Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Allegra_    20/01/2013    4 recensioni
"Noemi, per tutti conosciuta come Noe, è una sedicenne fiorentina che ha solo un pilastro portante nella sua vita: l'amore che provano verso di lei i suoi amici ed i suoi familiari, i quali la sostengono sempre e la accompagnano in ogni sua mossa.
Ma il suo equilibrio inizierà a rompersi man mano dopo la separazione dei suoi genitori ed il suo trasferimento a Torino, città nella quale Noe imparerà cosa significa amare ed essere amata davvero."
Spero vi piaccia, mi sono impegnata davvero molto per scriverla, quindi lasciate una recensione se avete cinque minuti, ve ne sarò grata
Genere: Commedia, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

Capitolo 22 : Tell Me The Truth

Non si poteva ancora definire sole quell’accennata macchia gialla ricca si sfumature rosa e arancioni che stava ben piazzata tra il chiarore appena accennato delle stelle e il cielo che man mano andava colorandosi d’azzurro.
E forse, non si poteva neppure definire dolore quello che provavo in quel momento mentre, affacciata alla finestra, guardavo l’alba scorrermi davanti ad occhi semichiusi.
Un misto di delusione, angoscia, lacrime, chiamate e messaggi senza risposte, spiegazioni che non avevo voluto ascoltare, parole che mi erano rimaste in gola, troppo timide e deboli per uscire.
Dicono che dopo il temporale ci sia sempre l’arcobaleno, ma se quella era l’anticamera della gioia, tanto valeva rimanere tristi per sempre.
Era il 6 di Gennaio, il giorno della Befana, e quella sera ci sarebbe stata la festa a casa di Micaela a cui non avevo la minima voglia di andare, ma più che altro ero stata letteralmente costretta un po’ da lei, un po’ da quel pazzo di Giò.
Mio padre sarebbe sceso tra qualche ora per recarsi a lavoro ed io, come sempre del resto, sarei rimasta a casa a completare i compiti che mi mancavano di chimica e biologia.
Rinchiusa tra quattro mura da quasi una settimana: ormai non mi riconoscevo neppure io stessa, ma non m’importava.
L’ultima volta che avevo visto i miei amici era stato tre giorni prima, quando Mic, Dodo e Giò erano venuti a farmi compagnia una fredda mattina, accompagnati da cornetti a cioccolate calde.
Cercammo di parlare di tutto quel giorno evitando accuratamente l’argomento capodanno, ma tutti i nostri sforzi si dimostrarono inutili, visto che qualunque cosa dicessimo sempre lì si andava a parare.
Così decidemmo di affrontare la situazione una volta per tutte, in modo da toglierci ogni dubbio.
Alla fine arrivammo a queste brillanti conclusioni:
1 – Francesco aveva paura che lo facessi soffrire, quindi aveva preferito scappare piuttosto che lottare per l’amore – o almeno così sostenevano loro – provava per me;
2 – Io avevo risposto al bacio di Ste’ in modo fin troppo coinvolto perché – sempre a detta dei tre saggi della situazione – mi piaceva fin troppo;
3 – Questo punto era decisamente il più complicato e deludente, almeno per me.
La domanda in questione a cui avrebbe dovuto rispondere era: perché Hill aveva baciato Fra’, nonostante mi avesse detto di non sapere del bacio tra me e Ste’ ??
Beh, Micaela aveva la risposta a questa domanda, anche se ci mise un bel po’ per raccontarmi quello che apparentemente sembrava un episodio di Beautiful, ma che nella pratica era solo l’ultimo tassello del nostro dubbioso puzzle.
Cercherò di riassumere il tutto.
Lei ed Hill si erano conosciute l’anno prima, in secondo liceo, quando la seconda era appena arrivata dall’Inghilterra.
Mic era una ragazza troppo maschiaccio e fuori luogo per avere amiche del suo stesso sesso, quindi passava i suoi giorni giocando a calcio con i 4 amici di sempre, ma appena la conobbe fecero subito amicizia.
Studiavano insieme, uscivano per le vie di Torino, Hill l’aiutava a migliorare il proprio look, mentre Mic provava a farle abbattere quel muro di timidezza che si era costruita in 15 anni.
Andavano molto d’accordo, tanto che nel giro di un anno diventarono migliori amiche, inseparabili.
L’unica cosa che Mic non aveva detto alla ragazza era un elemento totalmente trascurabile per lei, in quanto assolutamente impossibile e assurdo.
Ma a parere mio, era la cosa più importante che avrebbe dovuto dirle, oltre che dirlo a me una volta conosciuta.
Micaela era innamorata di Fra’ da mesi ormai, ma preferiva stargli accanto come amica consapevole di non avere alcuna opportunità.
Nel frattempo erano temporalmente arrivate all’inizio di quest’anno, quando io vivevo ancora nella mia amata Firenze ignara della realtà alla quale loro due appartenevano.
Hilary era riuscita a superare la sua paura di approccio con gli altri, così fattasi più sicura di sé, aveva chiesto a Fra’ di uscire e lui aveva accettato.
Avevano iniziato a frequentarsi, ovviamente senza impegno e lei lo aveva raccontata a Mic con le lacrime agli occhi per le emozione.
La rossa allora era scoppiata e le aveva urlato contro per un’ora quanto fosse una persona orribile e non volesse più vederla, e quella piangente aveva lo stesso giorno scoperto Fra’ a baciare un’altra.
Ed ecco che aveva iniziato ad odiare Mic, ritenendola l’unica responsabile di tutta la sua tristezza.
Perciò il bacio di quella sera non era stato altro che dovuto all’infatuazione per Fra’ e non ad una sorta di vendetta contro di me, ma ad ogni modo il dolore non diminuiva per nulla.
Perché sapere che una delle tue amiche più care è cotta del ragazzo che ami non ti fa affatto sentire bene.
Ma comunque, avere una spiegazione plausibile anzicchè un enorme dubbio era comunque già qualcosa.
Il sole era finalmente sorto e mentre io continuavo a ragionare su ciò che mi stesse accadendo attorno, si erano già fatte le sei.
Decisi di accendere il cellulare dopo sei giorni, aspettandomi forse che nessuno mi avesse cercato.
Ma ovviamente non era così.
23 chiamate perse.
4 messaggi di testo.
Analizzai prima le chiamate di cui 15 erano soltanto di Mic, 3 di Dodo, 3 di Giò, 2 di mio padre e una di mia nonna.
Dati decisamente trascurabili, perciò passai ai messaggi.

Ho convinto Luce: stasera alla festa verrà con me !!!
Non sai quanto sono contento :D

                                                                 Giorgio


Sorrisi felice per lui, prendendo appunto mentale di rispondergli più tardi, quando si sarebbe finalmente svegliato.

Non so davvero come siamo arrivate a tanto.
Un giorno amiche inseparabili, quello dopo finiamo ad odiarci come se non ci fosse mai stato nulla tra noi.
Come se non ci fossimo mai confidate i nostri segreti, non avessimo mai passato ore al telefono, non avessimo pianto insieme, riso, giocato.
Io ho sempre saputo che Stefano era innamorato di te, e se anche tu lo sei di lui va bene, non posso mettermi in mezzo.
E se ho risposto al bacio di Fra’ è solo perché fino a prima che arrivassi tu io e lui uscivamo insieme, ma poi è finito tutto per colpa di Mic.
Mi dispiace.
                                              Hilary


Non erano scuse le sue, ma neppure offese.
Era come se per lei la nostra amicizia valesse più di tutto e volesse soltanto difenderla, essendo disposta anche a sacrificare ciò che provava per Ste’ e per Fra’.
Ed io invece, da brava egoista qual’ero, l’avevo maledetta in ogni modo urlandone contro ogni parolaccia conoscessi.
Non odiavo lei, odiavo me stessa.

Ancora una volta è finita male, e ancora una volta è colpa mia.
Non volevo perdessi quel che stavi costruendo con Fra’, ho sbagliato a baciarti, ne sono consapevole e per questo ti chiedo scusa.
Ma non posso nasconderti che sognavo di baciarti da quanto ti conosco, e che farlo è stata la cosa più bella che ho mai provato e che se potessi lo rifarei altre mille volte, nonostante le conseguenze.
Quello che provo per te è troppo forte e ormai ho capito che, anche se ti rifiuti di ammetterlo, per te è lo stesso.
Se vuoi chiuderla ancora prima che inizi ti capirò, non è colpa tua in ogni caso, ma mia.
                                                                        Stefano


Un mondo crudele, ostile, menefreghista.
E poi c’era lui.
Il ragazzo più dolce che avessi mai incontrato in vita mia, capace di scioglierti anche con due semplici parole, talmente meraviglioso che era difficile credere che fosse reale.
Ste’ era il principe azzurro che tutte le ragazze sognavano.
Ma la domanda era: io ero pronta a fargli da principessa ???
Aprii l’ultimo messaggio curiosa, notando che mentre gli altri erano tutti di quell’anno, questo risultava essere stato inviato il 30 Dicembre 2012 alle 11, ovvero pochi minuti prima della scenetta con Ste’ sul balcone, ma al contempo pochi minuti dopo che Fra’ mi aveva lasciata li fuori ad aspettarlo.
E chi poteva avermi scritto in quel così piccolo arco di tempo ??

Ti scrivo ora perché hai il cellulare spento e quindi so che non leggerai questo messaggio prima che sia io di persona a dirti ciò che sto per scrivere.
Sei la cosa più bella che la vita mi ha donato, ancora non posso credere che tu sia mia.
Vorrei scriverti qualcosa di dolce per farti sorridere adesso, ma non sono un tipo romantico, tu lo sai, perciò tento di sforzarmi anche se i risultati si vedono appena.
Adesso vengo li da te, ti prendo la mano e te lo dico ad alta voce, senza la paura che io possa soffrire, perché so che tu ci tieni davvero a me e non mi farai stare male.
Sono finalmente pronto, posso farcela.
Ti amo, Noe.
                                                                Francesco


Boom.
Sentii le lacrime rigarmi le guance come un’impetuosa tempesta, mentre le gambe avevano già ceduto ed io me ne stavo con il sedere sul pavimento freddo, dolorante, ma sicuramente meno del mio povero cuore straziato.
Non poteva essere, non dopo tutto ciò che era successo.
Avevo sempre avuto ragione, i miei amici avevano avuto ragione, eppure non ero mai stata abbastanza sicura da ammetterlo a me stessa a voce alta.

Fra’ era innamorato di me.

Un dolore lancinante all’altezza dello stomaco e un altro a livello del cuore, emblema dell’amore, ma della sofferenza al contempo.

Fra’ era innamorato di me.

Il mio volto afflitto sfoggiò un sorriso a 32 denti, segno che qualcosa in me stava cambiando, segno che finalmente stavo iniziando a capirlo.

Fra’ era innamorato di me.

E all’improvviso l’unica cosa da fare fu una.
Sfilai di scatto il pigiama di Minnie infilando un jeans chiaro ed una larga felpa, gli stivali imbottiti, un giubbino di pelliccia bianco.
Sciolsi i capelli e li pettinai velocemente tentando di non notare quanto fossero sporchi, passai una mano veloce di trucco e corsi fuori di casa alla svelta.
Mio padre era già uscito di casa, visto che ormai si erano fatte le otto, così non ebbi problemi per spiegargli dove effettivamente stessi andando.
Continuai a correre sempre più velocemente fino ad arrivare davanti ad un’enorme villa bianco latte, con le finestre in legno laccato e perfettamente elegante, proprio come quelle che si vedono nei film in vecchio stile.
E all’improvviso, il ricordo della prima volta che la vidi s’impadronì della mia mente.

<< Che succede ??? >> gli domandai stranita: ero impaziente di vedere il resto di quella magnifica casa, non potevo negarmelo !!
<< Non credi dovresti ringraziarmi  per averti portato fin qui e per darti da mangiare ??? >> domandò ironico nascondendo un velo di malizia.
Anche se con il sorriso di dopo, non sembrava affatto solo un velo.
<< E sentiamo come potrei ricambiare il favore ??? >> domandai improvvisamente stando al suo gioco, attratta in maniera magnetica dalle sue perfette labbra.
<< Hm … ho molte idee a dire la verità >> mormorò avvicinandosi sempre di più a me sorridendo allusivo << Ma visto che non è il luogo adatto, mi accontenterò di questo >> e poggiò le sue labbra sulle mie con una velocità strabiliante.
Baciarlo era sempre destabilizzante per me.

Mi feci forza a bussai al campanello cercando di apparire convinta, quando in realtà tutto il mio corpo tremava al solo pensiero di chi avrei trovato una volta aperta la porta.
Claudia Livelli si presentò davanti a me in tutto il suo splendore.
Indossava una lunga vestaglia rossa fiammante, i capelli raccolti in un’ordinata coda nera e sorreggeva in mano una tazza di fumante cioccolata calda.
<< Buongiorno tesoro !! >> mi salutò affettuosamente baciandomi entrambe le guance.
Logico, visto che credeva ancora alla storia del finto fidanzamento tra me e suo figlio.
<< Ciao Claudia, scusami per l’ora, ma avevo urgente bisogno di parlare con Fra’ >> le dissi in tutta sincerità.
<< Certo, te lo chiamo subito >> mi sorrise facendomi poi cenno di entrare, mentre saliva le scale diretta alla camera di suo figlio.
Mi sudavano già le mani per l’agitazione, ma ero più che concentrata sul mio obbiettivo: avrei parlato con lui e avrei preteso mi dicesse la verità, una volta per tutte.
Torturavo impaurita le mie mani, quando vidi il suo volto dalla cima delle scale.
Man mano che scendeva il mio cuore perdeva uno, due, dieci, mille battiti.
E non perché indossava soltanto un pantalone della tuta e i suoi addominali erano da sbavare fino al giorno dopo, o meglio si anche per quello, ma principalmente perché pensare a lui che mi diceva ciò che aveva scritto in quel messaggio mi faceva sentire strana, amata.
<< Ciao … >> esordii imbarazzata.
<< Che ci fai qui ?? >> mi chiese invece lui più brusco che mai parandosi di fronte a me con le braccia incrociate al petto.
Non risposi, così subito ribattè scocciato: << Non credi sia un po’ presto per presentarsi a casa della gente senza un motivo ?? >>
Sbuffai.
<< Ce l’ho un motivo idiota !! Credi forse che sarei venuta correndo fin qui se non l’avessi avuto ?? >> sbottai arrabbiata.
<< Illuminami >> sorrise beffardo.
E in quel sorriso, seppur mi sforzassi, non riuscii a vedere il ragazzo che mi aveva scritto quelle parole, che le aveva sentite sue, che mi aveva baciato quella sera con quella dolcezza che non riuscivo a credere possedesse.
Qualcosa in lui era cambiato, il suo modo di vedere me era cambiato.
Mi sembrò quasi di essere ritornati ai primi giorni di scuola, quando ci guardavamo carichi d’odio e ci chiamavamo per cognome.
Ma non potevamo aver perso tutto in una sola sera.
<< Ho letto il tuo messaggio dell’altra sera, stamattina >> iniziai prendendo coraggio.
<< Ah >> sospirò solamente privo di qualsiasi reale sentimento, se non il disinteresse.
<< Io volevo … ecco ho bisogno di sapere … >> sospirai lentamente << Ho bisogno di sapere se ciò che hai scritto è vero >>
Abbassai lo sguardo per poi puntarlo nel suo con emozione: << Ho bisogno di sapere se è vero che mi ami >>
Il suo sguardo freddo fermo nel mio, mentre era una gara tra i due a chi appariva più forte quando in realtà non lo era.
<< Che importa adesso, dopo che tu hai baciato Ste’ ed io Hill ?? >> domandò impassibile.
<< So che hai baciato Hilary perché sai che ha da sempre una cotta per te, e tu sai che è stato Ste’ a baciarmi. Ha importanza perché si tratta di noi due >> tentai di sembrare convincente, mentre gli afferravo una mano che subito scansò.
<< Non te n’è mai davvero importato di noi due >> decretò arrabbiato.
<< Come puoi dirlo ?? >> domandai scuotendo la testa incredula.
<< Non avresti risposto al bacio >> rispose stanco.
<< Sai benissimo quello che provo per te e quello che invece provo per lui >> gli dissi convinta.
<< Beh, forse pensavo di saperlo, ma ultimamente mi stai sorprendendo sempre di più >> mi disse glaciale.
Lo guardai implorante cercando di trovare almeno un po’ del ragazzo che amavo in quel moro bellissimo, ma senza emozioni che mi stava di fronte.
<< Di chi sei innamorata Noe ?? >> mi chiese per la prima volta da quando ci conoscevamo, e giurai di sentire una nota supplichevole e quasi speranzosa nella sua voce.
Lo guardai dritto negli occhi cercando di trasmettergli la veridicità della frase che stavo per dire, e al contempo di ritrovare un po’ della dolcezza che mi aveva dimostrato di avere.
<< Sono innamorata di te, Fra’, e l’unica cosa che voglio è stare insieme >>  ammisi sincera avvicinandomi per baciarlo.
Ma lui al contrario di tutto ciò che pensavo possibile mi allontanò lentamente.
<< Non possiamo >> scosse la testa tristemente.
<< Perché ?? >> sbottai quasi in procinto di piangere << Non mi ami, vero ?? >>
<< Non è questo >> sussurrò accarezzandomi la guancia lentamente << Quello che provo per te è talmente forte che non riesco neppure a rendermene conto >>
Intrecciai le dita della mia mano con quelle della sua dolcemente, mentre gli domandavo disperata: << E allora qual è il problema ?? >>
<< Ci facciamo soltanto del male, questa cosa è destinata a farci soffrire ed io non voglio questo >> mi disse sincero allungando le braccia per stringermi a sé.
<< E preferisci stare così ?? >> gli domandai triste.
<< No, preferirei che non esistesse Ste’ e tutti i problemi che comporta >> ammise sincero.
<< Ascoltami Fra’ >> mi allontanai da lui quel poco che bastava per guardarlo negli occhi << A me non importa di Ste’, di Hill, di capodanno, di tutte le lacrime che ho versato e tutto il resto: a me importa soltanto di te e sono disposta a lasciar perdere tutto perché tu sia mio >>
Non credevo sarei mai riuscita a dirgli una cosa del genere, ma soprattutto non credevo mi avrebbe mai risposto come invece fece.
Alzò il mio viso con un dito poggiato sotto al mento e mi lasciò un leggero bacio a fior di labbra.
<< Sono già tuo >>

 

Piccolo Angolo Di Luce:
Hola !! Allora, che ne pensate di questo capitolo ??
Inizio dicendovi che l’ho riscritto due volte, in quanto il computer me l’aveva cancellato la prima volta, ma vi assicuro che questa versione è molto meglio
Che ne pensate della scena tra Fra’ e Noe ??
Come potete vedere, all’inizio lui cerca di essere freddo, ma poi si scioglie e alla fine (non so voi) ma fa sciogliere anche me !! U.u
Non vedo l’ora di leggere le vostre opinioni, spero recensirete in tante !!
Al prossimo capitolo, nel frattempo vi lascio il link della mia pagina facebook per le mie storie, inscrivetevi se vi va :D
https://www.facebook.com/PercheLaScritturaELoSpecchioDellAnima
A presto, un bacino <3
xoxo

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Allegra_