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Autore: Gold_Coast    20/01/2013    4 recensioni
-Perchè fai così, cosa ti ho fatto?- li chiesi
-Io ti odio- mi disse tranquillamente
-Perchè?- non li avevo fatto niente, non aveva un valido motivo per odiarmi
-Ti odio perchè non riesco ad odiarti- mi rispose
E pensare che era il mio allenatore di pallavolo.
NON E' LA SOLITA STORIA D'AMORE CHE DURA UNA SETTIMANA.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Domenica passò in fretta, e il lunedì arrivò, ho sempre odiato il lunedì, forse perché iniziava la scuola, ma improvvisamente mi ricordai che a scuola mi aspettava il mio ragazzo: Zayn
Subito un sorriso apparve sul mio volto, ogni volta era così, pensavo a lui e la giornata diventava più bella.
Mi preparai e andai a scuola a piedi, entrai nel cancello e salutai le ragazze, la mia squadra andava tutta nella mia stessa scuola; guardai tra l’ammasso di ragazzi che aspettavano che suonasse la campanella e intravidi la cresta di Zayn, ma quello che non vorrei mai vedere mi si presentò davanti ai miei occhi.
Zayn faceva il ‘lavaggio delle tonsille’ a una stupida moretta, la rabbia e la delusione mi assalì, e una lacrima mi scese sul viso.
 


Credo che quando tutto finisce ogni cosa
torna alla mente come dei flash.
Avete presente no?
E’ come un caleidoscopio di ricordi;
tutto torna indietro. Ma lui no.
Penso che una parte di me sapesse
Che sarebbe accaduto dall’istante
In cui l’ho visto.
Non è qualcosa che ha detto o che ha fatto
È stata la sensazione che è arrivata in quel momento.
E la cosa folle è che non so se mi sentirò
mai di nuovo così. Ma non so se dovrei.
Sapevo che il suo mondo si muoveva troppo
Velocemente e bruciava troppo luminoso, ma ho pensato:
“come può un ‘demone’ essere intrappolato in qualcuno
che sembra un angelo quando ti sorride?”
Forse lui lo sapeva quando mi ha vista,
Credo di aver perso il mio equilibrio.
Penso che la parte peggiore non sia stata perdere lui.
È stata perdere me.
 



Scappai, corsi tra la folla di Londra per tornare a casa mia e seppellirmi nel mio letto.
Ad un tratto sentì qualcuno prendermi per un polso, e riconobbi subito la mano: era Letizia che mi guardava con dispiacere, non mi disse niente, e mi portò subito a casa, arrivate lì scoppiai in un pianto isterico.
-Tesoro, è solo uno stronzo non ti merita- mi disse abbracciandomi e accarezzandomi la schiena
Al suo tocco delicato mi addormentai, le immagini di noi continuavano ad apparirmi davanti a me, e questo faceva davvero male, ma dovevo mettermi in testa che era solo uno stronzo che non mi meritava, non meritava il mio cuore, che come una stupida glielo avevo donato.
 

Sentì qualcuno scuotermi ripetutamente, cercai di aprire gli occhi ma la troppa luce me li fece richiudere immediatamente, così mi misi una mano davanti lentamente li riaprì trovandomi davanti Letizia che correva da tutte le parti.
-Che succede Lety?- chiesi con la voce ancora impastata dal sonno
-Dai su alzati abbiamo gli allenamenti- mi disse
-Io non ne ho voglia- mi lamentai
-No tu vieni, hai bisogno di sfogarti- mi disse
Così di malavoglia mi alzai e mi trascinai fino al bagno, la figura che si rifletteva allo specchio era orribile. Avevo i capelli tutti arruffati, e stranamente non avevo né occhi gonfi né occhiaie, forse perché mi ero addormentata subito.
Mi feci una doccia veloce e poi mi vestì con i soliti pantaloncini e la maglietta, mi misi sopra la solita felpa e leggins e con il mio borsone in spalla mi incamminai insieme a Letizia verso la palestra, entrammo nello spogliatoio, e notai una ragazza sulla ventina, deve esser nuova.
-Ciao- le dissi
-Ciao- mi rispose con un sorriso ‘amabile’ mi stava altamente sulle pale già a vederla.
-Chi sei?- li chiesi curiosa
-La ragazza del tuo allenatore lola- rispose, però si era dato da fare.
Mi cambiai insieme alle altre e come al solito scherzammo lasciando Lola fuori dalla discussione.
-Allora come andate a scuola?- ci chiese per entrare nella conversazione
-A piedi- risposi, il suo sorriso si spense lasciando posto ad un’ espressione sbalordita
Sentì le altre trattenere una risata, e io con un sorrisino vittorioso in faccia mi diressi verso la palestra seguita dalle altre.
-Bene ragazze, avete conosciuto Lola?- ci chiese
-Si- rispose Denise ridendo

Ci fece giocare subito, io ero un po’ giù quindi non ero in gran forma.
-Megan cos’hai?tira fuori le palle- mi urlò
-Sono una femmina- li gridai dietro innervosita, così mi tirò da parte e mi diede una palla in mano
-Attacca sul muro- mi disse, feci come richiesto, ma mi venne fuori una schifezza assoluta.
-Cos’è?perchè sei molle?ti ha lasciato il fidanzatino?- disse mentre continuavo a schiacciare sul muro davanti a me, appena disse quelle parole un senso di rabbia mi invase il corpo, così sbattei la palla al muro con un attacco, talmente forte che avevo paura che potesse formarsi una crepa sul muro.
-Uh, così ti ha lasciato il ragazzo veramente?- mi sfottè lui.
-Non sono affari tuoi- li risposi acidamente
-Poverina, stai bene?- continuò non ascoltando le mie parole, ancora la rabbia andò a mille, facendomi giocare benissimo.
Finiti gli allenamenti andai verso lo spogliatoio dove le altre erano già entrate, qualcosa me lo impedì perché Harry mi prese per un polso e mi sussurrò all’orecchio
-Così brava, mi piaci aggressiva- mi disse con un sorrisino odioso
-Vaffanculo Harry- risposi per poi entrai negli spogliatoi, lo sentì dietro di me che rideva di gusto. Che coglione.




Ciao ragazze:) volevo ringraziarvi per le 4 recensioni ricevute nello scorso capitolo:)
grazie mille :):)
Ah la parte sottolineata è 'I knew you were trouble'
di taylor swift, non odiatemi c:
ciaooo<3

   
 
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