Era una giornata come le altre, ogni giorno mi svegliavo alle 7.00 in punto di mattina per andare  a scuola. Non la sopportavo! Era inutile, a che cosa serviva studiare se dopo non riusciamo a trovare il lavoro che ci piace? Per fortuna c’era mia madre Rose che mi svegliava, se non c’era lei, riuscivo a dormire fino a mezzogiorno (se non si è notato sono una dormigliona!). Ogni risveglio con lei era speciale, riusciva a far splendere le giornate più nuvolose anche solo con un solo sorriso. Mi ripeteva sempre le stesse parole, ma per me era come se fossero nuove. 

Rose: Alise, Buongiorno! Sveglia, un nuovo giorno ti aspetta!                                                                                                            

*Si era quello il mio nome, almeno così credevo, ogni giorno a scuola mi prendevano in giro per colpa del mio “problema”, che alla fine l’hanno fatto diventare un problemone! Per me non era un problema, era solo un incidente. Un giorno mentre preparavo il pranzo alla mia famiglia, mi avvicinai troppo al fuoco e mi bruciai tutti i vestiti, per fortuna riuscii a spogliarmi in tempo per evitare di bruciarmi. Mia madre per fortuna arrivò in tempo per soccorrermi. Penserete che fino a qui sia tutto facile, ma non è così. Siccome in quel periodo soffrivo di depressione per la morte di mio padre, il compagno di mia madre (uno stronzo di prima classe) incominciò a dire che avevo cercato di suicidarmi. Naturalmente tutti gli crederono, a scuola mi guardavano tutti con aria di: terrore, disgusto, disagio.*
 
Io: No, ma! Non voglio andare a scuola tanto sarà una giornata di merda come tutte, sarà monotona e poi non mi va di rimanere 5 ore con il culo sulla sedia!                                                                                                                                                                                    

Rose: Non fare storie, sbrigati a prepararti che c’è Josh che ti aspetta per accompagnarti.                                           

Io: Di male in peggio! Perché quel tizio mi dovrebbe accompagnare a scuola? Preferisco prendere il pulman! Grazie mamma che mi capisci sempre, grazie!                                                                                                                                  

Se non lo avete capito Josh è il compagno di mia madre. La cosa che mi dava più fastidio era che mia madre non riusciva a capire il mio odio verso di lui. L’unica cosa a cui pensava era il lavoro e il suo “fedele” compagno! Quella mattina mi vestii carina, avevo: un maglioncino verde acqua, jeans scuri, scarponcini neri, una collana nera, una treccia di lato e un trucco molto leggero. Uscii di casa e ad aspettarmi c’era quel soggetto che mi metteva disgusto. Sali in macchina non lo salutai neanche, l’unica cosa che desideravo era togliere il mio culo da quel lurido sedile. Per passare il tempo Josh si mise a fare qualche battutina, io per evitarlo attaccai la musica a palla, avevo messo la mia canzone preferita: Follow me dei Muse. Per fortuna arrivammo a scuola. Era il primo giorno che avevo così tanta voglia di entrare, forse sapevo cosa per accadere, forse sapevo chi dovevo incontrare, oppure avevo solo voglia di stare il più lontana da Josh?
 
Ok ragazzi è il mio primo capitolo che scrivo, accetto critiche ma siate buoni J
-Fe