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Autore: Asantesana    23/01/2013    1 recensioni
Una nuova piaga affligge Panem, eventi misteriosi accadono a Capitol City e gli unici che possono risolverli sono coloro che hanno vissuto in condizioni estreme, coloro che hanno dovuto lottare per sopravvivere... Solo queste persone saranno in grado di impedire che Panem venga nuovamente devastato e che giovani vite vengano spezzate.
Tre ragazzi uniti dal destino, combatteranno fianco a fianco, si proteggeranno, punteranno alla sopravvivenza.
Amicizia, amore, paura, ideali, affetti familiari... ora è tutto in gioco!
Genere: Azione, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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"L'ora di pranzo…" pensò Chris "…uno orario perfetto per una sveltina in palestra!" rise soddisfatto di se mentre camminava a testa alta per i corridoi della scuola, "Myriam non c'è in giro, mi starà già aspettando…" continuò ed inconsciamente accelerò il passo, entrando in mensa, superando la fila, comprando una mela e scappando sempre più rapidamente, c'era qualcosa in quella ragazza che lo attraeva, forse i suoi capelli o il suo sguardo o il semplice fatto che fosse una delle poche alle quali non facesse nessun effetto, le altre lo amavano o odiavano, dipendeva dai suoi trascorsi con loro, ma Myriam era sempre stata diversa, fredda, calma, non aveva mai ceduto alla avance di Chris, mai fino a quel momento. "Finalmente!" pensò il ragazzo una volta davanti alla palestra, un altro sorriso soddisfatto gli solcò il volto, diede un morso alla mela, si sistemò i capelli castano chiaro ed entrò, scoprendo con sua grande sorpresa che non ci fosse nessuno lì per lui, "Fantastico…" disse sarcastico "Bella presa per il cul-", "Non essere così drastico Odair!" una voce melodiosa lo interruppe, Chris si girò di scatto e la vide sulla porta: chioma rosso fuoco, corpo esile, pelle chiara, ma niente era paragonabile ai suoi occhi grigi, erano come schegge di ghiaccio che ti perforavano l'anima, o il suo sorriso, tanto bello quanto micidiale, il ragazzo, stupito, lasciò cadere la mela. Myriam lentamente si avvicinò a lui, sinuosa come una pantera, quando gli fu vicina si abbassò e raccolse il frutto "Credo che tu abbia perso qualcosa…" disse guardando il castano negli occhi, il ragazzo non riuscì a reggere lo sguardo e come era solito fare usò l'umorismo come forma di autodifesa all'incredibile carisma della ragazza "Poco conta…" disse poi "Tanto la bocca mi servirà per altro…" continuò avvicinandosi sempre di più alla rossa, la quale rise, abbassò lo sguardo e gli sfiorò leggermente le labbra, per poi voltarsi "Non è per questo che ti ho invitato qui…" disse continuando ad allontanarsi, Chris era rimasto bloccato, stupito dal susseguirsi degli avvenimenti, gli occhi ancora chiusi quando all'improvviso abbassò la testa e quello che prima era un sorriso soddisfatto divenne pura e semplice derisione di se "Bella presa per il culo!" continuò la frase che prima era rimasta a mezz'aria, fece per andarsene quando una mano incredibilmente fredda lo fermò costringendolo a voltarsi di scatto, ancora gli occhi grigi della rossa fissi su di lui "Ho qualcosa di meglio da offrirti…", "Se sono parole, non sono interessato! Grazie tanto per il pensiero ma…" ancora il suo umorismo, "Nemmeno la fama, la gloria o meglio ancora l'adrenalina che ti scorre nelle vene?" continuò la rossa, ormai aveva catturato l'attenzione di Chris "…Ti ascolto…" ammise lui ed un ghigno apparve sul volto di Myriam "Mai sentito parlare degli Hunger Games?", l'espressione del castano cambiò totalmente, lasciò cadere l'aria da sbruffone che fu sostituita da un altra decisamente più seria, sapeva poco di quelle "competizioni", sapeva che sua madre aveva persa lucidità proprio in quei giochi, che suo padre aveva partecipato due volte e che aveva vinto in entrambi i casi, ma nessuno gli aveva mai detto cosa fossero in realtà e cosa comportasse parteciparvici, "I tuoi ci hanno partecipato, giusto? Erano tra i tributi favoriti ed infatti hanno vinto, vero?" , "Non so di cosa tu stia parlando!" disse Chris dando uno strattone al suo braccio di modo che Myriam perdesse la presa su di lui "Saresti un favorito anche tu, un possibile vincitore… lo capisci questo? Forse il migliore, se la genetica non sbaglia… e se vinceresti, beh, diventeresti un semidio qui a scuola e in tutta capitol, potresti avere quello tutto che vuoi…" la rossa era sempre più convincente, "Perché mi stai dicendo tutto questo…?" chiese il ragazzo che davvero non capiva il senso di quella discussione, "Perché ti voglio come alleato!" ammise Myriam, la sua pelle chiarissima stava prendendo colore accesa dall'argomento del loro incontro "E poi potrò avere tutto quello che ho sempre voluto…?" chiese Chris, "TUTTO!" enfatizzò la rossa, "A quale prezzo?" Chris non conosceva mezzi termini, andava sempre dritto al punto senza troppi giri di parole "…Una vita…" disse Myriam con un sorrisetto velatamente macabro sul volto.

 

Intanto dall'altra parte della scuola Kayleen mangiava, seduta ad un tavolo della mensa da sola, stava giocando con uno strano budino giallo-verdestro quando un rumore le fece alzare il capo, vide un vassoio posarsi di fronte a lei, pensò fosse suo fratello, ma le basto alzare di poco lo sguardo che incontrò un nuovo volto. Capelli neri e ricci lasciati crescere ribelli, occhi neri tanto da aver difficoltà a distinguere l'iride dalla pupilla coperti da un paio di occhiali arancioni incollati con un po' di scotch adesivo sul centro e sulla stanghetta destra, carnagione scura, sorriso timido ed infine un aria da imbranato sul volto. Posato il vassoio alzò lo sguardo incontrando gli occhi azzurri di Kayleen, un lieve rossore gli invase le guance, "Lo so che non ci conosciamo e magari non mi vuoi neanche conoscere, ma… ti da fastidio se mi siedo qui?", la ragazza non disse nulla, si limitò a spostare lievemente il suo vassoio di modo che ci fosse più spazio per il suo nuovo commensale, il quale sorrise e si mise a sedere. Passarono vari minuti prima che uno dei due proferisse parola, poi, inaspettatamente, la Mellark disse "…Comunque io sono Kayleen!" "So già chi sei…" disse il ragazzo soprappensiero che si risvegliò notando l'aria perplessa della bruna "Cioè… non sono uno che si fa i fatti degli altri, ma a scuola già tutti sapevano del tuo arrivo…" il volto di Kayleen non si distese, "Sai è una scuola piccola, le notizie si spargono in fretta, buone o cattive che siano…" disse in fine per giustificarsi, ma niente di quello che aveva detto sembrò interessare alla ragazza che, con aria seccata chiese "Tu sei…?", "Ah! Scusami, non mi sono neanche presentato… Tyler Wright!" disse infine il moro, "E perché mangi tutto solo, Tyler Wright?", il ragazzo in imbarazzo rispose "Potrei chiederti la stessa cosa…" cercando di sviare il discorso su Kayleen, che  lo guardò spaesata "Veramente no… Sai, io sono la nuova arrivata, è logico che non abbia ancora fatto amicizia con nessuno…" ovviamente la ragazza aveva ragione e Tyler lo sapeva, ma  aveva bisogno di recuperare tempo, parlare di se lo metteva sempre a disagio, susseguirono attimi di silenzio, poi il ragazzo tornò a parlare "Beh, diciamo che anche io sono nuovo…" ammise in fine, dal volto di Kayleen si vedeva chiaramente che si aspettava un spiegazione, una storia, anche perché in quel covo di gente strana, aveva trovato qualcuno come lei, qualcuno di nuovo evidentemente in discordanza con l'ambiente in cui viveva "Cioè… Mi sono trasferito qui dal Distretto 6 un paio d'anni fa, ma diciamo che non ho mai avuto qualcuno con cui parlare… non li capisco questi di capitol!" disse in fine il ragazzo, la bruna annuì, lo capiva perfettamente "E perché ti sei trasferito qui?" chiese poi, "Mio padre aveva un officina al 6, con il tempo è diventata una grande industria di auto e vari mezzi di trasporto e così lui a preferito spostarsi qui per controllare meglio l'ampliamento della sua piccola officina che intanto ha invaso in tutta Panem…" fece una piccola pausa per bere un sorso d'acqua "Poi lo sai come sono queste cose, lui non voleva spostarsi da solo e così ha costretto mia madre, me e i miei tre fratelli a seguirlo qui…" Kayleen ascoltò interessata la storia, la situazione in cui si era trovato Tyler era la stessa che aveva vissuto lei, per questo lo capì benissimo e per questo decise di trascorrere il resto della giornata con lui, al quale, stranamente, si sentiva vicina. 

 

"Non puoi aver passato tutta la giornata con Wright, andiamo è un fallito!" disse Chris mentre accompagnava Heat e Kayleen a casa, "Chi è questo Right?" chiese ingenuamente il biondo, "È un pazzo schizzato che tutti evitano, tutti tranne tua sorella…" rispose in fretta Chris, poi mise un braccio sulla spalle del suo interlocutore e sussurò "Forse perché anche lei è un po' pazza schizzata!", Kayleen spinse via il castano "Smettila di parlare di persone che non conosci!" disse poi stizzita, "Tutti conoscono Tyler Wright…" disse Chris saccente, "Sto parlando di me, infatti!" ammise la ragazza prima di avanzare il passo e allontanarsi dai due ragazzi "Nessuno se ne accorgerebbe nemmeno, se il tuo Wright sparisse da un giorno all'altro!" urlò Chris, ma Kayleen era troppo lontana per sentirlo, il messaggio arrivo chiaro ad Heat che lo rimproverò "Non dovresti dire certe cattiverie gratuite!", "Si certo…" Chris diede il contentino al biondo e per il resto del tragitto i due rimasero in silenzio.

 

***

Il primo giorno di lavoro era finito anche per Peeta e Katniss, sia la ronda che il centro avevano dato inizio ai preparativi per il controllo di tutta Capitol City, ma purtroppo il lavoro si prospettava più lungo di quanto i vincitori si augurassero, dopo dieci ore di lavoro, infatti, la ronda aveva coperto solo mezza città e delle telecamere montate per le vie della capitale funzionava poco più del 80%, "Non posso crederci…" disse Katniss entrando nel proprio appartamento "… un intera giornata di lavoro e non abbiamo ancora nulla!", "Siamo solo all'inizio Katniss, ci vorrà un po' di tempo ma…" iniziò Peeta, ma prima che potesse finire il pensiero, sua moglie lo interruppe "È questo quello che mi preoccupa! Il tempo! L'ambiente di questo posto è corrotto, se ci passiamo troppo tempo, se Kayleen e Heat ci passano troppo tempo, potrebbero trovarsi coinvolti in qualcosa di troppo grande perfino per noi due!", "Niente è troppo grande per noi due!" disse il biondo avvicinandosi alla moglie pronto a baciarla, quando un uragano bruno li investì. Kayleen entrò di corsa in casa, buttò il suo zaino a terrà e senza proferire parola si chiuse camera sua. Peeta abbassò la testa e senza aspettare oltre disse in un sospiro "Vado io…" e si diresse verso la stanza della figlia.

 

Senza bussare il biondo entrò nella stanza e vi trovò Kayleen stesa sul letto ferma a fissare il soffitto "Kay… ti va di parlarne?" chiese lui, "…di cosa?" chiesa la bruna come se non sapesse cosa avesse spinto il padre a cercare un confronto, "Del perché tu sia entrata sconvolgendo l'equilibrio di una casa?" disse lui con fare accusatorio, la ragazza alzò gli occhi al cielo, Peeta continuò "Parli o resti a letto senza cena?", Kayleen si voltò e ironicamente disse "Tu si che sai parlare alle donne!", il padre rise "C è stato un tempo in cui me la cavavo benissimo con le parole…" ammise "Ma ora sei tu a dover parlare…" disse poi stendendosi sul letto accanto alla figlia "È che questa città è così diversa da me!", "Kay questa città è diversa da qualsiasi cosa ci sia al mondo!" osservò il padre, "Si ma io non mi ci trovo…" cantilenò lei, "Nessuno ci si trova, ne io, ne tua madre, ne Heat… forse per fino Haymitch ha qualche difficoltà di adattamento!" rispose rapido Peeta, "Bhe ma ci sono persone tanto pessime da essere fatte apposta per questo posto…" disse la ragazza alzandosi di scatto dal letto ed uscendo dalla camera. Raggiunse la cucina, passò per il salone e l'ingresso dove sfrecciò davanti alla madre continuando a tacere "Ed ora dove vai?" chiese Katniss "Ho dimenticato una cosa!" urlò la ragazza mentre le porte dell'ascensore si chiudevano e lasciando la madre con un pugno di mosche "Quella ragazza è impossibile!" mugugnò poi tra un passo e l'altro verso la cucina, "Sai a volte ti somiglia…" osservò Peeta uscendo dalla cameretta, "Io non ero così…!" si lamentò Katniss, "In effetti no…" si corresse Peeta "Tu nei momenti di rabbia, nel migliore dei casi, andavi scoccare frecce a destra e manca!", "Questo non c'entra…" disse Katniss abbassando lo sgarro e soffocando un sorriso.

 

***

 

Con il suo solito passo svelto Kayleen si allontanò dal centro di addestramento altro 12 piani, poco dopo essere uscita dal palazzo incontrò suo fratello che tornava a casa da solo "Dove hai lasciato quel cretino del tuo amico, Heat?" chiese lei "È dovuto tornare a scuola a fare non so cosa, tu dove vai? Posso venire?" rispose lui e senza aspettare una risposta si lanciò a lli inseguimento della sorella "Devo andare a scuola, anche io, e tu è meglio che torni a casa o mamma e papà si preoccuperanno di non vederti tornare…" disse la bruna fermatasi di botto per bloccare il suo fratellino, il quale mise il broncio, ma seguì il consiglio di Kayleen e si diresse verso casa. "Chi sa perché Chris è tornato a scuola…" penso tra se e se la ragazza "… forse per il suo appuntamento galante con quella rossa insipida…" continuò "Ma che mi importa! L'importante è non incontrarlo di nuovo…" e così Kayleen cambiò strada, sperando di non incontrare nessuno e di trovare una scorciatoia per raggiungere la scuola rapidamente il giorno dopo. Tuttavia non conoscendo bene il quartiere, si trovò a girare in tondo per un paio di isolati, a passare una, due, tre volte per lo stesso negozio, fino a che non decise di tornare indietro ripercorrere la strada che quella mattina l'aveva portata a destinazione, ma ripercorrendo quella strada sentì qualcosa di insolito, qualcosa simile a guaiti e mano a mano che si avvicinava alla fonte degli strani rumori, questi prendevano sempre più forma, diventando sempre più simili a veri e propri lamenti. Lottando contro la paura e la voglia di scappare, ma assecondando il suo istinto corse verso quei lamenti, ora con chiarezza poteva dire che appartenevano a qualcuno, ora si trovava ad un solo isolato dalla scuola e fu lì che vide, per la prima volta in vita sua, uno spettacolo orrendo: due figure, una stesa a terra, i capelli le impedivano di riconoscerlo in viso, l'altra in piedi, le dava le spalle e continuava a colpire la prima figura con calci nello stomaco o in viso, la prima figura si lamentava e contorceva sotto i colpi della seconda. Kayleen corse verso quella scena, sentì sotto i piedi rompersi qualcosa, abbassò lo sguardo per controllare e vide un paio di occhiali arancioni incollati al centro con un po' di nastro adesivo "TYLER!" urlò la ragazza più forte che poteva, la seconda figura si voltò di scatto, ora che Kayleen era più vicina si accorse che indossava una grossa felpa nera ed indossava il cappuccio, la ragazza non riuscì neppure a distinguerne il volto prima che la figura cominciasse a scappare lontano da lei e da Tyler, agonizzante a terra, Kayleen scelse di lasciar correre e di soccorrere l'amico "Stai tranquillo! Ci sono io adesso…" disse chinandosi vicino alla vittima e posandogli la testa sulle sue gambe "Ci sono io…" si guardò le mani che avevano sorretto il capo di Tyler e le trovò coperte di sangue, il ragazzo stava perdendo molto sangue, aveva diversi lividi e probabilmente qualche costola rotta, in quella circostanza Kayleen non ebbe nessun altra idea se non quella di chiamare, probabilmente, l'unica persona che avrebbe potuto aiutarla in quel momento, prese il telefono, compose il numero "…Pronto? Haymitch? Devi aiutarmi!"






NOTE AUTRICE:
E dopo più di un mese, finalmente, ho partorito questo capitolo! Non abbastanza scuse, ma sappiate che mi dispiace davvero tanto di avervi fatto aspettare così tanto!!
Spero vivamente che dopo tanto lavoro, il capitolo vi piaccia e che vi abbia lasciato con un pò di amaro in bocca *risata malefica*
In compenso prometto fi aggiornare presto, senza dubbio non vi farò aspettare così tanto tempo come è accaduto per questo capitolo! xD
Oraaaaa lasciatemi ringraziare sereHG che ha messo la mia storia tra le preferite e 
Clary1835 che la messa tra le preferite, le seguite e l'ha recensita, inoltre un graze anche a Coral 97 e nichi97 che, anche loro, hanno recensito questa storia... prò sembrare stupido ma mi fatto davvero piacere sentire i vostri pareri! E mi piacerebbe averne altri positivi o negativi che siano
Ooooora , visto che mi sembra di aver detto tutto, quindi posso lasciarvi in pace! Un Bacioooooo!

   
 
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