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Autore: everlastinglight    23/01/2013    2 recensioni
Madeleine Bass. 17 anni,bellissima e astuta,sembra avere la vita perfetta ma se non fosse cosí?Chuck e Blair Bass nel futuro,con due bambini non cosí piccoli ormai.Come riusciranno a essere dei bravi genitori e a mantenere il loro matrimonio intatto?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Nuovo personaggio | Coppie: Blair Waldorf/Chuck Bass
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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08.You carry us.

 
“Dove diavolo é mia figlia?!” Blair Waldorf era infuriata. Da quando lei e Chuck erano entrati in ospedale nessuno era riuscito a darle delle risposte.
Quel pomeriggio,dopo aver fatto pace nel loro solito modo,si erano svegliati a causa di una telefonata. Un poliziotto dall’altra parte della linea aveva avvisato Chuck che sua figlia aveva avuto un’incidente stradale.
E in meno di 10 minuti Blair,Chuck e Nicholas erano in ospadale.
 
2 ore prima.
Madeleine entró dentro la limo asciugandosi le lacrime,le parole di Zoey risuonavano nella sua testa.
‘Non voglio piú vederti’
Respirava lentamente,cercando di riprendere il controllo. Non sapeva che la ragazza che considerava la sua migliore amica potesse dirle quelle cosa con tale disprezzo.
Zoey Archibald un giorno le aveva promesso che le sarebbe sempre rimasta accanto,nel bene e nel male. Sarebbe stata lí ogni volta che un ragazzo le avrebbe spezzato il cuore,ogni volta che avrebbe litigato con i suoi genitori. Ogni volta che avrebbe avuto bisogno di qualcuno.
Ma a quanto pare non aveva mantenuto quella promessa. Perché quella notte Madeleine aveva avuto bisogno di lei.
“Dove andiamo Signorina Bass?” James,l’autostista dei Bass da quando Arthur era andato in pensione,le chiese guardandola dallo specchietto.
Madeleine decise di andare dall’ultima persona rimasta,forse lui avrebbe capito.Forse lui l’amava davvero e sarebbe riuscito a perdonarla.
“A casa Collins James.”
 
“B.”Serena corse verso Blair abbracciandola,Chuck chiamó Lily che a sua volta chiamó Serena e Nate.
Blair aveva gli occhi rossi e lo sguardo perso,erano li da mezz’ora e nessuno riusciva a darle delle spiegazioni. Un’infermiera aveva informato la signora e il signor Bass  che il dottore piú bravo dell’ospedale stava lavaronado sodo per salvare loro figlia. Quella notizia aveva solo peggiorato le cose.
Nate mise una mano sulla spalla di Chuck,che cercava disperatemente di non dare troppo a vedere la sua paura.
Nicholas invece era seduto su una sedia,giocando con un ciuffo dei suoi capelli color mogano. Era preoccupato per sua sorella ma sapeva che era forte,ne era certo.
Quando notó l’assenza di Zoey si alzó e si dirisse verso sua Zia Serena.
“Dov’é Zoey?”
Serena gli accerezzó i capelli”E’ a casa di Lily,arriverá tra poco.”
In quel esatto momento Mark e Carter Baizen camminarono verso di loro.
“Cosa ci fate voi qui?”Blair guardó gli uomini Baizen.
“Si dia il caso che mio figlio sia il padre di nostro nipote Waldorf.”
Blair stava per rispondergli ma Mark chiese:”Come sta  Mimi?”
Chuck si avvicinó a loro”I dottori non hanno ancora detto niente,dobbiamo aspettare.”
Mark sembrava davvero preoccupato per la vita di Mimi e soprattutto per quella di suo figlio,Carter vide le sue mani tremare e gli diede una pacca sulla spalla.
“Vieni,andiamo a prendere un caffé.”Carter gli sussurró.
Nicholas prese il cellulare di sua madre e si allontanó dal gruppo.Erano tutti preoccupati per sua sorella che nessuno se ne accorse.
Prima di poter digitare il numero telefonico Zoey arrivó e disse semplicemente:”Dov’é?!”
Nicholas la guardó dal basso all’alto”E io che pensavo che odiassi mia sorella per essersi fatta mettere il pane nel forno dal tuo ex”
Zoey non aveva di certo il tempo per discuttere con un bambino di 8 anni”Nicholas!”
“Il dottore non ha ancora detto niente.Ma dimmi,che aggettivi hai usato quando l’hai scoperto?Troia?Puttana?Stronza?Sono abbastanza curioso.”
“Sei cosí sicuro che io l’abbia insultata?”
“Abbastanza.Ti conosco da tutta la mia vita Zoey Elise,sappiamo entrambi che non é mia sorella la piú stronza da queste parti.”
Zoey abbassó lo sguardo,ricordando tutte le parole dette a Mimi.”Non mi faró giudicare da un bambino di 8 anni.”E incominció a camminare verso sua madre,”9 fra due mesi Elise!”Nicholas le urló prima di ritornare a fissare il cellulare.
Doveva sempre pensare a tutto lui.Digitó il numero telefonico,aspettando una risposta dall’altra parte della linea.

....
....

“Stai bene?”Carter e Mark erano seduti vicino a un distributore automatico. Mark era pallido.
“Sai non volevo avere un bambino.Ho solo 17 anni.” Mark bevve un sorso di caffé,fissando un punto sul pavimento.
Le voci delle infermiere rendavano tutto piú reale e i pianti di alcuni familiari tutto piú crudele. Chissá,forse lui sarebbe diventato una di quelle persone prese dalla disperazione l’ora dopo.
“E’ comprensibile Mark.” Carter non sapeva cosa fare,cosa dire. Passava la maggior parte del tempo a Dubai,la relazione con i suoi figli era inesistente. Lui amava i suoi figli,amava il suo ragazzo Mark e la sua bambina Rebecca,piú di ogni altra cosa al mondo.Forse aveva troppa paura di deluderli.
Mark sospiró,non alzando ancora lo sguardo dal pavimento”Ma ora,ora che sto per perderlo io—“la sua voce stava tremando,gli occhi erano lucidi. Non sapeva che si potesse amare una persona ancora non nata cosí tanto.
Carter si sedette vicino a lui e mise di nuovo la sua mano sulla spalla di suo figlio”Non é ancora detta l’ultima parola,Mark.”
Mark finalmente lo guardó”E se possono salvarlo?Non so niente,ho 17 anni non so essere un padre.”
“Neanche io ne sapevo niente Mark.”
“Non per offenderti papá ma non hai fatto un gran lavoro.”
“Esattamente per questo motivo devi imparare dai miei errori.”Carter gli sorrise e per la prima volta da molto tempo Mark ricambió il sorriso.
Forse una chiacchierata Padre-Figlio era proprio quello che gli serviva.

....
....

Zoey entró in bagno,con il battito cardiaco accellerato. Controlló che non ci fosse nessuno e quando realizzó che era completamente sola incominció a piangere davanti allo specchio.
Nicholas aveva ragione,lei era una stronza.Probabilmente piú stronza di quanto lo era Madeleine.
 
“Sono incinta.”
Erano rimaste in silenzio per vari minuti.
“Tu cosa?”Zoey rifiutava di crederci,se era davvero incinta significava che il padre era...
“Zoey,so di aver sbag—“
“Chi é il padre?”Zoey non voleva saperlo,ma doveva.
“Zoey io—“
“Ti ho fatto un domanda”
“Mark.E’ lui il padre”
Perfetto.Non solo si era scopata il suo ragazzo ma era pure incinta.
“Sei qui perché speri di ottenere il mio perdono e sei sola?”
“No Zoey io—“
Ovviamente a Zoey non importava della sua risposta perché non le diede il tempo di finire.
“Perché credimi che a me non importa.Puoi crescerla da sola in un paesino sperduto in Serbia per quanto mi riguarda.Non ti aiuteró a crescere quel bastardino!”
“Zoey!” Per quanto Madeleine capisse la sua rabbia di certo non avrebbe permesso insulti verso sua figlia o figlio ancora non nato.
“Ora vattene.”Zoey camminó verso l’ascensore di casa Van der Woodsen.
“Zoey,potresti anche ascoltarmi.”Mimi non le avrebbe mai pregato ma voleva essere ascoltata.
“Vattene!Non voglio avere un puttanella in casa mia.”Zoey ormai stava urlando e aveva premuto il tasto dell’ascensore.
Madeleine sapeva che non poteva farle cambiare idea.E forse era la cosa migliore da fare,separarsi per un po’ di tempo.
Un’ultima occhiata e uscí dall’appartamento.
 
E ora la sua migliore amica,la ragazza che le aveva solo chiesto di ascoltarla,era in un letto d’ospedale. Lottando per la sua vita e quella del suo bambino.
“Zoey?”Serena stava camminando fuori dal bagno quando ascoltó dei singhiozzi e la riconobbe subito,probabilmente uno dei poteri delle madri.
Quando Serena non ricevette nessuna risposta aprí la porta e trovó sua figlia seduta sul pavimento,piangendo.
Si ricordó di tutte le volte in cui trovó Blair in quella stessa posizione,ogni volta che cercava di tenere il controllo della situazione.
Senza dire niente si sedette vicino a lei e l’abbracció.
Zoey continuava a singhiozzare e piangere tra le braccia di sua madre,”Sono una persona orribile.”
Serena la strinse a sé,toccandole delicatamente i capelli”Non dirlo neanche per scherzo.”
Ma Zoey ormai era sicura di esserlo,era sicura di essere la persona peggiore del mondo.

....
....

“Signora Bass?”Thomas rispose al telefono,confuso. Non sapeva perché Blair Bass lo stava chiamando,non sapeva perché lei aveva il suo numero di cellulare.
“No,Nicholas.”
“Nicholas?”Thomas era ancora piú confuso.
“Si genio,Nicholas Bass.” Nicholas era vagamente annoiato.
“Cosa sucede?Perché mi stai chiamando?”
“Mi é sorella é in ospedale” Nick gli diede la notizia senza giri di parole,lui era un Bass. E gli uomini Bass non hanno tempo per preoccuparsi.
“Cosa?!”
“Si e dato che non sei qui ho intuito che nessuno ti ha degnato di una chiamata.Lenox Hill,terzo piano.”
E cosí finí la chiamata,Nicholas non disse nient’altro.

....
....

Da quando erano arrivati in ospedale Chuck e Blair facevano di tutto per cercare informazioni,cercando di corrompere infermiere e facendo notare ai vari medici di essere Bass e di possedere metá Manhattan.
Non avevano avuto tempo per fermarsi e pensare davvero al fatto che sua figlia poteva morire,non avevano avuto tempo per piangere e disperarsi.
 Volevano solo sapere,avere qualcosa di concreto.
Ma pure il Re e la Regina di Manhattan a volte crollano.
“Blair,ti ho cercato da tutte le parti.” Chuck camminó verso di lei. Era seduta sul pavimento,il corridoio era deserto.
Erano le sette ormai,erano passate ore e ancora nessuno aveva dato risposte.
“Ha detto qualcosa il medico?Come sta?”La sua testa era appoggiata sul muro,con gli occhi chiusi.
“No,ancora niente.” Chuck si sedette vicino a lei,guardandola. Anche stanca era la donna piú bella che abbia mai visto.
“Ho paura Chuck.”Con un filo di voce,aprí gli occhi e giró la testa per guardarlo in faccia.
Chuck le spostó una ciocca di capelli dietro l’orecchio e le accarezzó la guancia.”Lo so.”
La voce di Chuck era delicata e calma,al contrario di quella di Blair che dimostrava tutta la sua preoccupazione e tristezza.
“Come fai ad essere cosí calmo?”
Chuck continuava ad accarezzarle la guancia”Una volta mi dissi che sostestenevo le persone,sostenevo te.Qualcuno deve pur sostenere questa famiglia,no?” Chuck le sorrise.
“Dopo tutti questi anni sei ancora l’uomo piú perfetto per me.”Blair posó la testa sulla spalla di Chuck.
“Ti amo” Un sussurro,che solo Blair poté ascolatare. “Ti amo anchio.”
Dopo 33 anni erano ancora Chuck e Blair,Blair e Chuck. Riuscivano ancora a sostenersi a vicenda e non avrebbero permesso a niente e nessuno di separare la loro famiglia.
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Everlasting Light's Corner.

Here I am! Un po' in ritardo,eh? Scusate,ho avuto un sacco di problemi e non ho avuto internet sul pc per un bel po'. Mimi ha avuto un'incidente,OMGG! Secondo voi,lei e suo figlio/a sopravviveranno? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! Cercheró di aggiornare il piú presto possibile,promesso. Ps:La scena "You carry people,you carry me"della 3x12 é una delle mie scene Chair preferite,notato il parallel? :)
  
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