CAPITOLO 4
Ma cosa era successo al parco dopo che Kari era corsa via? Per saperlo dobbiamo fare un passo indietro…
BALCONCINO PANORAMICO ( ore 10.30 )
T.k rimase li a fissare Kari che correva e pian,
piano si allontanava da lui, qualcosa dentro gli aveva impedito di corrergli
incontro per fermarla e chiederle spiegazioni.
T.k: - Forse è meglio che io la lasci andare per
adesso… -
Poi si girò dall’altra parte e se ne andò a
testa bassa e camminando molto
lentamente.
T.k: - Chissà forse è solo rimasta colpita dalla mia
dichiarazione… e se l’avessi persa?-
A questo pensiero T.k si sentì gelare il sangue
nelle vene.
Poco più lontano una figura di nostra conoscenza si
stava lamentando…
Mimi: - Uffa quanto pesano! Perché devo andare
sempre io a fare la spesa? Ma guarda chi c’è laggiù! È T.k… magari riesco a
convincerlo a farmi portare questi pesantissimi sacchetti!:-
Mimi ( urlando a gran voce ): Ei
TTTIIIIIIIIIKKKKKKEEEEIII!!!!!!!
Ma non ebbe risposta, T.k era troppo assorto nei
suoi pensieri per badare a lei e continuò a camminare.
Mimi: - Forse non mi ha sentito –
TTTTIIIIIKKKKKKEEEEEIII!!
Ma ancora niente…
Mimi: - Si ostina a non sentirmi?-
Poi si affrettò
ad attraversare la strada, quando gli si trovò abbastanza vicina…
Mimi: Buon giorno T.k!
Ma T.k neanche la vide.
Mimi: - Ma come osa evitare ME-
Mimi era furiosa, si avvicinò molto minacciosamente
al ragazzo e…
Mimi ( urlandogli nell’orecchio ):
TTTTTIIIIIIKKKKKEEEEEIII!!!!!!!! MI VUOI ASCOLTARE?
T.k tornò in se ( dopo quell’urlo… ): Oh, buon
giorno Mimi! Scusami ma non ti avevo vista!
Mimi: Me ne ero accorta… ma dimmi come mai
quell’aria così distrutta?
T.k: Ecco vedi…
E raccontò a Mimi quello che era successo poco prima
al parco…
Mimi: Finalmente ti sei dichiarato! Era ora…
T.k: Io non ne sono più tanto felice visto come l’ha
presa Kari…
Mimi: Ma è normale, si sarà sentita un attimo
confusa…
T.k: E’
quello che spero… non voglio perderla ancora…
Mimi: Vedrai, non sarà così anzi… scommetto che
prima della fine della giornata voi due sarete una bella coppietta felice…
T.k: Non credo che possa accadere tanto presto…
Mimi: Sei o non sei il digiprescelto della speranza? Comunque vogliamo
scommettere?se quel che dico io si avvera tu mi dovrai offrire una cena ok?
T.k: Sono d’accordo… Mimi secondo te Kari prova qualcosa
nei miei confronti?
Mimi: Io non scommetto mai se non sono sicura di
vincere…
T,k all’udire le parole di Mimi si sentì sollevato.
Mimi: Senti vuoi venire a pranzo da me? Tanto c’è
anche Matt…
T.k: Non saprei non vorrei disturbare…
Mimi: Non dirlo neanche per scherzo, tu sei sempre
il ben venuto!
T.k: Se proprio insisti… va bene vengo!
Mimi: Perfetto tieni!
Mimi diede a T.k le borsette della spesa. Lui le
afferrò con aria confusa…
Mimi: Così impari ad ignorarmi quando ti chiamo…
T.k E ti pareva che non mi appioppava un lavoretto?
A CASA DI MIMI
Appena arrivati, Mimi fece accomodare T.k in
salotto.
Mimi: Tu accomodati pure qui, tanto tra un po’
arriva anche Matt, io intanto vado a prepararmi…
T.k:
D’accordo!
Prima Mimi passò in cucina per avvisare la madre
della presenza di un altro ospite poi si diresse velocemente in camera, ma
prima di prepararsi prese il telefono e chiamò Sora…
Voce: Pronto chi parla?
Mimi: Salve signora Tacheuci, Sora è in casa?
Voce: No, è non tornerà neanche per pranzo, resta da
Tai.
Mimi: Ah, grazie lo stesso!
Mimi: - Se Sora si trova a casa di Tai forse è già a
conoscenza di ciò che è accaduto… ora la chiamo sul cellulare-
Mimi compose il numero e…
Sora ( che si trovava in cucina insieme a Tai ( Kari
era ancora in camera sua ): - E’ Mimi chissà cosa vorrà…- Pronto? Ciao Mimi,
dimmi cosa c’è?
Mimi: Hai già saputo cosa è successo tra Kari e T.k?
Sora: Si me lo ha detto Kari… ma tu come fai a
saperlo?
Mimi: Ho incontrato T.k, era a pezzi… dimmi cosa ti
ha detto Kari?
Sora: Che oggi stesso dopo la partita parlerà con
T.k!
Mimi: Perfetto!
Sora: Già ma non dire niente a T.k…
Mimi: Non ti preoccupare… ma dimmi, vai anche tua
vedere la partita di T.k?
Sora: Si, Tai ha detto che non si offende se per una
volta manco ad una sua partita!
Mimi: Allora ci vediamo dopo! Ciao Sora!
Sora: A dopo Mimi!
…
Tai: Chi era? Con chi ti sei data appuntamento?
Sora: Ma cosa vai dicendo Tai! Era Mimi! Viene anche
lei a vedere la partita!
Tai: Sa già cosa è successo tra Kari e T.k?
Sora: Si, ha incontrato T.k che gli ha raccontato
tutto
Tai: Quindi anche Matt viene a vedere la partita di
T.k…
Sora: Si perché?
Tai: Così non viene a vedere la mia di partita, lo
sai che pur di ridicolizzarmi è capace di farmi pesare il minimo errore…
Sora: Tai lo sai che lo fa solo per gioco!
Tai: Lo so benissimo è solo che sa essere veramente
palloso…
Tornando da T.k… Mimi si era quasi finita di
preparare, quando suonarono alla porta…
Mamma: Mimi deve essere Matt!
Mimi: Si mamma ora vado!
Subito si precipitò giù per le scale, aprì la porta
e si gettò al collo del ragazzo che ricambiò l’abbraccio.
Mimi: Bene arrivato tesoro!
Matt: Grazie amore mio, non vedevo l’ora di vederti…
E la baciò dolcemente sulle labbra. Intanto qualcuno
stava seguendo la scena e la interruppe dicendo…
T.k: Ma tu guarda, il freddo e glaciale Matt sa
essere dolce… ma allora un cuore ce l’hai!
Matt si staccò da Mimi e divenne tutto rosso.
Matt: Brutto… ma tu cosa ci fai qui?
Mimi: L’ho invitato io a pranzo, non ti da fastidio
vero?
Matt: Ma figurati!
Appena finito di pranzare si avviarono tutti e tre
verso la palestra dove si sarebbe disputata la partita di T.k. quando
arrivarono le squadre erano già in campo, presero posto vicino Sora e poco dopo
iniziò la partita. Le cose non si misero molto bene per la squadra di T.k,
infatti dopo appena 5 minuti erano già sotto di 8 punti, ma questo non era
perché gli avversari erano particolarmente forti, bensì perché T.k, il
fuoriclasse della squadra, non riusciva a concentrarsi, nella sua testa c’erano
solo le immagini di quello che era successo quella mattina con Kari.
Kari, intanto, stava osservando T.k e sapeva che se
non riusciva giocare come sempre era per colpa sua, voleva incitarlo, dirgli di
reagire, che lei era li per lui… ma non ci riusciva.
Finito il primo tempo stavano perdendo con un
distacco di 15 punti, ad un certo punto un giocato re dell’altra squadra si
avvicinò a T.k lo riconobbe subito, era quello che aveva segnato più punti.
Ragazzo: Ei tu biondino, sei tu il famoso T.k,
la promessa del basket?
T.k senza neanche guardarlo fece cenno di si con la
testa.
Ragazzo: Ti credevo molto più forte, da quello che
ho sentito dire dovresti essere una furia quando giochi, invece a guardarti
sembri quasi un agnellino, ah, ah, ah. Ed io che ero venuto qui con la convinzione
di sfidare un campione, che delusione… ora vado non posso perdere tempo con le
scamorze…
T.k non reagì, rimase lì a fissare il pavimento.
Intanto Kari, che aveva seguito tutta la scena, non
riusciva a credere che T.k non era riuscito neanche a rispondere ad una
provocazione come quella: - T.k… perché non reagisci? Non pensavo di essere
così importante per te… come sono stata stupida…- Sora notando il viso di Kari
turbato le si avvicinò e le sussurrò all’orecchio: Secondo me dovresti iniziare
ad incitarlo, vedrai che appena ti vedrà si riprenderà.
Kari: Ma cosa gli dico, e se poi faccio peggio?
Sora: Prova e vedrai…
Kari raccolse tutto il suo coraggio ed iniziò a
chiamarlo. Appena T.k sentì la sua voce si girò verso la platea e la vide, non
poteva crederci, Kari era li e stava tifando per lui, rimase a fissarla,e lei
continuò: T.K TI VUOI SVEGLIARE? GUARDA CHE SE NON VINCI LA PARTITA NON TI
RIVOLGERO’ MAI PIU’ LA PAROLA CAPITO?
A quelle parole T.k si sentì rinascere.
T.k: Kari… non posso deluderla…
Si era ripreso, il suo sguardo si era fatto serio e
i suoi occhi brillavano, era determinato a farsi valere… per prima cosa si
diresse verso quel ragazzo che poco prima lo aveva ridicolizzato; se ne stava
li circondato dai suoi compagni di squadra e si vantava della bella figura che
aveva fatto con lui. Quando fu abbastanza vicino lo prese per il braccio e lo
allontanò dagli altri.
Ragazzo: Ehi scamorza cosa ti prende?
T.k lo fissò dritto negli occhi, aveva uno sguardo
molto agguerrito, e questo fece nascere in quel ragazzo un senso di
inquietudine.
T.k: Ascoltami bene… tra poco vedrai come gioca un
vero campione…
Poi lasciò il suo braccio e tornò tra i suoi
compagni.
Tra gli spalti…
Sora: Complimenti Kari… penso proprio che la squadra
della nostra scuola ti debba un favore…
Kari: Ma no… cosa dici… io non ho fatto niente…
Matt: Non hai fatto niente?!? Aspetta a dirlo… non
ho mai visto T.k così determinato…
Mimi: Lo capisco… quello sbruffone gli ha fatto fare
una figuraccia davanti alla sua amata…
Kari: Mimi… cosa dici!
Sora: Ora basta, la partita sta ricominciando… sono
proprio curiosa di vedere come finirà…
Le squadre erano in campo, il ragazzo sbruffone e
T.k erano al centro. Si fissarono negli occhi lanciandosi quasi uno sguardo di
sfida. L’arbitro si trovava al loro fianco stava per lanciare in aria la palla.
T.k era svantaggiato essendo qualche centimetro più basso del suo avversario,
dietro di loro gli altri componenti delle squadre aveva gli occhi puntati su di
loro… Ecco, l’arbitro aveva lanciato la palla… il suo avversario stava quasi
per toccarla, ma T.k con uno scatto riuscì a prendere la palla e a passarla ad
un compagno lì vicino. Appena toccò terra scattò verso il canestro avversario,
l’altro ragazzo cercò di raggiungerlo ma T.k era troppo veloce, con un
passaggio lungo un compagno di squadra gli ripassò la palla, saltò per
raccogliere il passaggio e infilò subito la palla nel canestro.
Tutti rimasero impressionati dalla velocità e dalla
bravura di T.k. Quello fu solo il primo di una lunga serie, infatti ne
seguirono molti altri. T.k era incontenibile, in poco tempo portò la sua
squadra in vantaggio e quindi alla vittoria. Kari osservava dalle tribune i
festeggiamenti della squadra: tutti i giocatori stavano tutti intorno a T.k per
festeggiarlo. Kari si girò, stava per andarsene ma fu fermata da Sora.
Sora: Dove credi di andare?
Kari: Non ti preoccupare, non ho intenzione di
scappare… solo che ora lui ha altro a cui pensare, perciò vado ad aspettarlo di
fuori…
Matt: Sei proprio sicura che abbia altro a cui
pensare?
Incuriosita dalla domanda di Matt, Kari spostò il
suo sguardo verso il campo, più precisamente sui giocatori che stavano
festeggiando e vide che li non c’era T.k. poi vide un ragazzo poco distante da
loro che guardava con aria preoccupata verso le tribune; era T.k. Alzò un
braccio per farsi notare e lo stesso fece T.k quando la vide, poi la indicò con
un dito quasi come se volesse dedicargli la partita, e poi si allontanò con gli
altri verso lo spogliatoio.
Sora: Allora… noi andiamo da Tai, anche la sua
partita è finita e ci sta aspettando, tu naturalmente…
Kari: … rimango qui ad aspettarlo…
Mimi: Bene, fatti coraggio e… buona fortuna!
Kari: Grazie…
Matt: Allora ci vediamo domani!
E si allontanarono.
Erano passati circa venti minuti da quando la
partita era finita e ormai gli spettatori e gran parte dei giocatori se ne
erano andati. Kari se ne stava davanti all’entrata, stava osservando il sole
che pian piano spariva dietro i palazzi della città. Intanto, proprio in quel
momento, T.k stava uscendo dalla palestra. Appena la vide si fermo un attimo
per osservarla, poi le si avvicinò silenziosamente.
T.k: E’ bellissimo non credi?
All’udire la sua voce Kari ebbe un sussulto, poi si
girò, lo seguì con lo sguardo mentre le si avvicinava.
T.k: Guarda le foglie degli alberi, stanno già
prendendo i classici colori autunnali…ormai l’estate è vicina…
Kari: Già…
Ci fu un attimo di silenzio nel quale i due
guardarono il sole che si vedeva sempre meno, ormai il cielo si stava oscurando
ed i lampioni si stavano, a poco a poco, accendendo.
T.k: Senti Kari mi dispiace per questa mattina… se
non te la senti di rispondermi allora dimentica ciò che ti ho detto… per me
l’importante è tornare ad essere amici…
In quel momento Kari si rese conto di quanto
veramente T.k le volesse bene; era disposto a rinunciare ai suoi sentimenti pur
di continuare a starle vicina…
Kari: Come puoi pensare che tra di noi possa tornare
tutto come prima…
T.k la guardò con un’aria molto triste, poi si voltò
e fece qualche passo in avanti per non farsi vedere in volto da Kari… aveva
paura di scoppiarle a piangere davanti.
T.k: In parte me lo aspettavo… come posso credere
che le cose si sistemino così… ora scusami ma devo andare…
Tratteneva a stento le lacrime, voleva fuggire,
allontanarsi da lei per potersi sfogare… ma qualcosa lo trattenne… si sentì
tirare per un braccio. Istintivamente si girò, era stata Kari a fermarlo, ma
perché lo aveva fatto? I loro sguardi si incrociarono per qualche secondo, poi
lei si avvicinò lentamente al suo viso e lo baciò.
Poi quando si staccarono…
Kari: Io volevo dire che tra noi non potrà mai
tornare come prima semplicemente perché io… ti amo…
A quelle parole T.k sentì il cuore scoppiargli dalla
gioia. La baciò e poi le sussurro dolcemente all’orecchio...:Ti amo anche io
Kari…
Intanto il sole era tramontato e le tenebre
iniziavano a scendere. Ma quel tramonto non aveva portato solo alla fine di una
giornata… ma anche all’inizio di un
nuovo amore…
FINE
Ecco fatto, allora cosa ne pensate? Fatemi avere le
vostre opinioni sulla fic.! Vostra
Queen