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Autore: ciambelle    22/01/2013    2 recensioni
Due ragazze, il sogno di andare in California e degli incontri che cambieranno la loro vita.
Sarà un'estate mozzafiato per loro.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 10.

I ragazzi fecero i biglietti per quel fantastico viaggio che li stava aspettando.
Il giorno della partenza, stranamente le ragazze erano pronte ben un’ora prima che le passassero a prendere. Il che era una cosa abbastanza strana, perché solitamente o non trovavano qualche vestito o oggetto che era ‘indispensabile’, oppure si dovevano ancora vestire e preparare le valigie.
I ragazzi le passarono a prendere e arrivati all’aeroporto si misero a contare se c’erano tutti, erano tutti grandi, ma sarebbero riusciti a perdersi dal tragitto macchina-entrata.
Dopo aver fatto il check-in, tutte le operazioni burocratiche e dopo aver firmato un po’ di autografi riuscirono tutti a salire sull’aereo.
 
-‘Erica stai bene?’- chiese Francesca vedendo che la ragazza era pallida in viso.
-‘Sìsì, ma tra un po’ l’aereo potrebbe precipitare.’-
-‘Ma va tranquilla, è sicurissimo viaggiare così.’-
-‘Magari un’aquila reale MOLTO grossa si va a sbattere contro i vetri della cabina di pilotaggio, i piloti non vedono e cadiamo. Al posto dell’aquila potrebbe esserci un unicorno! Potremo schiantarci contro un iceberg talmente grande che arriva fino al cielo e cadere come il Titanic, solo che noi siamo su un aereo e sarebbe un po’ diverso, però…’- Harry la interruppe spostando Francesca e sedendosi vicino  lei.
-‘Tranquilla Tigre, ci sono io qui con te. Non ti succederà nulla’- le sussurrò all’orecchio.
La ragazza sentendo il ragazzo così vicino e quelle parole diventò tutta rossa. –‘Harry io non ho paura, vattene.’- l’aveva detto? Cavolo era quello che voleva, voleva stare vicino ad Harry, c’era riuscita e ora lo mandava via? Che cazzo fai Erica?
-‘Tano lo sai che mi potrai mandare via quante volte vorrai ma che io non ti lascerò mai sola.’- le disse con un sorrisetto stampato in faccia, poi aggiunse  –‘E un giorno sarai tu a chiedermi di restare.’
-‘Pensala come vuoi Styles.’-
Quelle parole le erano piaciute da matti, lui sarebbe restato nonostante il suo carattere di merda!
‘Erica basta! LUI NON TI PIACE. Basta. Vuoi dare ragione a Stefania facendole dire te l’avevo detto? No! Non vuoi quindi ora pensa solo che sta andando a New York con Harry! No cazzo, la parte del con Harry non la dovevo dire. Eh ma è colpa sua, dei suoi occhi e di quando si è fatto vedere in mutande. Mamma mia se era figo in mutande. BASTA ERICA! Ok? Ok.’ Questi pensieri si affollavano nella mente di Erica durante il viaggio, mentre Harry sonnecchiava e ogni tanto si svegliava per controllare che lei stesse bene e che non si fosse spostata lasciandolo solo come un deficiente. Stranamente lei restò lì, forse perché aveva troppi pensieri per la testa, o forse perché stava dormento e non poteva svegliarlo poverino. Sta di fatto che è restata lì per tutte le cinque ore di viaggio.
 
-‘Signori passeggeri, vi ringraziamo per aver scelto la nostra compagnia e vi auguriamo buona permanenza.’- disse una ragazza dall’altoparlante.
 
I ragazzi scesero, ritirarono i loro bagagli ed uscirono dall’aeroporto di New York.
Che bella città, era enorme e per le ragazze era una cosa nuova. ERANO A NEW YORK PORCA PUTA! Quando gli sarebbe ricapitato? Erano entusiaste.
Era proprio come nei film, era una città frenetica, gente da tutte le parti, tanto traffico, tanti taxi gialli.
Era tutto così fantastico sembrava un sogno. E quello era il loro sogno, erano negli Stati Uniti, con sei fantastici ragazzi (famosi), per far sì che il sogno diventasse completo mancava solo che diventassero famose. Ma anche se non ci erano ancora riuscite era un grande traguardo quello di essere lì.
 
Dopo un tragitto di mezz’ora in macchina arrivarono alla casa dove avrebbero passato questa settimana, er dir poco enorme.
-‘Ragazzi, questa è casa di mio zio!’- disse Liam.
-‘E’ stra figa!’- urlò Francesca.
-‘Allora ora ci sistemeremo nelle stanze. Ci sono quattro stanze da due e una da quattro.’-
-‘Io e Stefania ci prendiamo un doppia!’- disse il biondo guardando la ragazza che gli sorrise.
-‘Io sto in quella da quattro.’- disse Erica, voleva evitare di stare da sola con Harry, doveva. O avrebbe sentito quelle merde di animali nello stomaco.
-‘Io vengo con te!’- disse Benedetta, alla sua affermazione seguì quella di Harry –‘Io e Liam dormiremo in stanza con voi allora.’
-‘No! Io in stanza con te non ci sto cazzo!’-
-‘Tigre smettila. Ormai è deciso.’- le fece l’occhiolino e le diede una pacca sulla spalla come per dirle di rassegnarsi.
-‘Allora io e Tommy stiamo in una da due.’- disse Caterina, in fondo non c’era niente di male a stare con Tommy-ho-un-bel-culo.
-‘Io e Gabriella stiamo in stanza insieme.’-
-‘Non voglio starci con te.’-
-‘Non credevo l’avresti mai detto’-
-‘Vaffanculo.’-
-‘Bene comunque dormiamo insieme, con il tuo consenso o no’- affermò lui, tanto alla fine l’avrebbe avuta vinta.
-‘Ma siete stronze? Ripeto siete stronze? Io ora devo stare in stanza con questo che mi ha convinto a riiniziare a fumare! No dai.’-
-‘Dai, ti tratterò come una principessa. Però una di quelle che fuma e parla come una scaricatrice di porto’-
 
Le stanze erano decise e tutti andarono a sistemarsi nelle varie stanze. Dopo circa un’ora a Niall venne fame (stranamente) e si mise ai fornelli per fare la colazione a tutti.
Dopo essere ingrassati di tre chili per la ‘colazione’, se così la si può chiamare, decisero di andarsi a fare un giro per la città.
 
-‘Ragazze, ferme un attimo.’- disse Stefania con la faccia seria, come se fosse successo qualcosa.
-‘SIAMO A NEW YOOOOOORK!’- le alte la guardarono come se volessero ucciderla per lo spavento, ma poi si diedero alle esultazioni.
Visitarono una piccolissima parte della città, entrarono in qualche negozio dove si comprarono un po’ di vestiti, mangiarono pranzo e andarono a vedere la Statua della Libertà, ma ben presto si fece sera e decisero di tornare a casa. Per tornare presero un taxi, nei film sembra così figo quando i protagonisti li prendono, iniziano a chiacchierare con l’autista, oppure si sporgono dal tettuccio e urlano frasi a caso. Ma il loro taxi faceva veramente schifo, il tassista non parlava, la macchina non aveva il tettuccio apribile ed era sporco, piccolo e stretto.
Tornati a casa, per la gioia di Niall, mangiarono e dopo aver parlato un po’ andarono nelle proprie stanze.
 
-‘Perché hai voluto stare in stanza con me? Non ti illudere, io non farò più nulla con te.’- Disse Gabriella. Quando lui aveva fatto quella vacanza studio loro avevano iniziato ad uscire ed era nata una mezza cosa. Prima di partire lui e aveva promesso di scriverle, di chiamarla, di farsi vivo ogni tanto insomma.
Ma da subito dopo che partì Gabriella non ebbe più sue notizie e ci rimase molto male, se non voleva farsi sentire bastava dirlo, finiva lì! Invece no, lui aveva dovuto prometterle quelle cose. Che bastardo.
-‘Perché dobbiamo parlare, seriamente.’-
-‘Ah sì, e di cosa? Del fatto che non ti sei più fatto sentire nonostante le promesse? Quelle promesse che io ti avevo detto che non eri obbligato a fare? Quelle? Del fatto che mi hai presa per i culo per un anno intero mentre uscivamo?’-
-‘Scusa…’- venne interrotto –‘No scusa un cazzo! Sei solo uno stronzo, sai? Ma forse è stato meglio così, meglio tardi che mai.’-
-‘Ora ascoltami, per favore…’- lei stette zitta come per dire di continuare –‘Io non ti ho più scritto perché non volevo una relazione a distanza. Non sono riuscito a dirtelo in faccia perché mi piacevi veramente… Non ce la facevo... Ho fatto solo il codardo lo so, ma le storie a distanza non durano. E sapevo che se ti avessi scritto anche solo per dirti queste cose alla fine mi sarei trovato a chiederti di stare insieme a me nonostante la distanza e alla fine avremmo sofferto entrambi.’-
-‘Così invece sono stata male solo io, mi sembra giusto’-
-‘No, sono stato male anche io. Volevo scriverti tutti i giorni. E’ da due anni che cerco di non scriverti. Tu mi piaci ancora Gabriella! Mi piaci ancora, cazzo. E quando ti ho vista sono stato contento, ho pensato che fosse un segno o qualcosa del genere.’-
-‘Anche tu mi piaci ancora, non ti ho mai dimenticato. Ma questo non vuol dire che io ti perdoni tutto solo perché mi hai fatto questo discorsone di merda. Dimostrami le cose che hai detto con i fatti, come non hai mai fatto in fondo. Provami che quello che dici è vero e io ci penserò.’-
-‘Ti giuro che te lo dimostrerò a tutti i costi, ma ora mettiamoci a dormire pupa.’-
-‘Pupa? Di nuovo questo soprannome? Mi era mancato in fondo.’-
I due si addormentarono abbracciati nel letto, entrambi sorridendo. Forse Gabriella un po’ di più, era veramente felice, aveva sperato tanto che un giorno lui le avesse detto quelle parole. Ed era successo, finalmente, dopo due lunghi anni ad aspettarlo.
 
Intanto in camera di Erica..
-‘Liam, hai sonno tu?’- disse Benedetta, lei era sveglia, voleva andare a correre altro che dormire!
-‘No scheggia, andiamo a farci una passeggiata?’- sembrava quasi che avesse letto nella mente della ragazza. Mentre stavano uscendo Erica pregò la ragazza di restare  perché non voleva restare da sola con LUI.
-‘Dai tranquilla ti tengo compagnia io.’- disse Harry con un tono tanto dolce.
-‘Va bene, ma mi tieni compagnia dal tuo letto, sia chiaro.’-
-‘Certo, ma se  mi vuoi arrivo subito.’-
I due si misero a dormire, ma per sfortuna Erica iniziò a fare incubi su incubi senza svegliarsi. Ogni tanto lanciava un urlo e dopo un po’ Harry si svegliò spaventato. La svegliò e si sedette sul suo letto.
-‘Hei, stai facendo incubi?’-
-‘Si…’- disse lei vergognandosi, anche se non sapeva bene di cosa vergognarsi, erano solo incubi. Li fano tutti.
-‘Ascolta io ora dormo con te, non mi interessa se dici no o cazzate varie, io lo faccio. Magari così non fai più incubi, e poi Benedetta e Liam non sono ancora tornati, quindi staremo insieme in questo letto. Capito Tigre?’-
-‘Grazie Harry, va bene..’- Gli sorrise. Oh cazzo, aveva detto si e gli aveva sorriso! Stava male, nono era clpa degl’incubi. Sìsì, era così sicuramente.
-‘E tranquilla, non lo dico a nessuno.’-
Lui si mise nel letto sotto le coperte e la tenne stretta a se mentre si stavano addormentando a Erica vennero quegl’animali schifosi in pancia. Ci mise un po’ ad addormentarsi, ma le piaceva stare così, tra le sue braccia.

-‘Josh come va con la mora?’- Disse Liam mentre i due erano in corridoio che andavano in sala. Gli altri dormivano ancora, o almeno così credevano, invece Gabriella si era appena svegliata e aveva sentito quelle parole. Allora di scatto andò verso la porta ad urigliare, chissà cosa avrebbe detto quell stupido. Era veramnete curiosa.
-‘Fidati amico, entro fine settimana me la scopo.’- Lei lo sentì, non ci poteva credere. E tutte quelle belle parole del giorno prima? Tutte bugie, come al solito. Perché aveva fatto così? Perché? STRONZO.


YEEEEEAAAAH!
Grazie a chi ha recensito, anche il prossimo con una recensione!
Grazie anche a chi segue la storia, alla prossima, ciiiaaao :3
  
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