Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
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Autore: Winry977    21/01/2013    3 recensioni
"You're voice is found, be a saviour now!"
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cinque giorni.” pensò Ellis svegliandosi. “Cinque...” si mise a sedere sul letto sotto la luce ancora tiepida e non troppo forte del sole proveniente da fuori le pareti vetrate. Quel numero la ossessionò fino a che non entrò in bagno e non si guardò allo specchio incastrato tra le piastrelle blu. “Ma io come faccio a resistere cinque giorni senza vedere Jinxx?!” pensò schiaffandosi in faccia l'acqua ghiacciata che usciva dal rubinetto. “Morirò dall'ansia!”. Si lavò, si vestì e uscì dal bagno spazzolandosi i capelli a ciocche verdeacqua. Incrociò Alex che usciva dalla camera con aria assonnata e con gli occhi che sembravano iniettati di sangue.

-Al? Che hai? Dormito male?- si preoccupò lei. Lui si girò bruscamente.

-Quella pazza mi ha svegliato con l'acuto di Andy in I Am Bulletproof. Sembra niente, ma quel “Rawr!” mi ha fatto cadere dal letto! Ogni mattina ne trova uno nuovo!- Alex tornò sui suoi passi verso il bagno e ci si chiuse dentro, mentre Ellis prese a ridere senza interruzioni finché non arrivò nella camera vetrata e ci trovò Layra nelle stesse condizioni.

-Dimmi che gli hai fatto un video.- le disse ridendo. Layra stava ancora cercando di calmarsi e teneva il viso affondato nel cuscino dell'amico nella speranza di porre fine a quella ridarella assurda. Alzò gli occhi dalla federa e con occhi allegri fece cenno di si all'amica, e così Ellis poté scasciarsi dalle risate grazie alle torture imposte da Layra sul povero Alex.

 

I primi quattro giorni passarono con una lentezza quasi assurda per i tre ragazzi, ma cercarono comunque di occupare il tempo arredando la casa, sistemando letti, mobilio e facendo shopping casalingo. Alla fine del quarto giorno ognuno poteva dormire nella propria stanza, dipinta e arredata a piacimento di ognuno. Solo ad Alex mancava un piccolo, molto significativo particolare nella sua camera da letto... la sveglia.

Il quinto giorno venne svegliato con le voci esaltate di Layra ed Ellis, che entrarono in camera sua urlando un -Al! Svegliati!! Oggi è il gran giorno!- e per tutta risposta lui si era schiacciato il cuscino contro la faccia. Le due amiche non si erano comunque fermate a quello, non gli bastava. Cominciarono a scorrazzare per la stanza urlando e cantilenando: -Oggi li vediamo! Oggi li vediamo! Oggi vediamo i Black Veil Brides!

Ad Alex venne un istinto omicida, soppresso da un cuscino lanciato alla cieca e prontamente raccolto da Layra, che insieme all'amica si fiondò sul suo letto.

-Tuffo a bomba!- esclamò Ellis ridendo e scafazzando il povero Alex, che alla fine si arrese e si alzò dolorante e ammaccato dal peso delle due.

Si diresse in cucina e si lasciò cadere sulla sedia mezzo distrutto, e quando Ellis e Layra lo raggiunsero le guardò con aria distrutta. Loro gli sorrisero.

-No, ma spiegatemi perché sorridete. Ieri sono rimasto al locale fino le due di notte, e stamattina ve ne spuntate voi due che cominciate a saltarmi sul letto mentre io cerco di dormire. E che ore sono ancora? Ah, già. Le nove. Dico, il sabato e la domenica è vacanza. Perché non posso dormire?

Loro continuarono a sorridergli, poi Layra gli si avvicinò. -Devi capire, mio caro, che oggi incontriamo i nostri idoli.- gli mise un braccio attorno alle spalle, azione ripetuta poi da Ellis dal lato opposto, la quale continuò a parlare. -E mio caro, ti rendi conto dell'evento megalomene contro cui stiamo andando?

Alex sospirò esasperato. -Mi arrendo.

La mattina fu quasi insopportabile da sopportare per le due amiche: la passarono torturando il povero Alex e facendo avanti e indietro per l'appartamento, con le canzoni dei Black Veil Brides nel mega stereo che si era comprata Layra e ad esultare ad ogni minimo ricordo potessero suscitare i propri idoli.

 

Finalmente il pomeriggio arrivò e le due si chiusero quasi del tutto in bagno, dando poca occasione all'amico di entrarci, e quindi si dovette spostare in quello che avevano deciso di usare per la lavanderia, provvisto, si, di doccia, toilet e tutto, ma scomodo da morire. Fu costretto a fare indietro tra mini bagno e camera sua, e quando lui aveva finito, che ci aveva messo solo mezzora, Ellis e Layra si stavano ancora vestendo.

Donne.” aveva pensato sospirando e sedendosi al tavolo fissandone le striature in legno nell'attesa. E si perse nei suoi pensieri, ricordando la famiglia che si era lasciato alle spalle che in tutto quel tempo era riuscito a sentire una sola volta, agli amici che lui e Layra avevano lasciato in Italia. Chissà cosa provava lei, chissà se gli mancava Edward. “Forse neanche lo ha chiamato...” pensò gettando un'occhiata alla porta della camera dell'amica che era in fibrillazione e urlava che non sapeva come vestirsi, come del resto faceva Ellis.

Alla fine Layra se ne uscì con dei jeans neri strappati e particolarmente larghi, pieni di catene rumoreggianti, con sopra un top nero strappato ai lati che lasciava intravedere la pelle chiara della ragazza, ed i capelli rosso fuoco le scendevano semplicemente sulle spalle.

Ellis, invece indossava una maglietta larga leopardata con una spalluccia ricadente da un lato, con sotto dei pantaloncini strappati che a loro volta coprivano dei leggins neri e delle converse completamente nere, al contrario di quelle di Layra che erano bianche e nere.

Lui era vestito in modo più semplice: t-shirt della band che di lì a poco avrebbero incontrato, jeans blu normali e strappati alle caviglie con qualche cintura in più, soliti capelli spettinati con un velo di matita nera. Solito mezzo punk.

Solo dopo una piena mezzora furono in grado di scendere al pub sotto casa, e Layra ed Ellis strattonavano il loro amico per via della frenesia. Restarono però per un po' fuori dal locale.

-Il poster parlava chiaro: era alle dieci, e ancora sono le 9.50 pm.- disse Alex.

-Mh. Hai ragione.- concordò Layra. -Io mi faccio un tiro...- da una tasca dei suoi jeans sfilò delle sigarette e ne estrasse una sotto gli sguardi degli amici che la guardavano con disapprovazione. -Che c'è? Anche io ho coltivato i miei piccoli vizi. Non me la sono passata solo a prendere a pugni un sacco da boxe.

-Chi è che prendeva a pugni un sacco da boxe?- una voce esterna intervenne e ai ragazzi saltò il cuore in gola. Alle spalle di Layra c'era Jake, il chitarrista dei Black Veil Brides, l'idolo di Alex.

-I-Io.- balbettò Layra, mentre la sigaretta le cadeva di mano.

Ellis mollò una gomitata ad Alex. -Ahia! Ellis!

-Uh, che bel nome Ellis!- seconda voce proveniente dalle spalle di Jake. Stavolta la ragazza rischiò lo svenimento. Era Jinxx. Il suo Jinxx. Il chitarrista ritmico che aveva sognato, desiderato, amato per tutta la vita. Si aggrappò a Layra, poi si avvicinò a Jinxx e lo toccò con un dito.

-Cristo, è reale.- mormorò, poi lo fissò, e gli saltò addosso gridando un -Oddio!

Jinxx scoppiò a ridere e la strinse a sua volta. -Eh, si. Come vedi sono reale, mia piccola fan.

Layra li fissava esterrefatta e a bocca aperta, mentre Alex ancora si reggeva a stento in piedi. Poi anche lui si lasciò andare con un: -Omiostrasantissimodio! Tu sei Jake Pitts!

E anche Jake scoppiò in una fragorosa risata, stringendo la mano ad Alex e facendogli rizzare i capelli dalla gioia.

-Ragazzi, che dite, entriamo?- propose poi Jinxx. Layra si riprese dallo shock e annuì soffusamente, cercando con lo sguardo il bassista che tanto desiderava incontrare, ma di lui neanche l'ombra. Si avviarono dentro il locale accanto i due componenti della band che ben presto si congedarono da loro con un breve saluto e promettendo che dopo il loro mini concerto si sarebbero presi qualcosa da bere con loro.

-Ci saranno anche gli altri?- chiese frettolosamente Layra pensando ad Ashley.

Jinxx la guardò un attimo sorridendo. -Ovvio, e dato che siete voi, che ci avete fatto anche abbastanza simpatia, vi facciamo fare un giro nei nostri camerini.

  
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