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Autore: Aiyana    21/01/2013    2 recensioni
L'attenzione del conte fu subito attirata dalla nuova domestica che stava pulendo le scale in quel momento. I suoi capelli rossi uscivano dalla cuffia che le era stata data per lavorare.
Non appena la vide alzarsi e prendere il secchio dell'acqua e scendere le scale capì che quella ragazza nascondeva qualcosa. Poteva dire a tutti di essere una semplice domestica. Ma il portamento perfetto e le mani curate dicevano l'esatto opposto.
Genere: Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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Credo che il profondo sentimento che sempre

mi accompagna di incongruenza rispetto agli altri,

 sia dovuto al fatto che di norma le persone

pensano attraverso la sensibilità, mentre

io sento attraverso l'intelletto.

 

 


 

-Il conte.


 

Zoya si rese conto troppo tardi del rumore di un motore che proveniva al di fuori della villa, si affacciò dalla sua piccola finestrella, appena in tempo per scorgere una macchina che svoltava l'angolo e posteggiava proprio di fronte al grande scalone in pietra davanti alla villa. Il conte era tornato da Oxford recentemente, essendo l'unico figlio della contessa e ancora troppo giovane per la guerra aveva terminato tranquillamente gli studi, ed ora era tornato, non che fosse tornato per restare. Le finanze del conte erano drammatiche, la villa era un debito ambulante, l'unica scelta saggia era venderla e incassare la somma e trovare un cottage in campagna per lui e la contessa madre.

 

 

 

Nel frattempo Zoya era corsa di sotto, dove tutta il resto della servitù aspettava il conte all'entrata dove, tutti in fila aspettavano che lui entrasse, per inchinarsi e sapere le ultime novità. Sarebbe presto arrivata una contessa? magari qualcuno che potesse risollevare le finanze. 

 

 

Scese dall'auto e si mise in testa gli occhiali da sole, guardandosi attorno, si mise una mano in tasca e iniziò a camminare in direzione della porta dove vi trovò il suo caro amico e maggiordomo.

 

 

" Eccellenza, Ben tornato "

" James.. " Mark si avvicinò e si abbracciarono brevemente.

" Spero la villa sia di suo gradimento, abbiamo dovuto assumere personale in più "

 

James sapeva della natura di sciupafemmine del conte, e sperava vivamente che la nuova ragazzetta con l'accento russo non attirasse la sua attenzione. Tutti si erano affezionati a Zoya e di certo non era una "ragazzetta facile".

 

 

 

Mark stava salutando ognuno dei suoi dipendenti che aveva lasciato, prima di recarsi a Oxford, quando ad un tratto incontrò gli occhi verdi della nuova domestica, i capelli rossi le uscivano dalla cuffia e le lentiggini che le coprivano il viso le davano un'aria d'innocenza. Mark credette per un'attimo di essere morto e che quella ragazza fosse un'angelo, ma non poteva permettersi di corteggiarla davanti a tutti, doveva farlo in modo discreto.

 

 

" Conte questa è Zoya, la nuova domestica "

" Zoya.. " ripete il conte quasi non avesse capito che cosa gli era stato detto.

Ma non poteva indugiare tanto così fece un'altro passo e passo alla cuoca. 

 

 

" Spero che stasera troverò la cena di mio gradimento. "

" Ma certo conte, ho preparato il suo piatto preferito. "

" Oh signora Park, lei sa come prendermi per la gola. "

 

 

 

(…)

 

 

 

Mark era disteso a testa in su nel suo grande letto a baldacchino, l'unica cosa che non riusciva a togliersi dalla mente era il viso di quella ragazza doveva sapere di più, voleva conoscerla e magari approfondire quella conoscenza, dopo tutto lui era fatto così.

 

 

 

A Zoya era stato detto di pulire le scale dell'ultimo piano così aveva preso un secchiello e lo strofinaccio e si era diretta in cima alle scale e scendendo all'indietro aveva iniziato a pulire, mentre canticchiava una filastrocca russa.

 

 

 

" Loshadi rabotayut v polyakh, ne ostanavlivaysya.

Perelet v vashem pincipessa , dovesti svoyego printsa k ney. "

 

 

 

"Horse run in the fields, do not stop.

Fly to your pincipessa, bring your prince to her."

 

 

 

Il conte si fermò sentendo una voce che cantava, era russo, ed era un suono melodioso, chiuse gli occhi brevemente prima di iniziare a salire la scala e trovarsela li davanti mentre reggeva il secchio dell'acqua. Non appena la vide alzarsi e prendere il secchio dell'acqua e scendere le scale capì che quella ragazza nascondeva qualcosa. Poteva dire a tutti di essere una semplice domestica. Ma il portamento perfetto e le mani curate dicevano l'esatto opposto. Restò un'attimo in silenzio, doveva decidere sul da farsi, ad un tratto si schiarì la voce per attirare l'attenzione della ragazza che si spaventò e lasciò cadere il secchio che scivolò fino in fondo alle scale, ai piedi del conte.

 

 

"… Mi scusi.. io.. io " Le goti della ragazza presero colore e il conte non poté dire nient'altro la ragazza era splendida perfino con quel velo di imbarazzo.

" Scusami tu non avrei dovuto spaventarti, un tè per farmi perdonare? "

" Io non dovrei.. non è consono "

" Be io sono il suo capo, quindi.."

 

 

Mezz'ora dopo Zoya era nello studio del conte, si era levata il cappellino e l'elastico che le tenevano "imprigionati i capelli ed ora le ricadevano sulle spalle, lui la guardava, l'unica cosa che gli separava era la scrivania, Mark pensò malignamente che se fosse stata ricca e non fosse stata la domestica l'avrebbe spostata per rimettere in sesto le finanze della sua villa. 

 

Ma questo non era possibile, non era consono, come Zoya era solita ripetere, ma Mark aveva perso da tempo l'abilità di dividere cosa fosse consono e cosa non lo fosse.

Aveva scoperto che veniva dalla russia, anche se non gli aveva detto perché portava un cognome inglese, per un'attimo pensò che fosse sposata, ma lei lo smentì subito, l'aveva fatto per trovare meglio lavoro, non poteva dargli torto gli stranieri erano visti male anche a Londra.

Sapeva cavalcare, parlava il francese e amava l'opera, ma le domestiche in russia erano così colte?

 

Quella ragazzetta era una sorpresa ogni attimo di più, Zoya guardò l'orologio alle spalle del conte e non poté evitare di sussultare, erano rimasti a parlare fino quasi all'orario di cena. Scatto in piedi e guardando il conte gli fece un leggero inchino prima di correre di sotto verso la cucina dove l'attendeva, James, e dio solo sa in che guai era.

 

 

Salve, un paio di capitoli fa mi è stato fatto notare che la mia storia era simile ad un libro, se qualcun'altro dovesse notare questo particolare potrebbe farmelo notare, la mia voleva essere una FF sulla vita di Anastasia, anche se Zoya non è la principessa, ma solo una contessa.

Vorrei solo che commentaste anche solo per dirmi: "Fa schifo, non scrivere più, fatti rinchiudere in un manicomio" LOL
Detto questo spero la storia vi appassioni come stà appassionando me. ;'D

-Ale

  
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