Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: JamesPotter182    23/01/2013    2 recensioni
Il quinto anno nella scuola di magia stregoneria si rivelerá un anno importante per Harry e Hermione. Nonostante il mondo magico sia oscurato dal ritorno di Lord Voldemort.
Il tutto con un sottofondo musicale.
Dal nono capitolo:
- Era ora Harry! -
dissero all’unisono Fred e George
- Scusate il ritardo. Bene, siete pronti? -
chiese Harry
- Ma che dia...-
mormorò Ron confuso
- Certo che si! A Quando? -
esclamò entusiasta Fred
- Dopo domani, ce la fate? -
- Ovvio -
- qualcuno può spiegarmi che succede? -
chiese spazientita Hermione
- È semplice Granger...-
disse George
-...Si entra nell'ufficio della vecchiaccia...-
a Fred brillavano gli occhi
-...Dopo domani. -
terminò risoluto Harry. Nei suoi occhi smeraldo ardeva il fuoco della determinazione.
Genere: Comico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Erano arrivati a Hogwarts nel tardo pomeriggio, stanchi e smaniosi di partecipare al banchetto. Si avvicinarono alle carrozze che trainavano gli studenti fino alla scuola quando Harry si immobilizzò sul posto - Che c’è Harry, tutto bene? -
gli disse alle suo spalle Ron
- Non...Non li vedi anche tu? -
disse il ragazzo. Attaccati alle carrozze c’erano i più strani animali che Harry avesse mai visto. Simili a cavalli; neri come la notte, scheletrici, le ali diafane simili a quelle dei pipistrelli e con degli inquietanti occhi bianco latte. Erano immobili in attesa degli studenti
- Là, davanti alla carrozza! Non li vedi? -
disse Harry indicando gli animali
- Io non vedo nulla, sicuro di sentirti bene? -
gli rispose l’amico lanciando un’occhiata spaventata a Hermione.
- Non preoccuparti, li vedo anche io. Sei perfettamente normale -
disse una voce sognante alle sue spalle, il ragazzo si girò verso la voce che aveva parlato
- Luna Lovegood, molto piacere. Tu devi essere Harry Potter. Il ragazzo-che-è-sopravvissuto. -
Harry strinse la mano a Luna piuttosto confuso e per nulla rassicurato.
- Saliamo? Muoio di fame - sentenziò Ron.

Hogwarts apparve loro in tutta la sua maestosità, Harry appena vide le luci che si irradiavano dalle innumerevoli finestre provò un moto d’affetto per quel castello che ormai era, a tutti gli effetti, la sua casa.
Varcata la Sala Grande l’occhio del trio si spostò sul cielo incantato e sulle candele fluttuanti, infine sullo scranno d’oro su cui sedeva Silente, che alzò lo sguardo, incrociando quello di Harry a cui strizzò un occhio azzurro da dietro le lenti a mezzaluna.
Presero posto e subito il Cappello Parlante cominciò il suo discorso. Fu in discorso lungo. Sui fondatori di Hogwarts, sulla minaccia di un male oscuro da poco risorto e tornato, e soprattutto con la richiesta di rimanere uniti. A queste parole gli sguardi di Harry e Hermione si incrociarono per un attimo e si sorrisero.
Lo smistamento si svolse senza particolari problemi, a parte i soliti ragazzini impacciati e nervosi che inciampavano nei loro piedi o che si scordavano di restituire il Cappello una volta smistati.
Silente si alzò e guardò le quattro tavolate, sorrise.
- C’è un tempo per i discorsi...Ma non è questo. Abbuffatevi! -
- Contaci! - dissero Ron e Harry all’unisono.

Alla fine del pasto, quando tutti non desideravano altro che sgranchirsi le gambe nella loro sala comune, il preside si alzò e cominciò a parlare:
- Bentornati ai nostri vecchi studenti! E benvenuti ai nuovi, come sapete quest’anno per alcuni di voi sarà molt...-
- Ehm ehm! -
Silente si guardò intorno in cerca della fonte del rumore, la nuova professoressa di Difesa contro le Arti Oscure si era alzata.
- Ehm ehm! Mi scusi signor Preside, posso? -
Il mago la guardò interessato per un attimo, poi con un cenno del capo gli cedette la parola. La professoressa McGranitt guardò con malcelata disapprovazione la piccola strega tarchiata. Mai nessuno si era permesso di interrompere Silente.
- Era alla mia udienza...Mi pare che si chiami Umbridge - sussurrò Harry ai due amici.
La strega del ministero fece qualche passo in avanti schiarendosi ancora una volta la voce
- Ehm ehm! ... -
Il discorso fu uno dei più noiosi a cui Harry avesse partecipato, la Umbridge continuava imperterrita anche se ormai l’attenzione era rimasta solo ai professori ed a Hermione, che guardava la piccola strega con uno sguardo preoccupato.
- Ha finito la vechia rospa? -
chiese Ron sbadigliando
- Un discorso senza alcun dubbio molto esplicativo -
disse Hermione
- Andiamo, non dirmi che lo hai seguito sul serio -
sbottò il rosso
- Si, forse dovresti cominciare a farlo anche tu sai? Comunque è preoccupante, il ministero sta cercando di impicciarsi negli affari di Hogwarts. Vedremo dove porterà questa linea di condotta. No...Non ci aspetta un anno sereno - rivolse più a stessa che agli amici.

 Hermione si alzò
- Harry dobbiamo mostrare la via del dormitorio a quelli del primo anno -
disse con il sorriso che ritrovava vita al solo pensiero dei suoi doveri di prefetto. Era così che preferiva la sua amica, con un sorriso, pensò Harry. A volte quando quando studiava troppo sembrava spegnersi per poi riaccendersi ad una battura dei suoi due amici.
 Harry si riscosse, guardandosi introrno in cerca degli alunni del primo anno
- Primo anno, da questa parte! -
urlò per farsi sentire
- Ci vediamo di sopra, la parola d’ordine è: Mimbulus Mimbletonia. Indovina...Me l’ha detta un prefetto! -
disse a Ron
- Ah-ah-ah! Quanta simpatia nel prescelto. A dopo -
disse il rosso.

Mostrarono a quelli del primo anno la via che portava alla sala comune di Grifondoro, al settimo piano e gli dissero come far aprire il passaggio pronunciando la parola d’ordine alla Signora Grassa. Dissero loro dove si trovavano i rispettivi dormitori e si congedarono unendosi a Ron che aveva tenuto due posti liberi accanto al fuoco per loro.
- Allora prefettini, tutto bene?
disse Ron
- Oh si! Adoro questa posizione, possiamo contribuire alla formazione dei giovani studenti, indirizzandoli nelle scelte giuste e portandoli al rispetto delle regole -
Negli occhi di Hermione si scorse un luccichio mentre diceva queste parole
- Queste sono parole da Percy. Cavolo il suo spirito di prefetto deve essere rimasto nell’aria...Esci da questo corpo demone! -
ghignò Ron
- Non sei simpatico Ronald Weasley! -
sbottò Hermione imbronciata
- Si Ronald, Hermione ha ragione. Insieme io e lei concquisteremo il mondo, con il nostro potere da prefetti nulla ci potrà fermareeeeee -
disse Harry gesticolando con le dita in modo mistico, e con la voce della professoressa Cooman (la loro professoressa di divinazione).
- Cretini! Io me ne vado a letto, voi che fate?
disse ridendo la giovane strega
- Una bella partita agli Scacchi Magici non ce la toglie nessuno giusto amico? -
rispose Ron
- Certamente! Notte Hermione -
Harry si alzo e diede un bacio sulla guancia all’amica. Hermione arrossì leggermente e si voltò verso i dormitori femminili.

Sdraiata sul suo letto Hermione rifletteva, pensava. Pensava alla sua nomina da prefetto, pensava ai G.U.F.O (Giudizio Unico per Fattuchieri Ordinari) che si sarebbero svolti a fine anno, pensava alla Umbridge e alla sua condotta, pensava a Tu-sai-chi e al suo ritorno. Pensava infine, per scacciare via tutti quei pensieri, a quel cd che sua madre gli aveva regalato durante l’estate. Lo aveva ascoltato e stupendosi lo aveva trovato molto bello, sentendo che alcune canzoni stranamente, calzavano a pennello con la sua personalità e che altre scatenavano in lei emozioni che non riusciva a spiegarsi. Per sua sfortuna non aveva potuto portarsi dietro ne il cd, tantomeno il lettore (gli strumenti elettronici babbani non funzionavano dentro Hogwarts...troppa magia). Si limitò a canticchiare sottovoce, visto l’assenza delle sue compagne di dormitorio:

“That's how it was to all begin,
cause good girls who like to sin.
Way back at the starting line,
where he was on Adam's mind

And he was the first to go,
in search of the great unknow
and swallow you yet again.
Cause good girls, they like to sin”

Prima di addormentarsi vide quello che vedeva da qualche mese ogni volta che ascoltava queste strofe. Un lampo nero. Non un nero malvagio, cupo e deprimente. Un nero brillante, profondo come lo spazio tra una stella e l’altra. Rassicurante.



Ok, secondo capitolo. Se avete qualche domanda non esitate a farla. Spero che la storia vi stia prendendo anche se per adesso procede leggermente a rilento, ma mi serve per poter introdurre il tutto.

Enjoy Bros! =)
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: JamesPotter182