Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Guazzo89    28/07/2004    6 recensioni
Questo è un modo per tentare di far rivivere i grandi malandrini. Questa è la prima fic che scrivo, quindi recensite e ditemi cosa ne pensate e come potrei migliorarla
SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO (forse un giorno la riprenderò)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Gli eredi dei malandrini

RITORNO A GRIMMAULD PLACE

Era tardi la sera del 28 luglio quando un gufo planò su Privet Drive. Il piccolo uccello entrò da una finestra del primo piano del numero 4 dietro la quale si intravedeva perfettamente una luce accesa e la sagoma di un ragazzo chino su di una scrivania.
Harry era sveglio a fare i compiti. Quel giorno i suoi zii e il cugino erano usciti per motivi di lavoro e sarebbero tornati tardi. Harry ne aveva approfittato, passando la giornata a guardare la televisione. Dopo aver mangiato si era messo a fare i compiti di pozioni sperando nell’arrivo di qualche lettera da parte dei suoi amici. Per questo accolse felicemente il piccolo gufo salutandolo e offrendogli da mangiare. Era Leo il gufo del suo amico Ron.
Harry aveva passato come al solito i primi due mesi di vacanze a casa degli zii anche se, ora che sapeva il motivo per cui vi doveva tornare tutte le estati, stava meglio. Oltre a ciò zio Vernon aveva preso molto seriamente le minacce dei membri dell’ordine della fenice e per la prima volta gli aveva permesso di tenere la sua roba in camera concedendogli un'estate migliore.
Gli aveva anche permesso di inviare lettere e così per la prima estate Harry aveva mantenuto i contatti con il mondo magico. Era molto felice di corrispondere con Ron e Hermione ma ciò che lo aveva stupito era stato ricevere molte lettere da Ginny. All’inizio non vi aveva risposto ma, passata la prima settimana, la ragazza aveva insistito e così si era trovato a scriverle di tante cose.
Prima di tutto scrisse del dolore provato per la perdita di Sirius, che gli era stato sempre molto vicino, aggravato dalla consapevolezza di esserne stato personalmente la causa. Vedendo che la ragazza capiva i suoi sentimenti, e rendendosi conto che parlandone alleviava il peso che essi gli ponevano sulla coscienza, decise di aprirsi ancora di più.
Scrisse scusandosi con lei per la sconsideratezza dell’anno prima, e per aver posto a rischio le vite delle persone che amava di più al mondo.
Altre volte le parlò del dispiacere che provava a passare le estati con gli zii, sempre nel mondo babbano, isolato dal mondo magico di cui riceveva solo le poche informazioni, che gli venivano dalla lettura della Gazzetta e dalle lettere degli amici. Su questo Ginny lo rassicurava, ripetendogli che presto sarebbe stato invitato ad andare a stare da loro.
Grazie sia alla comprensione che riceveva da Ginny, che al minor stato d’isolamento in cui si era trovato, Harry si era sentito molto meglio, e anche i suoi continui incubi e la sua voglia di isolarsi erano gli uni diminuiti e l’altra quasi sparita.
Sentiva ancora la cicatrice che ogni tanto bruciava, ma era perfettamente comprensibile, dato che Voldemort era tornato al suo massimo potere.
Harry prese la lettera e l’aprì:


Caro Harry,
Sono già d’accordo con mia mamma, devi passare l’ultimo mese di vacanza con noi.
Ho capito dalle tue precedenti lettere, che non ne puoi più di stare a casa dei tuoi zii,
così ho pensato che mi sembrava una buona idea farti venire qui a divertirti almeno
un po’. Hermione dice anche che così potrai fare i compiti ma non preoccuparti ci
penso io a farle cambiare idea. Leo ci porterà la tua risposta. Non preoccuparti per
le robe di scuola. Andremo insieme a Diagon Alley quando arriverà la lettera. Se
vuoi venire, ma i tuoi zii non te lo permettono scrivicelo e noi provvederemo!
Rispondi subito,
Ron


Notò che il piccolo gufo continuava a svolazzare sulla scrivania aspettando la risposta. Entusiasta dell’offerta rispose subito, chiedendo che gli mandassero al più presto il giorno e l’ora in cui sarebbero venuti a prenderlo. Legò la risposta alla zampa del gufo e si affacciò alla finestra per farlo partire, dopo un attimo vide alla luce dei lampioni la macchina di zio Vernon che imboccava il vialetto. Decise che li avrebbe informati della partenza il giorno dopo e, siccome era passata mezzanotte, andò a letto.
Il giorno dopo Harry scese a fare colazione con gli zii e, tornato in camera, vi trovò il piccolo gufo. Prese la lettera in cui c’era scritto che sarebbero passati a prenderlo quello stesso giorno, dopo pranzo. Allora il ragazzo decise che, una volta finito di vestirsi, sarebbe andato ad avvisare gli zii della sua imminente partenza. Trovato zio Vernon gli disse “Ti cercavo per dirti che passero il resto dell’estate dal mio amico Ron. Mi a scritto stamattina per dirmi che passerà oggi pomeriggio!”
“Bene, e allora?”
“Volevo chiederti se posso andare?”
“Avevo capito che non dipendeva da me.” Disse zio Vernon “Credevo che puoi fare quello che volevi senza che io mi possa opporre!”
“Hai ragione. Allora io vado. Pranzo qui e parto subito dopo.”
Detto questo Harry salì in camera sua a preparare il baule di scuola. Quando ebbe finito era ormai ora di pranzo. Mangiò con gli zii e poi portò il baule e la gabbia di Edvige in salotto, dopo di che si sedette sul divano ad aspettare.
Passata mezz’ora circa Harry sentì uno strano rumore e, voltatosi verso il camino, vi vide apparire Lupin nei resti di una fiammata verde smeraldo. Zia Petunia, velocemente accorsa dalla cucina, gettò un urlo e quasi svenne vedendo l’ex professore uscire dal camino. Harry invece si alzo e gli si avvicinò “Salve professor Lupin! Perché è venuto lei a prendermi?”
“Adesso non è importante, ti spiegherò dopo!”
“Ma c’è anche lei alla Tana?”
“Non andiamo alla tana Harry ma al quartier generale dell’ordine.” ,solo poi accorgendosi della presenza degli zii di Harry disse: “Immagino che Harry vi abbia avvertito del mio arrivo; ora se non vi dispiace noi dovremmo andare!”; vedendo che zio Vernon era ammutolito si rivolse di nuovo a Harry: “Prendi la gabbia, ecco la polvere volante.”
Harry salutò entrò nel fuoco e, preso un pizzico di polvere dal sacchetto che gli tendeva il professore, gridò: “Grimmauld Place numero 12”, Tutto prese a vorticare e dopo qualche minuto Harry atterrò nel camino della cucina del quartier generale. Rialzandosi riconobbe Ron, la signora Weasley, Hermione, Tonks e Bil che lo accolsero molto calorosamente. C’era anche Ginny che però si teneva in disparte. Subito dopo apparve nel camino anche Lupin con il suo baule.
Harry fu guidato alla solita camera che divideva con Ron dove sistemò il baule ai piedi del suo letto. Si sedette e iniziò a parlare con i suoi due migliori amici di quello che avevano fatto nel resto dell’estate. Hermione raccontò loro di aver passato un mese in Spagna mentre Ron raccontò tristemente che era stato tutto il tempo alla Tana. Alla fine Harry riuscì a consolarlo parlandogli della permanenza a Privet Drive. ”Anche se “ disse Harry “grazie alle minacce fatte dai membri dell’ordine a mio zio sono stato molto meglio rispetto agli anni scorsi “.
Chiuso l’argomento vacanze Harry chiese loro se sapevano cos’avesse Ginny. Fu Ron a rispondergli: “Non lo so. È stata felice per tutta l’estate anche se passava molto tempo chiusa in camera sua. Credo che scrivesse delle lettere.”
“Sai a chi?” chiese Hermione
“Probabilmente a Dean”
“Ne dubito, lui e Ginny si sono lasciati alla fine dell’anno scorso”
“Davvero, e perché tu lo sai e io che sono suo fratello no?!”
“Lo sai benissimo perché!” ribatté Hermione. “Perché sei eccessivamente protettivo nei suoi confronti e lei non ti dice mai niente perché ha paura che te la prendi con lei“ spiegò lei in risposta alla faccia di Ron.
A questo punto furono interrotti dalla signora Weasley che saliva le scale avvisando che la cena era pronta.
Harry passò la prima parte della cena ad abbuffarsi ascoltando i discorsi degli altri, troppo felice di poter finalmente mangiare in abbondanza. In seguito, completamente saziato, cercò di ottenere informazioni sulla guerra in corso ponendo domande a Ron e Hermione. Ginny era seduta dall’altra parte del tavolo e così Harry non riuscì a rivolgerle la parola. Ottenne poche informazioni;
“Io so che molti dei mangiamorte sono sorvegliati da membri dell’ordine” disse Ron in risposta alla domanda di Harry.
“Probabilmente anche gli auror collaborano con loro dopo che è stato reso pubblico il ritorno di Tu-Sai-Chi” disse Hermione.
“Già! Chissà come va la faccenda ad Azkaban?”
“Speriamo che tolgano presto il controllo di Azkaban dalle mani dei dissennatori, perché adesso che è dentro anche Lucius Malfoy non mi piacerebbe un'evasione.”
“Possibile che io sono l’unica che legge la Gazzetta del Profeta?”
“No, quest’anno me la sono fatta mandare anch’io” disse Harry.
“E io ho letto le copie che arrivavano a mia madre ma non c’era scritto niente dell’argomento!”.
“Appunto questo mi ha fatto pensare: se il Profeta non pubblica niente, significa che la situazione è precipitata” disse Hermione “probabilmente il ministro ha esercitato il suo potere sul giornale, così ha evitato di creare panico all’interno della comunità magica. Probabilmente ”.
“Quindi Voldemort ora, oltre a riavere i suoi sostenitori, ha anche degli alleati!” disse Harry ignorando Ron, che, al nome di Voldemort, aveva avuto un tremito e aveva quasi rovesciato la burrobirra che c’era nel suo bicchiere.
“Già però, ora che la comunità magica è stata avvertita del suo ritorno, non potrà più agire furtivamente” disse Hermione, ignorando anche lei il tremito di Ron “adesso avrà sempre alle calcagna gli uomini del ministero e i membri dell’ordine della fenice”.
Quando ebbero finito questi discorsi la cena era già finita da un pezzo ed era tardi. La signora Weasley insistette perché andassero a letto, dicendo che il giorno dopo sarebbero arrivate le lettere da Hogwarts e loro sarebbero andati a fare compere a Diagon Alley.
I ragazzi andarono di sopra malvolentieri, perché avevano capito che era solo una scusa per allontanarli, mentre gli adulti tenevano una riunione segreta dell’ordine.
Harry desideroso di parlare di più con gli amici, e soprattutto con Ginny, propose che andassero tutti in camera loro a parlare, ma Ron disse che era stanco e che avrebbero potuto parlare il giorno dopo.
Così arrivati al pianerottolo del primo piano si divisero, le ragazze continuarono a salire e i ragazzi si infilarono nella stanza a quel piano.
“Perché hai detto che avevi sonno” disse Harry che non aveva notato particolari segni di sonnolenza in Ron “Avremmo potuto parlare tutti insieme”
“Con loro parleremo domani!” disse Ron “Adesso ti devo parlare io di un idea che ho avuto”
“E non potevi parlarmene mentre c’erano loro?”
“Meglio che Hermione non senta.” Disse Ron in risposta “E poi cos’è tutto questo interesse a parlare con le ragazze?! Ti sei preso una cotta per una di loro?”. Ron aveva una faccia divertita mentre pronunciava queste parole.
“Già” disse Harry, e subito si mise a ridere vedendo mutare velocemente l’espressione di Ron in una stupita.
“Non te lo aspettavi?” chiese Harry
“Vuoi la verità?…No!” Disse Ron sempre più stupito. Poi fece una faccia strana, fingendo di concentrarsi e disse “Lasciami indovinare … è Hermione!”
“Risposta sbagliata!”
“Ti sei innamorato di mia sorella?…Perché?…Quando?”
“Calmo, una domanda alla volta.” Disse Harry divertito dalla faccia di Ron e dal veloce susseguirsi di tutte quelle domande “Era a me che scriveva tutte quelle lettere quest’estate, e corrispondendo con lei mi sono accorto che lei mi capisce. E anche che mi piace molto!”
“Ora capisco perché è stata zitta per tutto il tempo, è tornata timida con te come al secondo anno. Questo significa che le piaci ancora.”
“Secondo te ho delle possibilità con lei?”
“Non lo so, però se il mio piano va in porto diventeremo dei fighi agli occhi di tutti!”
“Giusto, torniamo a quello che volevi dirmi.”
“Ho pensato che questo è il primo, ma anche l’ultimo anno che possiamo passare divertendoci ad Hogwarts…”
“In che senso?” interruppe Harry.
“Pensaci bene, dal primo al terzo anno eravamo troppo piccoli e non conoscevamo molti incantesimi. Al quarto tu sei stato impegnato col torneo, e l’anno scorso abbiamo avuto i G.U.F.O. L’anno prossimo poi avremo i M.A.G.O. Questo è l’anno perfetto”
“OK, questo l’ho capito, quello che non ho capito è cosa hai intenzione di fare, che Hermione non può sentire?”
“Secondo me” disse Ron “Dovremmo divertirci e seguire le orme di Fred e George.”
“Intendi fare scherzi?”
“E non solo” fece Ron annuendo “In questo modo possiamo anche vendicarci di tutto ciò che abbiamo subito da parte di Piton, di Malfoy e di tutti gli altri serpeverde.”
“E cosa pensi di fare?” Chiese Harry sempre più interessato all’idea.
“Per prima cosa dobbiamo, quando andremo a Diagon Alley, riuscire a sganciarci dai miei genitori e da Hermione, poi andiamo a far visita ai gemelli al loro negozio e ci riforniamo. Ho anche saputo che hanno aperto una succursale a Hogsmeade, e grazie alla tua mappa ci potremo andare tutte le volte che vorremo.”
“Ho letto la pubblicità del loro negozio sulla Gazzetta” disse Harry “e c’era scritto che vendono anche libri? Non ti sembra strano?”
“Al contrario: vendono libri di scherzi, di incantesimi scherzosi e di altre bastardate varie”
“Mi sorge un dubbio. Se noi prendiamo un sacco di roba li, dopo come facciamo a non farci scoprire da Hermione, carichi di pacchi come saremo?”
“Non lo so. Facciamo così, adesso facciamo una partita a scacchi e pensiamo a queste due cose. OK?”
“Va bene.”
Detto così si sedettero al tavolino e, tirata fuori la scacchiera, incominciarono una partita.
Quando ebbero finito non avevano raggiunto soluzioni particolarmente interessanti, così decisero di andare a letto. Decisero che, per andare al negozio avrebbero improvvisato e che, per nascondere le cose avrebbero usato qualche incantesimo o il mantello dell’invisibilità di Harry.
Harry andò a letto felice, pensando a quello che solo l’anno prima aveva scoperto su suo padre. Era felicissimo che di lì a poco avrebbero imitato James e i suoi amici, anche Sirius.




THE END




Recensite anche se non vi è piaciuta molto. Ditemi quello che pensate e io potrò cercare di migliorarla, altrimenti no.
Purtroppo a breve dovrò partire per le vacanze e non sarò di ritorno prima della fine di agosto. Continuerò a scrivere con il vecchio sistema (carta e penna) e appena tornato a casa dovrei avere un nuovo capitolo da mettere online.
RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Guazzo89