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Autore: katyjolinar    09/08/2007    2 recensioni
Il ritrovamento di un bebè in una scena di un crimine stravolge la vita di tutti i componenti della squadra.
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un bebè all'NCIS

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Un mese dopo, Tony e Ziva avevano consegnato la richiesta di adozione all'assistente sociale.

Era passato quasi un anno da quando quel frugoletto combinaguai aveva fatto il suo ingresso nelle loro vite, stravolgendole. Tony quasi non ci credeva che, l'anno prima, Chris non ne voleva sapere di lui, mentre ora lo adorava, chiamandolo papà. Anche lui era cambiato moltissimo: un anno fa avrebbe dato qualunque cosa per non avere un bambino tra i piedi, ora darebbe qualunque cosa per poter essere padre, ma, si rese conto dopo, anche per continuare ad essere sposato con Ziva.

Sapeva che il giorno del divorzio era ormai vicino, come lo era l'adozione di Christopher; avevano fatto un patto, e lui aveva dato la sua parola, quindi l'avrebbe mantenuto. Ma man mano che i giorni passavano, si sorprese a trascorrere sempre più tempo a guardare le fotografie dell'ultimo anno, in particolare quelle con Ziva e Chris, arrivando a una conclusione: loro erano la sua famiglia. E avrebbe anche mantenuto la seconda promessa (niente sesso) a vita, pur di far rimanere unita la sua famiglia.

Una mattina Tony stava ancora dormendo, quando Ziva portò Chris a stare nel lettone con loro. Il bambino, subito, comincò a fare degli scherzetti al papà, tappandogli ripetutamente il naso per farlo svegliare di colpo, ma lui non ne voleva sapere.

Ziva, allora, sorridendo e facendo segno al piccolo di non dire nulla, aprì la bottiglia dell'acqua e ne versò un po' nella bocca aperta del marito, che si svegliò di colpo, tra le risate divertite della donna e di Chris.

Tony: "Ma cosa...?"

Chris: "Papà buffo!" esclamò, tra una risatina e l'altra.

Tony: "Ah, io sarei buffo, eh? Vediamo se la pensi allo stesso modo dopo!" esclamò e scherzosamente prese in braccio il bambino, cominciando a fargli il solletico.

Anche Ziva rideva, divertita. Tony la osservò per un attimo, era stupenda!

Tony: "Guarda che ce n'è anche per te!" le disse, altrettanto scherzosamente.

Ziva: "Ah, davvero? Ne avresti il coraggio?"

Tony non se lo fece ripetere. Lasciando andare Chris, si alzò in piedi, fece il giro del letto, prese di peso Ziva sulle spalle e camminò per la stanza. Poi aprì la porta del bagno, vi entrò, aprì l'acqua della doccia e la rimise a terra, sotto il getto, bagnandosi anche lui.

Ziva: "Scemo! Ora siamo tutti e due zuppi!" esclamò, portandosi indietro i capelli bagnati, che le ricadevano sulla fronte, ma continuando a ridere.

Tony: "Vorrà dire che ci asciugheremo. Tanto oggi nessuno ci corre dietro: è la nostra giornata libera!" disse, mostrandole uno dei suoi sorrisi più luminosi.

Anche Tony aveva dei capelli bagnati che gli ricadevano sulla fronte. Ziva glieli tirò indietro con la mano, poggiandola poi sulla sua guancia. L'uomo chiuse l'acqua, ma non si mosse, e continuarono a fissarsi intensamente.

Ziva era così bella, in quel momento sembrava una sirena, con tutte quelle gocce d'acqua che, dai capelli, le cadevano sul viso. Non resistette all'impulso di baciarla, dolcemente, all'inizio, poi quando lei gli portò le braccia attorno al collo, decise di approfondire il bacio come mai aveva fatto fin'ora.

Ziva non si tirò indietro, lo ricambiò con altrettanta passione, finchè non sentirono il battito delle manine di Chris e si voltarono verso la porta, vedendolo lì, in piedi, che li guardava, con un sorriso felice dipinto in volto.

Tony: "Ok, asciughiamoci, poi magari potremmo andare al parco, che ne dite?" disse, staccandosi da Ziva e prendendo due asciugamani asciutti.

Ziva: "Niente male come idea, Tony!"

Chris: "Tiii! Pacco tiiii!" esclamò, in segno di approvazione.

Quindi si vestirono ed uscirono, andando al parco, dove da poco era arrivato il luna park.

Si fecero un giro tra le giostre, poi Chris volle salire sulla giostrina per i piccoli.

Ziva: "D'accordo, saliamo. Intanto papà va a prendere lo zucchero filato."

Chris: "Ti, papà tuccheo fiato."

Tony: "Ok, ci vediamo tra una decina di minuti."

Si separarono. Chris e Ziva salirono sulla giostra, mentre Tony andò a far la fila per comprare lo zucchero filato.

Tre minuti dopo, quando la donna e il bambino scesero dalla giostrina, Tony era ancora in fila, quindi decisero di aspettarlo lì vicino, dove non c'era troppa gente.

Improvvisamente un uomo si avvicinò loro.

...: - Ma guarda un po'... Ziva David! Non pensavo di trovarti qui, mia cara. - disse, in israeliano. Ziva capì, e riconobbe anche l'uomo.

Ziva: "Joseph? Che cosa ci fai qui?" chiese, mettendosi leggermente di lato, in modo da tenere il piccolo il più lontano possibile da lui.

Joseph: "Ero venuto qui per vedere a che punto era il mio investimento." disse, camminando in circolo, mentre Ziva non gli dava mai le spalle.

Ziva: "Prova ancora a definirmi in quel modo e io..." cominciò.

Joseph: "Tu cosa? Non ricordi? Io e tuo padre avevamo fatto un accordo."

Ziva: "Tu e mio padre, l'accordo, ve lo potete mettere dove dico io!"

Joseph la guardò rabbioso, poi fece per tirarle un ceffone, ma lei lo fermò in tempo. In quel momento, Chris, scoppiò a piangere.

Ziva: "Prova a fare del male a mio figlio e sei un uomo morto!"

Joseph: "Tuo figlio?" chiese, stupito - Troia! - esclamò, in israeliano. Stava per tirarle un altro ceffone ma, questa volta, fu una mano da dietro di lui a bloccarlo.

Tony: "Prova a toccare, anche con un solo dito, mia moglie e mio figlio e ti uccido con le mie mani!" ancora stringeva il polso dell'uomo, e il suo sguardo era colmo di rabbia.

Ziva: "Grazie al Cielo, Tony!"

Tony: "State bene?"

Ziva: "Sì."

Di nuovo, Dinozzo guardò Joseph.

Tony: "Se ti vedo a meno di un km dalla mia famiglia, sei un uomo morto." lo lasciò andare. Joseph capì che era meglio non obiettare e scappò via.

Tony e Ziva si abbracciarono.

Tony: "Chi era quel tipo?"

Ziva: "Torniamo a casa e te lo racconto."

Tornarono a casa. Tony preparò due tazze di tè, poi si sedettero sul divano e Ziva cominciò:

Ziva: "Si chiama Joseph Moses, ed è un conoscente di mio padre."

Tony: "E cosa voleva da te?"

Ziva: "Dopo la morte di Mohammed, mio padre ha cominciato a fare affari con la famiglia di Joseph. Io cominciai a lavorare per il Mossad in quel periodo, quando compii 16 anni. Per avere favori dai Moses, lui dovette dare in cambio qualcosa, così fece un patto, secondo il quale io avrei dovuto sposarmi con Joseph non appena avrei compiuto 30 anni, terminando anche il mio servizio al Mossad."

Tony: "Quindi dovresti sposarti con lui il prossimo anno?"

Ziva: "Dovrei, ma non ne ho alcuna voglia, senza contare il fatto che sono già sposata."

Tony: "E' vero. Quindi l'avermi sposato ti ha salvato anche da questo stupido accordo, anche se penso che, conoscendoti, tu avresti trovato una qualunque scappatoia, piuttosto che seguire la volontà di tuo padre."

Ziva: "Sì. Anche se non so come cavarmela, quando divorzieremo."

Tony: "Quando divorzieremo rimarrai comunque una donna americana, e potrai sempre contare su di me: non sarò solo il padre di Chris, ma anche il tuo ex marito."

Ziva rimase un attimo in silenzio, a pensare, poi chiese:

Ziva: "Tony, perchè mi hai sposato? La verità." chiese, guardandolo negli occhi. Tony decise di dirle tutto.

Tony: "Ti ho sposato perchè ci tengo a te."

Ziva: "Solo per questo motivo?"

Tony: "Quando ci siamo sposati, sì. Ma ora sto con te per un altro motivo."

Ziva: "Quale?"

Tony distolse lo sguardo.

Tony: "Credo di essermi innamorato di te. Darei qualunque cosa perchè tu sia felice, e per poter rimanere con te. Sarei anche disposto a mantenere la seconda promessa a vita." disse. riascoltandosi si stupì di quello che aveva appena detto: non era più lo stesso Tony Dinozzo di un anno prima, era cambiato radicalmente.

Di nuovo silenzio.

Ziva: "E se revocassi i patti?"

L'uomo tornò a guardare Ziva.

Tony: "In che senso?"

Ziva: "Vuoi continuare ad essere mio marito, a tutti gli effetti, revocando ogni patto che abbiamo fatto prima di sposarci?"

Tony non credeva alle proprie orecchie. La guardò, era al culmine della gioia. L'unica cosa che riuscì a fare fu baciarla.

Tony: "Ti amo, Ziva."

Ziva: "Anche io ti amo, Tony." rispose, e capì che era sincera.

CONTINUA...

   
 
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