Anime & Manga > Sekai-Ichi Hatsukoi
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Autore: nanoko san    20/01/2013    1 recensioni
cosa succederebbe se all'improvviso mi ritrovassi in un mondo parallelo e per giunta yaoi?
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qua!! Mi rimetto a scrivere un nuovo capitolo, che sta tenendo più attaccata me che voi, scommetto… (scusatemi) ma mi diverte tantissimo! Ci sono poche cose che devo dirvi, la prima è che io nella fanfiction non vorrei sfiorare più di tanto la terza coppia di sekai ichi hatsukoi con Chiaki e Tori. Non la odio questa coppia, ma non mi ha colpito più di tanto. (scusatemi ancora) e l’altra è che voglio dirvi che sono tornata a caricare più lentamente i nuovi capitoli perché è un periodo nero per me, ma io col cavolo che vi lascio senza un continuo di questa storia! Eh no! Voglio rendere felici le persone che leggono questa storia perché mi rende tanto contenta sapere che a voi piace! ringrazio tutte le vostre visualizzazioni e recensioni, che mi rendono sempre felice, e poi… W SEKAI ICHI HATSUKOOI!!!  (ho fatto la rima!)
 
Era mattina, il sole si era appena alzato nel cielo e la sua luce entrò in camera mia, svegliandomi come una principessina, però, cavolo se era strano! Non sentivo nemmeno una macchina, di solito in Italia erano la tipica sveglia, invece qui i dolci raggi caldi del sole mi accarezzavano la faccia. Guardai l’orologio e vidi che erano le 6:00 precise del mattino, quindi decisi di vestirmi subito e di uscire per vedere come era il Giappone di prima mattina con tutte le sfumature del cielo. Quando fui pronta, pensai per qualche secondo a Takano e Onodera e a quanto volevo che iniziassero a “trovarsi da soli”, però ieri sera non era successo niente perché non avevo sentito gli “strani rumori”. “uscirò soltanto per qualche ora, poi nel pomeriggio li incontrerò, anche perché me l’hanno promesso!” pensai, quindi, piena di buon umore, presi le chiavi e uscii,( ma prima di tutto questo, stampai una mappa della città perché col cavolo che mi sarei persa di nuovo!) Aaah si, il Giappone era davvero bello! Iniziai a camminare, e la cosa bella, era che non si sentiva proprio alcun tipo di rumore, che felicità! Mentre passeggiavo, vidi un piccolo gatto carinissimo, nero e bianco dall’aria confusa, gironzolare poco più avanti a me, era Sorata! Il gatto di Takano barra Yokozawa! (l’ho scritto apposta “barra”) non credevo che dovesse stare lì fuori casa, infatti decisi di prenderlo e portarlo a Takano. (anche perché non sapevo dove cavolo abitasse Yokozawa)Il problema era cercare di prendere quel gatto. Appena mi avvicinavo di pochissimo a lui, si allontanava. (quel gatto era troppo intelligente… grrrr) Ok… dovevo pensare a qualcosa per prenderlo, e decisi di fare l’indifferente camminando davanti a lui senza degnarlo di uno sguardo, e in verità funzionò. (funziona sempre con gli uomini! Heheh) Iniziò a seguirmi e così io sfruttai quel momento per acchiapparlo con velocità, ma allo stesso tempo con delicatezza per non fargli male, e ce la feci! Il gatto era tra le mie braccia e non voleva miagolare di paura o liberarsi, ma si mise comodo e iniziò a affondare i suoi artiglietti nella mia maglietta di lana fino a graffiare un po’ anche le mie braccia per sistemarsi la mia maglietta come a lui piaceva (maledetto gatto!) però trattenni il dolore per tutto il tragitto fino a casa. (tanto, mica mi ero fatta malissimo al braccio sinistro, no, ma che!) Arrivata all’edificio erano le 7:15, così iniziai a salire le scale, e arrivai nel piano di Takano e Onodera, mi girai e vidi l’ascensore aprirsi con dentro Onodera rossissimo in faccia (chissà perché? *sarcastica*) e Takano tutto serio, (chissà perché? No sul serio, perché è sempre serio anche quando “molesta” Onodera?) e quindi dissi loro:- ciao! Come state? Mi sono svegliata presto oggi e quindi sono uscita, quando ho visto questo gatto. È mica vostro?- Lo sguardo di Onodera era sorpreso, era un po’ sbalordito nel vedere quel gatto, Takano un po’ sorpreso si avvicinò per vedere meglio il micio…- Si! In verità sarebbe mio e di una mia amica! Ti ringrazio un sacco di averlo trovato! Potresti venire da quell’idiota per restituirle il gatto insieme a me?-
 Takano stava sorridendo, in quel momento aveva una faccia così infantile! Che sexy che era!! (come sempre) comunque io risposi:- Ehm… ok, se non ti dà noia…-
-Per niente! Vieni dai! Onodera, tu controlla il manoscritto e poi riposati, hai fatto un buon lavoro oggi.-
Onodera diventò ancora una volta rosso e rispose:- S..si! capito!- e corse nel suo appartamento. Diedi il gatto a Takano, e poi rientrammo ancora una volta in ascensore. Quei pochi secondi dentro quella piccola stanza furono molto imbarazzanti visto che non parlammo, però quando entrammo nella sua macchina, visto che non volevo stare zitta gli chiesi:- Poco fa hai detto ad Onodera di ricontrollare un manoscritto, fate mica parte di qualche dipartimento manga!?-, feci brillare i miei occhi.
-Che intelligente che sei. Esatto.-
- Oh cavolo!! deve essere magnifico! Stancante, ma magnifico!-
- Bhe, lo devo dire, non è brutto quando ci prendi la mano, ma è lo stesso molto stancante e ti ruba quasi tutte le ore delle tue giornate.-
-Mmmmh…e allora perché lo fai?-
 - mi sembrava interessante rimanere lì.-
-Aaaaaah…ok- appena finita questa frase, arrivammo a destinazione (ella, che velocità!) e così suonammo il campanello per vedere se Yokozawa era in casa…dopo qualche secondo una voce amara e fredda rispose al citofono:- Chi è?!- si…Yokozawa era in casa:- non ho tempo ora per visite!-
Diamine se era arrabbiato. Takano iniziò a parlare:- Guarda, se non mi apri, mi tengo Sorata.-
- Hai trovato Sorata?!- la voce di Yokozawa si fece più sveglia e felice, ma ancora non voleva aprire… (che maleducato!):- Non sono stato io a trovarlo, ma questa ragazzina che per tua fortuna, oggi è uscita presto e lo ha trovato! Ti decidi ad aprire la porta così te lo restituisco?-
Ci fu uno strano silenzio, ma dopo qualche secondo Yokozawa ci aprì la porta, e così lo potetti vedere  per la prima volta dal vivo… niente di che… no sul serio! Non era niente di che. Forse perché era un cattivone che cercava di rubare Takano a Onodera, ma comunque, non ero felicissima di vederla. Però quando Takafumi vide Takano, fece una faccia leeeeeggermente felice,(“ah… quindi Takano non ha ancora chiarito niente con lui e non è ancora arrivato Kirishima… capissssco”) si avvicinò a noi e guardò per un millesimo di secondo (neanche) Takano per poi prendere il felino e iniziare ad accarezzarlo…
- Accidenti! Come hai fatto a farlo scappare!?- Chiese Takano abbastanza arrabbiato.
- Non lo so! Avrò lasciato la porta aperta, la finestra…-
- Bhe, vedi di non farlo scappare un’altra volta! È speciale per me.-
-Ho capito! Scusami ancora!- cavolo! Tutti e due erano scocciati, e non poco. Cercai di presentarmi, ma Yokozawa si girò e iniziò a tornare a casa. Eh? MA CHE CAVOLO!!! Non si poteva essere così maleducati, ma evidentemente in questo mondo si.
Sta di fatto che tornammo nella macchina, e lui disse:- Scusami se non ti ha salutato, devi perdonarlo-
- Avrà avuto i suoi motivi. Ascolta Takano, Tu ieri mi avevi promesso che insieme ad Onodera avresti preso del tempo libero per poter parlare!-, feci un po’ la bambina, ma comunque volevo che succedesse “qualcosa” tra Takano e Onodera…
- E io mantengo le promesse, quindi quando saremo arrivati, irromperemo nell’appartamento di Onodera e la obbligheremo a farci del tè.-
Non riuscii a non far diventare rosse le mie guance seguite da una risata abbastanza graziosa. Arrivammo davanti all’edificio, entrammo e salimmo le scale fino ad arrivare al piano di Takano e Onodera. Ci avvicinammo alla porta di Onodera, Takano bussò e Onodera rispose:-Chi è?-
- Polizia-, mi misi a guardare stupefatta Takano (devo farvi vedere la faccia che ho fatto: O.O° ) e si sentì un suono stranissimo e soffocato, poi, piccoli passi tremolanti si avvicinarono alla porta che in seguito si aprì, e quando Onodera vide che eravamo noi, si incavolò come non mai!:- MA CHE CAVOLO! TAKANO-SAN PERCHé LO HAI FATTO? MI HAI FATTO PRENDERE UN INFARTO!-  
In verità iniziai pure a ridere un pochino, ma mi fermai subito, perché sapevo che forse questo non sarebbe piaciuto ad Onodera. Takano iniziò a parlare:- Avevamo promesso a Elena che questo pomeriggio avremmo speso il nostro tempo con lei. Te lo sei dimenticato?- Onodera guardò a terra con uno sguardo colpevole- ehmm…- Takano urlò:- ma che sei, stupido?- Takano mi prese, e mi porto dentro l’appartamento di Onodera. Entrati, l’appartamento era in disordine come al solito, ma mi rendeva tanto felice essere di nuovo nel suo appartamento! Era ora di iniziare “la merenda” a casa di Ritsu!
  
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