patto in cosa consisterebbe? -
-Mhh... chiamiamolo di "non aggressione", ok?- propose Mika.
-Cioè, non cerchiamo di farci la pelle a vicenda, giusto?- chiesi io.
Luna fissò Mikahil con la sua faccia da poker per un po’, poi mise la mano, - Non aggressione, ci sto -
Misi subito anche la mia, sopra quella di Luna, che, per inciso, era di poco meno fredda di quella di un cadavere. Di una settimana fa. Anche il colore era simile a quello di un cadavere, ma di al massimo un paio di giorni.
Mancava solo Nizar, e Mikahil aspettava che la mettesse pure lei.
Con la mano libera, io le feci segno di avvicinarsi.
-Bah... io volevo dare un'opinione e come al solito...=_=- fece lei.
-Quale?- chiesi, mentre Nizar metteva la mano di malavoglia.
-Uh? Che opinione?- anche Mikahil la guardò, incuriosito.
-Ormai non ha importanza.-
-No, aspetta, prima dilla. – fece il mio compagno -Non voglio costringere nessuno.-
Adesso anche Luna la fissava, incuriosita.
-Me la sono dimenticata T_T- disse, mettendo la mano.
...
……
*GOCCIOLONE*
-Fate in fretta. - disse spiccia, mettendo la mano sulla mia.
Mikahil tolse la mano da sotto -No, seriamente. Dimmelo.-
Anche Luna tolse la mano, da sotto la mia. "Sorrise" a Nizar - Dai, su... Mica ti mangiamo -
*blush*-..... n-non lo dico >.< muovetevi. – era tutta rossa. Il sorriso di Luna doveva essere devastante per lei…
Mikahil la guardò un attimo, e per un secondo un riflesso dorato sembrò aleggiare su di lui, poi sorrise sornione ed annuì. -Eheh, tranquilla.-
-Ma che ti tran...ehi O_O-
Anche Luna sorrideva... E quando scostò i capelli, il suo volto sembrava cambiato, come se il gesto l'avesse appena resa una donna perfetta... Che dico perfetta...
*__* ß faccia di Niz… è irrecuperabile -_-
... Come se tutto ciò che c'é di bello al mondo fosse appena diventata una mera ombra di cosa era adesso lei, come se non esistesse null'altro di altrettanto bello nel creato.
Come se non avremmo potuto vedere mai nessun'altro di così maledettamente attraente in tutto il resto della vostra vita. Quasi da soffrirci.
(spiegazione della player: Luna ha appena usato uno charme, un suo potere, per cui il suo Aspetto, cioè quanto è bella, seducente, attraente, ecc, è raddoppiato, passando da un 4, cioè “sbaragli tutti gli avversari nei concorsi di bellezza”, a 8, e se tenete conto che 5 è il massimo, col quale “la gente dei campi ti scambia per una dea in terra”…
il che significa che chi la vede la VUOLE. ORA. a PRESCINDERE dal normale orientamento sessuale.)
-Dai, perché non ce lo vuoi dire? – fece l’abissale, con una voce da brivido.
*blush* -niente niente... muoviamoci a fare questo patto O_O""""- Nizar pareva partita per un altro pianeta chiamato Luna.
Anche Mikahil era fermato, e la guardava a bocca aperta, con una faccia totalmente stupida.
Confesso che, a causa di qualche charme che le aleggiava attorno probabilmente anche io in quel momento ero completamente rapita dalla sua bellezza. Avendo la capacità, tipica dei lunari, di cambiare sesso, stavo per “maschizzarmi” e saltarle addosso (lo scopo ve lo lascio immaginare), ma poi vidi la faccia persa e cotta di Mikahil, e sentii una gelosia talmente bruciante da farmi in parte rinsavire.
Ora le sarei saltata addosso, ma mi sarei trovata nel grosso dilemma: farmela o mangiarmela? Siccome non mi piace la carne umana morta e stramorta, non feci né l’una né l’altra cosa.
Luna guardava Mikahil, con quel volto che... Tutto ciò che prima era inquietante ora era puro paradiso... -Diglielo tu, Mikahil...- fece, con una voce che le sfiorava le labbra prima di uscire.
Vidi Mikahil inizia a sudare vistosamente, e strizzare gli occhi...
Gli detti un pizzico al braccio -E smetti di mangiartela con gli occhi!!! Tu sei sposato, e con ME!!!-
-...ahio.-
Luna continuava a fissarlo, indicando Nizar con la testa - Diglielo... -
-Cosa? ^^"
Ehi ehi cos'è questo silenzio^^""""- Nizar cominciava a sudare freddo, per due motivi ora.
L’Abissale portò una mano verso Niz per sfiorarla sotto il mento... Con un tocco gentile, sottile e freddo, ma piacevolmente freddo, come se conoscesse ogni centimetro della pelle solo toccandola
-Dai, che hai qualcosa da dire, tu...-, le disse sorridente.
Mikahil, malgrado il mio pizzico, era praticamente ipnotizzato/instupidito...
*BLUUUUSH* -Ma ecco io, insomma, io ecco ma io veramente io... ecco....ma cosa dovrei dire milady, che dite già voi di tutto da sola? ^//////^- si arrese Niz.
Luna annuì suadente, arrivando a sfiorare il labbro inferiore di Niz prima di ritirare la mano, -Come preferisci...-, poi si voltò verso Mikahil, tendendo la mano - Il nostro patto? -
-...ah, sì...- il mio compagno parve riprendere un minimo di lucidità, quel tanto che basta a fare il suo lavoro…
Avevamo rimesso le mani assieme, quando Mikahil, ormai in stato confusionale avanzato, improvvisamente sparò il Patto.
Fu un’esplosione di un lampo di luce dorata, accompagnata da un vento invisibile che spazzò la stanza. La luce prese la forma di ideogrammi dall'aria antica, che iniziarono a vorticarci intorno, per poi spegnersi.
Quando tornò la calma, la prima cosa che vedemmo tutte quando ci tornò la vista (dopo essere state quasi accecate da quel lampo) fu un Mikahil con gli occhi a girandola ed un filo di sangue che gli usciva dal naso…
Che, con un lamentoso "ororooo....", ricadde nel letto.
-MIKA!!!- mi assicurai che stesse più o meno bene…
Dormiva. O quantomeno, era privo di sensi,
-Andato…- commentò Nizar.
-Si deve essere davvero stancato troppo, oggi...- cercai di scusarlo.
-Stancato? Dici?...- fece ironica Nizar.
-Ma per domattina dovrebbe essere PIU' o MENO presentabile…- la rassicurai.
Luna ritrasse la mano, poi scrutò Mikahil -Uhm... Si è sforzato parecchio... Spero che almeno la cosa l'abbia soddisfatto. -
-Non è come pensi. – feci io, guardandola sottecchi.
-Io non penso, persevero. – fece giuliva Nizar.
Sospirai -Avrei preferito anche io stancarci in un'altro modo... -_-
E poi, pensare e perseverare sono due cose distinte...
E poi lui è mio!-
-Va bè era per dimostrarti che so usare sinonimi. – fece Nizar.
Mi ero abbarbicata stile koala al braccio sano di Mikahil, mostrando a entrambe l’anello d’orialco che portavo al dito, l’antica fede nuziale della Prima Era legata alla mia anima e a quella di Mikahil, che mi permette sempre di capire più o meno in che direzione è e a che distanza. La sua è di lunargento. È l’unico caso in cui è possibile sintonizzarsi con un oggetto che non sia del proprio specifico materiale: lunargento per i lunari, orialco per i solari, giada per i sangue di drago (bianca, verde, rossa, nera, e marrone, se non ricordo male), metallastrale per i Siderali, e animacciaio per gli Abissali. Non è piacevole il modo con cui gli Abissali creano l’animacciaio. Volete saperlo? Sicuri sicuri? Beh, ve lo dico, ma poi non dite che non vi avevo avvertiti: dalle anime tormentate che non hanno trovato requie nemmeno dopo la morte.
contenti? Poi se avete gli incubi sul gundam di Luna, non date la colpa a me…
-E tientelo, femmina che pensa male T_T- replicò Nizar. Ormai avevo capito che non puntava a Mikahil… ma tanto valeva far capire anche a Luna che Mika è MIO.
Luna si alzò, con un sorriso equivoco, perché sicuramente "gentile" non può esistere sul suo volto, -Bene... Ora cosa facciamo? Potrebbe essere un problema trasportarlo. -
-Stanotte meglio se resta qui... anche perché la sua valigia se la fa lui. – dissi io, come se si trattasse della cosa più ovvia del mondo. e in effetti lo era. Non si trasporta per chissà dove uno pesto come lo era Mikahil -Io non ci metto le mani, in quella montagna di abiti e accessori. E non vorrei scordare qui qualcosa di suo, naturalmente ESSENZIALE per presentarsi da qualche parte.-
Luna inarcò un sopracciglio con aria quasi offesa, -Oh... Volete aspettare il giorno?-
Si. Genio.
-Dalla giornataccia che abbiamo avuto direi che farsi qualche oretta di sonno andrebbe bene…- mi dette manforte Nizar. Io annuii.
-Anche se effettivamente la damigella qui presente preferirebbe la notte...- continuò la sangue di Drago, mangiandosi con gli occhi Luna.
-Sooooonnooooo…- fu il mio unico commento.
Luna batté le ciglia, poi inspirò profondamente... ed espirò, e l'aria che lasciò i suoi polmoni era ovviamente molto più fredda rispetto alla temperatura dell'ambiente, -Va bene, come preferite...-
-Bah per me fa lo stesso. Solo che effettivamente lui è conciato un pochino male…- constatò Nizar.
Brava GENIO! Ha un braccio rotto, probabili costole rotte, pesti e lividi ovunque, oltre al fatto che oramai è notte, ed è dall’alba che siamo a cacciarci nei guai e a uscirne… OVVIO che è stanco. E anche io…
L’abissale guardò Mika, annuì lievemente, poi le sue labbra iniziarono ad incurvarsi lievemente verso l'alto. - Io me la cavo in medicina... Forse posso vedere cosa si può fare? -
-Okkei, allora io mi occupo di lui, buonanotte, signorine, ci vediamo domattina... e niente cioccolata col qat!- dissi, ignorandola.
Vidi Nizar darmi un’occhiata, forse a tastare le mie reazioni a una simile proposta d’aiuto.
-Mah non so... tu che dici?- mi chiese.
-No, no, no, basta un po' di riposo, per Mikahil... fidatevi, domattina sarà in grado di farvi la cerimonia del the come se nulla fosse!!!- feci io, ben decisa a non permettere a nessun’Abissale di mettere un dito addosso a Mikahil. Mi piace come Solare, grazie.
-Non mi piace il thè =_= - fece Niz.
-È un modo di dire... -_- - replicai io.
-Anche il mio =_= -
-…oltre che una cerimonia lunghissima e noiossissima che ama tanto fare per preparare tale bevanda. – finii di puntualizzare, sistemando una piega del lenzuolo.
Luna mugolò qualcosa in segno di approvazione... fissandomi dritta negli occhi, come se in verità non avesse creduto a una singola parola di ciò che le avevo detto. - Va bene... –
Si alzò in piedi, fece un ampio sorrisetto tenebroso a noi due donne, - Oh, che sbadata... Io non ho una stanza dove dormire, nessuna di vuoi due può offrirmene una? Occupo poco spazio, io... -, il sorrisetto diventava sempre più scuro… ^^;;;
-Beh, qui siamo già in due... – feci io tranquilla, alludendo al fatto che il letto matrimoniale era per me e Mikahil.
-Bah a me non costa nulla darle direttamente tutta la stanza. Sono abituata. – fece Niz.
-Ma Nizar, perché non passate la serata a chiacchierare amabilmente? sono sicura che avrete un sacco di cose da dirvi...
Per fare conoscenza...- aggiunsi io, maliziosa.
Nizar, notare, non aveva però un minimo di lussuria né in corpo né in mente perché troppo stanca. Aveva gli occhietti piiiiiccoli piccoli
Mi scoccò un’occhiataccia, alla quali risposi con un sorrisino, mostrando il mio cuscino, e facendo chiaramente capire che volevamo dormire.
Luna scosse la testa, avvicinandosi fino a un mezzo metro da Nizar, per mostrarle la disapprovazione -Oh, no, no... Non oserei mai sottrarti la stanza... -
-Non avevi detto di avere una casa sul lago? Possiamo vederci domattina...- proposi io.
Luna annuì, - Sì, ma c'é un po' di distanza, ci dovremmo andare insieme domani - toccò la spalla di Niz, come a invitarla a uscire - Dai, Mikahil ha bisogno di riposare... Usciamo -
-Le offro il letto, le offro quello che vuole basta che mi poggio con la testa. – borbottò Nizar, la quale stava ormai dormendo in piedi.
-Sonno, eh?- ^^;;;
Tale domanda mi valse un’occhiataccia di Nizar. -Sonno...- mi rispose atona.
-Siamo in due. Male che vada, possiamo andare a terrorizzare l'oste perché liberi subito un'altra stanza. Devo ancora fargliela pagare per il qat di ieri mattina...-
Nizar si volse verso di Luna -Si andiamo. Mi raccomando...- l’ultima frase era rivolta a me. Mi raccomando cosa? Prendermi cura di Mikahil? Ovvio! O “mi raccomando, non combinare casini”?
Umph.
Comun que, quelle due si avviarono verso la porta, Nizar si stava frugando le tasche alla ricerca della chiave.
Luna mi scoccò una strana occhiata, quasi complice, prima di seguire Nizar e chiudersi la porta alle spalle.
Rimasti soli, mi accorsi che Mikahil si era addormentato vestito.
-Mikhaaaa... Mikah chan?- lo scossi delicatamente, cercando di fargli aprire un occhio.
-Forse è meglio se ti metti in pigiama...-
Stava dormendo, e anche pesantemente. Comunque, si svegliò, e un po’ trafelato si guardò in giro con aria confusa.
-Mika, forse stai più comodo se ti metti il pigiama...
Nizar e la tipa, lì... come si chiama? boh, non credo di averlo capito, comunque, loro dormono assieme nella stanza di Nizar.-
-Urgh, me lo prendi te? Sono troppo stanco per alzarmi...-
-È nella borsa, vero?- chiesi, iniziando a sfrugazzare nella sua borsa, ed estraendo alla fine un pigiama GIALLOOOOOOOOOOOO
-Per me, ti fa assomigliare a un wuster coperto di senape... ma tanto tu non mi ascolti mai sui vestiti ... -_- - commentai, per l’ennesima volta, porgendogli il pigiama.
-Serve una mano? Col braccio steccato...- mi accostai.
-...speriamo che Miss Oblio 768 non causi ALTRI guai almeno stanotte...- fece, sovrappensiero, iniziando a sfilarsi la camicia e mettersi il pigiama con lo sguardo fisso in avanti, come se non mi avesse sentito.
-Chi? Miss Oblio 768? A chi ti riferisci, Mikahil?-
Alla mia domanda, sembrò scuotersi e riprendersi. -Uhm, quell'Abissale. Languida Principessa della Luna eccetera. -
Salii sul letto in ginocchio, mettendomi poi a gambe incrociate accanto a lui, aiutandolo col braccio steccato.
-... perché Miss Oblio?-
Mika ridacchiò. -Non pensi che gli stia bene come titolo?-
-mmm... non so.- risposi, mentre Mikahil finiva di mettersi il pigiama, con un'aria preoccupata. -Miss inquietante credo sia più adatto. Ehi, che hai?- gli chiesi.
-Ho l'impressione che tutto stia per diventare parecchio complicato. Devo capire perché è qui.-
-Beh, una lunare, un solare, una sangue di drago, una abissale... ci manca solo un umano e un faerie, e poi abbiamo una collezione completa!
Comunque, io farò il possibile per difenderti. Quindi, non restare da solo con lei. CAPITO?!-
Mikahil ridacchia, ma senza ironia, stendendosi sotto le coperte. Mi accoccolai accanto a lui.
-Ehi, senti... cambiando argomento... il vecchietto, a cui hai dato la maschera... ti ha dato il compenso pattuito?-
-In ogni caso, questa situazione può anche volgere a nostro vantaggio... eh? il vecchietto? mhh, ah, sì quello lì... sì... mi pare..-
-Come "ti pare"?! Non mi sembra che abbia dato nulla, dopo che gli hai dato la maschera... prima, no? E dopo non s'è visto!- il caro vecchio istinto di mercante ogni tanto viene fuori… cacchio, per quella maschera ne avevamo passate di brutte!
-Vabbè, in ogni caso era roba sua...- tagliò corto Mikahil.
-Davvero? Ma non era stato rubato al mercante ucciso alla villetta? Era destinata a lui, allora?-
-Boh... mi pare di sì. Vabbè, abbiamo altro di cui preoccuparci ora...-
-Già. TU devi riposare. E io... io pure. Sono cotta. Comunque, avevi detto che aveva voluto far eun contratto, vero?-
-Sì? l'avevo detto?-
-Si, l'avevi detto. -_- che, la stanchezza ti fa brutti scherzi? A nanna, ora!-
C’era qualcosa che non mi quadrava, che mi sfuggiva… ma ero stanca, e non avevo per nulla voglia di arrovellarmici su.
-Mah. 'notte, allora... vediamo cosa ci porta di bello il sole di domani.- fece Mikahil, spegnendo la candela.
Sorrisi, mentre mi infilavo sotto le coperte con lui -Domattina ti porto su la colazione! ^__^
Dato che Fivetails non sa quel che è successo all’esterno, la narratrice Ilune passa momentaneamente la mano alla co-narratrice Sabu, player di Nizar, per questo pezzo…
Mi ci son volute SETTIMANE per smuoverla a farlo, e un pezzo ipermega lemon yuri in cambio per “ricattarla” (è “Fuoco e Fiamme”, una one shot vm18 sul passato di Nizar), ma alla fine me l’ha fatto…
Mi avvicinai alla porta della mia stanza, trafficando un po' a girar la chiave nella serratura. Oltre ad aver scoperto nuove “trasformazioni”, ore pure la chiave non voleva collaborare. O forse voleva essere ridotta in poltiglia a furia di girarla nel vecchio e arrugginito buco.
- Serve una mano? - disse Luna, che improvvisamente compare a circa 0.3 centimetri da dietro di me. Una brava predatrice, silenziosa e abile. Strano che mi sia sfuggito il suo arrivo.
- N-no, credo di avercela fatta...- balbettai, tra un poco di timidezza e lo stupore di essermela trovata così vicina. Aveva un non so ché di misterioso, un’aura leggera attorno a sé, fredda, che diventava poi pesante come roccia.
Girai finalmente la chiave ed aprii la porta. quindi allargai il braccio verso l’interno, come a dire che era la benvenuta. La donna annuì ed entrò... guardandosi intorno come si confà quando si entra nella stanza di qualcun altro. Il suo sguardo curioso alimentava la mia, di curiosità, mentre la sua veste fluttuava al suo passaggio come se fosse fatata. Come si fa a chiedere di meglio con una donna simile?
- Faccia come se fosse la sua…- dissi con un filo di voce, osservando le sue movenze all’interno della stanza. Cercava qualcosa e non si capiva bene cosa. La curiosità non porta mai da nessuna parte, diceva spesso la mia vecchia e beneamata nonnina.
- Mmm-Hmmmm... - Luna continuava a scrutare la stanza, aprire gli armadi e tutto il resto, in preda alla sua benedetta ricerca. Aveva sempre quel mezzo sorrisetto tenebroso stampato sulle labbra, un fare malizioso che non lasciava scampo.
- Cosa cercate...?- chiesi ad un tratto, forse stufa che si mettesse a frugare tra le mie cose, nonostante esse fossero tutte riposte accanto al letto. Luna scrollò le spalle, chiudendo l'armadio
- Nulla... Un posto dove dormire - Poi posa gli occhi sul letto - Perché immagino ci sia già tu lì dentro... Vero? -
- Dentro?- chiesi un po’ preoccupata - Ma non dovete mica dormire nell'armadio – la cosa effettivamente era molto più preoccupante del previsto. Magari nel suo paese si usavano questi modi, ma una donna nella MIA camera non dormirà MAI nell’armadio. Semmai…
Mi avvicinai a lei, poi all’armadio, chiudendone l'anta. Tanto l’interno era vuoto, seppur perfettamente spazioso per nasconderci una persona.
La donna batté le ciglia con fare innocente - Potrei, non sarebbe certo il posto peggiore dove ho dormito.- E dillo con tanta innocenza! Non è che sei l’amante di qualcuno, per cui, di rimando, ti nascondeva là dentro e ci passavi l’intera nottata? I miei pensieri, in quel momento, erano tutt’altro che innocenti, ma poverina, con quello sguardo, come potevo pensar questo di lei?
- Fate pure, io...boh mi siedo da qualche parte…-indicai il letto, ancora ben fatto, dato che la nottata precedente mi ero seduta a contemplare il cielo notturno e non mi ero ricordata che forse era meglio un comodo materasso alla fredda sedia.
Luna ridacchiò... e la sua risata echeggiava nella stanza, e misteriosamente anche dentro l'armadio, nonostante fosse chiuso, - Oh, andiamo... Cercherò di stare stretta, il letto é grande, non é indispensabile che tu dorma per terra -
- Perché no?-
Feci spallucce e mi sedetti appunto per terra, accanto alla sponda del letto. Incrocia le gambe e ci appoggiai sopra i gomiti, portandomi le mani sotto il mento, in attesa.
- Perché é la tua stanza, dopotutto – mi si avvicinò, chinandosi per guardarmi negli occhi - E io non voglio che tu stia scomoda per causa mia –
Con la vicinanza ogni dettaglio di lei era ben visibile, più del normale diciamo. I suoi occhi avevano un che di attraente, non ammalianti, ma scure calamite verso l’ignoto. Le sue labbra dolci come il miele se non fosse stato che soffiavano vocaboli con la scioglievolezza del cioccolato.
- A me non crea nessun scompiglio, fate pure – insistetti. Detestavo profondamente che, le poche volte che mi mostravo gentile, le persone non ne approfittassero. Luna rimase in silenzio per un attimo, poi inclinò la testa da un lato…avvicinandosi pericolosamente al mio naso. Anzi. Precedette il mio pensiero, avvicinandosi completamente.- Guarda che non mordo... A meno che tu non me lo chieda. - disse con una voce quasi sussurrante, ma ferma.
- Bè potrei anche farmi mordere ma non mi intendo di pratica masochiste.- …bugiarda che sono… Avanti, su- la invitai ancora una volta, facendole un cenno un po’ più accentuato.
La donna annuì, sorridendo, quindi si alzò con eleganza e iniziò a slacciarsi le varie parti del complicatissimo vestito. Ovviamente non era carino osservarla, nonostante starla a fissare sarebbe stato un gioioso passatempo…ma evitai, iniziavo a sentire i sintomi di un maledetto disagio.
Il rumore di pesanti drappi e accessori d'ossa e metallo iniziarono a sentirsi cadere sul letto. Almeno potevo sentire, e scorsi i passi di Luna ed i suoi movimenti, sembrava disporre gli ornamenti in un particolare modo... trafficando quindi con il letto come se lo stesse rifacendo. Di tanto in tanto, un cigolio o due condiva la frettolosa disposizione degli oggetti, oppure come se qualcuno si stesse sdraiandoci sopra.
Ascoltavo in silenzio, assalita da mille pensieri. Avrei taaaanto voluto farsi sfuggire uno sguardo, curiosa di sapere, o meglio, capire che diavolo stesse trafficando.
Ci fu ancora un momento di movimento di cose, più che altro tintinnii di piccole catene e suoni prodotti da ossa che si toccavano. Aveva dei ciondoli molto particolari, molto goth, e non mi dispiaceva. Affatto.
Diedi un colpo di tosse, tanto per far sentire che…sentivo.
- Avete molto equipaggio, pare...- commentai con disinvoltura.
- Oh, no, la maggior parte l'hanno portato già in residenza i miei assistenti. - Iniziava a proiettarsi una flebile luce, come se avesse acceso delle candele, - Ho portato solo l'indispensabile -. Sembrava aver finito di trafficare, in ogni caso. O aveva realmente finito, o si era stufata prima. Ci mise un bel po’ di minuti a disporre il tutto.
- Volete... una mano?- la disinvoltura aumentava. Ora avevo una scusa per girarmi ed osservala senza essere assalita dal bruciore delle mie guance.
- Non ce ne sarà bisogno... – rispose in un sussurro, ma non capii se ci stavamo riferendo allo stesso argomento, quindi ripresi:- No, dico... volete che ripongo le vostre cose da qualche parte?-
- No. Mi servono qui – rispose ancora, precisa e ferma.
-...potete soddisfare la mia curiosità? A cosa vi servono?- domandai curiosa, appunto. Non mi ero ancora girata, ma avevo percepito con cosa stava trafficando. Non era normale, per quanto ne sapevo, agghindare il proprio giaciglio all’ora della nanna.
- Diciamo che sono un po' la mia casa ovunque vada. Alcuni viandanti preferiscono portarsi dietro un pezzo delle loro origini dovunque vadano, hai presente? Credo la cosa sia simile -
-...devo dire che PARE vi siate portata dietro taaante cose!- annuii sorridente, poco convinta comunque. Quando sparii di casa, mi ero portata solo le cose fondamentali e necessarie. Perché il resto è soltanto una decorazione.
Luna sospirò, poi restò in silenzio per un po' - Un magro contentino rispetto a quello che avevamo a casa... – e pareva delusa, nel pronunciare tale constatazione.
- Meglio che niente, no?- tentai una magra consolazione, stiracchiandomi per bene, prolungando le braccia verso l’alto e poi incrociandole dietro il capo. Luna non rispose subito, ma eventualmente ridacchiò - Sì, immagino di sì -
- Beh potrei ritrarvi come ricordo, se vi fa piacere...- proposi con nonchalance, incrociando ora anche le gambe, con leggerezza nei movimenti, la sinistra piegata dolcemente sulla destra. Quel comportamento non riuscivo a spiegarmelo, non dovevo mica sedurla! O forse si.
- Hm? Un ritratto? - Fece una pausa - Beh, perché no? E' parecchio che non ne fanno uno soltanto a me... – sembrava che la mia proposta aveva sortito i suoi effetti. Cercai di fermare la mente che vagava tre il chiederle di posare con un vestitino sexy o un nudo completo…o anche parziale, bastava che fosse un nudo…. No, no, dovevo smetterla con quelle seghe mentali, non potevo certo domandare ad una femme fatale come lei di fare una cosa simile. O forse si.
- Beh, quando vorrete...- risposi, pensando al giorno in cui avrei potuto chiederglielo.
- Non sono certo tanto arrogante da comandare un’artista... Quelli che ho conosciuto avrebbero detestato che io dicessi "Sono pronta" –
- A me non ha mai dato fastidio saper un soggetto pronto, finalmente direi, dato che ha mai tempo da dedicare né l'attenzione da donare perché troppo impegnato- replicai.
Mi voltai verso di lei, e vidi…
... che la maggior parte della seta nera che aveva addosso era stata disposta a mo' di drappo funebre sul letto, le catenine e gli accessori d'osso erano stati legati intorno al suo collo, alla vita e ai fianchi e stringe tra le mani, appoggiate sul petto, una rosa nera. A fianco del letto, su un tavolino, erano accese quattro candele rosse...
... E Luna, di per sé, indossava soltanto un lungo abito bianco neve.
La vidi.
La osservai.
La squadrai.
Comincia a sudare.
I miei occhi avevano assunto una forma stranamente sferica.
Era meglio se rimanevo girata.
l’effetto, anzi, gli effetti che suscitava in me erano parecchi, e non molto tranquilli.
La donna sembrava invece dormire profondamente e pacificamente... La si poteva sentire a malapena respirare, tanto pareva realmente…morta.
-…accidenti...- mormorai tra i denti, grattandomi la nuca con la sinistra, rossa in viso, ringraziando almeno il fatto che pareva già dormire. Mi guardai intorno per trovare qualcosa su cui posare lo sguardo, qualsiasi cosa, pur di deviare i miei occhi dal suo corpo giacente così morbido sul materasso... poi vidi la mia sacca, da cui spuntavano dei pennelli... Mi chiesi cosa ci sarebbe stato di male se l’avessi ritratta in quel momento. Dopotutto, non dovevo nemmeno scomodarla in pose assurde e per un nudo…beh, ci eravamo quasi vicini. Molto.
Andai a prendere i pennelli ed una tela, la srotolai sul pavimento. Compii questi momenti molto lentamente e silenziosamente, cercando di non far rumore....si sarebbe svegliata? Il suo sonno era così pacato e senza suoni che pareva eterno.
Dunque mi misi a disegnare…alla luce di una candela! Oh quale eterno masochismo regnava in me… pur di cogliere l’attimo, e una donna così attraente, ero perfino disposta a cavarmi gli occhi.
I primi schizzi mi dissero che c’ero quasi, che non era male. Un assoluto capolavoro.
Potevo fare di meglio.
Non ricordo il momento esatto in cui posai il pennello e la mia vista si offuscò. La stanchezza era tale che nemmeno sentivo più la mano, ma andai avanti nel buio dei pensieri e della stanza, finché non mi ripiegai su me stessa e passai la notte seduta al terreno, una tela arrotolata al mio fianco.
(1) Grande Contagio: epidemia di peste che decimò la popolazione, secoli prima, causando un’avanzata del Wyld e dei Faerie che lo abitano. Quel periodo fu uno dei peggiori del Creato, spopolando intere metropoli e trasformando regni fertili in lande deserte e selvagge.
E sono tornata, dopo un'eternità, a rimettere mano alle trascrizioni della nostra campagna!
La cosa più lunga non è giocare, ma avere il tempo e la voglia di trasformare una chattata in un testo coerente. E poi, è da maggio che, tra esami e maturità, non si riesce più a giocare ç_ç Ma con un po' di fortuna, in autunno riprenderemo!
  
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